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Rugantino7
00martedì 23 agosto 2005 15:50
Curato da SubitoSera
Rugantino7
00lunedì 29 agosto 2005 22:52
Il post partita di Lazio - Messina 1-0


Percentuale possesso palla: 42-58 (30-44 minuti); angoli: 6-10; azioni pericolose: 4-5; tiri in porta: 4-7; tiri fuori 3-9; migliore in campo il portiere della Lazio, Angelo Peruzzi. Sono le statistiche di Lazio - Messina, prima giornata della nuova serie A. Da questi dati, senza aver visto la partita, si stenta a credere al risultato finale: 1-0 per la Lazio. Ma chi conosce il calcio sa che tutto ciò può accadere. E può accadere, soprattutto, se non si mette la palla dentro. Mutti adotta ancora il 4-2-3-1, lasciando in panchina Arturo Di Napoli che, insieme a D'Agostino, è sicuramente il giocatore più talentuoso dell'intera rosa. Re Artù, entrato al 53', non ha saputo dare la svolta alla gara, così come Iliev (73') e Muslimovic (78'). La rete della vittoria era giunta al 21' grazie a Pandev, abile a spedire in rete un cross dalla tre quarti di Oddo. Nell'occasione, Zanchi si era fatto cogliere impreparato dal lungo lancio. Chiuso il capitolo Lazio, il Messina, prima di dedicarsi alla Fiorentina, si butta sul mercato per una tre giorni bollente. In lista di partenza potrebbero esserci tre nomi eccellenti. Riccardo Zampagna vuole tornare a Terni e lasciare la serie A, pur di accasarsi nella squadra della sua città. Il Messina, per venderlo, ha bisogno di un'alternativa e chiede un'adeguata contropartita economica. Sembra che gli umbri si siano fermati ad appena un milione di euro. Alessandro Parisi, ieri, non era neppure in panchina e questo potrebbe essere un segnale. Luca Fusco in panchina c'era, ma sembra non aver ancora recuperato al 100 % dall'infortunio patito lo scorso anno in un contrasto con Montella. Per lui si è fatto avanti l'Ascoli, ma anche il Genoa. E' chiaro, però, che il giocatore non vorrebbe muoversi da Messina, tantomeno per finire in una squadra di serie C. Verso altri lidi potrebbero andare anche Sasà D'Alterio e, solo in prestito, Manuel Coppola, anche se quest'ultimo tornerebbe utile nel corso della stagione. Suona strano, infatti, che ieri in panchina non c'era neppure un centrocampista, ma solo due difensori e ben quattro (!) attaccanti. Per quanto riguarda gli arrivi si fanno ancora i nomi di Roberto Stellone, il cui ingaggio sarebbe, però, troppo elevato, e di Nicola Amoruso, che non era stato riconfermato dall'ex direttore sportivo, Fabiani. Detto questo, è probabile che non arrivi nessuno dei due e che spuntino i soliti nomi a sorpresa. La speranza dei tifosi, in 1500 all'Olimpico sui 23mila presenti, è che i nuovi siano all'altezza della situazione.


articolo scritto da SubitoSera
Rugantino7
00lunedì 12 settembre 2005 23:38
L’avevamo detto nella prima puntata di “Al bar dello sport”. Lo ripetiamo adesso che i fatti ci hanno dato ragione. In casa, si può provare a giocare con Iliev e Di Napoli esterni offensivi e D’Agostino dietro la prima punta Zampagna. A chi obietta che è un modulo troppo spregiudicato, rispondiamo che peggio del primo tempo contro la Fiorentina, il Messina non aveva mai giocato. Giampà, da esterno destro, è sicuramente un buon giocatore, soprattutto in fase di copertura; il serbo è di un altro pianeta. Sì, in alcune partite sembra essere assente dal campo, ma è un po’ il destino dei grandi talenti, così come D’Agostino e Di Napoli che, però, in qualsiasi momento possono inventarsi una grande giocata in grado di cambiare l’andamento del match. L’ha dimostrato ieri Arturo, spesso ingabbiato tra i centrali viola, toccando principalmente due palloni in tutta la partita: un gol fatto ed uno sfiorato solo grazie all’ottimo intervento di Frey. Non basta? Crediamo di sì e riteniamo, quindi, che quattro talenti del genere vadano fatti giocare insieme almeno, ribadiamo, nelle partite interne. Detto della chiave tattica, la partita Messina – Fiorentina sembra sdoppiarsi tra il primo e il secondo tempo. Il primo, soprattutto nei primi venti minuti, è un assedio della Fiorentina. Il risultato è fermo sull’1-0 sol perché Storari, dopo aver solo sfiorato il tiro del vantaggio di Toni, regala altri assaggi delle sue perle. Almeno tre interventi perfetti, consentono al Messina di rimanere in partita. I giallorossi si svegliano grazie alla succitata azione di Di Napoli. Ma nel finale di tempo, è ancora la Fiorentina ad andare in gol. Stavolta, addirittura, con assist da rimessa laterale. La difesa è totalmente in bambola. La ripresa, con l’ingresso di Iliev per Giampà, è tutt’altra musica. Il serbo fa il bello e il cattivo tempo prima su una fascia e poi sull’altra, fornendo l’assist a Di Napoli per la prima rete e creando scompiglio nella difesa avversaria. La rete di Zoro, su assist di Aronica, completa nell’arco di cinque minuti la rimonta. Nel finale è Zampagna a sfiorare la rete del ko, con una rovesciata delle sue: Frey è bravo ad alzare in calcio d’angolo. Alla fine il risultato è quello giusto e va bene così. E’ chiaro che il primo tempo fa preoccupare, il secondo dà sollievo e fa pensare ad un’altra salvezza tranquilla. Un’ultima nota a margine. Perché vedere sempre gli altri come marziani? A parte Milan, Juventus e Inter (con le quali il Messina l’anno scorso ha comunque fatto sette punti), non ne esistono. Roma, Sampdoria, Udinese, Palermo, Fiorentina stanno un gradino più su al Messina, ma sentir dire da Mutti che battere i viola sarebbe stata un’impresa impossibile… Onore al tecnico bergamasco, bravo a giocare la giusta carta Iliev, ma Di Loreto e Dainelli non sono Nesta e Cannavaro, così come li aveva presentati. Ujfalusi e Pancaro, poi, stanno ancora cercando Iliev. Il Messina ha buoni giocatori e deve scendere in campo senza alcun timore reverenziale. Aspettando la prossima tappa, domenica, a Cagliari…

