Domenica finalmente son tornato in montagna coi soliti amici, dopo quasi due mesi che mi han portato a peregrinare da un lato all’altro dell’arco alpino e dell’europa…
Ci ritroviamo in 4, con meta la Punta Ramière 3304 m, nella valle della Ripa (Cesana).Mentre ci inoltriamo per la strada sterrata della valle Argentiera, il cielo si sgombra dalle nubi alte, e il tempo pare diventare buono.
I colori sono già belli autunnali, e non c’è praticamente nessuno in giro. Ci incamminiamo per un ripido sentiero, umido e scivoloso, che supera il tratto boscoso, ed esce in un bel pianoro prima e in valloncello erboso dopo. Dopo l’illusione iniziale, sulle cime cominciano a formarsi cumuli sempre più imponenti, e già sapremo che arriveremo in punta nella nebbia. Saliamo a gran ritmo, i pascoli lasciano presto spazio agli sfasciumi, enormi distese di sfasciumi. Lasciamo sulla destra il colle Ramière 3007 m, ove sorge una casermetta militare in rovina, e altri resti delle fortificazioni della II guerra mondiale, e raggiungiamo la cresta.
Con marcia sempre assai faticosa per la natura del terreno, arriviamo in vetta immersi nella nebbia, a 3304 m di quota. Guardiamo l’orologio stupiti, ci abbiamo messo 3 ore spaccate dall’auto… la guida ne dava 4, ecco perché ho il fiatone!
Arrivano su anche Alex e Patty, pranziamo velocemente perché fa freddo, ogni tanto qualche schiarita timida, ma tutte le cime ormai sono avvolte nei cumuli. Quasi scappiamo dalla cima per il freddo e l’umidità, e velocemente scendiamo verso i pascoli, dove facciamo una piccola sosta.
Il sole non c’è, ormai oggi non lo vedremo più… il sentiero rende anche in discesa, e presto siamo all’auto. Mentre ripercorriamo la valle, qualche raggio di sole più deciso ci regala ancora degli angoli con bei colori, tra i larici che cominciano ad indorarsi, e le betulle già in veste autunnale.
Una immancabile sosta birra+panino, per completare questa giornata dai sapori settembrini. Peccato per il tempo un po’ ignuz, ma almeno l’acqua non l’abbiamo presa..
Foto poche, senza il sole le luci facevano pena.