Consacrazione della Congregazione Suore Domenicane Missionarie di San Sisto
per l'Unione dei Cristiani dalle vive parole ardenti di Madre Lalìa
Offerta della Congregazione
«Oggi, giorno di Pentecoste, mentre in me sussistevano le specie sacramentali della santa Eucaristia, fui spinta a pregare per la riunione delle Chiese dissidenti alla santa Chiesa cattolica, apostolica, romana, perciò sotto il regime del nostro santo Romano Pontefice. Pregai con tutto l’animo e l’effusione del mio povero spirito, mi sentii efficacemente ispirata a votarmi tutta per l’unione delle suddette chiese.
Mi fu dato conoscere che, come la nostra santa Madre Caterina era stata strumento per ristabilire qui a Roma il Papato, ugualmente io fossi strumento della riunione di dette Chiese dissidenti al seno materno della nostra santa Chiesa unica e sola Maestra d’infallibile verità.
Io volendo secondare detta santa ispirazione, sottomessa alla santa obbedienza, mi dedico con il pensiero, con l’opera e con la preghiera al su ripetuto santissimo fine.
Perciò, sin d’ora, intendo pregare in tutti i minuti della mia vita e per quanti sono i momenti dell’eternità, perché venga presto la sospirata e santa unione di tutte le chiese sotto il regime del Pastore universale, il santo romano Pontefice.
A tal fine e per l’adempimento di ciò dedico me, le mie care consorelle presenti e future, tutti i miei ed i loro desideri, tutti i miei ed i loro pensieri, tutte le mie e le loro aspirazioni, tutti i miei ed i loro sacrifici, tutte le mie e le loro operazioni tutte le mie e le loro umiliazioni, tutte le mie e le loro espropriazioni, tutte le mie e le loro sante gioie, tutti i miei ed i loro contenti, tutti i miei ed i loro battiti di cuore, tutte le mie e le loro sante osservanze della santa regola professata, tutti i miei ed i loro passi, tutti i miei ed i loro movimenti delle mani, degli occhi e di tutti quanti i nostri fragili corpi. Tutto ciò ed altro intendo offrire assieme al sacratissimo Cuore di Gesù e dentro le ardentissime fiamme dello Spirito Santo, all’Ente supremo, affinché Lui si degni di ordinare alle dette Chiese miscredenti che vengano in seno alla santa Chiesa Cattolica, Apostolica, Romana e per essa ai sacri piedi del Santo Romano Pontefice, a tributargli rispetto profondo ed obbedienza fedele –
Genuflessa con lo spirito ai piedi della santa Cappelletta dell'E.V. Revma, nei preziosi momenti in cui v'immola lo Agnello immacolato – chiedo il suo santo permesso e la paterna in conferma della mia su scritta offerta – or spero sentirmi dire – Sì, figlia, benedetta - .......
Così lo scopo di questa nascente miserabile nostra casa di S. Sisto e delle altre nostre casette fatte o da farsi, sarà l’apostolato coi sacrifici, con le opere e con la preghiera a pro’ e per la riunione delle ripetute Chiese miscredenti al seno della nostra unica Santa e vera Chiesa Cattolica, Apostolica, Romana [...]
I nostri sacrifici, saranno quelli stessi che c'impone l'osservanza esatta della nostra santa regola Domenicana del 2° ordine. Le nostre opere saranno quelle che c'imporrà la santa carità dello Spirito Santo, facendoci tutte a tutti per condurre tutti ai piedi del Santo Romano Pontefice ed all'occorrenza, nell'estero in mancanza di preti – predicando su la Cattedra, imitando in ciò la nostra Santa Madre Caterina. Con le nostre preghiere in uno a quelle delle nostre cassette esistente e d'esistere, indirizzandole al prezioso santissimo scopo su detto per l'unione sospirata: - a mezzo della stessa preghiera – la nostra piccola Congregazione – però sempre soggetta al Superiore Generale del nostro santo Ordine Domenicano, attingerà i santi doni dello Spirito Santo per essere pronta a recarsi in qualsiasi punto della terra ed affrontare il Martirio – con tutta lena e coraggio. – Ho ferma speranza che, in questa nostra rozza e spregevole congregazione, un dì, vi saranno delle Suore Martiri – Più, oggi dopo la santa comunione pregavo il buon Dio a farmi adempiere il voto, da me fatto in Sicilia, di recarmi nella Russia per aprire lì, un Collegio di nostre Suore, perciò fortemente pregavo perché l'Imperatore di lì concedesse la libertà dello insegnamento Cattolico, Apostolico Romano, come pure dicevo al Divinissimo Spirito – fati presto – perché io sono vecchia e mi si renderà impossibile andare lì, se non farete presto.
Più inoltrai la preghiera con più efficacia e dicevo; al buon Dio – Fatemi vedere lì, soggetto – L'Imperatore della medesima Russia, al Santo Romano Pontefice, in ciò pregare – La Divina Maestà mi risposi: un rotondo no, bensì dissimi: Lo vedranno le tue consorelle religiose, di questa nascente congregazione di San Sisto, - ma la libertà dell'insegnamento ho certezza di vederlo io, come pure, di andare io, alla Russia per adempiere, ivi, il voto di aprirvi nostra casa religiosa –
Più, il caro Gesù mi fece conoscere, come era stato, per quanto Dio doveva oggi dirmi, che Ier sera, mi aveva svelato il senso delle parole "qui à secolo sunt prophetarum ejus." »
La più triste di tutti gl'esseri – Lalia Sr.Maria Antonia.
SCRITTI E DOCUM. VOL VII pp. 13-19 ( IX -6 – A2 pp. 4-7)
Epistolario della Madre Suor M. Antonia Lalia, Fondatrice delle Suore Domenicane della Congregazione di S. Sisto Vecchio a Padre A. Lepidi O.P., al Can. Annibale M. Di Francia.
(SD, vol. 7, pp. 13-14).
Vi ricordiamo che è attivo il sito ufficiale della mia amata Congregazione
http://www.domenicanedisansisto.org/it/la-fondatrice/scritti/consacrazione