by SubitoSera
Rugantino7
00martedì 20 settembre 2005 22:57
Cagliari-Messina 1-1
Finisce in parità e va bene così. Soprattutto in considerazione di un gol fantasma dopo un miracoloso salvataggio di Zanchi, con la collaborazione di Esposito. E’ proprio dell’esterno sardo, infatti, il tocco decisivo per buttare fuori la palla che, senza il suo intervento, sarebbe andata a toccare la rete. Ed invece permane il dubbio se la sfera abbia passato o meno la linea di porta. Da alcune immagini sembrerebbe di sì, da altre rimane l’incertezza. Episodio a parte, il Messina ha ben giocato la sua partita. Splendida la rete al volo di Donati, su corner di D’Agostino. Il pari del Cagliari arriva grazie ad un Suazo in versione centometrista. Conoscendo la velocità dell’honduregno, si poteva sicuramente far di più, almeno con il fallo, per fermarlo. Già ammoniti Zanchi e Aronica, spettava a Rezaei e Coppola il compito di intervenire da dietro e immolarsi per la causa, beccandosi il giallo. Entrambi, però, hanno preferito aspettare e lasciare campo libero alla punta sarda. Il risultato è comunque giusto perché le occasioni ci sono state sia da un lato che dall’altro. Nella ripresa il Messina è andato vicino alla rete ad inizio e a fine tempo. Prima con Sculli, che ha di poco alzato la mira e poi con Aronica, il cui tiro ha di poco sfiorato il palo a tempo scaduto. Bene Mamede, entrato nell’ultima mezzora, abulici Muslimovic e Yana, pur se hanno poco tempo a disposizione per cambiare l’inerzia della fase finale. Rimane in panchina Di Napoli che, con la sua imprevedibilità, avrebbe forse potuto dare la svolta alla gara. Ma non condividiamo le polemiche nei confronti di Mutti, che non lo ha schierato titolare, dopo la grande prestazione con la Fiorentina. Confermato Iliev al posto di Giampà, ha preferito far giocare Sculli dall’altro lato. Sia il serbo che il calabrese hanno movimentato le fasce giallorosse, dando ragione al tecnico bergamasco. Re Artù torna disponibile, fresco più che mai, per la partita interna di mercoledì sera contro il Livorno. Con tre partite in una settimana, il turn over è d’obbligo e, in casa, il Messina si può certamente sbilanciare di più con il rientro di Arturo al posto di Sculli. Unica tegola l’infortunio di Zampagna, che salterà certamente il Livorno e la prossima trasferta domenicale di Siena.


By SubitoSera
Rugantino7
00sabato 24 settembre 2005 18:57
Massina-Livorno 0-0
Un punto per uno non fa male a nessuno. O forse fa male al Messina, visto che i giallorossi giocavano in casa ed hanno provato, leggermente più del Livorno, a portare a casa i tre punti. Ma lo hanno fatto con poca convinzione e sentendo particolarmente la mancanza dell’infortunato Zampagna visto che il suo sostituto Muslimovic si è fatto vedere pochissimo. La domanda sorge spontanea: perché è stato lasciato libero Nicola Amoruso? Risposta: boh? E’ vero che il serbo è più giovane ma è solo in prestito ed è pur vero che il pugliese avrebbe garantito più esperienza in partite delicate come quella contro i labronici. Il giocatore è ancora libero e si potrebbe anche fare un pensierino: uno in più non guasta. Si è visto anche con l’avventato prestito al Genoa di Manuel Coppola, che sarebbe potuto servire in occasioni come queste, quando D’Agostino non è in gran forma, per dare più sostanza al centrocampo. Della partita c’è poco da dire. Pochissime le occasioni da rete e lo 0-0 è la logica conseguenza di ciò. Ma ci sembra anche inutile fare polemiche contro l’allenatore che ha a sua disposizione molti giocatori fuori forma. Del resto, non è neanche colpa di coloro che non hanno ancora ingranato. Ed allora non rimane che aspettare e sperare che il cambio di marcia avvenga al più presto. Magari a partire da domenica a Siena. Perdere in terra toscana non farebbe certamente bene al morale di tutta la piazza. Il calendario offriva partite abbordabili nelle prime giornate e sfruttarle poco è pericoloso soprattutto in vista di impegni ben più probanti contro Sampdoria e, al “Delle Alpi”, in casa della Juventus. Proprio contro i liguri dovrebbe rientrare Zampagna. Intanto, speriamo in Muslimovic, e in una pronta ripresa degli avanti giallorossi. La squadra è pur sempre quella dello scorso anno e se è vero che sarà quasi impossibile ripetere le imprese contro Milan, Inter e Roma, è anche vero che non si regaleranno partite a Treviso ed Empoli così come l’anno scorso si è fatto a Brescia e Bergamo.

by ESubitoSera<p><font class='xsmall'>[<i>Modificato da Rugantino7 24/09/2005&nbsp;19.03</i>]</font></p>
Rugantino7
00martedì 27 settembre 2005 23:08
Siena-Messina 4-2
Finisce nel peggiore dei modi lo scontro diretto tra Siena e Messina. I giallorossi subiscono quattro reti, palesando evidenti carenze difensive. Sul banco degli imputati finiscono soprattutto Rezaei, Fusco e Aronica, tre giocatori sui quali si riteneva di poter fare affidamento. Evidentemente sono fuori forma ed ora non resta che sperare che possano raggiungerla al più presto. Non ingrana ancora neppure Muslimovic e Zampagna potrebbe non farcela neanche per la prossima gara contro la Sampdoria. La situazione, insomma, è alquanto critica. Non certo per la classifica, visto che il Messina è al terz’ultimo posto ma in compagnia di Ascoli, Cagliari, Reggina. Piuttosto per l’evidente fragilità difensiva e per l’affidamento del peso dell’attacco sulle spalle del solo Di Napoli (due reti finora, così come il difensore Zoro; l’altra è del centrocampista Donati). Ha usufruito di un turno di riposo Gaetano D’Agostino, dopo le deludenti prove delle scorse settimane. Si spera ora che lo stop gli abbia fatto bene. Diverse le soluzioni adottate sinora da Mutti, tutte deludenti. L’unica che ha dato risultati è stata quella del secondo tempo con la Fiorentina, nella quale Iliev, D’Agostino e Di Napoli giostravano dietro Zampagna. Mancando il terminale offensivo, con Muslimovic a sostituirlo, i risultati non sono stati gli stessi. Sculli ha dato il suo contributo ma non ha comunque saputo imprimere la svolta necessaria. Domenica ospitiamo la Sampdoria ed è ora della prima vittoria stagionale, fiduciosi di vedere in campo quella grinta che i giocatori avevano promesso il 3 agosto, quando il Tar diede ragione al Messina.


