Quali gli aspetti sociologici e psicologici del contatto ?

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Pagine: [1], 2, 3
Alfredo_Benni
00sabato 5 luglio 2008 15:28
Che cosa succederà alla nostra cultura e alle altre culture nel caso di un contatto massivo ?
MR.FUNK
00venerdì 22 agosto 2008 16:10
CONTATTO DI MASSA
Sarebbe un bel casino..Scoprire di non essere al centro dell'universo.
Il petrolio,le superpotenze,i bianchi e i neri..tutto perderebbe di significato.Tracollo totale dell'economia,per non parlare delle religioni.Un disastro,insomma.
Capito perche' non ci sara' mai un contatto di massa?
Se io fossi un esploratore spaziale con una tecnologia paragonabile alla pura magia,eviterei di contattare un mondo abitato da esseri senzienti,ma meno avanzati di me,scatenando l'inferno.Mi limiterei a studiare e a monitorare da lontano.
mulder87k
00martedì 2 settembre 2008 15:20
re:quali gli aspetti sociologici e psicologi del contatto?

CONTATTO DI MASSA
Sarebbe un bel casino..Scoprire di non essere al centro dell'universo.
Il petrolio,le superpotenze,i bianchi e i neri..tutto perderebbe di significato.Tracollo totale dell'economia,per non parlare delle religioni.Un disastro,insomma.
Capito perche' non ci sara' mai un contatto di massa?
Se io fossi un esploratore spaziale con una tecnologia paragonabile alla pura magia,eviterei di contattare un mondo abitato da esseri senzienti,ma meno avanzati di me,scatenando l'inferno.Mi limiterei a studiare e a monitorare da lontano.




Già,sarebbe il panico più assoluto,crollerebbero tutte le nostre certezze,l'idea stessa di vita,così come la intendiamo noi,potrebbe essere stravolto.Penso che nessuna civiltà intelligente possa ora eseguire un contatto di massa, poichè è ben a conoscenza della forte contaminazione culturale oltre che sociologico a cui si và in contro.Basti pensare agli antropologi,che quando devono contattare una nuova tribù o popolazione sconosciuta, per un pò si limitano a studiarli da lontano poi eseguono un contatto proogressivo e lento.Non ricordo chi fù ha dirlo,quando studi una cosa,inevitabilmente la cambi.
Halav
00giovedì 4 settembre 2008 23:19
Ne siete veramente sicuri ?

Siete certi del fatto che l'economia mondiale e la societa' in generale collasserebbero di fronte al tanto agognato contatto ti massa o al tanto ambito "disclosure" ?
Io sinceramente no
Secondo me erano discorsi che andavano bene per gli anni 60, quando la gente viveva nel terrore di prendersi la famosa "tintarella atomica" da un momento all'altro... all'epoca gia si poteva distillare la paranoia dall'aria, aggiungere altra carne al fuoco (sempre che effettivamente ce ne fosse da aggiungere) sarebbe obbiettivamente stato un suicidio sociologico.
Ma ora ?
Siamo nell'era dell'informazione di massa, in un epoca in cui con un click parlo con l'altra parte del mondo (e posso pure vederla), abbiamo la tanto agognata (negli anni passati) "information super highway°...
o volendo guardare la cosa da un punto di vista piu' cinico, siamo nell'epoca in cui "il grande fratello" prende il telegatto come "miglior trasmissione scientifica" passando davanti a quark, giusto per fare un esempio.
Se trasmetterssero su rai uno la diretta dello sbarco di una nave aliena in piazza san pietro e su rai due l'ultima puntata di "Lost"... sareste disposti a scommettere quale dei due eventi televisivi avrebbe lo share maggiore ?

AlessandroCacciatore
00venerdì 5 settembre 2008 00:20
Re:
Halav, 04/09/2008 23.19:

Ne siete veramente sicuri ?

