Quali conseguenze avrà una guerra in Corea?

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snaplinx
00mercoledì 1 maggio 2013 05:05

Quali conseguenze avrà una guerra in Corea?


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Foto: EPA

Le reali chances della Corea del Nord di difendersi in caso di conflitto militare sono limitate. Tuttavia, anche se la sconfitta nordcoreana è possibile, gli Stati Uniti e i loro alleati si scontrerebbro contro ostacoli legati non tanto alla distruzione delle forze principali dell’Armata popolare di Corea, quanto col ben più assillante problema di proteggere la popolazione della Corea del Sud e del Giappone.

Come notano gli analisti, in caso di scoppio di un conflitto con la Repubblica Democratica Popolare di Corea, vi sarebbe una prolungata campagna aerea americana sulla penisola, la disfatta della difesa antiaerea, la paralisi della rete di trasporti e del sistema di comando, la graduale distruzione delle unità motorizzate e in seguito l’inevitabile sconfitta.

Al tempo stesso la Corea del Nord sarebbe in grado di provocare all’avversario dei danni considerevoli, con enormi perdite economiche e numerose vittime tra la popolazione civile di Corea del Sud e Giappone.

La Corea del Nord possiede un grosso parco di sistemi di artiglieria semoventi e da trasporto, buona parte dei quali è concentrata nei dintorni della zona demilitarizzata ed è finalizzata al tiro sull’area di Seul. Questi sistemi primitivi ma potenti, come il cannone semovente da 170 mm “Koksan”, sono capaci di assestare un colpo terribile sulle regioni densamente popolate della Corea del Sud, prima che si riesca a colpirli dall’aria per metterli fuori uso.

La Corea del Nord dispone di centinaia di missili “Nodon” e Scud in differenti versioni, con un raggio che va da alcune centinaia a 1500 km, e anche di missili con portata di circa 120 kilometri copiati dai sovietici “Točka”. È probabile comunque che tali missili abbiano una bassa precisione e siano poco efficaci in situazioni belliche. Tuttavia in caso di attacco su centri abitati di Giappone o Corea del Sud sarebbero capaci di causare vittime ingenti, e in caso di attacco su obiettivi connessi con l’energia atomica o con l’industria chimica potrebbero senz’altro provocare una catastrofe ecologica.

Infine, la stessa operazione aerea non sarebbe in grado di portare alla fine della Repubblica Democratica Popolare di Corea. Questo Paese ha una potente rete di costruzioni sotterranee, tra cui impianti, basi di rifornimento, rifugi per i militari e per la popolazione. Gran parte delle Forze armate nordcoreane (circa 90000 uomini secondo i dati della guida Military Balance, secondo altri dati 120-200000) è costituita da fanteria leggera, addestrata alle azioni sulle montagne locali contro un nemico tecnologicamente superiore. Tenendo conto della complessa conformazione dell’entroterra, un’avanzata all’interno del territorio del nord potrebbe rivelarsi difficile ed essere accompagnata da gravi perdite, perfino se il sistema di comando delle Forze armate nordcoreane fosse fuori combattimento.

Un elemento ignoto è dato dalla forza morale delle truppe nordcoreane. Però in questo momento non ci sono fondamenti per aspettarsi in caso di guerra una diserzione generale o una caduta del morale dell’esercito nordcoreano.

In questi termini, per la Corea del Nord la guerra significherebbe una sconfitta sicura e il crollo dello Stato; per gli Stati Uniti e per i loro alleati, tuttavia, significherebbe molte migliaia di vittime civili, danni all’economia nella misura di molti miliardi di dollari, e anche una campagna di occupazione del nord lunga e dispensiosa sul piano finanziario e politico.

Nello svolgimento di questa campagna sarebbe inevitabile l’inasprimento dei rapporti degli USA con i loro alleati, da una parte, e con Cina e Russia, dall’altra. Federazione Russa e Repubblica Cinese non hanno interesse a che il territorio della Corea del Nord passi sotto la sfera di influenza americana e per ostacolare ciò userebbero le leve politiche e non soltanto politiche a loro disposizione.

La crisi economica globale e i gravi problemi di deficit degli USA rendono questa prospettiva pericolosa per l’economia mondiale e per la stabilità macroeconomica degli Stati Uniti stessi. In questo modo, lo scoppio di una guerra come risultato di decisioni ponderate del governo americano o nordcoreano risulta poco probabile. Al tempo stesso, non bisogna escludere un’apertura delle ostilità per un concorso di circostanze casuali o di iniziative autonome di una qualche frazione o gruppo di interessi di questa o di quella parte

http://italian.ruvr.ru/2013_04_16/Quali-conseguenze-avra-una-guerra-in-Corea/
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