Primavera non male: Berlusconi, Provenzano, Moggi, Giraudo

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alberto
00venerdì 12 maggio 2006 19:21
Ci sarà un collegamento tra i fatti? Chissà!

Però da quando il nano malefico ha perso, hanno preso mr. Pizzino, e dopo 12 anni (guarda caso! Da quando mi consenta era sceso in campo!) la "Triade" di Torino è finita in cacca.

E poi c'è la ripresa (Italia Oggi dice che Prodi ha culo perchè si farà bello con la ripresa. E io sono superstizioso e voto uno che porta bene, non un portasfiga come il caballero.

Ora che le procure non vengono minacciate dall'ubriaco ingegnere fallito, le mascalzonate vengono fuori.

berlusbuster
00venerdì 12 maggio 2006 19:47
...e previti!
non dimentichiamo la visita fatta da Previti a Rebibbia, dopo la sua condanna definitiva a 6 anni.

In effetti, c'è da stupirsi per questa straordinaria congiunzione astrale.

Propendo per la casualità, ovviamente. Stiamo parlando di inchieste giudiziarie, indagini di polizia o processi che duravano da anni e che hanno seguito vie indipendenti.

Però a mio avviso c'è per lo meno un nesso che rimanda al clima del 1992, quando una rete di malaffare cadde sotto il peso dei suoi eccessi, e la caduta coincise con l'avvio di un processo di cambiamento (in vari modi, poi, abortito) ai vertici della vita politica.

Anche oggi, come nel '92, siamo alla fine di un periodo di vacche grasse per l'Italia dei corrotti, che per un quinquennio si è sentita "compresa, assistita, incentivata." (basta vedere la crescita esponenziale, documentata dall'ISTAT, nei delitti denunciati all'autorità giudiziaria, in primis quelli dei "colletti bianchi" come le truffe).

Si è indebolito un sistema di protezioni proprio nel momento in cui la marea dei comportamenti delittuosi era diventata così montante da non poter più essere nascosta. I truffatori si sono fatti sempre più audaci e strafottenti sulla spinta di un'euforizzante sensazione di impunità, e hanno finito per abbassare la guardia proprio quando la rete di relazioni che offriva loro tutela ha cominciato a strapparsi.

La mia impressione? Ci sono parecchie altre storiacce che aspettano di venire alla luce...
Dav. c. G.
00sabato 13 maggio 2006 17:18
Cambierà il clima?

Scritto da: berlusbuster 12/05/2006 19.47
non dimentichiamo la visita fatta da Previti a Rebibbia, dopo la sua condanna definitiva a 6 anni.

In effetti, c'è da stupirsi per questa straordinaria congiunzione astrale.

Propendo per la casualità, ovviamente. Stiamo parlando di inchieste giudiziarie, indagini di polizia o processi che duravano da anni e che hanno seguito vie indipendenti.

Però a mio avviso c'è per lo meno un nesso che rimanda al clima del 1992, quando una rete di malaffare cadde sotto il peso dei suoi eccessi, e la caduta coincise con l'avvio di un processo di cambiamento (in vari modi, poi, abortito) ai vertici della vita politica.

Anche oggi, come nel '92, siamo alla fine di un periodo di vacche grasse per l'Italia dei corrotti, che per un quinquennio si è sentita "compresa, assistita, incentivata." (basta vedere la crescita esponenziale, documentata dall'ISTAT, nei delitti denunciati all'autorità giudiziaria, in primis quelli dei "colletti bianchi" come le truffe).

Si è indebolito un sistema di protezioni proprio nel momento in cui la marea dei comportamenti delittuosi era diventata così montante da non poter più essere nascosta. I truffatori si sono fatti sempre più audaci e strafottenti sulla spinta di un'euforizzante sensazione di impunità, e hanno finito per abbassare la guardia proprio quando la rete di relazioni che offriva loro tutela ha cominciato a strapparsi.

La mia impressione? Ci sono parecchie altre storiacce che aspettano di venire alla luce...



Sicuramente qualcosa di nuovo si sente nell'aria. Rispetto al 1992 vedo però una maggiore rassegnazione in giro. Non so se avete letto il fondo di Ilvo Diamanti su Repubblica dello scorso sabato. Concordo su tante cose con lui. Se è vero che la destra si nutri solo di imbrogli, prepotenza, furbizia,privilegi, visti come dei pregi necessari per emergere è vero che anche a sinistra vedo molta rassegnazione ed in alcuni casi voglia di emulare il berlusconismo. Non parlo degli uomini politici, almeno per quanto riguarda la sinistra, ma della nostra vita di tutti i giorni. Il senso civico, l'onestà, la fermezza, i diritti, la giustizia fanno sempre più fatica a prevalere nella vita di tutti i giorni. Sicuramente tanti anni di berlusconismo hanno fatto tanti danni alla cultura prevalente nel paese. Spero invece che cambi davvero qualcosa soprattutto tra noi. Bisogna vincere la rassegnazione ed unire le forze migliori del paese. Forse il disastro economico e la pesante eredità lasciata da una massa di incompetenti disonesti potrebbe aiutare questo cambiamento. Infatti è vero che solo se la caduta è forte si può risorgere; gli sforzi e l'impegno necessario per risollevare le sorti del paese potrebbero dare nuova linfa e gratificazioni a chi ama davvero il nostro paese.
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