Siete certi del fatto che l'economia mondiale e la societa' in generale collasserebbero di fronte al tanto agognato contatto ti massa o al tanto ambito "disclosure" ?
Io sinceramente no
Secondo me erano discorsi che andavano bene per gli anni 60, quando la gente viveva nel terrore di prendersi la famosa "tintarella atomica" da un momento all'altro... all'epoca gia si poteva distillare la paranoia dall'aria, aggiungere altra carne al fuoco (sempre che effettivamente ce ne fosse da aggiungere) sarebbe obbiettivamente stato un suicidio sociologico.
Ma ora ?
Siamo nell'era dell'informazione di massa, in un epoca in cui con un click parlo con l'altra parte del mondo (e posso pure vederla), abbiamo la tanto agognata (negli anni passati) "information super highway°...
o volendo guardare la cosa da un punto di vista piu' cinico, siamo nell'epoca in cui "il grande fratello" prende il telegatto come "miglior trasmissione scientifica" passando davanti a quark, giusto per fare un esempio.
Se trasmetterssero su rai uno la diretta dello sbarco di una nave aliena in piazza san pietro e su rai due l'ultima puntata di "Lost"... sareste disposti a scommettere quale dei due eventi televisivi avrebbe lo share maggiore ?




....Hmmm....Tuttavia, sarà un trauma vero e proprio per le grandi masse! Questa è la cosa più importante, e se come dici te l'economia non verrà toccata (ma ho dei dubbi) ci saranno gravi ripercussioni su tutte le altre cose, come già detto: Religione, che vanno soprattutto sulla credenza, perchè delle domande verranno fatte, cultura, e per non parlare di alcuni scienziati che pensaro ancora adesso che alieni sulla Terra sia una cosa impossibile (che poi mi sono sempre chiesto come mai ne sono cosi convinti...proprio scemi). Quindi economia o no, il fattore psicologico del contatto, è maggiore di quello monetario/materialista, l'economia appunto.
acebear
00venerdì 5 settembre 2008 21:58
a proposito di questo argomento, ho trovato su un altro forum (sia ben chiaro di musica Rock, ma si parla anche di altro e anche di ufologia) questo link con questo articolo...
Ne sapete niente, ci sono altre fonti attendibili? Ne avete parlato su un altro topic?

curiositybox.wordpress.com/2008/02/25/onu-incontro-segreto-alle-nazioni-unite-per-discutere-su...

Scusate se ho postato una cosa gia discussa.

Andrea
Iceberga
00martedì 9 settembre 2008 16:08
Re:
acebear, 9/5/2008 9:58 PM:

a proposito di questo argomento, ho trovato su un altro forum (sia ben chiaro di musica Rock, ma si parla anche di altro e anche di ufologia) questo link con questo articolo...
Ne sapete niente, ci sono altre fonti attendibili? Ne avete parlato su un altro topic?

curiositybox.wordpress.com/2008/02/25/onu-incontro-segreto-alle-nazioni-unite-per-discutere-su...

Scusate se ho postato una cosa gia discussa.

Andrea




... a me sembrano tutti articoli scritti su cose sentite e "logicamente correlabili". Immagino che tutti noi abbiamo sentito date, affermazioni, teori che se messe tutte insieme fanno un bell'articoletto. [SM=g8074]
francesco '92
00lunedì 22 settembre 2008 19:46
Re: Re:
AlessandroCacciatore, 05/09/2008 0.20:


e per non parlare di alcuni scienziati che pensaro ancora adesso che alieni sulla Terra sia una cosa impossibile (che poi mi sono sempre chiesto come mai ne sono cosi convinti...proprio scemi)

A me invece viene da chiederti che prove hai per supportare questa tesi... [SM=g8913] Restando IT, secondo me avrebbe la meglio la xenofobia, figlia della nostra sconfinata ignoranza: se abbiam paura dell' immigrato extracomunitario, che faremmo davanti ad un essere di un' altra civiltà? [SM=g27993]
andrea_ch
00mercoledì 24 settembre 2008 11:21
Personalmente credo che l'umanità, a partire dal "basso" cioè dalla gente comune, si adatterebbe piuttosto rapidamente.
Un po' quello che è sempre successo nel mondo: c'è una guerra e chi sopravvive si trova sotto un nuovo padrone, ma bene o male va avanti.

