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I bizzarri insegnamenti del maestro zen TsùNam, impartiti a colpi di nodoso bambù sotto un maestoso albero di ginko, fanno da filo conduttore tra i quattro episodi di "Il cosmo sul comò", il nuovo film di Aldo, Giovanni e Giacomo, diretto da Marcello Cesena, che uscirà nelle sale per le feste natalizie. Fino ai primi di agosto, il trio comico più celebre del piccolo schermo sarà impegnato nelle riprese negli studios Icet di Brugherio, dove oggi ha accolto la stampa per una piccola anteprima del suo settimo film, prodotto da Medusa.
A introdurre ogni episodio, "le massime di vita abbastanza pesanti del pseudomonaco parabuddhista interpretato da Giovanni, un ciarlatano che - scherza Messina, noto ai fan di Mai dire lunedì come il 'baronetto Jean Claude' - inculca le sue idee a bastonate".
QUATTRO EPISODI DA RIDERE - Quattro, molto diversi tra loro per tema e trattamento, gli episodi della pellicola: 'Osa', acronimo di 'Oratorio Sant'Andrea', lo stesso frequentato dal trio nell'infanzia, racconta, con elementi di thriller e altri da commedia, la tipica vita di paese, con Aldo nei panni di uno sballato di periferia, perdutamente innamorato di Isabella Ragonese; 'Quadri', invece, è una parodia di 'Harry Potter', con un bimbo vestito come il celebre maghetto, che dialoga con delle pitture viventi, interpretate sia dal trio sia da Victoria Cabello, per l'occasione acconciata come 'La dama dell'ermellino', e da Sergio Bustric nel ruolo di Napoleone.
Più legato all'attualità l'episodio legato al dramma delle coppie costrette a ricorrere alla fecondazione artificiale, dove appare Angela Finocchiaro nei panni di una psicologa. "Molti si ritroveranno tra le coppie che non riescono ad avere figli, anche se - anticipa Giacomo, protagonista dell'episodio - in questo film cerchiamo di mettere in luce i vizi e i problemi delle persone, ma senza riferirci a fatti di cronaca precisi". Ispirato alle commedie all'italiana degli anni '60 come 'Il sorpasso', infine, 'Milano beach', ambientato nella Milano deserta d'agosto, dove tre famiglie si apprestano a partire per le sospirate ferie, ma litigano sulla destinazione.
Autori sia del soggetto sia della sceneggiatura, i tre comici spiegano di non aver scelto la forma a episodi "per moda", ma perché "abbiamo sempre scritto dei corti per il teatro". E, tra quelli buttati giù per il nuovo film, ce ne sono alcuni - dice ancora Giacomo - che sono stati scartati, ma che potrebbero essere confezionati in un'altra forma, magari per la tv, anche se per ora "non c'è nemmeno l'idea di un lavoro sul piccolo schermo né tanto meno - spiegano - di un contesto che ci possa contenere". Per ora, "ci siamo molto divertiti a scrivere questo film: non avevamo mai sperimentato al cinema la forma a episodi, ma ci sembra la più adatta a noi. Poi - minimizzano - vedremo come andrà a finire".