Ci ho pensato se fosse possibile considerare i tratti precedenti nel computo della difficoltà totale, ma non saprei come calcolarli per i motivi suddetti.
- Si potrebbe per ogni tratto aggiungere il 5% (ad esempio) del coefficente precedente moltiplicato per la lunghezza in km, ma come comportarsi se c'è discesa? e come per distinguere la disposizione delle pendenze? Anche così i famosi tre tratti avrebbero difficoltà totale identica e questo metodo non distingue se prima del muro c'è riposo o c'è da arrancare.
- Oppure si può pensare ad un algoritmo che stimi a che livello di affaticamento si arriva ad ogni settore con una formula del tipo
diff(i)=l(i)^2*(p(i)+(l[i-1]^2*(p[i-1]-5))/20) con p[i-1]-5 troncata al massimo a -3 per indicare che le discese al 3% sono riposanti come quelle al 10%, mentre con discesi più lievi ci si riprende meno. Ma qual'è la pendenza sotto la quale si può dire di guadagnare e sopra la quale si fa sempre fatica? Un professionista al 12% può ripristinare fiato ed energie, un neofita già al 5% deve sforzarsi.
- Potremmo guardare allo sforzo dell' atleta utilizzando la curva del lattato per mantenere una velocità costante su ogni pendenza (curva grossomodo esponenziale), ma anche qui tutto dipende dalla persona, c'è chi al 15% va a 10 orari a soglia e chi al 5% già è in acido lattico.
- O magari il wattaggio necessario a salire a velocità costante, ma alla fine escludendo gli attriti sarebbe giusto un modo per convertire il dislivello.
Quindi anche con algoritmi ricercati andremmo ad invadere l' insieme delle sensazioni umane, non quantificabili in un algoritmo basato sul grafico... Ed è per questo che dico che l' impegno necessario a salire all' 1% rispetto al piano è minimo, diciamo 1 al km, per salire al 5% già si deve far fatica, 25 al km, il 10% è tosto e per mantenere velocità costanti qualcuno andrà in fuorisoglia... il 15% è duro, il 20% poi non parliamone, 400 al km indica che lo sforzo profuso è veramente alto, chi riesce lo sente come 4km al 10%.
In pratica data la necessità di trovare un metodo oggettivo si misura la sommatoria
fatica richiesta per ogni tratto infinitesimale.