RUSSIA: PRIMI SCRUTINI, PUTIN VINCE CON IL 63,3%

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Hareios
00domenica 2 dicembre 2007 20:28
MOSCA - Trionfo di Vladimir Putin alle elezioni russe. Il partito del presidente, 'Russia unita' ha ottenuto il 63,3% dei voti secondo uno scrutinio parziale, che coinvolge il 13,7% delle schede votate. Lo comunica la Commissione elettorale centrale. I comunisti sono all'11,50%, i liberal-democratici al 10% e il Russia Giusta al 7,8%.
In base allo scrutinio del 12% delle schede, i due principali partiti liberali di opposizione non si allontanano dall'1%: Iabloko, dell'economista Grigori Iavlinski, e' all'1,2%, l'Unione delle forze di destra (Sps) all'1,1%. Entrambi sono alle spalle del partito agrario della Russia (2,5%). I rimanenti quattro partiti sono sotto l'1%.
PUTIN DA KGB A DUMA, PASSANDO PER CREMLINO
(di Beatrice Ottaviano)
MOSCA - Ha portato i suoi ex colleghi dell'intelligence ai vertici del potere russo, ora si prepara a portare il potere stesso fuori dalle mura del Cremlino: a giudicare dai risultati preliminari e dagli exit poll, Vladimir Putin restera' il perno di una Russia che vuole buttarsi alle spalle le ''umiliazioni'' dell'immediato periodo post-sovietico.
Il plebiscito ottenuto come capolista del partito Nostra Russia nelle elezioni per il rinnovo della Duma implichera' probabilmente un passaggio di consegne dalla cittadella moscovita (preclusa a Putin da una costituzione che vieta due mandati presidenziali consecutivi) a un potere-ombra piu' consono all'eccellente allievo della prestigiosa scuola del Kgb, i servizi segreti sovietici.
Proprio nel Kgb Putin, 55 anni compiuti il 7 ottobre, aveva mosso i primi passi negli anni '80, dopo una laurea in giurisprudenza e il matrimonio con una bella hostess dell'Aeroflot, Liudmila. Dalla natia San Pietroburgo (all'epoca ancora Lenigrado) era stato spedito nel 1985 a Dresda, nell'allora Germania Est(Rdt), come promettente 007 del servizio di punta, il 'Primo ufficio' incaricato della raccolta di informazioni all'estero. Quel soggiorno, durato cinque anni, gli ha lasciato in eredita' un'ottima conoscenza del tedesco che ha contribuito non poco al grande sviluppo dei rapporti economici con Berlino, ma lo ha messo in prima linea, con la caduta del muro del 1989, nel registrare il crollo politico dei suoi datori di lavoro.
Un evento araldo della caduta dell'Urss, che Putin presidente definira' poi ''la piu' grande catastrofe geopolitica del secolo'', con buona pace delle tragedie della prima e della seconda guerra mondiale, dell'olocausto e dei regimi assolutisti della prima meta' del '900. Tornato in patria nel 1990, il cauto Putin si era scelto una carriera negli enti locali, nell'amministrazione della natia San Pietroburgo, in attesa del suo momento: che era arrivato con il passaggio all'amministrazione presidenziale e poi, nel 1998, a capo del Fsb, erede del Kgb sovietico.
Quali rapporti, quali contatti, protezioni e mentori abbia ottenuto da quella posizione si e' chiarito nel 1999, quando il quasi sconosciuto ex 007 fu chiamato dall'allora presidente Boris Ieltsin a ricoprire la carica di premier. Un ruolo che apriva una vittoria a tavolino nelle presidenziali del 2000, anticipate dalle dimissioni di uno stanco e ormai impopolare 'zar Boris'. Il patto di ferro con cui il presidente dimissionario si era garantito da eventuali persecuzioni giudiziarie per lui e per la sua 'affaristica' famiglia ha sollevato illazioni infinite su un presunto baratto. Judoka di alto livello, fisico non imponente ma atletico, dizione precisa e ineccepibile preparazione su qualunque dossier di attualita', occhi di ghiaccio che gli hanno catturato il pubblico femminile, pugno di ferro interno ed esterno che gli ha assicurato il sostegno dei tanti russi umiliati dalla sconfitta della guerra fredda e provati dai costi sociali della transizione al libero mercato, Putin e', volente o nolente, erede del tradizionale culto della personalita'.
Benedetti dal caro petrolio e da una aggressiva politica di espansione economica, gli otto anni della sua presidenza hanno rappresentato una svolta per il paese: piu' stabile, piu' ricco, meno democratico. Perche' il costo della rinascita russa e' stato pagato principalmente sul fronte della liberta' di stampa e dei diritti civili, con l'occupazione delle televisioni, la cosiddetta 'verticalizzazione del potere' (l'abolizione delle elezioni dirette per i governatori degli enti locali, ora nominati dal Cremlino) e la rinazionalizzazione, anche a colpi di controverse sentenze giudiziarie come insegna il caso Yukos, dei settori strategici del paese, idrocarburi in testa.
Ha contribuito al successo di Putin anche la 'pace armata' in Cecenia, dopo una ripresa bellica condotta nel 1999 senza mezze misure e con la vincente idea di appoggiarsi a uno dei clan piu' potenti per eliminare gli altri. Non hanno invece avuto drammatiche conseguenze i fallimenti che pure hanno costellato la luminosa carriera al Cremlino dell'ex agente segreto, come la tragedia del sottomarino Kursk o i drammatici esiti delle prese di ostaggi da parte dei terroristi ceceni nel teatro Dubrovka di Mosca e nella scuola numero uno di Beslan, in Ossezia, o i delitti eccellenti che hanno fatto scandalo nel mondo, dal caso Anna Politkovskaia a quello Aleksandr Litvinenko per citarne due. Da deputato e leader di partito, sempre che non scelga altri ruoli, Putin potra' comunque tenersi al riparo da scacchi simili e continuare ad alimentare il consenso di cui innegabilmente gode fra i concittadini.


Vedremo i risultati definitivi, non mi sorprenderei se vincesse con il 70%; e poi i mefiosi siamo noi [SM=x751627]
Malduin
00lunedì 3 dicembre 2007 12:34
Mi sembra si sia fermato solo al 64.1%.

Come hanno detto gli osservatori internazionali è stata un elezione "alla russa" o per usare altre parole "Not Fair", fatto sta che indipendentemente dai loschi traffici Putin sembra avere il supporto della maggior parte della popolazione.
Caio Logero
00lunedì 3 dicembre 2007 19:08
Amen per la russia. Adesso la dittatura di Putin è un dato di fatto. La sua farsa di non candidarsi, la politica anti-americana, la militarizzazione..... come'è, o Putin? Ora la russia è tua. [SM=x751589]

Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 00:16.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com