Credo che le ripercussioni, quelle si di portata immensa, si avrebbero su tutte quelle infrastrutture che sono cresciute sulla società.
Per esempio, supponiamo che gli alieni ci portino in dono una fonte di energia infinita ed ecologica (io penso sempre che gli alieni siano buoni [SM=g27988] ).
Ecco che non avrebbe piu' senso il petrolio, il carbone, il nucleare... e, specie quando parliamo del petrolio, parliamo della piu' grande industria del pianeta.
Questo si che avrebbe profonde ripercussioni, probabilmente l'economia mondiale ne uscirebbe a pezzi e forse si tornerebbe a un sistema di vita piu' semplice.
Se poi arrivassero sulla terra in maniera "messianica", beh le conseguenze sarebbero terrificanti, intere religioni sparirebbero, forse tutti li seguiremmo o forse no, chissà.
Per me è significativa la presa di posizione del Vaticano di maggio di quest'anno, per esempio: può darsi che le nostre religioni possano "fondersi" con la cultura aliena, un po' come successe nell'antichità quando i romani invasero l'Egitto portandosi a casa il culto di Osiride.
Potrebbero esserci altre nuove guerre di religione, ma secondo me prevarrebbe nella gente un sano istinto di sopravvivenza che ci dovrebbe portare (speriamo) a un nuovo equilibrio.
Certamente ne vedremmo (o vedremo? Il 14 si avvicina) delle belle!
Leopoldo67
00giovedì 25 settembre 2008 09:00
Sono convinto che le ipotesi drasticamente sono due e solo due:

1)Si fanno vedere e ci distruggono in massa per avere il dominio del pianeta.

2)Non si fanno vedere e continuano a studiarci come "specie protetta".

L'ipotesi che cerchino scambi culturali la evito a priori considerando che una specie vivente in grado di arrivare fino a noi ha conoscienze alle quali in confronto sembriamo formiche.
E voi ci parlereste con una formica?
ManuelaZan
00lunedì 20 aprile 2009 22:59
Re:
Leopoldo67, 25/09/2008 9.00:

Sono convinto che le ipotesi drasticamente sono due e solo due:

1)Si fanno vedere e ci distruggono in massa per avere il dominio del pianeta.

2)Non si fanno vedere e continuano a studiarci come "specie protetta".

L'ipotesi che cerchino scambi culturali la evito a priori considerando che una specie vivente in grado di arrivare fino a noi ha conoscienze alle quali in confronto sembriamo formiche.
E voi ci parlereste con una formica?



1) eh sì ... ci mettono 60 anni a decidersi: hanno terrore delle nostre fionde e delle nostre pistole ad acqua ... [SM=g8298] anche ammesso (e non è vero) che prima del 1947 non ci avessero ancora trovati. Ma neanche lo Stato Libero di Bananas ci metterebbe così tanto a organizzare un'invasione! [SM=g9201]

2) ...

3) Ci ignorano educatamente come tu fai con il tuo vicino di casa se non hai cose ben specifiche da comunicargli. Se poi il tuo vicino fosse un tipo che appena ti vede spara lo ignoreresti ancora più accuratamente ... [SM=g27988]
ManuelaZan
00lunedì 20 aprile 2009 23:58
Re:
Alfredo_Benni, 05/07/2008 15.28:

Che cosa succederà alla nostra cultura e alle altre culture nel caso di un contatto massivo ?


Credo che dipenda dall'atteggiamento che i "visitatori" decidessero di tenere.

