Proposte le "stanze del buco" a Torino

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-Giona-
00venerdì 28 settembre 2007 10:13
www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=209211

Droga, la Turco apre alle "stanze del buco"

di Francesca Angeli - venerdì 28 settembre 2007, 09:10


Roma - Hanno deciso di chiamarle narcosale. Non soltanto perché stanza del buco o shooting room suona molto più brutale ma anche perché quella definizione è legata ad una sperimentazione iniziata alla fine degli anni ’70 e già fallita sul fronte del recupero dei tossicodipendenti. Ora però quest’idea, che frulla almeno da un anno nella mente dei consiglieri comunali della maggioranza di centrosinistra di Torino, ha l’avallo del governo Prodi. Il primo a rilanciare un dibattito nato trent’anni fa è stato proprio il ministro della Solidarietà Sociale, Paolo Ferrero. Non appena insediato ha evocato la necessità della somministrazione controllata della droga in apposite stanze allestite dalla sanità pubblica. E ora che è stata presentata la proposta a Torino arriva anche il placet del ministro della Sanità, Livia Turco.

«Credo che sia giusto e importante avviare la sperimentazione per valutare l’efficacia di questa iniziativa - dice la Turco -. È una proposta di sanità pubblica già praticata in molti Paesi europei, anche dove vigono politiche proibizioniste. L’obiettivo è di non lasciare ai margini le persone che non sono uscite dal tunnel della tossicodipendenza, alimentando l’illegalità. Da questo punto di vista questa proposta non può che avere il mio plauso».

In effetti in tutti i Paesi dove viene praticata la somministrazione controllata delle droghe si registra una diminuzione della microcriminalità legata al consumo e un calo delle morti per overdose. Nessun risultato invece per quanto riguarda le possibilità di recupero dei tossicodipendenti. È un modo insomma per nascondere il problema sotto il tappeto non per risolverlo, come sottolinea il responsabile di San Patrignano, Andrea Muccioli. «Ci sono due modi di affrontare il problema della droga: le narcosale o il recupero integrale della persona. Quello proposto a Torino è un modo per convivere alla meno peggio con un dramma che non si vuole affrontare. Tanto meno risolvere», dice Muccioli. «Il messaggio delle stanze del buco è chiaro: ti droghi da parecchio tempo, farti cambiare vita è troppo impegnativo, difficile, costoso, continua pure.
Puoi morire, ma basta farlo lentamente, senza dare troppo fastidio e non sotto gli occhi imbarazzati della gente normale» polemizza il figlio del fondatore di San Patrignano, Vincenzo. «Sono queste realtà terapeutiche e messaggio culturale della riduzione del danno. Politiche vecchie, lontane anni luce da ciò che è oggi il consumo di droga».

Per ora quella avanzata a Torino è soltanto una proposta che dovrà essere ridiscussa tra due settimane. Il sindaco Sergio Chiamparino comunque è d’accordo anche se il suo voto favorevole è condizionato da due aspetti. «Deve essere innanzitutto un progetto sperimentale rivolto ai tossicodipendenti cronici - dice Chiamparino -. Inoltre deve essere inserito in un contesto di assistenza sanitaria, psicologica e sociale che si configuri all’interno di un percorso di recupero del tossicodipendente che in ogni caso deve essere consenziente».

Contraria invece tutta l’opposizione che giudica la proposta «criminosa». Maurizio Gasparri di An, parla delle narcosale come «luoghi di morte» («Chiamparino è un sindaco spacciatore, non si gioca con la vita dei ragazzi») mentre l’azzurra Jole Santelli le definisce «nursery per i tossicodipendenti».
Pilbur
00venerdì 28 settembre 2007 10:36
Alè tutti a drogarci...bel modo di combattere la tossicodipendenza.....mettendo la libertà di drogarsi [SM=x751558]
Lpoz
00venerdì 28 settembre 2007 10:55
Positivo per il fatto che almeno in teoria non si vanno a bucare nei parchi pubblici a tutte le ore...

