New York, Oggi
Quando giochi a calcio, il tuo unico sogno è quello di raggiungere l’apice, quello di riuscire a sfondare in un mondo dove il più piccolo errore è destinato a rivelarsi fatale.
Una carriera che si prospetta fulgida può diventare in un istante una mera e pia illusione, tutto ciò per cui hai lavorato si dimostrerebbe così totalmente inutile. Anni di sacrifici gettati nella spazzatura, questo è ciò da evitare.
La coppa del mondo, the world championship…l’obbiettivo finale di un calciatore. Partecipare alla coppa del mondo è qualcosa di elettrizzante, fantastico, meraviglioso. Giochiamo in casa quest’anno, avrei potuto far parte anche io di questa magnifica avventura; purtroppo, ho commesso quel piccolo errore che ha cambiato tutto.
Ora vivo in America, tra mille sofferenze e mille impegni, sto cercando di sfondare in Wbff ma la strada è ancora lunga, purtroppo l’esordio non è stato per nulla esaltante, ma c’è tempo di rimediare. Non mi arrenderò mai, sarò sempre pronto a sputare sangue per i miei fan e per la mia patria, voglio dimostrare a chi mi vuole male che non sempre, nella vita, si sa la verità: può emergere anche l’unica persona sulla quale non punteresti nemmeno un centesimo.
Mainz, 18/9/2000, Mattina
Rudolph: Hai visto che punizione, coach? Non credi che sia finalmente giunta l’ora di lanciarmi come titolare fisso?
Coach: Mmmmh, non so, atleticamente e tecnicamente credo tu sia il miglior giocatore di questa squadra, però…
Rudolph: Però cosa?
Coach: Ti manca la razionalità, Rudy, il sangue freddo! Ti lasci trasportare troppo dalle tue emozioni, quando, nel calcio come nella vita di tutti i giorni, l’importante è rimanere calmi, qualunque cosa succeda!
Rudolph: Lei non può dirmi questo! Io sono un calciatore dotato di straordinaria tecnica! Non può lasciarmi ancora fuori, mister! Non deve lasciarmi ancora fuori! Il Mainz ha bisogno di me per sconfiggere il Norimberga domani, mi faccia giocare, sono pronto spaccare il mondo! I miei compagni han disperato bisogno di me, non può compromettere in questo modo una partita così importante!
Coach: Umiltà ragazzo mio! Non puoi credere di risolvere tutto tu in un sol colpo! I tuoi compagni han bisogno di te come tu hai bisogno di loro…
Rudolph: Questo non è vero. Nessuno è alla mia altezza, nessuno è al mio livello!
Coach: Visto, è proprio per questo motivo che domani ti lascio in panchina, come al solito. Quando imparerai come ci si comporta in un campo da calcio, forse avrai le tue buone chance. E sottolineo la parola forse.
Rudolph: Lei non capisce niente! Si fotta, stronzo!
Mainz, 18/9/2000, Sera
Rudolph: Beato te, che hai il posto assicurato…
Klime: Beh, sai, facendo il portiere sono avvantaggiato; come ben sai, in ogni squadra uno è il portiere titolare fisso, l’altro fa da dodicesimo sempre. Ho la fortuna di esser titolare, e difficilmente perderò il mio posto. Purtroppo voi attaccanti siete soggetti a turn over maggiore, quindi il tuo posto in squadra vacilla settimana dopo settimana.
Rudolph: Ma questo non è giusto! Capisco se il Mainz annoverasse tra le sue fila giocatori del calibro di DelPiero, Zidane o Bergkamp, ma da noi ci sono solo giocatori di medio/basso livello! E io sono nettamente superiore, sono di altra categoria, merito la serie A! Io voglio i mondiali del 2006, voglio andare in Germania, non c’è nulla di più importante è prestigioso della coppa del mondo!
Klime: Ora stai calmo, devi imparare a star tranquillo e vedrai che otterrai i tuoi buoni risultati. Io ho piena fiducia in te.
Rudolph: Star tranquillo non è così semplice, cosa credi.
Klime: Lo so bene che sei una testa calda Rudy. Ed è proprio questo il tuo difetto più grande. Self Control, e tutto andrà per il meglio.
Rudolph: Self Control dici…parli perché hai il posto assicurato.
Klime: Non ti permettere di insinuare certe cose, anche io ho dovuto faticare moltissimo per raggiungere questo traguardo!