Bu SubitoSera
Rugantino7
00domenica 9 ottobre 2005 00:18
Messina-Sampdoria 1-4
64 a 36% di possesso palla, 7 a 6 azioni pericolose, 10 a 7 i tiri in porta, 6 a 4 quelli fuori. Messina – Sampdoria finisce 1-4. Sfortuna? Eh no. Andate a riguardare le statistiche all’inizio del pezzo di Lazio – Messina. E non abbiamo inserito quelle nelle altre partite sol perché non erano eclatanti. Ma se si creano tutte queste palle gol e si realizzano solo sei reti c’è qualche problema. C’è ancor più di qualche problema se azioni da rete se ne subiscono poche ma si prendono dodici gol. L’inizio di campionato dell’intero pacchetto arretrato difensivo giallorosso (con la sola eccezione di Zoro) è stato pessimo. E’ stato soprattutto questo a determinare una situazione precaria di classifica: penultimo posto in compagnia di Reggina e Cagliari, davanti al Treviso e dietro un punto a Lecce e Parma. Proprio queste ultime due squadre ospiteranno il Messina consecutivamente dopo il doppio impegno di sabato 15 a Torino e sabato 22 ottobre in casa con l’Ascoli. Premesso che far punti a Torino sarebbe un’impresa titanica (soprattutto nelle condizioni attuali con la Juventus a punteggio pieno), sarà necessario battere in casa l’Ascoli. Partita abbordabilissima, ma pur sempre da giocare sul campo. E sarà altrettanto necessario portare via almeno due punti da Lecce e Parma. A questo punto del torneo, le polemiche o ancor più le richieste di mercato, ci sembrano inutili. L’unico giocatore disponibile, Nicola Amoruso, si è accasato alla Reggina. Non resta che continuare a puntare su un gruppo che l’anno scorso ha fatto bene e quest’anno sembra incredibilmente trasformato. Ritrovando un minimo di condizione fisica e morale, si possono tranquillamente limitare i danni fino a gennaio, prima di intervenire sul mercato. Attendiamo il rientro di Parisi e Zanchi, che si spera non sia tardivo, poi, se il rendimento di alcuni giocatori dovesse essere ancora basso, tanto vale venderli o darli in prestito per maturare. La difesa rimane un’incognita, visto che il reparto è composto dagli stessi elementi dell’anno scorso. Negli altri due reparti, Muslimovic e Sculli non sono di proprietà del Messina, altri come Rafaél o Giampà potrebbero essere sostituiti da elementi in grado di far fare il salto di qualità sulle fasce, attualmente improduttive. Gente come Gasbarroni e Rosina, probabilmente, non sono mai stati trattati dal Messina. E’ stato trattato, invece, Langella, ma non se n’è fatto nulla. E dobbiamo anche esser felici visto che, per il suo arrivo, sarebbe partito Iliev. Infine, grandissimi complimenti al nostro portierone, Marco Storari, convocato per la prima volta in nazionale (il terzo azzurro dopo Parisi e Coppola). Marco aveva dovuto rinunciare alla convocazione in giugno per l’infortunio alla spalla. Oggi, ristabilito, ottiene il giusto premio ad un campionato strepitoso e ad un inizio sufficiente, non eccelso sol poiché mal protetto dalla difesa. Auguri Marco!

by SubitoSera
ESubitoSera
00martedì 18 ottobre 2005 16:55
Juventus-Messina 1-0
Peccato. Il Messina gioca bene ed esce sconfitto di misura dal “Delle Alpi” di Torino, contro la Juventus. La rete di Del Piero nasce da un azzardato dribbling di Zoro che non serve un compagno e perde palla. Per il resto, nel primo tempo succede poco. Nella ripresa, il Messina scende in campo con un buon piglio e sfiora il pari con una percussione del nuovo entrato Di Napoli: Abbiati è bravo a deviare in angolo. La Juventus si fa vedere col Messina sbilanciato in contropiede, ma Storari è grande su Ibrahimovic ed è aiutato dal palo sul tiro di Trezeguet. Allo scadere, il colpo di testa di Muslimovic viene respinto da Abbiati, che salva il risultato. Arbitraggio incerto. Molti falli e rimesse laterali invertite (su una di queste nasce il gol della Juve) e un incredibile fuorigioco fischiato a Zampagna, involatosi solo su splendido assist di D’Agostino (unico lampo di luce in una partita sufficiente): Abbiati lo può anticipare solo perché Riccardo si ferma prima. Nel complesso, la prestazione è buona ma si torna a casa ancora con zero punti ed è la terza volta consecutiva. In classifica, Treviso ultimo a due punti, ma Messina e Cagliari ne hanno solo tre. Tutto ciò mentre l’Empoli batteva la Roma e l’Ascoli superava la Sampdoria. Saranno proprio i marchigiani i prossimi avversari del Messina. All’ottava giornata, la prima vittoria in campionato è d’obbligo, altrimenti si sprofonda in una situazione davvero complicata, pur essendo ancora solo alle battute iniziali perché seguiranno due scontri diretti consecutivi in trasferta: Lecce e Parma. E allora biglietti a prezzi scontati, invadiamo il San Filippo e battiamo l’Ascoli. Dobbiamo essere almeno 25mila, come gli abbonati della prima serie A. Gli 8. 766 che hanno rinunciato a rinnovare la tessera (quest’anno sono 16.566 rispetto alle 25.332 dello scorso anno), se davvero amano il Messina, si facciano rivedere allo stadio a gridare forza giallorossi
ESubitoSera
00martedì 25 ottobre 2005 23:50
Messina-Ascoli 1-1
Di male in peggio. Il Messina si fa raggiungere al 95’ dall’Ascoli nell’ultimo dei cinque minuti di recupero e rimanda ancora l’appuntamento con la prima vittoria. “Pillola” addolcita solo dalla contemporanea sconfitta delle dirette concorrenti. In classifica, così, il Messina guadagna addirittura una posizione, lasciando ultimo il Treviso, superando il Cagliari e agganciando il Lecce. Certo, la vittoria sarebbe stata tutt’altra cosa. Partita scialba condizionata dal temporale, con i giallorossi ancora incapaci di comandare il gioco. Creano sì più azioni ma non vanno mai vicinissimi al 2-0 se non al 91’ con Di Napoli che, troppo precipitosamente, tenta il colpo ad effetto più difficile e spedisce fuori. L’Ascoli si era fatto man mano più pericoloso pur se non aveva creato azioni pericolose ma solo situazioni in area giallorossa. Pessima la prestazione dell’arbitro, incapace di dirigere un’importante sfida salvezza in serie A. Permette il gioco duro ai difensori dell’Ascoli e Di Napoli e Zampagna vengono tartassati. L’unica decisione corretta è l’ammonizione di Rezaei e Domizzi che si strattonano in area e si “pestano” successivamente. Per l’ascolano, all’88’, si tratta del secondo cartellino e della conseguente espulsione. In precedenza, l’arbitro si era inventato, al 28’, il rigore che aveva permesso al Messina di passare in vantaggio con Zampagna, dopo un tuffo in area di Iliev. Dopo non aveva ammonito per simulazione Ferrante che, sfiorato da Zanchi, sguazzava nell’acqua del San Filippo. Nel finale gli errori decisivi. Concede all’Ascoli un’assurda punizione dalla quale nasce il pari e, subito dopo, nell’ultima azione, ignora un fallo di mani in area bianconera. Il Messina perde la testa, Zampagna si fa espellere per proteste, legittime fin quando non accenna una testata all’arbitro che potrebbe costargli cara in termini di squalifica. Per finire il “teatrino”, Comotto, autore del pari, inscena un colpo ferale, dopo essersi appena toccato con D’Agostino. Il precedente di Rocchi, impunito dalla prova tv per simulazione, lascia pensare ad un’assoluzione generale. Nella stessa giornata, in Sampdoria – Siena, Palombo ha tratto in inganno l’arbitro per il 3-3 finale su rigore. La morale vorrebbe che Iliev, Palombo e Comotto fossero squalificati. Per completare l’attuale “bel” momento del calcio italiano, vengono ancora fuori novità dal calcio scommesse ma si preannuncia già che tutto svanirà nel nulla. D’altronde era finita con un punto di penalizzazione (uno!) al Modena e l’assoluzione di Siena, Chievo e Sampdoria nel antecedente più grosso, figurarsi ora che non è venuto fuori nessun nome di calciatore. Le partite sono relative alle ultime due giornate dello scorso torneo quando, si sa, si regala l’impossibile. Indagini, soprattutto, su un vergognoso 0-0 tra Roma e Lazio. Le altre gare incriminate sono: Milan – Palermo 3-3, Livorno – Juventus 2-2, Reggina – Lecce 2-2, Sampdoria – Inter 0-1, Empoli – Genoa 0-0. Il Messina regalò le partite di Bergamo e Brescia ma non se ne fa riferimento. Si parla invece dell’ultima giornata: Messina – Livorno 1-1, con le due squadre già salve e i giallorossi ormai fuori dalla zona Uefa, partita quindi inutile. In un’intercettazione, due scommettitori dicono di sapere da Gennaro Ruotolo, centrocampista labronico, che la partita finiva in parità con reti di Zampagna e Lucarelli. La gara poi finì 1-1 e non c’è bisogno che vi ricordiamo i marcatori… Sotto indagine anche l’ultima giornata del campionato di serie B 2001/2002, partita Crotone – Messina 1-2. Anche qui, classica partita di fine stagione. Chissà perché sotto indagine non ci finiscono anche altre gare di quella giornata…

