Quel Cocker di Joe

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Giorgio68
00martedì 13 giugno 2006 16:17
c'era un benzinaio a sheffield che cantava come un nero e beveva + della spugna con cui lavava i vetri alle macchine.
Nel '68 si tasferì a Londra in cerca di fortuna....voleva diventare cantante....ci riuscì
Giorgio68
00martedì 13 giugno 2006 16:18
Biografia
Joe Cocker (vero nome John Robert Cocker: Sheffield, UK, 20 maggio 1944) è un musicista rock/blues inglese.

Inizia la sua carriera musicale nella sua città natale, all'età di 15 anni; la sua prima band è gli Avengers (on il nome di Vance Arnold), seguita dai Big Blues (1963), e infine The Grease Band (1966). Il suo primo singolo è la prima di diverse cover dei Beatles "I'll Cry Instead", dall'album A Hard Day's Night.

Dopo un qualche successo in Gran Bretagna con il songolo "Marjorine", la sua fama scoppia con la sua versione di "With a Little Help from My Friends", un'altra cover beatlesiana stavolta dall'album Sgt. Pepper's album. Questa versione, con Jimmy Page alla chitarra solista, diviene prima nelle classifiche inglesi per una settimana nel novembre 1968.

In 1969 canta a Woodstock, e la sua interpretazione del brano di Leon Russell "Delta Lady" è un nuovo successo. Continua la sua serie di cover dei Beatles nel 1970 con una versione di "She Came In Through the Bathroom Window" dall'album Abbey Road. Mentre il suo successo in Gran Bretagna comincia a scemare, entra nelle classifiche statunitensi con "Cry Me a River" e "Feelin' Alright"; nel 1970, la sua versione live di "The Letter" dei Box Tops, che appare nell'album live Mad Dogs & Englishmen, è il primo hit che raggiunge la Top Ten USA.

Nel 1969 appare all'Ed Sullivan Show. La sua interpretazione ha spesso un'intensità fisica, spesso presa in giro da John Belushi nei suoi spettacoli: al Saturday Night Live ci fu anche un duetto improvvisato tra di loro, in una puntata in cui Cocker era ospite.

All'inzio degli anni '70 ha una serie di problemi soprattutto legati all'abuso di alcol, che hanno bloccato la sua carriera; ritorna però prepotentemente sulle scene negli anni '80, quando la sua versione di "You Can Leave Your Hat On" nel film Nove settimane e 1/2. Altri successi di quel periodo sono "Up Where We Belong", (scritta da Buffy Sainte-Marie e cantata con Jennifer Warnes nel film Ufficiale e gentiluomo; Oscar per la miglior canzone); "You Are So Beautiful"; "When The Night Comes"; "N'oubliez Jamais" e "Unchain my heart".

Giggirriva
00martedì 13 giugno 2006 17:30
She Came In Through the Bathroom Window se non ricordo male era la sigla di un programma della televisione per ragazzi.....i + giovani si staranno chiedendo cosa sto dicendo [SM=g27993]
Chi si ricorda che trasmissione era....può darsi fosse Avventura?
Giggirriva
00martedì 13 giugno 2006 17:33
ho trovato anche il testo:

She came in through the bathroom window
Protected by a silver spoon
But now she sucks her thumb and wanders
By the banks of her own lagoon

Didn't anybody tell her?
Didn't anybody see?
Sunday's on the phone to Monday,
Tuesday's on the phone to me

She said she'd always been a dancer
She worked at 15 clubs a day
And though she thought I knew the answer
Well I knew what I could not say.

And so I quit the police department
And got myself a steady job
And though she tried her best to help me
She could steal but she could not rob

Didn't anybody tell her?
Didn't anybody see?
Sunday's on the phone to Monday,
Tuesday's on the phone to me
Oh yeah.
(lazarus ledd)
00martedì 13 giugno 2006 23:55
a me piace troppo "SUMMER IN THE CITY"!
l'anno scorso se non sbaglio è anche venuto a LUCCA al LUGLIO SUMMER FESTIVAL! [SM=g28002]
weallneedlove
00mercoledì 14 giugno 2006 00:23
Joe cocker, un grande.
unico suo limite quello di essere unicamente un interprete e diaver lasciato il segno + che altro per le cover.
di lui da ascoltare ASSOLUTAMENTE..Mad dogs & Englishman.
vale la pena di spendere qualche parola su quest'album:
Maggio 1970, da 2 anni Cocker non conosce soste, il suo successo improvviso spinge il manager a sfruttarlo senza dargli tregua. disperato e stanco Cocker licenzia la band e si rifugia in Jamaica. Lo richiamano subito. Il suo manager ha preso accordi per un nuovo tour; e non ammette rifiuti, se infrangerà il contratto non potrà più esibirsi negli Stati Uniti. Cocker è disperato ma ha l'idea giusta. Mesi prima ha lavorato con Leon Russell, uno dei più grandi turnisti della discografia Usa, e a lui si rivolge per allestire al volo una nuova band. Russell risponde di sì, ed è generoso nella proposta: non un semplice quartetto, come Joe aveva in mente, ma un'orchestra rock da sogno che prende forma in pochi giorni, approfittando di fortunate coincidenze. Chris Stainton, il tastierista, è l'unico con cui Cocker ha dimestichezza. Gli altri sono nuovi: come Carl Radle e Jim Gordon, reduci da Delaney & Bonnie, come Jim Price e Bobby Keys, piccola ma tosta sezione fiati, come Jim Keltner, bacchette magiche, e Don Preston, chitarra ritmica. Russell è il capobanda. C'è anche un coro con voci femminili di altissimo livello fra cui: Claudia Linnear e Rita Coolidge....e qui continuo da delrock.it:
"....Questa è la storia di Mad Dogs, una storia tipica di quei folli giorni: un tour di ripiego che diventa un disco dal vivo, e che disco!, e strada facendo anche un film, perché qualcuno intuisce le potenzialità di quel circo stravagante e manda una troupe al seguito, e non se ne pentirà. Il 20 marzo si comincia, il 27 e il 28 i registratori sono già in azione al Fillmore East; ne verrà uno dei più celebri live di tutta la storia rock, un trattato di soul rock bianco che immortala Joe Testa Calda nello splendore della sua energia & follia, prima di tante cadute e amnesie, con una band strepitosa come non ritroverà più in carriera.

