CONTINUANO LE PROTESTE CONTRO IL MAXMARA FASHION GROUP
Segnalazione del Gruppo AIP
Come già saprete dal novembre 2008 è attiva in Italia e in altre 14 nazioni nel mondo una campagna contro la vendita di pellicce e inserti di pelliccia da parte del Max Mara Fashion Group. Questa campagna segue l’esempio e la scia di simili campagne internazionali contro marchi come Guess e Zara e di campagne che in Italia negli ultimi anni hanno portato ad una scelta fur-free aziende come La Rinascente, Upim, Coin, Oviesse, Stefanel, Miss Sixty, Diesel, Belstaff e quasi tutti gli ipermercati presenti sul territorio nazionale.
Il Max Mara Fashion Group ha 2400 negozi in 105 paesi. E’ l’azienda di retail di abbigliamento più grande del mondo e il nome italiano tra i più noti, simbolo del pret-a-porter italico.
E’ indubbio che una loro scelta fur-free non solo salverebbe centinaia di migliaia di animali che ogni anno vengono scuoiati per le loro collezioni, ma potrebbe anche dare un ulteriore esempio di una moda che cambia, con un numero crescente di aziende che stanno passando al fur-free
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