A margine le considerazioni sulle squalifiche arrivate ora. Quattro turni a Zampagna sui quali non discutiamo, tre a Iliev sui quali ci sarebbe da fare un romanzo. Rileggendo il pezzo sopra si capisce perché. Anche noi, da un punto di vista morale, parlavamo di squalifica, ma non ce l’aspettavamo considerando i precedenti. La chicca finale? Palombo, che nello stesso giorno si tuffa in Sampdoria – Siena ed ottiene il rigore decisivo all’ultimo minuto per il definitivo pareggio dei soriani, ovviamente non viene squalificato. Mah…



ESubitoSera
00martedì 1 novembre 2005 23:42
Parma-Messina 1-1
Un Messina così non lo si vedeva dalla passata stagione. Si era visto in parte nel secondo tempo contro la Fiorentina o nei primi di Roma (Lazio) e Cagliari, ma mai per tutta la partita. Contro il Parma, il Messina ha giocato bene per 90 minuti ed avrebbe meritato la vittoria. Se notiamo che il pari di Muslimovic arriva solo al 76’, ci si può accontentare, ma in una situazione di maggior tranquillità, i giallorossi avrebbero dovuto vincere. Giocando così, però, l’occasione si ripresenterà immediatamente a Lecce, domenica. Unica nota negativa, il gol di Simplicio. Sempre lo stesso: percussione centrale, Coppola e Mamede non filtrano, Zanchi si fa saltare e Storari se lo vede arrivare da solo al centro dell’area. Per il resto ottima la prestazione di Rezaei e dei ritrovati Sculli e Muslimovic, autori di due prestazioni superlative. Sculli è imprendibile sulla fascia, colpisce un palo e non riesce a segnare solo per un miracolo di Bucci e per un altro… del guardalinee. Muslimovic segna e mette Di Napoli due volte in condizioni di segnare. Re Artù, purtroppo, è poco concreto in entrambe le occasioni. Sempre più da nazionale Marco Storari. Con il Messina tutto proteso in avanti alla ricerca del pari, ferma praticamente da solo due contropiedi del Parma. Ancora, un gran tiro di D’Agostino, un altro di Sculli e uno di Di Napoli, parati dall’estremo ducale, davvero in evidenza. Stavolta si può davvero parlare di sfortuna. In classifica, scendono all’ultimo posto il Lecce (sconfitto 3-0 a Palermo) e il Cagliari (1-1 in casa col Livorno). Il Messina è un punto più su in compagnia del Treviso, vittorioso a Reggio Calabria. Proprio Reggina e Parma si trovano con un punto in più dei peloritani. Sei squadre in tre punti agli ultimi posti mentre altre, che si pensava dovessero lottare per la salvezza, al momento sono più tranquille. C’è poco tempo, domenica si gioca di nuovo e vedremo i cambiamenti, con la speranza che il Messina giochi come a Parma, il secondo importantissimo scontro diretto esterno consecutivo.
ESubitoSera
00martedì 1 novembre 2005 23:42
Lecce-Messina 0-2
Finalmente. Alla decima giornata di campionato arriva la prima vittoria del Messina. I giallorossi si portano così fuori dalla zona retrocessione, occupata da Cagliari e Lecce, ultimi a 4 punti, e dal Treviso che di punti ne ha 5. Il Messina lascia anche il Parma a 6 e si trova ad un solo punto dalla Reggina ed a 3 dall’Ascoli. Il tutto, avendo giocato 4 gare interne e 6 esterne. Come sistemare in due trasferte un inizio di campionato disastroso. E’ ovvio che ora i peloritani devono continuare sulla strada intrapresa. E il calendario non è facile. Roma e Inter al San Filippo, inframezzate dalla trasferta di Udine. A Lecce, il mattatore è stato D’Agostino. Entrato nella ripresa, al posto dello “scontento” Di Napoli, il talento siciliano ha realizzato la doppietta decisiva. Ma il Messina ha giocato bene per tutta la partita. Lo testimonia, per la prima volta, l’assenza di giocatori giallorossi fra i “giù” della gara. Ancora molto bene Cristante e Zanchi, quest’ultimo purtroppo squalificato per la Roma. Eccezionale Marco Storari. Chiamato in causa solo due volte nell’arco della gara, è insuperabile. In due parole: da nazionale. Contro i capitolini, si spera nel ritorno del gran pubblico a sostenere il Messina. Mutti avrà un solo “problema”. Con Muslimovic e Sculli in gran forma, potrebbe restare un solo posto per D’Agostino e Di Napoli. E dopo la grande doppietta, e contro la sua ex squadra, Gaetano dovrebbe riprendersi il posto da titolare. Vedremo se con lui ci sarà in campo anche Re Artù. Ultimamente, il bomber giallorosso è sembrato pronto a farsi trovare sotto rete come sempre, ma poco concreto come non mai. Anche a Lecce, ha fallito due facili occasioni da rete, pur se nella prima occasione aveva subito fallo da rigore e nella seconda c’era stato il salvataggio sulla linea di Pecorari. Ma pian pianino, sembra che finalmente i giocatori principe del Messina stiano entrando in forma, dimostrando di saper stare nella massima serie.