Ipotesi 1. Gli "alieni", come novelli "Babbi Natale" ci offrono la loro tecnologia, conoscenze, fonti di energia rinnovabili, cure, nuovi alimenti eccetera, e tutto questo verrebbe dato a tutti senza distinzione: cadrebbe uno dei pilastri del comportamento umano, l'accumulo per far fronte a penurie e carestie, la lotta per la sopravvivenza del più forte. Risultato: "anomia", l'umanità si troverebbe senza uno scopo di fondo. Paradossalmente questo improvviso surplus di benessere distruggerebbe la maggior parte (tutte?) delle culture del pianeta.

Ipotesi 2. Gli "alieni" si presentano, stabiliscono di fronte a tutto il mondo basi non segrete e/o protocolli di comunicazione ma in realtà si tengono praticamente la loro tecnologia e le conoscenze per loro. In questo caso crescerebbe ostilità nei loro confronti, considerati come egoisti che non vogliono condividere i loro vantaggi, magari alcuni (governi, singoli, università ecc.) riuscirebbero ad avere accesso ad alcune conoscenze ma considerato lo scenario sociologico di "penuria relativa" creato dal sapere che altri hanno qualcosa che "noi" ancora non abbiamo, queste conoscenze verrebbero impiegate per rafforzare il proprio potere nei confronti dei vicini, altri stati o altre istituzioni. Insomma uno scenario di conflitto aperto e/o strisciante sempre crescente.

Ipotesi 3. Gli "alieni" compiono apertamente e di fronte a tutta la nostra opinione pubblica atti ostili nei confronti dei terrestri, tentativi di invasione, di schiavizzazione, di sfruttamento o altro. Risultato: ci coalizzeremmo contro il nemico comune, le differenze di ideologia, religione, ricchezza, colore della pelle, eccetera eccetera verrebbero inevitabilmente superate in nome della nostra appartenenza alla Terra, finalmente non ci faremmo più guerra fra noi in quanto focalizzati sul difenderci da qualcun altro "che più altro non si può". Armonia, fratellanza, collaborazione. Sarebbe la situazione più favorevole per noi. Ma ... se fossero DAVVERO ostili non avremmo alcuna possibilità di opporci seriamente ad una tecnologia talmente superiore da permettere viaggi spaziali di chissà quante centinaia di anni-luce.

Considerate le tre ipotesi sopra esposte, siamo davvero sicuri che un contatto di massa sarebbe preferibile a un non-contatto, ora come ora?
UfoWatcher
00mercoledì 20 maggio 2009 01:06
Re:
Alfredo_Benni, 05/07/2008 15.28:

Che cosa succederà alla nostra cultura e alle altre culture nel caso di un contatto massivo ?




La verità è semplice.
Cosa dovrebbe succedere? Nulla. Il nulla più assoluto.
Il problema del contatto, è un falso problema.

La tesi della distruzione del tessuto sociale, è una tesi basata su una visione chiaramente elitaria di uomo. Inteso come uomo occidentale annoiato. La verità è che un essere umano può sperimentare eventi molto più drammatici durante la sua esistenza.
La morte di un parente caro, la morte di un amico, uno stupro e via discorrendo. Provate a chiedere ad una di queste persone cosa preferirebbe, vivere un contatto con UFO o rivivere una di quelle situazioni drammatiche?

Questo a livello umano.

A livello di società il discorso è ancora più vero. Guardiamo la società del Ruwanda che ha vissuto quel tremendo genocidio. Fatto mostruoso. E' forse lontanamente paragonabile come impatto al contatto con l'extraterrestre?

Parliamo della seconda guerra mondiale, dei morti. Dei campi di concentramento. E' forse paragonabile come impatto al contatto con extra-terrestri?