negativo perchè comunque non risolve il problema dei tossicodipendenti
Lux-86
00venerdì 28 settembre 2007 11:29
concordo con lpoz: sarebbe positivo se togliesse i drogati (e le loro siringhe...) dai parchi e dalle strade. Negativo perchè non si risolve il problema ma lo si sposta in un luogo chiuso, in pratica lo si nasconde.
Pius Augustus
00venerdì 28 settembre 2007 16:52
Re:
Lpoz, 28/09/2007 10.55:

Positivo per il fatto che almeno in teoria non si vanno a bucare nei parchi pubblici a tutte le ore...

negativo perchè comunque non risolve il problema dei tossicodipendenti




[SM=x751611] [SM=x751611] [SM=x751611]
daetil
00venerdì 28 settembre 2007 20:16
Come al solito siamo indietro di decenni. Ormai il problema dell'eroina è in netto calo. Adesso il problema maggiore sono cocaina e pasticche. In generale non so quanto sia positivo a livello di efficacia visto che dove è stato provato non ha dato risultati positivi. E anche sul fatto di levare la gente dalla strada non sono molto convinto visto che solo chi si impegna in un processo di diminuzione e di uscita dalla dipendenza è accettato.
Granduca di Milano
00sabato 29 settembre 2007 08:44
Bene allora visto che le stanze del buco servono per i volenterosi, gli altri li incarceriamo e vediamo chi sopravvive alla crisi di stinenza. [SM=x751538]
Pilbur
00sabato 29 settembre 2007 13:33

Bene allora visto che le stanze del buco servono per i volenterosi, gli altri li incarceriamo e vediamo chi sopravvive alla crisi di stinenza.



Ottima idea
Piovra38
00sabato 29 settembre 2007 20:32
a morte i drogati [SM=x751589]
Fulcherio
00domenica 30 settembre 2007 13:25
Re:
Piovra38, 29/09/2007 20.32:

a morte i drogati [SM=x751589]

...e i negri, le lesbiche, i gay, gli zingari e le lavandaie [SM=x751547] però non risolviamo il problema, la verità e che giustamente lo stato soffre di un implacabile ritardo nel dare risposte efficaci a una società che è troppo dinamica per i ritmi elefantiaci della amministrazione pubblica, la cocaina e le nuove droghe sintetiche sono il must del momento perchè rispondono alle esigenze di efficenza che viene "suggerita" dai ritmi della società dei consumi, non si può combattere il desiderio di drogarsi se è lo stesso stile di vita che ti invita a "farti", e poi le forme di tossicodipendenza da psicofarmaci sono innoque solo perchè producono profitto, gli anabolizzanti, la creatina che ho visto prendere a una ragazza "per tirarsi un pò sù!?", non sono altre forme di tossicodipendenza?, anche se venduta in farmacia.





Lpoz
00lunedì 1 ottobre 2007 01:04
Re: Re:
Fulcherio, 30/09/2007 13.25:

...e i negri, le lesbiche, i gay, gli zingari e le lavandaie [SM=x751547] però non risolviamo il problema, la verità e che giustamente lo stato soffre di un implacabile ritardo nel dare risposte efficaci a una società che è troppo dinamica per i ritmi elefantiaci della amministrazione pubblica, la cocaina e le nuove droghe sintetiche sono il must del momento perchè rispondono alle esigenze di efficenza che viene "suggerita" dai ritmi della società dei consumi, non si può combattere il desiderio di drogarsi se è lo stesso stile di vita che ti invita a "farti", e poi le forme di tossicodipendenza da psicofarmaci sono innoque solo perchè producono profitto, gli anabolizzanti, la creatina che ho visto prendere a una ragazza "per tirarsi un pò sù!?", non sono altre forme di tossicodipendenza?, anche se venduta in farmacia.









bhe, diamo la colpa ad altro a debolezze dei singoli... [SM=x751537]

Hareios
00lunedì 1 ottobre 2007 15:16
Da una parte Fulcherio ha ragione a dipingere una società che, diciamo, non aiuta certo a combattere l'uso delle droghe, però io sono daccordo con Lpoz: questa infatti non può essere una giustificazione...apparte in alcuni casi, che non coinvolgono la maggior parte della popolazione tossicodipendente, e che dunque non prenderò in esame, la scelta dell'uso della droga è e rimane del singolo, che comunque può (e deve) combattere qualunque stimolo esterno che lo possa spingere a far uso degli stupefacenti...
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