ESubitoSera
00martedì 8 novembre 2005 00:17
Messina-Roma 0-2
Nove a ventisei. Non è il risultato di Messina – Roma, ma il numero dei falli fischiati a favore delle due squadre. Questo per sottolineare il pessimo arbitraggio di Dondarini. Il modo peggiore di colpire una squadra ed il modo di far pensare, come sempre, che le grandi vengano tutelate più del dovuto, cosiccome i grandi giocatori come Totti. Fatta questa premessa, c’è da annotare la quinta sconfitta del Messina, la seconda interna (solo tre pari in casa). L’aver creato molto e l’aver subito poco, più che un’attenuante, sembrano un’aggravante. Nel primo gol, la difesa si fa una delle sue “dormite” e lascia solo Mexes, sull’angolo nato da punizione inventata dall’arbitro. Poi la squadra fallisce innumerevoli occasioni da rete, pur se l’estremo ospite, Doni, è in giornata di grazia. Il momento più importante coincide con l’ingresso di Di Napoli, lasciato fuori per far spazio a D’Agostino. Dalla prossima gara, in trasferta a Udine, sarà necessario far partire titolari i due elementi più talentuosi della squadra, dietro Muslimovic (ultima giornata di squalifica per Zampagna). Torneranno disponibili Zanchi e Iliev ma quest’ultimo potrebbe partire dalla panchina. Così come Giampà (ancora una prestazione mediocre) e Sculli (bravo ma considerato troppo offensivo in presenza degli altri tre). A rinforzare un centrocampo pessimo, potrebbe rientrare Mamede, creando un muro di tre uomini con Coppola e Donati. Si spera che tutti questi esperimenti non danneggino la squadra, mai in campo allo stesso modo. Contro Udinese e Inter, serviranno almeno tre punti…
ESubitoSera
00mercoledì 23 novembre 2005 15:35
Udinese-Messina 1-0
La peggiore partita del Messina. Benino in fase difensiva, nulla assoluto in quella propositiva. E’ vero che la sconfitta arriva all’87’ e che la squadra era vicina alla conquista di un punto prezioso, ma il giudizio non sarebbe cambiato di una virgola. Tutti i novanta minuti sono stati giocati nell’intenzione di non subire gol e portare a casa il pareggio ma, soprattutto quando la difesa è statica sulle palle inattive, prima o poi il golletto ci scappa. E ci è scappato ancora ad opera di un difensore, dopo le reti di Comotto dell’Ascoli (al 95’) e Mexes della Roma. Il ko non è arrivato prima per merito di Marco Storari, sempre più meritevole di una maglia da nazionale che Lippi, invece, non sembra volergli riservare (per lui solo una convocazione da terzo portiere). Pessime le prestazioni di Coppola e Donati, due ombre rispetto ai veri centrocampisti dello scorso anno. Possono poco Giampà e soprattutto Sculli, sacrificatissimo sulla fascia difensiva più che su quella offensiva. A Di Napoli e D’Agostino non arriva un pallone giocabile, ma è pur vero che loro fanno ben poco per procurarselo. Domenica, contro l’Inter, torna finalmente Zampagna. Se il bomber ternano tornerà ad essere quello dello scorso anno, l’attacco giallorosso potrebbe sbloccarsi, contrariamente sarebbe davvero dura. Infine, non si capisce perché Iliev resti in panchina ed entri solo ad un quarto d’ora dalla fine. Vedere Zampagna prima punta con dietro di lui tre fra D’Agostino, Di Napoli, Iliev e Sculli, tutti in propensione offensiva sembra, non si sa perché, ancora un sogno. Giocare per non prenderle, come a Udine, sembra pagare poco ed allora questa parrebbe essere la soluzione migliore. L’Inter non è l’avversario più semplice, ma aspettare le loro azioni suonerebbe da consegna agli avversari. Vogliamo, invece, vedere un Messina che lotta e crea gioco, con i suoi pericolosi avanti. Se poi alcuni giocatori tornassero ai livelli dello scorso anno, allora Mutti avrebbe sicuramente problemi minori. Ora più che mai serve la spinta del San Filippo per portare il Messina alla salvezza. Il settimo posto dello scorso anno è da dimenticare. E’ stato frutto del rendimento superiore alle aspettative di alcuni giocatori che adesso, purtroppo, sembrano tornati nell’anonimato…
ESubitoSera
00martedì 29 novembre 2005 23:34
Messina-Inter 1-2
Terza sconfitta consecutiva per un buon Messina. A passare al San Filippo è stavolta l’Inter, dopo Roma e Sampdoria. E in uno stadio che era stato violato solo due volte negli ultimi due anni è davvero una notizia. L’Inter passa in vantaggio con Recoba su cross di Stankovic. Aronica lascia troppo spazio allo slavo e Rezaei si fa saltare dall’uruguagio. Solite distrazioni difensive dei giallorossi. Nella ripresa è Cristante a riuscire nell’impresa di saltare meno del più basso Cordoba. Il colombiano serve Cambiasso, lasciato solo ed è 2-0. A riaprire il match ci pensa Arturo Di Napoli, entrato da pochi minuti. Molto bene Gaetano D’Agostino, tornato a “ricamare” come solo lui sa fare. In ripresa anche la coppia di centrocampo, le cui prestazioni, finora, non avevano neppure l’ombra di quelle dello scorso anno. Male, al rientro, Riccardo Zampagna. E al Messina mancano proprio i suoi gol: al momento solo uno. Ma è proprio dalla voglia di riscatto di “Zampa” che bisogna ripartire. E con lui necessita la presenza di D’Agostino e Di Napoli, inconcludenti da soli, ma redivivi col punto di riferimento ternano in avanti. A questo punto, per lo scontro diretto di Treviso, si potrebbe provare un 4-3-1-2, con D’Agostino dietro Di Napoli e Zampagna. A centrocampo, vista l’inconsistenza degli esterni, potrebbero giostrare tre interditori: Coppola, Mamede e Donati. Iliev e Sculli, partendo dalla panchina, potrebbero subentrare a Di Napoli e D’Agostino, come seconde punte passando all’occorrenza al 4-3-2-1. In Veneto, una vittoria sarebbe il toccasana ma, in considerazione che anche Treviso, Cagliari, Lecce e Parma arrancano molto, anche un pari sarebbe importante per mantenere un buon bottino negli scontri diretti.
ESubitoSera
00mercoledì 7 dicembre 2005 23:57
Treviso-Messina 0-0
Il secondo appuntamento con la vittoria è ancora rimandato. A Treviso arriva almeno un punticino che servirà a fine campionato nel computo degli scontri diretti. Classifica nella quale il Messina si trova benino, avendo pareggiato a Cagliari, Parma e Treviso, vinto a Lecce e perso solo a Siena. Il problema è che i punti si restringono solo a questi con l’aggiunta dei tre pareggi casalinghi contro Fiorentina, Livorno e Ascoli. Ed è proprio quest’ultimo risultato a incidere fortemente sulla classifica dei giallorossi. A Treviso pesa il grave errore di Sculli, ottimo in fase propositiva ma pessimo sottoporta. Il Messina avrebbe meritato il vantaggio nel primo tempo, anche se la solita disattenzione difensiva poteva costare cara se non ci avesse pensato, come al solito, Marco Storari. Nella ripresa l’unico protagonista è l’arbitro, Cassarà di Palermo. Già nel primo tempo aveva fermato Zampagna solo davanti a Zancopè, per un fallo visto solo da lui. Ora concede una punizione inesistente dalla quale scaturisce il salvataggio sulla linea di Zanchi (in altre occasioni come queste ci era scappato il gol, vedi Roma e Udinese) ed altre due molto discutibili sulle cui “reazioni” di D’Agostino e Aronica sventola un cartellino giallo ed uno rosso. Inspiegabili. Nel caso di Aronica, semmai, andava espulso anche Cottafava per reciproche scorrettezze. La ciliegina finale è l’ammonizione di Mamede. Qualcuno ha capito perché?
ESubitoSera
00martedì 13 dicembre 2005 23:03
Messina-Chievo 2-0
E arrivò anche il momento della prima vittoria in casa. Alla quindicesima giornata, come mai accaduto. Ma lasciamoci alle spalle il passato. Nel primo tempo il Messina ha finalmente mostrato di essere una buona squadra, rivivendo i fasti dello scorso anno. Nella ripresa ha solo controllato la gara contro un Chievo che, complice l’espulsione di Franceschini dopo un’ora (inspiegabile pugno a Zoro) è andato al tiro una sola volta, con un tiro di Tiribocchi di testa, alzato in angolo da Storari. L’arbitro, con la complicità di un guardalinee, aveva convalidato un gol di Tiribocchi, in evidente fuorigioco. I due, dopo essersi chiariti, hanno giustamente annullato. Inutili polemiche. L’anno si chiuderà con la proibitiva trasferta contro il Milan, sempre vittorioso in casa, e con il derby dello Stretto interno. Subito dopo ci si butterà sul mercato. Già ceduti Fusco (definitivo) e Iliev (in comproprietà), in lista di partenza c’è anche Rafael, mentre Zampagna e Mamede resteranno in giallorosso, nonostante le numerose offerte ricevute. In arrivo, due giocatori dal Milan e due dalla Juventus. Dai rossoneri, potrebbero arrivare Dalla Bona e Borriello, dalla capolista, Balzaretti e Olivera. Ma il Messina ha chiesto alla Juventus, Zalayeta
ESubitoSera
00martedì 20 dicembre 2005 01:49
Milan-Messina 4-0
Sconfitta netta per il Messina a San Siro, contro un Milan che si è dimostrato squadra nettamente più forte. I giallorosso hanno disputato un buon primo tempo, capitolando solo grazie ad un regalo dell’arbitro per il vantaggio di Shevchenko su rigore. Il tuffo di Gilardino, siamo certi, non verrà punito con la prova tv. Secondo i giudici, dall’inizio del campionato, l’unico a simulare è stato Iliev. Mah… Nel secondo tempo il Messina è scomparso dal campo. Troppo brutto per essere vero. Il raddoppio di Sheva è frutto di un’invenzione di Kakà ma anche di un rimpallo fortunato. La rete di Pirlo è una magia su punizione, grazie al pallone che il fantasista rossonero si porta da casa. L’ultimo sigillo di Gilardino nasce da un altro rimpallo fortunoso. Ma Storari ha salvato la porta giallorossa in altre occasioni. Il Messina si è fatto vedere qualche volta in avanti con D’Agostino, Di Napoli e Donati, ma con pochi risultati. Il più vicino ad andare al pari è stato Sculli, che ha saltato abilmente Kaladze e Serginho, prima di piazzare fuori di un soffio su Dida in uscita. Sul fronte mercato sembra esserci qualche problema su tutti e quattro gli acquisti previsti da Juventus e Milan. Potrebbero arrivarne due e magari altri due, i cui nomi non sono ancora venuti fuori. Ma prima dei movimenti, c’è da pensare all’ultima gara del 2005, una delle più importanti. Si gioca il derby dello Stretto. Anche gli amaranto non vivono un periodo felice ma possono vantare cinque punti in più dei giallorossi. Il Messina vuole ridurre a due punti la forbice e continuare la striscia positiva che lo vede imbattuto in tutti i derby di campionato, coppa italia e amichevoli, dal 1993 ad oggi (dal 1994 al 2000, però, le due squadre non si sono incontrate). Nel 1975 e nel 1990 le due vittorie in trasferta degli amaranto negli ultimi trent’anni.
ESubitoSera
00venerdì 13 gennaio 2006 11:09
Anno nuovo, vita nuova. Frutto del caso o vero inizio di una nuova vita? E’ ciò che si domandano i tifosi del Messina, dopo la vittoriosa trasferta di Empoli. Con le cessioni di Fusco, Iliev e Zampagna, la partenza per la coppa d’Africa di Zoro e la squalifica di Cristante, e senza alcun nuovo rinforzo, il Messina è riuscito ad espugnare il campo toscano con una prova autoritaria. Nessun giocatore al di sotto della sufficienza e più di uno in gran forma. Su tutti Beppe Sculli, autore di tutt’e tre gli assist che hanno portato ai gol giallorossi. Molto bene anche Muslimovic, che ha confezionato i due vantaggi del Messina, inframezzati dal pareggio di Almiròn. Bravo, come al solito, Arturo Di Napoli, capace di capitalizzare una delle poche occasioni avute e di fissare il punteggio sul 3-1 finale. Re Artù, sei reti, è adesso il miglior marcatore giallorosso in serie A (15 reti contro le 14 di Zampagna). Ottimo il rientro di Alessandro Parisi, stantuffo dei tempi migliori sulla fascia sinistra. Al suo attivo anche una traversa con un bolide su punizione. Sembrava non fosse stato fermo nove mesi. Acquisisce sempre più condizione anche Sasà Sullo, utilissimo quando c’è da mettere in cascina il punteggio. Bene anche la difesa, visto che la rete empolese è arrivata più per prodezza di Almiròn che per errore della retroguardia. Storari è stato chiamato in causa solo con qualche tiro centrale. Dalle stalle alle stalle, quindi? Certamente no. Il Messina deve confermarsi sabato nel derby di Sicilia, contro il Palermo, e sarà ancora in emergenza. Rientra Cristante, ma sono squalificati Coppola e Rezaei, nell’attesa dei nuovi acquisti necessari dopo le prime partenze.