Il problema del contatto è un altro. Il problema del contatto è l'IRAN, il problema del contatto è la Corea del Nord, il problema del contatto è la Palestina.
acebear
00mercoledì 20 maggio 2009 10:25
Re: Re:
UfoWatcher, 20/05/2009 1.06:



Il problema del contatto è un altro. Il problema del contatto è l'IRAN, il problema del contatto è la Corea del Nord, il problema del contatto è la Palestina.



Ciao e benvenuto [SM=g27985]
potresti spiegare meglio questa frase?

Thanks
Andrea


RETE-UFO
00mercoledì 20 maggio 2009 13:05
Re: Re:
UfoWatcher, 20/05/2009 1.06:




La verità è semplice.
Cosa dovrebbe succedere? Nulla. Il nulla più assoluto.
Il problema del contatto, è un falso problema.

La tesi della distruzione del tessuto sociale, è una tesi basata su una visione chiaramente elitaria di uomo. Inteso come uomo occidentale annoiato. La verità è che un essere umano può sperimentare eventi molto più drammatici durante la sua esistenza.
La morte di un parente caro, la morte di un amico, uno stupro e via discorrendo. Provate a chiedere ad una di queste persone cosa preferirebbe, vivere un contatto con UFO o rivivere una di quelle situazioni drammatiche?




Mi pare che il tuo ragionamento parta da un presupposto non verificato e cioè che il "contatto" sia pacifico...
Se gli ET scendessero sulla Terra per distruggerci e violentare le nostre donne il tuo ragionamento andrebbe a farsi benedire...

Quindi il tuo è un ragionamento che vale solo nella misura in cui gli ET sono pacifici e scendono sulla Terra in numero limitato.
Se scendessero qui sulla Terra 4 miliardi di ET,che faresti ?? Divideresti casa tua con loro ?

[SM=g27991]

zomas65
00mercoledì 20 maggio 2009 20:34
Re: Re: Re:
RETE-UFO, 20/05/2009 13.05:



Mi pare che il tuo ragionamento parta da un presupposto non verificato e cioè che il "contatto" sia pacifico...
Se gli ET scendessero sulla Terra per distruggerci e violentare le nostre donne il tuo ragionamento andrebbe a farsi benedire...

Quindi il tuo è un ragionamento che vale solo nella misura in cui gli ET sono pacifici e scendono sulla Terra in numero limitato.
Se scendessero qui sulla Terra 4 miliardi di ET,che faresti ?? Divideresti casa tua con loro ?

[SM=g27991]





domanda: ma 4 miliardi di et, considerato quel che costa in termini di energia arrivare qua, non avrebbero meno dificoltà a trovare un pianeta disabitato o terraformarne uno nuovo di zecca?
RETE-UFO
00giovedì 21 maggio 2009 10:49
Re: Re: Re: Re:
zomas65, 20/05/2009 20.34:




domanda: ma 4 miliardi di et, considerato quel che costa in termini di energia arrivare qua, non avrebbero meno dificoltà a trovare un pianeta disabitato o terraformarne uno nuovo di zecca?



Certo...dal momento che stiamo facendo delle pure congetture,tutto e il contrario di tutto può essere detto...resta un fatto : l'ipotesi di un contatto con gli ET può generare sentimenti contrastanti a seconda delle modalità con cui avviene...film come "E.T." di SPIELBERG,"V-Visitors" o "Independence Day" sono agli antipodi come ipotesi...
lucarusso
00sabato 23 maggio 2009 11:08
La lega preparerebbe un decreto per rimandarli da dove sono venuti. [SM=g8899]
UfoWatcher
00martedì 26 maggio 2009 11:46
Re: Re: Re:
RETE-UFO, 20/05/2009 13.05:



Mi pare che il tuo ragionamento parta da un presupposto non verificato e cioè che il "contatto" sia pacifico...
Se gli ET scendessero sulla Terra per distruggerci e violentare le nostre donne il tuo ragionamento andrebbe a farsi benedire...

