Quanto è bello il calcio italiano

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sery84
00venerdì 12 maggio 2006 20:56
tutto sport e niente affari, tutta salute e niente soldi, tutta genuinità e niente truffa...

mariusko
00sabato 13 maggio 2006 01:08
No, la mia Fiorentina, no! [SM=x125594]
mj1983
00sabato 13 maggio 2006 14:46
seguo il calcio dal 95, quando decisi di tifare Juve

con il nuovo millennio il calcio ha iniziato a schifarmi molto, perchè il valore sportivo è iniziato a passare in secondo piano per colpa di molti fattori:
- troppi soldi nel mondo del calcio: ormai a cifre astronomiche acquisti e stipendi, mentre dovrebbero essere solo i VERI campioni a percepire giustamente uno stipendio molto alto;
- doping: e qui direi che non c'è molto da dire... c'è in tutto il calcio professionistico, dalla A alla C2 [ma anche + in giù]; mi vien da ridere quanto sento che un giocare è stato cuzzato di doping quando praticamente tutti o quasi si fanno qualcosa, cercando di mantenere i livelli nel sangue nella norma (ma alterati!)
- politica e tribunali: cosa c'entrano col mondo del calcio? boh...
- interessi vari
- troppe partite che fanno perdere l'importanza della competizione

questi elementi, ma anche altri meno importanti, mi schifarono a suo tempo e decisi di guardare il mondo del calcio un po' + da distante.
Il papocchio del 2003 (ovvero il blocco delle retrocessioni dalla B alla C1) mi ha dato la mazzata definitiva.
Da li ho deciso quindi di seguire si il mondo del calcio, ma da molto fuori, aspettando con pazienza che tutto questo contesto creatosi in sti anni implodesse su di se. Ora sta cadendo un po' a pezzi... magari questi scandali intercettazioni e scommesse daranno un bello schiaffo a tutto quanto.

Ma la mia paura è la seguente: sono coinvolte, tra tutte, due grosse squadre, in primis la Juve e poi il Milan... avranno coraggio di prendere decisioni importanti nei loro confronti come per altre squadre come è successo negli ultimi anni (Fiorentina e Genoa ndr)?
sery84
00lunedì 15 maggio 2006 12:37
E io invece non vorrei che nessuna squadra venisse retrocessa, sarebbe dare il contetino...stile: "giustizia é stata fatta", quando invece tutte le squadre sono coinvolte, ma piú che le squadre certi individui che per i loro affari personali vendevano e compravano partite... mi fa schifo gente come Galliani e Moratti che sono sempre statio stati amici di Moggi, che lo invitavano a cena, che gli offrivano ingenti somme di denaro e offerte varie per averlo dalla loro, che ora predica moralitá e eticitá e recita la parte della vittima, ma dai! come puó essere che se il campionato é truccato e la coppa italia no? fanno ridere,... oppure che il Milan regalava gratis giocatori alla Juve dopo la vincita in Champions... ma che schifo... o la storia della fiorentina, o del parma, o gli scudetti di Lazio e Roma... mah... non capisco perché punire delle squadre e altre no... il problema sará di punire i singoli personaggi, mettere dei limiti a stipendi, prezzi vendite, ecc... nel calcio, dare una frenata alla speculazione dei media sul calcio, che sembra che in italia si viva solo di quello...la colpa é di tutti, se puntano il dito contro uno solo, é perché fará comodo a qualcuno...
KoK@KoL@
00venerdì 19 maggio 2006 15:27
Il fallimento per tutti quei bastardi che ci hanno fatto credere che potevamo davvero tifare una squadra di calcio.
IL CALCIO MODERNO E' UNA MERDA
-KIT-
00venerdì 19 maggio 2006 15:28
Re:

Scritto da: KoK@KoL@ 19/05/2006 15.27
Il fallimento per tutti quei bastardi che ci hanno fatto credere che potevamo davvero tifare una squadra di calcio.
IL CALCIO MODERNO E' UNA MERDA



breve ma... intenso [SM=x125585]
sery84
00martedì 20 giugno 2006 13:34
Lo ha intitolato "Illecito strutturato". Un dossier di quasi 200 pagine in cui Francesco Saverio Borrelli spiega come la stagione 2004/05 fosse condizionata da illeciti sportivi continuativi e reiterati in modo nuovo, inedito, senza "comprare" la partita come si faceva nei film degli anni '50 con la classica valigetta in pelle piena di banconote da centomila lire.

Borrelli sostiene l'esistenza di uno o più sistemi corrotti che condizionavano in ogni suo aspetto ma in modi differenti designazioni di arbitri e guardalinee, minacciando coloro che non si adeguavano, dispensando aiuti e beni in cambio di atteggiamenti accondiscendenti in campo e nell'urna dei sorteggi arbitrali.

Un dossier che inchioda senza tema di discussione Juventus, Milan, Lazio e Fiorentina. Per queste quattro grandi squadre, Borrelli sottolinea la posizione compromessa e grave spiegando come il cancro della corruzione silenziosa fosse nella struttura del calcio italiano e non nel singolo episodio della partita.

