QUATTRO MOTIVI PER (NON) ANDARE ALLE CONVENTIONS

Paolo Cariolato
20venerdì 31 marzo 2023 18:39
Mi piace tornare su questo argomento alla vigilia di due importanti appuntamenti per i wargamers italiani, la San Marino Game Convention (XXIV ed.) e ASLEU a Roma (V ed.), i partecipanti sono sempre meno di quello che potrebbero essere, e gli organizzatori si chiedono sempre perché, vediamo se ci azzecco. I Vostri commenti a riguardo sono i benvenuti.

Oltre all’ignavia strutturale negli esseri umani e la pigrizia che caratterizza i wargamers, ci sono diversi sensati argomenti che bloccano molti dal partecipare.

Tempo e Danaro: inutile girarci attorno, partecipare ad una Convention costa soldi, niente di trascendentale, ma benzina e autostrada, treno, un paio di notti in albergo, una cena in trattoria, una pizza, un paio di pranzi al bar son tutte cose che costano: € 250,00-300,00 li spenderete. Ovviamente un po' di più a Roma, un po' meno a S.Marino o Carimate, un po’ di meno se dividete viaggio e camera con qualcuno. Per chi è single è una scelta personale di priorità, ma per chi ha famiglia questa spesa squisitamente voluttuaria va a confrontarsi con le spese per i figli e il budget familiare in un momento storico non propriamente favorevole alle spese voluttuarie. Aggiungete al conto anche una giornata di ferie/permesso/assenza dal lavoro per il venerdì, e si lascia la famiglia per una sessantina di ore. I wargamers sono persone responsabili. Non è facile.
Quando poi questi aspetti vengono confrontati con la possibilità di giocare via VASL senza spese ulteriori oppure di farsi una serata con l’avversario abituale che abita a qualche chilometro di distanza (se siete fortunati), non c’è storia: il pensiero di partecipare viene accantonato per l’anno successivo. Così anno dopo anno. Parlare di danaro è difficile, specie in generale, ognuno ha la sua personale e specifica situazione, da quando ho iniziato a giocare posso dire di aver sempre detto a tutti: non comprare moduli, investi nel tuo tempo, spendi per andare alle convention sono i soldi meglio spesi. Dopo 20 anni non ho cambiato idea. I moduli prendono polvere negli scaffali, le amicizie che si stringono al tavolo da gioco durano una vita, i ricordi delle vostre partite, delle risate e del cameratismo attorno ad un tavolo (da pranzo)ve li porterete sempre dentro.

Non so giocare (bene): e allora? neppure io sapevo giocare quando ho cominciato, e i miei errori erano imbarazzanti allora e anche oggi ne commetto: 20 anni dopo; ci sono veterani con 35-40 anni di ASL sulle spalle che sbagliano cose basilari. Le Convention sono il modo migliore per imparare in fretta e lasciarsi alle spalle qualche cattiva abitudine di gioco apprendendo molte cose nuove, con il vantaggio che qui si parla di ASL h24, al bar, al ristorante, in pizzeria, se vorrete ne sarete subissati (personalmente invece mi succede che dopo una convention ho ancor più voglia di giocare).

Non conosco nessuno: poteva essere una scusa buona 15 anni fa, oggi con internet è sicuro che ci si conosca già virtualmente, anzi le Convention sono un’ottimo modo per conoscere di persona qualcuno con cui si è interagito solo via web o telefonicamente. Se poi qualcuno pensa di essere un pesce fuor d’acqua perché gli altri si conoscono tra loro e lui non conosce nessuno non si preoccupi, nel giro di 10 minuti sarà già stato coinvolto in qualche conversazione riguardante il suo hobby preferito e non staccherà fino a quando non lascerà la Convention la domenica sera.

Ci sono VASL e Skype: posso fare esperienza anche da casa mia. E’ vero, ma il gioco dal vivo aggiunge degli aspetti e delle dinamiche che internet non può fornire. Il piacere di condividere un’esperienza con altre persone che praticano il nostro hobby, il piacere di trovarsi tra i propri simili, le chiacchere, le urla degli altri dall’altra parte della sala, i commenti sui tiri di dado, la sensazione tattile di mappe, pedine e dadi. Tutto questo è imperdibile. Con l'ulteriore vantaggio che online una volta chiusa la sessione ve ne tornate alla vostra vita normale, qui invece passate a guardare le partite degli altri, magari facendovi una birra al bar trovate la chiave di lettura di quello scenari che avete perso malamente e comunque potete straziare, come una pittima, l'anima di quello che ha avuto l'ardire di tirare doppio uno contro il vostro tigre, non che se la cavi chiudendo la connessione.

