"Primavera passa di qua
vogliosa e nuda l’anima mia
acqua incatenata sciogliti vai scorri così
e furiosa via trascinati ogni malinconia
In un momento solo vorrei vorrei
lasciarmi andare di più
e con la carne e il sangue perdermi un attimo anch’io fra lenzuola,
bianche nuvole che gloria amor mio
La verità che ci portiamo via così
la verità è quello che hai lasciato qui dentro di noi
è un cielo lacerato che ritorna stellare così bello da guardare
che commuove fino a qui
la verità è così viva che tu sei
la verità non la so è uno stato d’animo…
Primavera sei stata qui
il tempo dell’amore è così è violento
lieve un battito il cuore che va
e nel petto sa di oceani la mia libertà
La verità che ci portiamo via
così la verità è quello che hai lasciato qui dentro di noi
è un cielo lacerato che ritorna stellare così bello da guardare che commuove fino a qui
la verità è così viva che tu sei la verità non la so è uno stato d’animo… "
Questo brano ha dei passi di struggente liricità!!!
Trovo bellissimo il titolo "primavera" (apparentemente allegro) contrapposto all'argomento trattato nella canzone, quale la perdita di una persona cara!!! Pino canta la sua tristezza e disperazione, ma il ricordo di questa perdità seppur malinconico, forse, fa intravedere un barlume di speranza che riscontro appunto nella metafora con la primavera: "Primavera sei stata qui \ il tempo dell’amore è così è violento lieve un battito \ il cuore che va
e nel petto sa di oceani \ la mia libertà"!!!
"Splendida giornata invernale quella che oggi nell'aprire la finestra della mia stanza mi ha regalato il tepore di timidi raggi di sole che sembrano volermi ricordare che il ritorno delle primule e delle viole non è lontano.
Assaporo in un profondo respiro il piacere che sottile avverto nello scoprirmi, una volta ancora, emozionata nel vivere l'attesa della Primavera.
L'istante di un'emozione che lascio scivolare in Ermine, il ruscelletto che scorre sotto casa mia e che sento amico.
Il gelo di quest'ultima notte stellata ha adornato le sue sponde di eleganti merletti di ghiaccio. Lo ha trasformato in una capricciosa Principessa che indossa un suntuoso abito di cristallo dal quale pare non volersi liberare, rifiutando le persuasive carezze del re Sole, che ostinato, ormai da ore, la invita a farlo.
Piccole fiabe che la natura ogni giorno racconta a chi, come me, ha bisogno di ascoltarle per riuscire a non perdere il senso del proprio esistere, a chi come me, confondendosi tra una folla che sente sempre più indifferente al richiamo del ritorno alla vita, ha bisogno di sollevare lo sguardo per cercare in un ritaglio di cielo la conferma di non essere solo, riconoscendosi in un volo di rondini verso il sole."
Ciao ciao
Luna del deserto