Poesia.

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Sabagod
00lunedì 27 novembre 2006 15:26
Leopardi vs Pascoli vs D'Annunzio.
TheRainMaker
00lunedì 27 novembre 2006 15:28
D'Annunzio e Leopardi non conosco quasi niente e per quel che mi riguarda sarebbero potuti non esistere.
Pascoli mi piace a parte le cagate da poeta vate.
Min3rv@
00lunedì 27 novembre 2006 16:33
pascoli above all, soprattutto gelsomino notturno ma in particolare la digitale purpurea spacca i culi.

d'annunzio mi sta sulle palle in modo assurdo in quanto uomo e persone, megalomane esaltato, incoerente e succhiasangue. però il periodo in cui lascia perdere il superuomo e attacca col panismo è serio.

leopardi genio.
Desperate Cry
00lunedì 27 novembre 2006 16:56
Re:

Scritto da: Min3rv@ 27/11/2006 16.33

d'annunzio mi sta sulle palle in modo assurdo in quanto uomo e persone, megalomane esaltato, incoerente e succhiasangue. però il periodo in cui lascia perdere il superuomo e attacca col panismo è serio.


Non è vero, fa schifo anche quello. Anzi, fa ancora più schifo, quello.

Leopardi: 10 e lode
Pascoli: 9
D'Annunzio: 4








Ungaretti: 10
|Julia|
00lunedì 27 novembre 2006 17:02
Anche se ho fatto pochino sia alle medie e soprattutto al liceo (grazie prof zeccaccia di merda) a me piace tanto Carducci. [SM=g27819]
il1985
00lunedì 27 novembre 2006 17:06
Re: Re:

Scritto da: Desperate Cry 27/11/2006 16.56

Ungaretti: 10



Ungaretti fa cacare, dai.
Desperate Cry
00lunedì 27 novembre 2006 17:07
Allora, facendone uno più generale:

Dante: 10
Petrarca: 7
Foscolo: 8
Manzoni: 8 (come poeta, come narratore non lo sopporto)
Leopardi: 10 e lode
Carducci: 7
Pascoli: 9
D'annunzio: 4
Montale: 7
Ungaretti: 10
Quasimodo: conosco poco
Max Pezzali: 10 e lode

[Modificato da Desperate Cry 27/11/2006 17.08]

Sabagod
00lunedì 27 novembre 2006 17:07
Carducci mi sta in culo.

per me Leopardi rimane il migliore di tutti, e subito dietro Pascoli, di D'Annunzio odio il personaggio che si era creato, ma il talento non gli mancava di certo, anche se non tutto mi piace di quelo che ha fatto...tipo questo:

Taci. Su le soglie
del bosco non odo
parole che dici
umane; ma odo
parole più nuove
che parlano gocciole e foglie
lontane.
Ascolta. Piove
dalle nuvole sparse.
Piove su le tamerici
salmastre ed arse,
piove sui pini
scagliosi ed irti,
piove su i mirti
divini,
su le ginestre fulgenti
di fiori accolti,
su i ginepri folti
di coccole aulenti,
piove su i nostri volti
silvani,
piove su le nostre mani
ignude,
su i nostri vestimenti
leggeri,
su i freschi pensieri
che l'anima schiude
novella,
su la favola bella
che ieri
t'illuse, che oggi m'illude,
o Ermione.

Odi? La pioggia cade
su la solitaria
verdura
con un crepitio che dura
e varia nell'aria secondo le fronde
più rade, men rade.
Ascolta. Risponde
al pianto il canto
delle cicale
che il pianto australe
non impaura,
né il ciel cinerino.
E il pino
ha un suono, e il mirto
altro suono, e il ginepro
altro ancora, stromenti
diversi
sotto innumerevoli dita.
E immensi
noi siam nello spirito
silvestre,
d'arborea vita viventi;
e il tuo volto ebro
è molle di pioggia
come una foglia,
e le tue chiome
auliscono come
le chiare ginestre,
o creatura terrestre
che hai nome
Ermione.