AVVISO: la persona più difficile da convincere siete voi, non vostra moglie ne’ i vostri figli. Vincete i vostri timori e venite. Le energie positive che si raccolgono in tre giorni di gioco si fanno sentire, i vostri cari vi vedranno felici, e questo per loro è importante. Pensateci.

Tutto questo per dirvi solo una cosa, venite a San Marino a maggio e/o a Roma a giugno, e comunque se non potete venire a San Marino o a Roma partecipate ad una convention.

Provateci, almeno una volta. Poi mi direte se non ne valeva la pena.
Paolo Cariolato
00venerdì 31 marzo 2023 19:02
I vostri commenti


Andrea Mozzati: Con me sfondi una porta aperta: sono d'accordo su tutto tranne che sull'ultima parte. Parlo del mio caso personale. Ormai compro solo qualche modulo, abbastanza di rado, e più per stima/sostenere alcune imprese. Ho ridotto moltissimo queste spese perché ho l'opportunità di giocare con il materiale altrui (come alle convention ma non solo). Personalmente è sempre stato drammatico affrontare anche una sola giornata intera di assenza da casa. Accettato per il lavoro, ma non per "farmi i fatti miei". That's it. Mi sono trovato più volte a dissuadere i giocatori dal "completare" collezioni, dall' acquistare moduli (anche solo yanks) per le ragioni che hai esposto...
Le convention sono forse l'Atena migliore dove imparare: niente sconti, si sbaglia e si perde, Ma ci si confronta e induvbiAmente si cresce: è ci si diverte.
È anche l'occasione per conoscere di persona giocatori conosciuti solo sulla chat o su Vasl, Ricordo ancora la prima volta che incontrai Roberto a Carimate, dopo tante ore passate su Vasl... lo stesso vale per Fabio, Alessandro, e tanti altri.


Maurizio.Grassi
20venerdì 31 marzo 2023 21:07
Re:
Paolo Cariolato, 31/03/2023 18:39:

Mi piace tornare su questo argomento alla vigilia di due importanti appuntamenti per i wargamers italiani, la San Marino Game Convention (XXIV ed.) e ASLEU a Roma (V ed.), i .....



Aggiungerei (sarcasticamente):
Le figuracce: non vado ai tornei/convention, perché ci sono un sacco di persone con cui ho giocato su VASL e che mi salutano, mi dicono i loro nomi, mi ricordano le nostre partite, ma io sono una tabula rasa. Ho una certa età. Sorrido, saluto, ma dopo 4 minuti (magari anche per l'eccitazione del momento) scordo tutto. Così incrocio persone nella tre giorni che non saluto e faccio delle figuracce. Insomma, meglio stare a casa che sembrare un maleducato o un rimbambito no?
L'educazione:Durante le partite di VASL, dopo uno snakeeyes dell'avversario, metto in muto e comincio un balletto con canti delle tribù gervisce dell'Asia centrale. Gesti apotropaici e suoni gutturali che in qualunque sala mi porterebbero alla immediata espulsione o al ricovero in centro specializzato per persone schizofreniche. Meglio non rischiare....
Le scusanti: Su VASL non ci sono testimoni, perdo sempre perché il mio avversario ha una fortuna sfacciata o perché io sono il cugino povero di Calimero ed ho dei dadi marcescenti. Non perché muovo all'aperto con lo stack guidato dal mio miglior leader, e non perché metto il mio STUG in LOS di tre mortai leggeri americani. La vita é già difficile, vuoi mica che mi prenda anche le responsabilità di un gioco?

Non ce niente di meglio di una partita con un avversario faccia a faccia. Ma soprattutto si scoprono caratteri e personalità incredibilmente piacevoli. Vi allego foto della famiglia del mio avversario al terzo round del torneo il weekend scorso. Una persona così simpatica che alla fine mi ha invitato (a me e mia moglie) a cena con la sua famiglia. Ho gentilmente declinato ma l'ho invitato per la sera dopo. Famiglia straordinaria: lui, moglie, 5 figli tra i 6 mesi ed i 10 anni. Un ricordo che resterà nel tempo.
Paolo Cariolato
10venerdì 31 marzo 2023 23:00
Che meraviglia Maurizio.
Fantastico!!!
Paolo Cariolato
00venerdì 31 marzo 2023 23:04
Fabio Mazzuchelli: I costi non son pochi, se a Carimate essendo vicino me la cavo, venire a Roma in due tra treno /torneo/albergo/cibo siamo quasi a 1000. senza contare giovedi e venerdi lontano da casa con moglie che lavora e figlia undicenne abbandonata a se stessa! i
nsomma non è mai una decisione facile

