Primavera

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Luna del deserto
00sabato 21 febbraio 2004 19:07


"Primavera passa di qua
vogliosa e nuda l’anima mia
acqua incatenata sciogliti vai scorri così
e furiosa via trascinati ogni malinconia
In un momento solo vorrei vorrei
lasciarmi andare di più
e con la carne e il sangue perdermi un attimo anch’io fra lenzuola,
bianche nuvole che gloria amor mio
La verità che ci portiamo via così
la verità è quello che hai lasciato qui dentro di noi
è un cielo lacerato che ritorna stellare così bello da guardare
che commuove fino a qui
la verità è così viva che tu sei
la verità non la so è uno stato d’animo…
Primavera sei stata qui
il tempo dell’amore è così è violento
lieve un battito il cuore che va
e nel petto sa di oceani la mia libertà
La verità che ci portiamo via
così la verità è quello che hai lasciato qui dentro di noi
è un cielo lacerato che ritorna stellare così bello da guardare che commuove fino a qui
la verità è così viva che tu sei la verità non la so è uno stato d’animo… "

Questo brano ha dei passi di struggente liricità!!!
Trovo bellissimo il titolo "primavera" (apparentemente allegro) contrapposto all'argomento trattato nella canzone, quale la perdita di una persona cara!!! Pino canta la sua tristezza e disperazione, ma il ricordo di questa perdità seppur malinconico, forse, fa intravedere un barlume di speranza che riscontro appunto nella metafora con la primavera: "Primavera sei stata qui \ il tempo dell’amore è così è violento lieve un battito \ il cuore che va
e nel petto sa di oceani \ la mia libertà"!!!



"Splendida giornata invernale quella che oggi nell'aprire la finestra della mia stanza mi ha regalato il tepore di timidi raggi di sole che sembrano volermi ricordare che il ritorno delle primule e delle viole non è lontano.
Assaporo in un profondo respiro il piacere che sottile avverto nello scoprirmi, una volta ancora, emozionata nel vivere l'attesa della Primavera.
L'istante di un'emozione che lascio scivolare in Ermine, il ruscelletto che scorre sotto casa mia e che sento amico.
Il gelo di quest'ultima notte stellata ha adornato le sue sponde di eleganti merletti di ghiaccio. Lo ha trasformato in una capricciosa Principessa che indossa un suntuoso abito di cristallo dal quale pare non volersi liberare, rifiutando le persuasive carezze del re Sole, che ostinato, ormai da ore, la invita a farlo.
Piccole fiabe che la natura ogni giorno racconta a chi, come me, ha bisogno di ascoltarle per riuscire a non perdere il senso del proprio esistere, a chi come me, confondendosi tra una folla che sente sempre più indifferente al richiamo del ritorno alla vita, ha bisogno di sollevare lo sguardo per cercare in un ritaglio di cielo la conferma di non essere solo, riconoscendosi in un volo di rondini verso il sole."

Ciao ciao

Luna del deserto

minamina
00sabato 21 febbraio 2004 23:09
bellissimi versi quelli di Mango. Splendido il tuo pensiero che si avvicina molto al mio.
Anche io cerco di cogliere ogni emozione da ciò che la vita ci regala....penso che molte volte che siamo trristi possiamo consolarci guardando il disegno stupendo che c'è fuori dalla nostra finestra e nel cielo. Quante emozioni ci possono dare paesaggi e cieli blu, mari e monti......indescrivibiili emozioni.
mina
Luna del deserto
00domenica 22 febbraio 2004 15:01
La primavera e la felicità!!!

Sono proprio i colori della primavera, tra fiori e profumi, che fanno tornare alla mente un firmamento di ricordi!!! Il campanile e i crocchi di gente riuniti alla sera per narrare le fantasie della giornata, i ricordi di famiglia tristi e gioiosi, il primo vero amore, gli amici ritrovati, e poi il periodo dell'infanzia....quando si seguivano i percorsi delle chiocciole, si sognava un mondo senza tempo, si mangiavano bacche e mirtilli, si beveva l'acqua dei ruscelli!! Ci si distendeva sull'erba dei prati e correva per abbracciare il vento, per rubare i raggi della luna, scoprire nuove stelle e guardare le lucciole nelle sere primaverili.
Nel frattempo la vita si rinnovava tra gioie e dolori, in una girandola di sogni, in una folla di desideri e le ferite della vita con le dolorose cicatrici sembravano svanire nel magico fascino di un arcobaleno ed il desiderio di abbandono si impadronisce della mente fino a farsi trasportare da una folata di libeccio quasi a voler dimenticare le presenti angosce, le paure e le fatiche di ogni giorno.
In una esplosione della natura tra rossi papaveri sparsi in messi bionde, ciclamini e margherite di campo, fragole e lamponi, ciliegi e tenue sfrascar dei pioppi, prati di eriche e farfalle variopinte ecco infine riemergere sempre quello sguardo affettuoso al passato quando basta così poco per essere felici e per regalare un sorriso.
Le atmosfere incantate dei sentieri del bosco, le fantasticherie sotto le fronde agitate dal vento e le meraviglie del cielo non sono ambienti da favola ma la realtà vissuta si fonda nella capacità di saper assaporare la bellezza inesauribile di questo mondo.
Ogni pensiero, ogni sogno ad occhi aperti, le passioni e i sentimenti sfociano in un canto solo apparentemente solitario perché alla fine questa vita non è altro che un inno alla bellezza divina.


Ciao ciao

Luna del deserto:Sm12: :Sm11:





Luna del deserto
00mercoledì 25 agosto 2004 19:41
Più passa e più innamoro di questa canzone!!! :08:
Ogni volta che l'ascolto mi viene la pelle d'oca :07: sarebbe stupendo se la riproponesse ai concerti in versione live!!! :37:
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