Per Borrelli, Juve e Milan sono il sistema o meglio, due sistemi contrapposti: la Cupola moggiana, "rete estesa e pericolosa" con deisgnatori succubi e squadre alleate volenti o nolenti ma anche il contropotere rossonero che cerca di arginare e imporsi al concorrente controllando i guardalinee, forzando le designazioni e oliando alcuni meccanismi con favori e doni importanti a taluni arbitri.

A pagare con la revoca di due scudetti e la Serie C1, o al peggio la retrocessione nei Dilettanti, sarà la Juventus perché c'è limpida e indifendibile responsabilità diretta dei propri dirigenti con illecito "strutturale" reiterato e continuato per tutta la stagione in questione. Insomma per la Juve c'è ben poco da fare.

La posizione del Milan, si diceva, era considerata quella meno compromessa. Borrelli invece mette i rossoneri un gradino sotto la Juventus: la posizione di Adriano Galliani, ad rossonero, sarebbe direttamente compromessa nel "controllo" o semplicemente nel "tentativo di controllare" alcuni arbitri e una dozzina di guardalinee.

A "tradire" la posizione di Galliani - che ha scaricato le colpe sul responsabile dei rapporti con gli arbitri Meani - sarebbe stato l'incerto e reticente interrogatorio di Ancelotti, segnalato nel rapporto consegnato alla Giustizia.

Per i rossoneri si prefigurerebbe la Serie B ma solo qualora la posizione di Galliani fosse dimostrata di responsabilità diretta. Certa è comunque una severa penalizzazione per la reiterata violazione dell'articolo 1 a causa dei ripetuti contatti con Bergamo e gli inviti a cena, nelle ore di chiusura del ristorante di Meani, fatti all'arbitro Collina.

La Lazio rischia la B sebbene la sua posizione sia la meno compromessa di tutte. Lotito, molto legato a Carraro, si piega ai voleri di Moggi e ordini direttamente designazioni a Bergamo e Pairetto.

Compromessa è anche la posizione della Fiorentina. Più che inventori di un sistema o di un controsistema, i Viola appaiono come vittime che però si adeguano diventando complici. Numerose però le intercettazioni in cui i Della Valle chiedono di combinare match o di chiedere ai direttori di gara aiuti arbitrali che portino alla salvezza del club.

Tra oggi e domani ci sarà la richiesta delle pene: la cartina di tornasole sarà la Juventus. Se per il club bianconero si chiederà la radiazione dal calcio o la retrocessione tra i Dilettanti o in C, per tutte le altre sarà Serie B. Di certo nell'aria si sa già che c'è voglia di punizioni esemplari, memorabili, per punire chi ha sbagliato tanto o poco che sia.
mrathlon900
00giovedì 12 aprile 2007 20:14
Campionato 2004-2005, era tutto finto
sotto inchiesta un'altra raffica di partite
Gli illeciti erano rivolti soprattutto a pilotare le ammonizioni per favorire i bianconeri
Campionato 2004-2005, era tutto finto
sotto inchiesta un'altra raffica di partite


L'ex direttore della Juve Luciano Moggi
NAPOLI - Ci sono altre 15 partite del campionato di serie A 2004-2005, non emerse nella precedente fase delle indagini, al centro dell'inchiesta della procura di Napoli che ha portato oggi all'emissione di 48 avvisi di conclusione delle indagini preliminari. Tra le novità, il coinvolgimento del Messina Calcio, rimasto sino a questo momento estraneo al procedimento. Il numero di gare sospette sale così complessivamente a quota 39. A spingere i magistrati napoletani a porre sotto indagine queste altri 15 incontri è stata la trasmissione delle intercettazioni che erano state disposte dalla procura di Torino, nonché l'esame dei tabulati delle telefonate fatte da diversi cellulari nella disponibilità dell'ex direttore generale della Juventus Luciano Moggi.

Nello stesso tempo sono uscite dall'inchiesta di Napoli tre partite che figuravano nei precedenti avvisi. Tra queste l'ormai famosa Reggina-Juventus quando, secondo l'accusa, l'arbitro Paparesta sarebbe stato "sequestrato" dai dirigenti juventini nello spogliatoio dello stadio calabrese. Gli atti relativi a questa vicenda sono stati infatti trasferiti per competenza territoriale alla procura di Reggio Calabria.

Questo l'elenco delle nuove partite incriminate: Udinese-Brescia 1-2 (26-9-2004); Siena-Juventus 0-3 (23-10-2004); Juventus-Chievo 3-0 (31-10-2004); Messina-Reggina 2-1 (31-10-2004); Messina-Fiorentina 1-1 (28-11-2004); Juventus-Milan 0-0 (18-12-2004); Roma-Parma 5-1 (19-12-2004); Brescia-Bologna 1-1 (6-1-2005); Cagliari-Juventus 1-1 (16-1-2005); Messina-Parma 1-0 (23-1-2005); Sampdoria-Siena 1-1 (30-1-2005); Siena-Messina 2-2 (13-2-2005); Palermo-Lecce 3-3 (20-2-2005); Reggina-Messina 0-2 (13-3-2005); Lazio-Juventus 0-1 (24-4-2005).

