Re:
Caleidos, 06/04/2020 13:45:
COVIR 19
Da oggi ci guarderemo senza riconoscerci,
spauriti, diffidenti l'uno dell'altro.
Noi rifugiati nelle nostre case
non piangiamo più i nostri morti
restiamo attoniti dentro un vivere irreale.
I rintocchi lenti delle campane
annunciano ogni ora nuove scomparse.
Siam prigionieri del divenire
contiamo i giorni che verranno
sperando in una buona novella.
Prima di "oggi" ci si poteva lamentare dell'indifferenza; ora il lamento comune è quello prodotto dalla diffidenza.
Diffidenza anche verso quelle persone che, incontrandole solo qualche mese fa, avremmo salutato con un abbraccio o con una pacca sulla spalla, mentre ora ci preoccupiamo che stiano a distanza, vale a dire a distanza di sicurezza. Affinché l'Intruso non faccia altro scempio (avendone fatti già troppi). Però la Speranza, come sempre, è l'ultima a morire. E intanto, ce ne stiamo in attesa, sospirando un varco di luce.
😉