Fabio Aliprandi: dico la mia velocemente, da neofita che è entrato in questo bellissimo mondo: se non fosse stato per la nascita imminente (meno di un mese) del mio primo figlio, sarei venuto sia a San Marino sia a Roma (sia al Modena Play). Come per gli altri giochi che amo, le convention/tornei o qualsiasi nome vogliate dargli, sono la cosa migliore. Concordo.
Personalmente ad esempio, parlo di Magic: The Gathering, portavo anche la mia ragazza che si andava poi a fare un giro in centro, per poi rivedersi a fine torneo/pomeriggio.
Magari potrei fare così anche per ASL in futuro, andando in 3.
Credo comunque che ogni persona abbia la necessità di "sfogarsi" in una qualsivoglia forma...che sia andando in barca, tennis, trekking etc etc... ma ovviamente non si può fare tutto.
Ovviamente la mia è una mentalità da trentenne, quindi opinabilissima e fondamentalmente potrebbe essere errata.
In questi mesi in cui sono entrato qui, ho conosciuto persone molto più grandi di me, che mi hanno anche fatto vedere molte cose da un'altra prospettiva, quindi non posso che ringraziare.

Ulric Schwela Un'ottima idea per un approccio bilanciato, e per certi versi anche salutare. Si potrebbe giocare uno scenario corposo, poi finire verso metà pomeriggio e il resto del giorno in relax.
Se si gioca veloci (ahem!) il torneo di Roma, con due scenari più corti, è particolarmente adatto a questo metodo.
La mia realtà, essendo _non_ uno dei giocatori più veloci, per quanto io ci provo, è che è difficile concludere entro le 17 o 18 se si vuole incontrare l'altra metà o famiglia e uscire. Semplicemente cena 'con i ragazzi' verso le 19-20 va già meglio.
Invece praticamente tutti gli altri tornei all'estero (datemi un esempio di uno che non lo è!), non prevedono la serata rilassata con passeggiata e cenone, o non tanto. A Blackpool c'è chi si accorda per dare un 'cessate il fuoco' per un paio d'ore mentre si esce per un curry indiano o fish'n'chips, ma son pochi. Più che altro si gioca ininterrottamente dalle 9 di mattina fino a mezzanotte e oltre, e quando si finisce ci si dà alle bottiglie...
Io preferisco la passeggiata e cenone, è anche molto più salutare.
sgt.essig
00sabato 1 aprile 2023 00:43
Ciao a tutti
io cerco di andare a tutti gli appuntamenti.
Mi frena la componente economica. Andare sempre ed ovunque mi costerebbe un rene, e quindi devo selezionare.

Paolo Cariolato
00martedì 4 aprile 2023 17:11
Da quando ho cominciato a giocare seriamente non solo ASL sono sempre andato alla Con itinerante italiana che poi è diventata PLAY (ModCon, VerCon, PadCon mentre alla RomCon non sono mai stato).
A PLAY sono andato con la famiglia dal 2016 ma da quest'anno ho detto basta.
Dal 2003 ho sempre cercato di partecipare alla SMCon (ora SMGC) per tre giorni e ci sono quasi sempre riuscito. Dal 2005 ho aggiunto i 3 giorni del torneo italiano OPEN di ASL, dal 2011 ho cominciato ad andare a Carimate sia d'estate che d'inverno da uno a tre giorni. A Ferrara non manco mai Ad Pugnam a settembre per uno o due giorni. Dal 2019 ho aggiunto Roma ai miei appuntamenti (a discapito di Carimate).
Purtroppo il calendario sta riempendosi un po' troppo ed ho notato che con i figli che si fanno grandi diventa più difficile riuscire ad andare dappertutto. Alcuni appuntamenti li ho ridotti, altri non li ho fatti. Diciamo che fino a 4 WE all'anno riesco ad assentarmi, oltre diventa difficile, non perché mia moglie o la mia famiglia me lo chiedono ma perché sono io che non voglio stare troppo lontano. Oltre a questo c'è ovviamente anche il fattore lavorativo ed economico, specie se si porta qualcuno con noi (alla PLAY in 4 per due giorni con albergo, cena e pranzi era un bel salasso, e quest'anno a San Marino porto i miei due figli e vi saprò dire).

Comunuque sì, io seguo il mio consiglio, niente moduli extra ma Conventions e Tornei.
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