Quando si sfila la notte

el_greco
lunedì 5 novembre 2007 17:09


Quando si sfila la notte dal giorno
sono ancora parole che muovono tra
maiuscole e apostrofi mancanti
e se il mio sì ti giunge senza accento
è per la fretta di vederti ancora
occhieggiare sotto la finestra.

Non chiedermi che cosa faccio
in quegli spazi assenti di memorie
forse vagheggio le tue anche
o nel debito di sonno che m’avvinghia
mi gioco a dadi
un'ultima speranza.




Francesca Coppola
lunedì 5 novembre 2007 17:46
"Vagheggio le tue anche", bellissimo questo verso. [SM=g27988]

Poesia di desiderio e speranza, quasi celata dall'aria un pò pessimista che aleggia tra i versi.

Un'unica nota, spostare quel "tra" all'inizio del 3 verso.

Piaciuta!
Francesca

fil0diseta
lunedì 5 novembre 2007 18:01
ahhhhhhhhhhh sì
bella, bella davvero: meriterebbe un controcanto [SM=g27988]


Sai Francesca, che invece a me piacciono tanto queste tra-sgressioni.

Ne inserirei un'altra che la sostenga... una cosa impercettibile che però darebbe equilibrio[SM=g27987]


Quando si sfila la notte dal giorno
sono ancora parole che muovono tra
maiuscole e apostrofi mancanti
e se il mio sì ti giunge senza accento
è per la fretta di vederti ancora
occhieggiare sotto la finestra.

Non chiedermi che cosa faccio
in quegli spazi assenti di memorie
forse vagheggio le tue anche, o
nel debito di sonno che m’avvinghia
mi gioco a dadi
un'ultima speranza.





[SM=g28003]
el_greco
lunedì 5 novembre 2007 21:56
mmm mi si pone un bel dilemma
in realtà quel tra a fine verso sta a metà tra una provocazione ed un enjambment.

Non sono sicuro di volerlo lasciare là, ma tra le due soluzioni prospettate, siccome a me piace la provocazione, per questa volta opto per la soluzione filodisetiana ( [SM=g27987] ) e passo d'ufficio la "o" alla fine del nono verso. [SM=g27988]

Grazie per le osservazioni. [SM=g28003]









fil0diseta
venerdì 9 novembre 2007 08:55
Re:
el_greco, 05/11/2007 17.09:



Quando si sfila la notte dal giorno
sono ancora parole che muovono tra
maiuscole e apostrofi mancanti
e se il mio sì ti giunge senza accento
è per la fretta di vederti ancora
occhieggiare sotto la finestra.

Non chiedermi che cosa faccio
in quegli spazi assenti di memorie
forse vagheggio le tue anche
o nel debito di sonno che m’avvinghia
mi gioco a dadi
un'ultima speranza.











Quando sfili le braccia dal giorno
non servono più, accenti ai tuoi sì
né frettolosi punti a capo
su griglie di margini a matita

è abbastanza la traiettoria languida
del maglione a rovescio
per annullare il debito di sonno e
avvinghiare le memorie assenti
alla sorte delle mie anche




[SM=g27990]


elfo nero
domenica 11 novembre 2007 01:27
Letta e piaciuta


Complimenti a te
[SM=g28002]
apassoleggero
domenica 11 novembre 2007 09:16

volevo farti anch'io un controcanto [SM=g27995] solo che poi mi è uscita tutta un'altra cosa che vado ora a postare; qualche richiamo c'è anche alla tua...

La poesia è molto bella, mi piace il tono usato e le sensazioni che sa suscitare. [SM=g27985]

serena domenica

Anna



te_verde
lunedì 12 novembre 2007 14:38
Questi versi mi erano proprio sfuggiti.
L'impressione è quella di un discorso, una comunicazione non verbale

(parole che muovono tra
maiuscole e apostrofi mancanti
e se il mio sì ti giunge senza accento ...)

che prosegue oltre i confini del giorno.

Un dialogo che si protrae "negli spazi assenti di memoria" (il sonno?) e permette di abbandonarsi al proibito, al desiderio (vagheggiare le sue anche).

Non male.




Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 14:11.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com