ESubitoSera
00martedì 17 gennaio 2006 10:52
Messina-Palermo
La fotocopia dello scorso anno. Il derby sullo Stretto tra Messina e Palermo si chiude ancora sullo 0-0 con tutti felici e contenti. Chi ha ragion di recriminare un minimo, però, è il Messina, che ha imbastito tutte le pochissime azioni della partita. Il salvataggio sulla linea di Terlizzi dopo il pallonetto di Di Napoli è l’occasione più eclatante. Allo stesso Di Napoli, poi, cosiccome a Zaccardo, viene annullata giustamente la rete del vantaggio. Bene difesa e attacco, i problemi del Messina sono a centrocampo, dove D’Agostino e Sculli si attestano sulla sufficienza, mentre Donati e Giampà non trovano il giusto ritmo. Il centrale sbaglia una conclusione da buona posizione e molti passaggi, l’esterno vanifica con due cross scellerati altrettante potenziali occasioni. I giallorossi si mantengono a due punti di vantaggio sulla zona retrocessione e chiudono il girone d’andata a diciassette punti con un passivo di –7 rispetto allo scorso torneo. I cinque punti nelle ultime tre gare, però, fanno ben sperare per il futuro, insieme ai tre nuovi acquisti: l’under 21 Nocerino, il giovane Flòccari e l’esperto Birindelli. In arrivo anche l’esterno Antonelli dal Chievo (in cambio di Rafaèl) e il centrocampista Biso dall’Ascoli. Si replica subito. Mercoledì sera, ancora al San Filippo, arriva la Lazio per la prima di ritorno. Il Messina ha da “vendicare” l’immeritata sconfitta di misura dell’andata. La vittoria sarebbe un toccasana per il prosieguo del torneo.

