Modry
00lunedì 16 febbraio 2009 20:17

  

 V -

Li mie' foll' occhi, che prima guardaro
sonetto

     Li mie' foll' occhi, che prima guardaro
     vostra figura piena di valore,
     fuor quei che di voi, donna, m'acusaro
04   nel fero loco ove ten corte Amore,

     e mantinente avanti lui mostraro
     ch' io era fatto vostro servidore:
     per che sospiri e dolor mi pigliaro,
08   vedendo che temenza avea lo core.

     Menarmi tosto, sanza riposanza,
     in una parte là 'v' i' trovai gente
11   che ciascun si doleva d'Amor forte,

     Quando mi vider, tutti con pietanza
     dissermi: - Fatto se', di tal, servente,
14   che mai non déi sperare altro che morte - .

                                                                                              

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