Wilrugby
00domenica 21 marzo 2010 23:42
Forse non è il posto più indicato per inserire questa discussione, ma non saprei dove altro...

Innanzitutto una domanda: che si va a fare a Rimini in un weekend di metà (quasi fine) Marzo?
Sinceramente fino ad una settimana fa neppure io avrei saputo dare un risposta.
L'occasione è data dal prolungamento, sino al 21 Marzo, della mostra di quadri provenienti dal "Museum of fine arts" di Boston, che si teneva osconoalla Rocca Sismondo Malatesta. Ovviamente il lato culturale della gita non può che terminare con una coda gastronomica, e quindi da una bella mangiata di pesce.
Con una coppia di amici (lui collega di Wilrugbova), nonostante non sia più possibile prenotare i biglietti, decidiamo di provare ad andare lo stesso Sabato 20, in fondo un po' di attesa in coda non ci spaventa (anche perchè l'altra coppia, più giovane, parte prima e si sorbisce il grosso della fila...).

Dopo un lauto pranzo alla modenese (giusto per affrontare al meglio il viaggio...), a metà pomeriggio partono anche Wil e compagna.
Avrei voluto contattare Mercurio, per proporre un'incontro, ma considerato che sul forum capito ormai raramente, ed che ho perso il suo numero di cellulare, alla fine ho desistito.
Pur ricordando vagamente di essere già stato nei pressi del castello Malatestiano in occasione del "Ritiro Riminese" immediatamente precedente il Raduneddu di Torino 2006, per il tragitto ho preferito affidarmi all'esperienza della cara (e recentemente riaggiornata) Ramona, che alcuni bareddiani già ben conoscono.

La mostra è stata davvero interessante, dal titolo pareva si dovesse trattare "solo" di una rassegna sugli impressionisti, in realtà però la raccolta del museo bostoniano comprende una gamma di opere ed artisti lben più ampia (dal rinascimento italiano, attraverso gi spagnoli e fiamminghi del seicento, fino ai paesaggisti e ritrattisti inglesi, Corot ed agli impressionisti veri e propri). Seguendo il percorso della mostra, tramite i diversi "paralleli" proposti, abbiamo ricevuto una piccola lezione di storia dell'arte sull'evolversi della pittura europea.

Ma la vera sorpresa l'ho avuta alla fine, una volta giunto al bancone del guardaroba, per ritirare la giacca lasciata non appena entrato. E chi potevo mai incontrare qui, se non il buon Mercurio? [SM=g27836]
Ovviamente l'ho riconosciuto subito per il "classico" colore bordò-marroncino delle sue parole ( [SM=g27823] ).

In realtà il giovine riminese è cambiato ben poco in questi ultimi 4 anni e non mi è quindi stato difficile riconoscerlo: ha solo la chioma un pochino più ordinata... [SM=g27828]
Purtroppo, essendo lui impegnato pure come guida per la mostra, non c'è stato il tempo che per qualche breve chiacchera, anche perchè incombeva anche l'orario della prenotazione al ristorante... ( [SM=g27823] )
Comunque ci siamo ripromessi di orgnizzare un miniraduneddu emiliano-romagnolo.


In sostanza voti della gita riminese:
Cena: 7,5
Mostra: 8
Guardaroba: 10
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