Ascolta, Ascolta. L'accordo
delle aeree cicale
a poco a poco
più sordo
si fa sotto il pianto
che cresce;
ma un canto vi si mesce
più roco
che di laggiù sale,
dall'umida ombra remota.
Più sordo e più fioco
s'allenta, si spegne.
Sola una nota
ancor trema, si spegne,
risorge, trema, si spegne.
Non s'ode su tutta la fronda
crosciare
l'argentea pioggia
che monda,
il croscio che varia
secondo la fronda
più folta, men folta.
Ascolta.
La figlia dell'aria
è muta: ma la figlia
del limo lontana,
la rana,
canta nell'ombra più fonda,
chi sa dove, chi sa dove!
E piove su le tue ciglia,
Ermione.

Piove su le tue ciglia nere
sì che par tu pianga
ma di piacere; non bianca
ma quasi fatta virente,
par da scorza tu esca.
E tutta la vita è in noi fresca
aulente,
il cuor nel petto è come pesca
intatta,
tra le palpebre gli occhi
son come polle tra l'erbe,
i denti negli alveoli
son come mandorle acerbe.
E andiam di fratta in fratta,
or congiunti or disciolti
( e il verde vigor rude
ci allaccia i melleoli
c'intrica i ginocchi)
chi sa dove, chi sa dove!
E piove su i nostri volti
silvani,
piove su le nostre mani

ignude,
su i nostri vestimenti
leggeri,
su i freschi pensieri
che l'anima schiude
novella,
su la favola bella
che ieri
m'illuse, che oggi t'illude,
o Ermione.



dicesi capolavoro.
Desperate Cry
00lunedì 27 novembre 2006 17:09
Re: Re: Re:

Scritto da: il1985 27/11/2006 17.06


Ungaretti fa cacare, dai.


T'illumino a pisellate in faccia.
Desperate Cry
00lunedì 27 novembre 2006 17:10
Re:

Scritto da: Sabagod 27/11/2006 17.07
Carducci mi sta in culo.

per me Leopardi rimane il migliore di tutti, e subito dietro Pascoli, di D'Annunzio odio il personaggio che si era creato, ma il talento non gli mancava di certo, anche se non tutto mi piace di quelo che ha fatto...tipo questo:

Taci. Su le soglie
del bosco non odo
parole che dici
umane; ma odo
parole più nuove
che parlano gocciole e foglie
lontane.
Ascolta. Piove
dalle nuvole sparse.
Piove su le tamerici
salmastre ed arse,
piove sui pini
scagliosi ed irti,
piove su i mirti
divini,
su le ginestre fulgenti
di fiori accolti,
su i ginepri folti
di coccole aulenti,
piove su i nostri volti
silvani,
piove su le nostre mani
ignude,
su i nostri vestimenti
leggeri,
su i freschi pensieri
che l'anima schiude
novella,
su la favola bella
che ieri
t'illuse, che oggi m'illude,
o Ermione...



Tipo l'unica degna che ha scritto. Degna eh, perchè se a livello linguistico/strutturale è apprezzabile, in quanto a significato latita.

[Modificato da Desperate Cry 27/11/2006 17.11]

Min3rv@
00lunedì 27 novembre 2006 17:18
Re: Re:

Scritto da: Desperate Cry 27/11/2006 16.56

Non è vero, fa schifo anche quello. Anzi, fa ancora più schifo, quello.




dai non dirmi che la pioggia nel pineto fa schifo, obiettivamente non lo si può dire. continua sempre a starmi sul culo eh, ma la pioggia nel pineto mi piace lo stesso.

ungaretti genio dell'avanguardia.
|Julia|
00lunedì 27 novembre 2006 17:18
Di Ungaretti adoro questa


VEGLIA
Cima Quattro il 23 dicembre 1915

Un’intera nottata
Buttato vicino
A un compagno
Massacrato
Con la bocca
Digrignata
Volta al plenilunio
Con la congestione
Delle sue mani
Penetrata
Nel mio silenzio
Ho scritto
Lettere piene d’amore

Non sono mai stato
Tanto
Attaccato alla vita.
Desperate Cry
00lunedì 27 novembre 2006 17:19
Re: Re: Re:

Scritto da: Min3rv@ 27/11/2006 17.18


dai non dirmi che la pioggia nel pineto fa schifo, obiettivamente non lo si può dire. continua sempre a starmi sul culo eh, ma la pioggia nel pineto mi piace lo stesso.