Quindi il tuo è un ragionamento che vale solo nella misura in cui gli ET sono pacifici e scendono sulla Terra in numero limitato.
Se scendessero qui sulla Terra 4 miliardi di ET,che faresti ?? Divideresti casa tua con loro ?

[SM=g27991]




Sono d'accordo.

In caso di UFO pacifici comunque il vero problema sarebbe lo sbilanciamento delle Relazioni Internazionali, grazie ad una nuova forza in campo (nello specifico la pax americana andrebbe a farsi benedire in 4 secondi).



RETE-UFO
00martedì 26 maggio 2009 17:15
Re:
lucarusso, 23/05/2009 11.08:

La lega preparerebbe un decreto per rimandarli da dove sono venuti. [SM=g8899]



"Respingimenti"...noi preferiamo chiamarli "respingimenti"...
[SM=g8899]

scettologo
00domenica 30 agosto 2009 19:12
Il genere umano è collaudato per esperienze di questo tipo. Se pensiamo alle tribù aborigene di tutto il mondo e di ogni epoca e agli adattamenti che nel bene o nel male sono riusciti a realizzare nei confronti dei vari conquistatori, colonizzatori che entravano in contatto con loro, figuriamoci se ora noi non riusciamo ad elaborare un contatto con un genere sconosciuto. certo molto dipende dai termini del contatto.
Il problema principale e iniziale sarà quello di conciliare le modalità relazionali e non mi riferisco alla lingua parlata, ma proprio al modo di concepire i rapporti inter-relazionali, di interpretare la realtà esterna, di elaborare le informazioni acquisite ed agire di conseguenza.
Altro che telepatia...
andrea_ch
00lunedì 31 agosto 2009 10:18
io ritengo che ci siano 2 livelli.
Il primo, quello della gente, saprebbe adattarsi, ma non senza conseguenze in termini di ordine pubblico e soprattutto con mostruosi cambiamenti per quello che riguarda la società.
Probabilmente avremmo dei grossi problemi, ma col tempo ci adatteremmo.
Il secondo livello, appunto, le istituzioni di ogni tipo, dai governi alle religioni, probabilmente verrebbero travolti e spazzati via senza tanti complimenti, magari ha ragione la Clinton quando dice che ci uniremmo in un'unica grande nazione, chissà.
Questo ovviamente nel caso gli omini verdi vengano in pace ;-)
novembre3
00lunedì 31 agosto 2009 12:43
behh..ecco un esempio di bellissima integrazione con civiltà aliene



RETE-UFO
00lunedì 31 agosto 2009 22:30
Re:
andrea_ch, 31/08/2009 10.18:



io ritengo che ci siano 2 livelli.

Il primo, quello della gente,

Il secondo livello, appunto, le istituzioni




In realtà le Istituzioni sono fatte dalla gente e quindi esiste una stretta interdipendenza tra i due livelli...

Io direi che molto dipende dalla nostra sensazione di sicurezza nei confronti dell' "alieno"...Mi spiego : una semplice delegazione di 2-3 E.T. susciterebbe molto interesse e poca paura.Un arrivo in massa stile "Independence Day" ovviamente scatenerebbe il panico,indipendentemente dall'atteggiamento amichevole dei Visitatori.

Sono situazioni già ampiamente trattate da famosi ricercatori come C-Gustav JUNG ed è chiaro che gli studi sull'Extraterrestrialismo dovranno sviluppare questo tema !!






scettologo
00giovedì 3 settembre 2009 23:54
Re: Re:
RETE-UFO, 31/08/2009 22.30:




Sono situazioni già ampiamente trattate da famosi ricercatori come C-Gustav JUNG ed è chiaro che gli studi sull'Extraterrestrialismo dovranno sviluppare questo tema !!






