Se volete vedere l'andamento della pressione fiscale negli ultimi 15 anni eccovi un
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Come si può vedere dal grafico la pressione fiscale dal 2001 al 2006 si è effettivamente ridotta (dal 41,2% al 40,5%) anche se non nella misura che vogliono far credere. C'è inoltre da dire che anche dal 1996 al 2001 è scesa (da 42,4% a 41,2%) quindi l'idea che il centrosinistra aumenti sempre l'imposizione fiscale è errata. Se poi notate bene nel 1997 ci fu un aumento delle imposte molto grande, perchè Prodi chiese i sacrifici per entrare nell'euro, ma negli anni successivi la pressione fiscale si è potuta ridurre parecchio, soprattutto per il fatto che entrare nell'euro garantisce all'Italia una moneta forte e conseguentemente tassi d'interesse bassi (per l'enorme debito pubblico è una manna).
Detto ciò Prodi ha detto che le rendite finanziarie andranno al 20% (perciò gli interessi bancari ci guadagnano, dato che ora è il 27%, mentre gli altri investimenti subiranno il 20% in luogo dell'attuale 12,5%).
Sui BOT inoltre c'è da dire che la tassazione è un falso problema, più che altro una cosa contabile. Infatti il tasso d'interesse è dato dal mercato: se aumenta l'imposta allora bisognerà offrire agli investitori un maggior tasso d'interesse altrimenti questi privilegeranno altri tipi di investimento. In definitiva direi che l'imposizione la subirebbe più che altro chi avrà plusvalenze su titoli azionari.
Ritengo onesto spiegare ai cittadini sia le cose positive che negative, perchè è inevitabile nel bilancio di uno stato che se privilegi qualcosa devi penalizzare un'altra cosa.
Noi sappiamo che Prodi privilegerà il lavoro agli investimenti in borsa. A me l'idea piace, poi ad altri può piacere meno.
Dopo queste spiegazioni posso rispondere a Corry: il centrosinistra non aumenterà la pressione fiscale, forse non la diminuirà nemmeno, semplicemente la redistribuirà in modo ritenuto più equo.
Quella cosa dei costruttori e delle tasse di successione invece non l'ho capita. Me la spieghi?