Ho già scritto cosa ne penso. Su Ungaretti ti quoto.
Min3rv@
00lunedì 27 novembre 2006 17:23
non avevo letot il tuo rpecedente post despy [SM=g27819]

cmq condivido la tua pagella tranne un voto un po' più alto per carducci (pianto antico mi è rimasta impressa sin dalle elementari) e a montale, che ho apprezzato tantissimo soprattutto come pensiero, un bel 9,5 ci sta per lui. petrarca non mi è piaciuto sinceramente, mi sta sul culo da donna angelicata e il fatto che mi sa di pervertito.

max pezzali mi è scaduto pure lui eh.
Sabagod
00lunedì 27 novembre 2006 17:25
cmq giusto per ribadire:


|Julia|
00lunedì 27 novembre 2006 17:25
Re:

Scritto da: Min3rv@ 27/11/2006 17.23
a montale, che ho apprezzato tantissimo soprattutto come pensiero, un bel 9,5 ci sta per lui.

porca troia, come ho potuto dimenticarlo. Lui sopra tutti, per me.
Sabagod
00lunedì 27 novembre 2006 17:26
sparatevi le Operettte Morali, oltre che le poesie, mi raccomando!
Desperate Cry
00lunedì 27 novembre 2006 17:28
Re:

Scritto da: Min3rv@ 27/11/2006 17.23

max pezzali mi è scaduto pure lui eh.


No, egli è il re incontrastato:

Io non capisco che gli fai
Quando arrivi in mezzo a noi
Tutti i miei amici
Si dileguano e vengon la'
Prendon posto accanto a te
Accanto ai tuoi capelli che
Hanno quel profumo
E' il balsamo o sei tu che emani
Tutti qui ci provano
Aspettano un tuo segno
E intanto sperano
Che dal tuo essere amica
Nasca cosa pero'
Non si ricordano
Il principio naturale che
La regola dell'amico non
Sbaglia mai
Se sei amico di una donna
Non ci combinerai mai niente
Mai non vorrai
Rovinare un cosi' bel rapporto.

Tu parli e tutti ascoltano
Ridi e tutti ridono
E' una gara a chi ti asseconda di piu'
Mentre tu
Giochi e un poco provochi
Pero' mai esageri
Sul piu' bello vai via
Sola e lasci tutti cosi'
A rodersi perche'
Ha dato retta a un altro
Non cagando me
Pero' domani le offriro' da bere e poi
Staro' da solo con lei...
Non riescono a capire che
La regola dell'amico non
Sbaglia mai
Se sei amico di una donna
Non ci combinerai mai niente
Mai non vorrai
Rovinare un cosi' bel rapporto.
La regola dell'amico:
Proprio perche',
Sei amico non combinerai
Mai niente mai niente niente
Mai non potrei
Mai vederti come fidanzato!

Io vedo i lampi d'odio che
Tutti stan lanciando a te
Mentre stai entrando
Mano nella mano con lui
Che magari non avra'
La nostra loquacita'
Ma lo vedo che sa
Dove metterti le mani
Qui i commenti piovono
Che c... c'entra con lui
Che stupida, io so
Che la fara' soffrire
Invece io sarei
Il tipo giusto per lei
Non riescono a capire che
La regola dell'amico non
Sbaglia mai
Se sei amico di una donna
Non ci combinerai mai niente
Mai non vorrai
Rovinare un cosi' bel rapporto.
La regola dell'amico:
Proprio perche',
Sei amico non combinerai
Mai niente mai niente niente
Mai non potrei
Mai vederti come fidanzato!

[Modificato da Desperate Cry 27/11/2006 17.28]

Sabagod
00lunedì 27 novembre 2006 17:30
capolavoro eh!

a parte tutto, Pezzali era il cantastorie dei gggiovani milanesi degli anni '90, mica cazzi...
|Julia|
00lunedì 27 novembre 2006 17:31
Re: Re:

Scritto da: Desperate Cry 27/11/2006 17.28

No, egli è il re incontrastato:

[Modificato da Desperate Cry 27/11/2006 17.28]


fino a quell'album lì però, tutti quelli dopo sono la giustificazione al cut-addiction di Rhesy.
Desperate Cry
00lunedì 27 novembre 2006 17:33
Re:

Scritto da: Sabagod 27/11/2006 17.30
capolavoro eh!

a parte tutto, Pezzali era il cantastorie dei gggiovani milanesi degli anni '90, mica cazzi...