Ecco nel dettaglio quanto emerso su alcuni degli incontri nel mirino degli inquirenti.
Messina-Reggina. Il primo riferimento al Messina, è in una vicenda nella quale la società siciliana è coinvolta indirettamente: Messina-Reggina 2-1 del 31 ottobre 2004. Per quella partita risultano indagati per frode sportiva i soli Luciano Moggi, all'epoca direttore generale della Juve, e l'arbitro Salvatore Racalbuto. Secondo l'accusa vi sarebbe stata la "dolosa ammonizione" del giocatore della Reggina Mesto allo scopo di fargli saltare per squalifica il successivo incontro che la squadra calabrese avrebbe dovuto disputare in casa con la Juve.

Messina-Fiorentina. Sotto inchiesta anche la partita Messina-Fiorentina 1-1 del 28 novembre 2004. Per tale incontro risultano indagati Moggi, il direttore sportivo del Messina Mariano Fabiani, l'arbitro Gianluca Paparesta e il quarto ufficiale di gara Antonio Dattilo. Secondo l'accusa, Moggi e Fabiani sono coinvolti in qualità di "istigatori", mentre Paparesta e Dattilo si sarebbero adoperati "per il raggiungimento di un risultato comunque favorevole alla squadra siciliana".

Juve-Milan. Il nome di Fabiani spunta poi anche nella indagine sulla partita Juve-Milan (0-0) del 18 dicembre 2004. Fabiani e Moggi sono indagati in concorso con l'arbitro Paolo Bertini, per far conseguire un risultato favorevole alla Juventus.

Brescia-Bologna. Si passa poi all'incontro Brescia-Bologna del 6 gennaio 2005. Risultano indagati Moggi, Fabiani e l'arbitro Paparesta. I fatti illeciti sarebbero costituiti in particolare dalle ammonizioni di Guana e Mannini già diffidati, in modo che fossero squalificati per la successiva partita che il Brescia avrebbe dovuto giocare contro il Messina (9 gennaio, 2-0 per i siciliani).

Messina-Parma. E si va a Messina-Parma (1-0) del 23 gennaio 2005. Indagati: Fabiani, Moggi, Bertini e Dattilo che si sarebbero adoperati per far vincere il Messina.

Sampdoria-Siena. Moggi, Fabiani e Paparesta risultano indagati per Sampdoria-Siena (1-1) del 30 gennaio 2005 per l'ammonizione di Simone Inzaghi della Sampdoria, successiva avversaria della Juventus.

Siena-Messina. Il nome del dirigente del Messina compare poi, insieme a quelli di Moggi e di Bertini, nella parte dell'avviso che riguarda Siena-Messina (2-2) del 13 febbraio 2005: anche in questo caso si sarebbero adoperati per un risultato favorevole ai siciliani.

Inter-Fiorentina. Fabiani con Bertini è poi coinvolto per la vicenda delle ammonizioni dei calciatori della Fiorentina Viali e Obodo in Inter-Fiorentina del 20 marzo 2005 che, grazie alla squalifica, avrebbero dovuto favorire la Juve per il successivo incontro dei bianconeri a Firenze (3-3, il 9 aprile 2005).

Lazio-Juventus. Fabiani, con Moggi e l'assistente Marcello Ambrosini, è indagato anche per Lazio-Juventus 0-1.

Roma-Juve. La procura di Napoli ha poi raccolto nuovi elementi di accusa su Roma-Juventus del 5 marzo 2005 (finita 2-1 per i bianconeri), una partita già presa in esame nella prima tranche dell'inchiesta. In merito a questa gara sono indagati per frode sportiva, in seguito alle integrazioni dovute all'acquisizione di nuovi atti, l'allora dg della Juventus, Luciano Moggi, l'ex ad bianconero Antonio Giraudo, Paolo Bergamo e Pier Luigi Pairetto, allora designatori arbitrali, Mariano Fabiani, ds del Messina e Maria Grazia Fazi, impiegata della Figc, i componenti della terna arbitrale e cioè Salvatore Racalbuto, Narciso Pisacreta, Marco Ivaldi e il quarto ufficiale di gara Marco Gabriele.

L'accusa è di aver "compiuto atti fraudolenti che, alterando la corretta e genuina procedura di sorteggio del direttore di gara valida per il campionato 2004-2005, quella per la designazione degli assistenti del direttore di gara e del quarto ufficiale di gara predeterminavano il risultato dell'incontro tra Roma e Juventus". Terna arbitrale e quarto uomo, sostiene la Procura, "si adoperavano per il raggiungimento di un risultato comunque favorevole alla squadra del Moggi e del Giraudo".

(12 aprile 2007)
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