Il segreto è il repertorio. Anziché brancicare qualche originale da mettere nelle fauci del Mangiafuoco Cocker, Russell e i responsabili dello show optano per brani collaudati e coerenti, pescando dal R&B più vero, dai migliori negri bianchi dei ‘60, dalla più elegante canzone d'autore. Ecco allora una fantastica serie di Stones e Beatles e Dylan, Feelin' Allright e I've Been Loving You Too Long, The Weight e The Letter, con un accompagnamento caldo, passionale, per il sollievo del pubblico che in quei giorni è un po' in overdose di psichedelismi acid rock e accetta volentieri quelle morbide carezze incandescenti. Cocker è in grande spolvero, stanco ma determinato, e mastica di tutto: anche gli originali di Russell, a cominciare dalla fortunata Delta Lady, anche una vecchia canzoncina dei Lovin' Spoonfull (Darling Be Home Soon) e perfino un Leonard Cohen così lontano da lui, quello di Bird On A Wire.

Una favola felice? Non completamente. Cocker entra presto in rotta di collisione con Russell e a maggio, quando il tour finisce in California, i due sono separati in casa con musi lunghi. Al momento di fare i conti, poi, è anche peggio: al leader restano solo le briciole, il grosso è andato agli organizzatori e in spese per quella pazza carovana. Ma il disco farà benissimo, il film sarà uno dei rockumentari più visti e apprezzati di quei tempi eroici. Joe Cocker non lo sa, ma ha vissuto la parte più bella e importante della sua carriera: anche se nella maniera vertiginosa che abbiamo detto, passando in due anni da zero alla storia rock, with a little help from his friends.

Di quest'album esisteva già una versione rimasterizzata in un solo cd, 1999. Qui il programma è stato ampliato, aggiungendo pezzi non compresi nell'originale (tra cui, curiosità, With A Little Help From My Friends - la canzone più famosa mancava!). Inoltre è stata approntata un'appendice con un 45 di studio, un estratto dalla colonna sonora del film e una jam di prova dei musicisti, a nome Leon Russell & The Shelter People. Non tutti i brani sono stati registrati al Fillmore East, qualcosa viene da uno show a Santa Monica, aprile 1970. Registrazioni sul campo, per forza di cose imperfette ma opera da grandi professionisti: il tecnico in loco era Eddie Kramer (Hendrix, Led Zeppelin) e responsabile del mix e del master originale l'altrettanto celebre Glyn Johns.

Se qualcuno che ci legge è proprio un fan di Joe Cocker e di questo depravato progetto (ma proprio un fan accanito) sappia che la Hip-O Select sta pubblicando due diversi cd con l'integrale dei concerti Mad Dogs al Fillmore East, 27 e 28 marzo 1970. Si tratta di due tripli che a breve saranno riuniti in un cofanetto sestuplo"
(riccardo bertoncelli)

weallneedlove
00mercoledì 14 giugno 2006 00:45
Re:

Scritto da: Giggirriva 13/06/2006 17.30
She Came In Through the Bathroom Window se non ricordo male era la sigla di un programma della televisione per ragazzi.....i + giovani si staranno chiedendo cosa sto dicendo [SM=g27993]
Chi si ricorda che trasmissione era....può darsi fosse Avventura?


esatto era la sigla iniziale Avventura...la cui sigla finale era " a salty dog" dei Procol Harum....che tempi, che musica e che televisione.....poi per forza uno diventa nostalgico
ugo.p
00giovedì 15 giugno 2006 04:08
Re: Re:

Scritto da: weallneedlove 14/06/2006 0.45

esatto era la sigla iniziale Avventura...la cui sigla finale era " a salty dog" dei Procol Harum....che tempi, che musica e che televisione.....poi per forza uno diventa nostalgico


[SM=x875420] verita' sacrosanta
Giorgio68
00giovedì 15 giugno 2006 09:13
weallneedlove sempre preparatissimo...complimenti [SM=x875413]
ugo.p
00lunedì 27 giugno 2011 11:32
Re:
(lazarus ledd), 2006/06/13 23:55:

a me piace troppo "SUMMER IN THE CITY"!
[SM=g28002]


eccola. con il testo

ugo.p
00martedì 23 dicembre 2014 01:01
Se ne e' andato
Malato da tempo si e' sapento ieri nel suo ranch in Colorado.
aveva 70 anni. mi dispiace tantissimo.
Riposa In Pace Joe.[SM=x875398]
ugo.p
00martedì 23 dicembre 2014 01:05
Ricordiamolo con questo suo cavallo di battaglia
Stand by me
00martedì 23 dicembre 2014 14:37
Perdita incolmabile
Ci mancherai.
R.I.P.[SM=x875398]
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