Tra gli aggettivi hai dimenticato "baùsa".
Desperate Cry
00lunedì 27 novembre 2006 17:36
P.S. "Con un deca" è il simbolo del vuoto morale e materiale della gioventù odierna, costretta a sciamare tra le rovine della metropoli in cerca di qualcosa che sanno non esistere. E' intrisa di un pessimismo e di un nichilismo con pochi eguali. E' il più apocalittico dei messaggi. E', a tutti gli effetti, un capolavoro.

[Modificato da Desperate Cry 27/11/2006 17.42]

[Modificato da Desperate Cry 27/11/2006 18.00]

|Julia|
00lunedì 27 novembre 2006 17:42
Aggiungerei "Weekend", molto simile come tematica. Ah, le mal de vivre.

[Modificato da |Julia| 27/11/2006 17.42]

Desperate Cry
00lunedì 27 novembre 2006 17:45
Re:

Scritto da: |Julia| 27/11/2006 17.42
Aggiungerei "Weekend", molto simile come tematica. Ah, le mal de vivre.

[Modificato da |Julia| 27/11/2006 17.42]



Molto "Il sabato del villaggio" e "La sera al dì di festa". Ottima pure quella, ovviamente.
TheRainMaker
00martedì 28 novembre 2006 17:05
Despy se Dante ci dai 10 gli altri un gradino sotto, minimo.
Desperate Cry
00martedì 28 novembre 2006 18:23
Boh, io preferisco Leopardi in tutto e per tutto, anche se basta solo la struttura de "La Divina Commedia" per capire che, probabilmente, il buon Dante non era un essere umano (ogni volta che ci ripenso mi chiedo come sia possibile aver scritto tutto in endecasillabi e in rima, non può essere vero).

Forse Ungaretti ci poteva stare un gradino sotto, ma a me piace tanto tanto tanto.

Max Pezzali va beh.
il1985
00martedì 28 novembre 2006 18:54
Re:

Scritto da: Desperate Cry 28/11/2006 18.23
basta solo la struttura de "La Divina Commedia" per capire che, probabilmente, il buon Dante non era un essere umano (ogni volta che ci ripenso mi chiedo come sia possibile aver scritto tutto in endecasillabi e in rima, non può essere vero).



Direi che quoto [SM=x760749]
Das Reich
00martedì 28 novembre 2006 19:19
Leopardi


Ma il migliore è Majakovski [SM=g27836]
Wayne - Fazione Zeta
00martedì 28 novembre 2006 21:40
No dai, D'Annunzio. Mi piace la lirica esaltata, forbita e musicale, eja alalà, Fiume italiana. Il suo superomismo ha tratti avviluppanti, anche se ok, travisazione, interpretazione arbitraria, etc.
L'estetismo decadente cattura, il panismo è total.
Poi comprendo che qualcuno possa odiarlo, ma quegli elementi che scatenano astio negli altri, a me personalmente divertono.
Però autopompe e tirava di coca.

E cmq, positivismo merda ^^

[Modificato da Wayne - Fazione Zeta 28/11/2006 21.47]

Wayne - Fazione Zeta
00martedì 28 novembre 2006 23:16
Lui poi è indiscutibilmente il nuovo D'Annunzio. L'amore per il vivere dionisiaco e l'astio anticlericale che ne deriva, l'abbigliamento sfacciatamente dandy e gli ambienti tipici dell'estetismo, la lirica fine e ricercata. Nella sua biografia "Divarication - Il Divo si apre" sostiene poi di non voler abbattere quella quarta parete che lo separa dal pubblico con coinvolgimenti di quest'ultimo, in virtù della differenza che divide, di netto, colui che l'arte la produce e la comprende da chi può solamente ammirarla da una posizione di inferiorità, quasi come in una sorta di bukkake empatico (vado a giocare a biglie sulla A4).

EDIT:

Che il nuovo singolo risuoni bramoso in ogni alcova, nella speranza che il Vate si appresti a bissare il successo dell’anno passato. Buon ascolto.


[SM=x760825]

[Modificato da Wayne - Fazione Zeta 28/11/2006 23.59]

Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 01:48.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com