ESubitoSera
00martedì 24 gennaio 2006 16:06
Messina-Lazio 1-1
Vittoria sfumata. Ancora una volta nel finale. Stavolta a dodici minuti dal termine. Contro l’Ascoli era svanita a dieci secondi dal termine, contro la Reggina a tre minuti. Sei punti persi che in classifica avrebbero fatto davvero comodo. Il Messina ha giocato molto bene ed avrebbe ampiamente meritato la vittoria. Come all’andata, anche al ritorno, il portiere della Lazio, Peruzzi, è stato decisivo. La solita disattenzione difensiva è costata cara ai giallorossi. Da un calcio di punizione poco chiaro è nato un cross che Manfredini, lasciato colpevolmente solo da Giampà, non ha dovuto far altro che spingere in rete. Esordio in giallorosso della punta Floccari, che ha sfiorato la rete della vittoria allo scadere. Dunque, tanti applausi ma un solo punto. L’inversione di tendenza è necessaria, visto che con i complimenti non si fanno punti. Il Messina dovrà cambiare marcia soprattutto in casa, considerato che in dieci partite ha conquistato una sola vittoria e che le prossime due gare interne saranno altrettanti scontri diretti contro Cagliari e Siena. Piccola polemica subita spenta da Arturo Di Napoli, che aveva mandato ancora Mutti a quel paese, dopo la sua sostituzione. Stavolta, indipendentemente dalla gratuità del gesto, concordiamo con Mutti. Di Napoli era stanco ed aveva vanificato in breve tempo tre buone azioni d’attacco del Messina. Nulla di nuovo sul fronte mercato, se non che sembra essere sfumato l’affare Birindelli. Il giocatore sarebbe restio a scendere al sud.
ESubitoSera
00martedì 24 gennaio 2006 16:07
Fiorentina-Messina 2-0
Il Messina torna coi piedi per terra e perde 2-0 a Firenze. La doppietta di Luca Toni non lascia scampo ai giallorossi che, anzi, devono ringraziare il portierone Marco Storari (strameriterebbe la nazionale!), bravissimo a tenere la squadra in partita fino al fatale minuto di recupero del primo tempo. La Fiorentina domina la prima mezzora, il Messina esce nell’ultimo quarto d’ora e sfiora il gol del vantaggio con Di Napoli, fermato erroneamente a porta vuota dal guardalinee. La rete del vantaggio viola, poi, nasce da un fallo di Rezaei, apparso inesistente. Piccoli errori che però penalizzano molto un Messina che, di per sé, ha meritato la sconfitta. Ma meritare la sconfitta, non significa necessariamente perdere e, così, rimane qualche rammarico. Nella ripresa i giallorossi partono bene con una punizione di D’Agostino, respinta da Cejas, ma non riescono a creare granché di pericoloso. Il nuovo entrato Floccari spreca un buon assist di Di Napoli, sbagliando lo stop, solo davanti a Cejas. Poi arriva il raddoppio di un grande Toni che chiude la gara. Adesso si dovrà pensare a vincere necessariamente lo scontro diretto contro il Cagliari, dopo il quale resteranno gli ultimi due giorni di mercato. L’ideale sarebbe chiudere alcune operazioni in settimana. Partirà Giampà (in comproprietà all’Ascoli), mentre rimarrà Rafaèl. In arrivo due esterni tra Kapo, Antonelli e Bondi. Il primo potrebbe far compiere il necessario salto di qualità. Chiuso il capitolo esterni, si dovrà pensare ad una punta di peso, in grado di garantire un buon numero di gol.

ESubitoSera
00giovedì 16 febbraio 2006 18:39
Sampdoria-Messina 4-2
Il Messina perde a Genova e non riesce a tirarsi fuori dai bassifondi
della classifica. Fortunatamente perde anche l'Empoli, in casa col
Palermo, e quindi i punti di vantaggio sul terz'ultimo posto
rimangono uno. Il Messina è agguantato da Cagliari e Parma che,
fortunatamente, pareggiano in casa entrambi gli scontri diretti con
Lecce e Ascoli.

