DECKEY
Era una fresca sera d’autunno, il caldo dell’estate oramai non si sentiva più e il freddo inverno si avvicinava.
Deckey era seduta sul davanzale della grande finestra del salone a godersi lo splendido paesaggio che Avalon offriva, il sentiero che porta alla foresta era ricoperto da una leggera nebbia e gli alberi pieni di foglie secche e ingiallite. Il sole stava tramontando e la luna faceva capolino nel cielo dai vari riflessi colorati. Lentamente, una dopo l’altra, apparivano in cielo tante piccole luci.
Deckey guardava il cielo, oramai buio, ad ovest della grande e luminosa luna e una stella cadente passò davanti ai suoi occhi di giovane donna, lasciando, per qualche secondo, una luminosa scia.
Nella mente della fata comparvero confuse immagini offuscate.
Un cielo notturno, una scintilla, una luce…no! È una stella…una grande stella con uno strano volto di uomo e una lacrima che lo percorre…
Scosse la testa, quasi a voler scacciare quelle strane immagini che continuavano a percorrerle la mente, quasi fossero un antico ricordo, lontano, dimenticato. Qualcosa di magico.
Riportò lo sguardo verso il cielo stellato, e d’improvviso si accorse che una stella brillava più delle altre; la osservò meglio, pareva proprio che la stella le stesse sorridendo.
Ancora immagini, ricordi così poco definiti,così distanti e vaghi i tra i suoi pensieri.
Una forte luce che cade veloce. Un sorriso. Una lacrima su quello strano volto lontano. Una voce che sussurra “Addio mia piccola stella…buona fortuna per la tua nuova vita…”
Deckey chiuse gli occhi che le si riempirono di lacrime, una parola “Alnitak..” pronunciò con voce lieve riaprendo gli occhi per guardare quella stella, per poi chiuderli nuovamente.
Qualcosa di magico era accaduto in un tempo lontano.
Una nuova luce. Tutt’attorno ombre e un pianto di bambina. Delle braccia che la stringono e un dolce viso di donna che le sorride.
La bambina smette di piangere, osservando incuriosita quei grandi occhi sorridenti e pieni d’amore della donna che la stringe a se, tra le sue braccia. Accanto, un uomo che la bacia teneramente sulla fronte e le accarezza amorevolmente il viso.
La fata si spostò dalla finestra, posando lo sguardo sul caminetto acceso. Un luminoso sorriso le si dipinse in volto, mentre una piccola lacrima di gioia le scivolava lungo la guancia. Sfiorò la catenina legata al collo e strinse tra le mani il ciondolo: un frammento di stella che brillava, riflesso dal fuoco del camino, proprio come quelle stelle che poco prima osservava lassù, in cielo.
Strinse forte il ciondolo a se. Quella strana luce e quel volto lontano le tornarono in mente. Un antico sentimento d’amore si risvegliò in lei, come se fosse sempre esistito, da sempre custodito nel suo cuore.
Tornò nuovamente alla finestra, tornando a guardare quella stella a ovest della luna, che ora si rispecchiava nei suoi grandi occhi color blu notte.
Un lieve soffio di vento le sfiorò la guancia…un bacio che non dimenticherà più.
[Modificato da Deckey 13/05/2004 15.28]