Infatti, ritengo che sia molto più utile approfondire gli studi su un eventuale integrazione che stare ad esaminare ogni foto, video o testimonianza che ci viene propinata dai media. Dal momento che esistono molte persone con manie di protagonismo, facilmente suggestionabili o semplicemente in cerca di fonti di guadagno l'analisi di ogni notizia di apparizioni, contatti, strani fenomeni ecc. ecc. rende le attività degli ufologi troppo dispendiose. Ritengo, invece, che l'ufologia debba concentrarsi maggiormente sulle conseguenze concrete di un contatto. Quel tipo di ricerca "turistica" deve essere lasciata ai talk show.

L'unico assunto certo è che statisticamente esistono altre civiltà nell'universo. Questo presupposto basterebbe per iniziare a studiare quali possano essere le reazioni nostre e loro e quali misure debbano essere prese per rendere l'integrazione meno traumatica per entrambe le civiltà. Ci ammazziamo per capire se stanno per arrivare oppure no quando poi non sapremmo che fare in caso di contatto.
E' come se stessimo lì nudi alla finestra perdendo tempo a guardare se arriva un ospite, invece di vestirci e preparare qualcosa da offrirgli una volta arrivato.
RETE-UFO
00venerdì 4 settembre 2009 18:36
Re: Re: Re:
scettologo, 03/09/2009 23.54:



Ci ammazziamo per capire se stanno per arrivare oppure no quando poi non sapremmo che fare in caso di contatto.
E' come se stessimo lì nudi alla finestra perdendo tempo a guardare se arriva un ospite, invece di vestirci e preparare qualcosa da offrirgli una volta arrivato.




Non posso non condividere quanto da te detto !! Per la verità il CUN lo sta facendo da molto tempo...già negli anni '90 Roberto PINOTTI aveva partecipato alla stesura del SETI Post-Detection Protocol
www.coseti.org/setiprot.htm

Purtroppo - come sempre - questo tipo di ricerca non paga perchè la gente preferisce vedere UFI,marzianini e...conigli in TV invece di interrogarsi su questioni di così ampio respiro!!!



scettologo
00venerdì 11 settembre 2009 20:33
Qualche tempo fa ho visto un intervento di Pinotti alla trasmissione Rebus su OdeonTv. In quell'occasione Pinotti riportò delle considerazioni di Jung su un eventuale contatto di massa definendolo devastante per l'umanità e con il rischio di farla implodere come successe per le civiltà precolombiane dopo la colonizzazione europea.

Effettivamente un contatto di massa potrebbe essere pericoloso per alcuni motivi (ad esempio logistici), ma per altri penso che tale evenienza non rischi di far implodere la nostra civiltà, anzi non potrebbe far altro che farla migliorare ovviamente con opportuni accorgimenti. Così come una civlità si sviluppa sul piano tecnologico (l'unica tipologia di progresso che generalmente si considera di una eventuale civiltà et) essa progredisce anche in altri settori come quelli dei rapporti sociali, relazionali, economici ecc.

perchè allora una civiltà progredita, se non ostile, dovrebbe far implodere quella meno sviluppata? Se facciamo riferimento alle civiltà precolombiane sottovalutiamo alcuni, anche se relativamente piccoli, progressi ottenuti dalla nostra civiltà. Quelle precolombiane non sono state in grado di integrarsi con le altre fondamentalmente perché le altre erano "ostili" e perché quelle precolombiane non erano strutturate per accettare gradini di sviluppo così elevati.

Ritengo, invece, che la nostra civiltà sia, soprattutto dopo l'ultimo secolo di esperienza, strutturata in modo tale da reggere l'impatto di un contatto con civiltà progredite. Questo, sia ben chiaro, non significa che siamo pronti. L'entità di eventuali danni collaterali dipenderà anche dalla predisposizione che essa avrà ad accettare gradini più o meno grandi di sviluppo, ma escludo che possa esserci l'implosione. Ovviamente se esiste qualche civiltà che valuti l'opportunità di entrare in contatto con la nostra, essa dovrà studiare le relative modalità comunicative per rendere le relazioni comprensibili e meno traumatiche possibili.
RETE-UFO
00venerdì 11 settembre 2009 23:22
Re:
scettologo, 11/09/2009 20.33:



