Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Pius Augustus, 08/08/2008 12.28:
è più o meno quello che prevedeva marx sarebbe successo nei primi anni del 900.Anzi non più o meno,è esattamente la stessa cosa.E visto che è proprio nei paesi dove i lavoratori non hanno mostrato i denti (rivoluzione) questo non è accaduto vuol dire che una certa capacità di autoregolazione ce l'ha il mercato.
Già, il mercato ha iniziato a "regolarsi" molto velocemente casualmente dopo la Rivoluzione d'Ottobre e la crisi del '29. In questa esatta sequenza. E dato che le resistenze al New Deal di F.D.Roosevelt sono state fortissime, e dato che se il keynesismo è passato lo ha fatto solo per paura della Rivoluzione con la R maiuscola, e che se la socialdemocrazia si è affermata in europa è stata grazie alla lungimiranza del Piano Marshall e alla vicinanza dell'orso russo, forse i lavoratori che hanno mostrato i denti devono ringraziare quelli che i denti non ce l'hanno avuti, altrimenti i denti sarbbero stati loro spezzati, come è successo negli USA a partire dagli anni '50 e dal maccartismo. Pensa l'assurdo, il capitalismo del libero mercato ha iniziato a regolarsi grazie all'inieizione di un'ideologia occidentale in un paese che occidentale non era e capitalista nemmeno. Assurdo il "libero mercato" con le sue "leggi puramente economiche".
Ma a parte questo, Pius, francamente la disquisizione sulle sorti progressive del capitalismo e su quanto sia abile a regolarsi rispetto al nazismo, al comunismo, al feudalesimo e quel che vuoi, così come su quanto sia il miglior sistema possibile perchè è quello che ha vinto su tutti gli altri, per me lascia il tempo che trova. Sai bene che il nazismo avrebbe potuto vincere tranquillamente la WW2, se i nazi non avessero fatto così tante cappellate tattiche. E sicuramente il sistema economico nazista non era il capitalismo del libero mercato anglosassone.
Del capitalismo, termine di cui ci riempiamo la bocca giornalmente, non c'è nemmeno una definizione condivisa. Pensa, ore della nostra vita passate a parlare di fumo. forse, come disse la mamma di Marx a proposito del figlio, avremmo dovuto parlarne meno e metterne un po' da parte. Ma, tanto per sgomberare il campo da fraintendimenti, non è nemmeno vero che la democrazia è figlia legittima del capitalismo del libero mercato e viceversa. E' vero semmai che il capitalismo sprigiona letteralmente la forza creatrice e azzardatrice (in taluni, non pochi casi predatrice) di una precisa classe, quella degli imprenditori, ma da qui alla democrazia ce ne corre. Il capitalismo del libera mercato se la cava benissimo anche senza la democrazia, e pure la democrazia male non se la passa senza il libero mercato, come dimostra la storia della socialdemocrazia.
Ma lasciamo perdere questi spunti. La mia critica dal capitalismo non è di tipo economico-sociale, che pure ce ne sarebbe, è di tipo entropico-ambientale, dovresti saperlo, dato che ne ho scritto in lungo e in largo. Ma forse adesso potresti dirmi che "io non leggo la fantascienza alla mad max". Si, bau. Tu, o forse non tu ma altri - nel qual caso mi scuserai spero -, credi all'arrivo nel giro di 50 anni della fusione nucleare. Allora io spero nello sbarco degli alieni buoni. Klaatu Barada Nikto.
Il capitalismo è un prodotto dell'uomo, come tale ha un inizio e come tale ha una fine. Molto probabilmente non improvviso; come ha detto qualche storico del capitalismo non marxista, e nemmeno catastrofista, "il capitalismo ha i secoli contati". Si, uno, questo, per vedere tutti i suoi limiti, svariati (speriamo pochi) altri per superarlo. Le epoche di torbidi, per citare Toynbee, che sta tornando parecchio di moda, non si sa mai quanto durano e in essi la teoria del caos, o del Cigno Nero come piace dire ai più glamour, assume valenza.
Bye.