I giallorossi giocano molto bene per oltre un'ora, impressionando
quanti avevano assistito all'opaca prova contro il Siena. In rete
con Muslimovic, il vantaggio dura purtroppo solo due minuti, visto
che, in un'incursione doriana, Castellini si trova
inspiegabilmente solo in mezzo all'area su un cross dalla destra.
Il Messina sfiora il vantaggio con Rafaèl, bravo a smarcarsi ma
pessimo nella conclusione. Ad inizio ripresa reclama tre rigori nella
stessa azione: vengono trattenuti vistosamente Muslimovic e Innocenti
e Sala tocca con un braccio. Per l'arbitro è tutto regolare (!).
Al 70' il fattaccio. Erroraccio di Innocenti che passa indietro un
pallone troppo corto a Storari. Il portiere giallorosso viene
anticipato da Foti e lo stende involontariamente, rimediando anche un
calcio alla tempia. E' rigore. Storari viene trasportato fuori in
barella ed è contemporaneamente espulso! La Samp va 2-1 sul rigore e
triplica grazie ad un'altra topica di Innocenti, con la complicità
di Rafaèl e del terreno. Nel finale, il 3-2 di Di Napoli e il 4-2 di
Foti. Sabato pomeriggio, la Juventus, prima con dodici punti di
vantaggio su Milan e Inter. Tensione allentata? Speriamo...
ESubitoSera
00giovedì 9 marzo 2006 16:51
Messina-Cagliari 1-0
All’ultimo respiro. Il Messina batte il Cagliari con una rete di Di Napoli all’88’ e inizia a respirare in classifica. Adesso i punti di vantaggio sulla coppia Cagliari – Empoli sono due, mentre su quella Lecce – Treviso, addirittura otto. In più il Parma è a pari merito, la Reggina ad un solo punto, l’Ascoli a due e il Siena a tre. La squadra giallorosa ha disputato una buona partita ma ha fallito le numerose occasioni create. C’è voluto un guizzo del solito Di Napoli, avulso dalla gara per 88’, a regalare la gioia finale al Messina. Nell’occasione, bravo anche il nuovo entrato Muslimovic a duettare con lui. In avanti, aveva esordito da titolare Floccari, che ha fornito una prestazione sufficiente. Esordio anche per Antonelli (in campo dal 1’ al 57’) e per Bondi (subentrato al 77’). Il primo è apparso ancora fuori condizione, mentre il secondo, pur se in poco tempo, ha lasciato intravedere buoni spunti. Nelle poche azioni del Cagliari, perfetto, come al solito Marco Storari, e la coppia difensiva centrale formata da Aronica e Rezaei. Anche l’estremo ospite ha sfornato un’ottima prestazione, evitando ai suoi un passivo maggiore. Adesso occhio alla difficile trasferta di Livorno e al turno infrasettimanale interno contro il Siena. Il mercato si è chiuso con la cessione, in prestito al Catanzaro, di Olorunleke e gli arrivi, sempre in prestito ma con diritto di riscatto, di Duccio Innocenti (dall’Atalanta, 94 presenze in A, anche se solo 14 nell’ultimo campionato e mezzo) e di Roberto Antonio Nanni (dalla Dinamo Kiev, 9 presenze quest’anno nel Siena). Il quadro definitivo, dunque, parla di sei acquisti e sei cessioni, pur se è ancora da risolvere la questione Yanagisawa, non ancora rientrato dal Giappone.

ESubitoSera
00giovedì 9 marzo 2006 16:51
Ascoli-Messina 1-0
Come a Udine. Il Messina gioca una partita scialba per 90 minuti, riesce a mantenere lo 0-0 ma crolla allo scadere. La rete dell'Ascoli è stata realizzata da Cariello, libero di partire da fuori, entrare in area e battere Storari. Il giocatore più vicino al contrasto, finanche col fallo, sembra Cristante ma, inspiegabilmente, il difensore giallorosso non interviene ed anzi alza le mani per evitarlo. L'unica spiegazione plausibile è che Cristante tema di far fallo da rigore, ma si era parecchi metri fuori dall'area. Sugli altri campi, nei minuti di recupero pareggiano Empoli e Cagliari, rovinando quanto di buono creato fino a quel momento. Le due squadre, fortunatamente, non sono riuscite a vincere contro Treviso e Chievo, altrimenti il Messina sarebbe stato in zona retrocessione. Invece adesso il Cagliari è a pari punti, mentre l'Empoli un punto sotto. Adesso, per i giallorossi, si ripresentano due buone occasioni interne consecutive, da sfruttare assolutamente. Sei punti sono d'obbligo contro Parma e Lecce. I ducali hanno due punti in più in classifica e devono essere sorpassati. Il Lecce è ultimo insieme al Treviso a nove punti dalla zona salvezza, occupata da Messina e Cagliari. Rientra lo squalificato Coppola, mentre saranno ancora fuori gli infortunati di lungo corso: Parisi, D'Agostino e Muslimovic.
ESubitoSera
00giovedì 9 marzo 2006 16:54
Messina-Parma 0-1
Toccato il fondo. Il Messina doveva assolutamente vincere le due partite casalinghe consecutive, ma la prima l'ha addirittura persa. Partita assurda, con il Messina in avanti per 70 minuti alla ricerca del gol e il Parma che si fa vedere solo negli ultimi 20 minuti con poche azioni, una delle quali, però, porta alla rete della vittoria. Il Messina colpisce nel primo tempo un palo con Floccari, una traversa con Coppola e un'altra ancora con Floccari, pur se quest'ultima subito dopo un fallo. Poi Bucci si supera su Sculli, Floccari e Di Napoli. La prima azione del Parma arriva al 67'con Corradi che tira su Storari. Poi un tiro di Simplicio e una grande respinta di Storari su Dessena fino al gol al'84': cross dalla tre quarti di Cannavaro, Zoro lascia inspiegabilmente solo Marchionni che crossa al centro dove Bresciano arriva prima di Cristante. La frittata è fatta. Durissime le contestazioni a fine partita, culmine di un campionato iniziato male e continuato peggio. Lo spettro della retrocessione è ora vicino, sopratutto dopo le inaspettate vittorie esterne di Cagliari e Reggina. Il Messina riesce a mantenere un punto di vantaggio solo sull'Empoli e domenica ospita il redivivo Lecce, ora a sei punti dai peloritani. Inutile dirlo: la vittoria è d'obbligo. Ma lo era anche contro il Parma. Più si va avanti e meno si può sbagliare. A margine, perché è secondario rispetto alla pessima prova del Messina, l'altrettanto pessima prestazione dell'arbitro, Bertini di Arezzo. C'erano tre rigori per il Messina, per altrettanti falli di mano in area, uno nel primo tempo e due nella ripresa (sullo 0-0 e sullo 0-1). Inoltre hanno rischiato l'espulsione sia Dessena che Grella per due fallacci su Aronica e Donati. Se la sono cavata entrambi con il giallo. Un altro fallo da ammonizione su Bondi non è stato neppure sanzionato. Due pesi e due misure rispetto ad altre occasioni. E i favori al Parma iniziano a diventare tanti. Inutile, però, soffermarci su questo aspetto. E' necessario battere il Lecce e sperare nella sconfitta interna dell'Empoli contro il Chievo.
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