Ritengo, invece, che la nostra civiltà sia, soprattutto dopo l'ultimo secolo di esperienza, strutturata in modo tale da reggere l'impatto di un contatto con civiltà progredite. Questo, sia ben chiaro, non significa che siamo pronti. L'entità di eventuali danni collaterali dipenderà anche dalla predisposizione che essa avrà ad accettare gradini più o meno grandi di sviluppo, ma escludo che possa esserci l'implosione.




La tua analisi mi sembra semplicistica.....hai letto "Contact" di Carl SAGAN ? Hai presente il capitolo dove si parla delle conseguenze derivanti dalla notizia della scoperta del "messaggio"" ? E dire che si tratta solo di un messaggio!! Figuriamoci se si trattava di uno sbarco sulla Terra !!!


scettologo
00sabato 12 settembre 2009 00:47
Re: Re:
RETE-UFO, 11/09/2009 23.22:



La tua analisi mi sembra semplicistica.....hai letto "Contact" di Carl SAGAN ? Hai presente il capitolo dove si parla delle conseguenze derivanti dalla notizia della scoperta del "messaggio"" ? E dire che si tratta solo di un messaggio!! Figuriamoci se si trattava di uno sbarco sulla Terra !!!






La mia non era un'analisi, ma una semplice considerazione basata sulla fiducia che, nonostante tutto, ho nelle capacità relazionali e di adattamento umane.
No, quel libro non l'ho letto, ma mi sembra di capire che sia un libro fantascientifico. Anzi sono completamente "asciutto" sulla letteratura ufologica sia scientifica che romanzata. Ho visto solo qualche rubrica e documentari sull'argomento e per questo motivo ignoro molto del fenomeno.
Però ho l'impressione che l'argomento specifico che trattiamo in questo 3d sia un tabù.

Le conseguenze catastrofiche di un contatto (tra l'altro pacifico) le ho sentite utilizzare più di una volta come giustificazione del ritardato manifestarsi di civiltà extraterrestri. Altre volte, invece, usate per giustificare i cover up. Io non vedo niente di catastrofico nell'incontro pacifico di due civiltà diverse anche se in presenza di un notevole gap evolutivo. Difficile si, ma non catastrofico. Anzi ho paura che questa tendenza a lungo andare si trasformerà in uno stereotipo che renderà le cose ancora più difficili.
RETE-UFO
00sabato 12 settembre 2009 10:33
Re: Re: Re:
scettologo, 12/09/2009 0.47:



No, quel libro non l'ho letto, ma mi sembra di capire che sia un libro fantascientifico

. Io non vedo niente di catastrofico nell'incontro pacifico di due civiltà diverse anche se in presenza di un notevole gap evolutivo.





Ti invito a procurarti quel romanzo del 1985 di Carl SAGAN oppure a vedere l'omonima riduzione cinematografica con Jodie FOSTER (un film del 1997 disponibile in DVD anche economico).E' molto illuminate (il libro più del film,ma anche il film è istruttivo).


E' importante non fermarsi alla superficie delle cose ma indagare a fondo le problematiche...Carl G.JUNG prima di scrivere quello che ha scritto ha vissuto alcuni anni in Africa presso le popolazioni indigene del continente nero e parlava a ragion veduta,non come fanno certi ricercatori del web da strapazzo, bravi soltanto a fare ragionamenti a tavolino al riparo dietro l'anonimato di un nickname.

Dietro certi ragionamenti ci stanno anni e anni di ricerche sociologiche....fidati : il contatto (fisico) con un'altra civiltà ET
sarebbe devastante !!Aspettiamo l'uscita del film DISTRECT 9 per avere un'altro riscontro !!
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 06:54.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com