Rudolph: Se se, va bene va, ti saluto ora me ne torno in albergo, ci vediamo domani mattina. E domani pomeriggio, vedi di parare bene: dobbiamo eliminare il Norimberga!
Klime: Of course, socio! Buona Notte.
Norimberga, 19/9/2000, Norimberga-Mainz, 80esimo minuto
Coach: Cosa posso fare…siamo sotto uno a zero, devo trovare un rimedio.
Rudolph: …
Coach: Rudolph, tocca a te! Non hai nemmeno il tempo di scaldarti, questa è la tua grande chance! Entra e pareggia!
Rudolph: Va bene coach, come vuole lei!
Coach: Che c’è non ti sta bene?
Rudolph: Dico solo una cosa, ovvero se avessi giocato dall’inizio a quest’ora non saremmo sotto di un gol, a quest’ora il Mainz sarebbe già con un piede agli ottavi di finale, a quest’ora tutto il mondo si sarebbe finalmente accorto di me!
Coach: Basta vaneggiare, cazzo! Entra in campo e stai zitto!
Rudolph: Vado vado
Esce con il numero 9 Michaelikowsky, entra con il numero 11 Schneider
Coach: Vai Rudolph, scatta sulla fascia scatta! Dai Mitz, dalla a Rudy! Così vai che sei solo, vaiiiiiii
GOOOOOOOOOOOOOOOOOOL GOOOOOOOOOOOOOOOOOL!!!!!!! GOOOOOOOOOOOOOOOOL!
Rudolph: Siiiiiiii!!!!!!!!! 1-1!!!!!!!! Gooooooooooooooool!
Mitz (e tutti i compagni): Grande Rudyyyyyyy! Goooool! Grandeeeeeeeeee!
Arbitro: Scusatemi, guardate la bandierina del mio assistente, è fuorigioco! Il gol non è valido!
Sugli spalti il pubblico di casa, ammutolito dal pareggio di Rudolph, riprese ad incitare i loro beniamini. Nella panchina del Mainz, aleggiava un’aria torbida e ricca di tristezza. Il pareggio tanto agognato era irregolare. Fuorigioco.
Rudolph: Lei è un incapace! Ero tenuto in gioco da 2 difensori! Come può non essersene accorto almeno lei, se non il guardalinee!
Arbitro: Mi dispiace, il gol è irregolare! Punizione per il Norimberga!
Rudolph: Lei non si deve permettere! Lei è uno stronzo di merda!
Arbitro: Ah si? Cartellino rosso, sei fuori ragazzo!
Rudolph: Fuori a chi, lurida testa di cazzo? Stai zittooooooooooo!
Arbitro: Ahhhhhhh
Rudolph aveva appena colpito con un calcio alla schiena il povero arbitro, che stramazzò al suolo. La partita venne sospesa e la vittoria consegnata a tavolino alla squadra di casa. Il Mainz licenziò immediatamente Schneider che passò ben 3 anni in carcere. Purtroppo, la sua bravata costò la paralisi all’arbitro, e una pesantissima ammenda alla sua ex società. Il piccolo errore era stato compiuto, la coppa del mondo non sarebbe stata più affar suo.
New York, Oggi
Sin da bambino il mio sogno era questo, quello di partecipare alla più importante competizione a livello mondiale. Non credevo che potesse esserci qualcosa di più importante della coppa del mondo. In fondo, lo dice la parola stessa: è tutto il mondo che ti guarda, ti osserva, ti tifa o ti odia.
Il mondo è la totalità, e fino a qualche tempo fa ne ero veramente convinto.
Ora, nella testa ho mille pensieri, nella mente ho mille dubbi ma una sola certezza: anche qui posso diventare campione del mondo! So che non sarà facile, ma la mia violenza se prima poteva essere un handicap, ora è quel qualcosa che può farmi avvicinare a questo obbiettivo tanto ambito!
E non finisce qua, in Wbff c’è un titolo, forse meno importante, ma dal nome così altisonante che apre scenari importanti per il mio futuro: l’universal title!
L’universo è ciò che ingloba al suo interno il mondo, più mondi! Ed in parte, possedere un trofeo così importante diminuirebbe i miei rimpianti.
Non ho assolutamente idea di cosa la dirigenza abbia in serbo per me nel futuro prossimo, so solo che qua realizzerò i sogni di un giovane tedesco. So solo che qua realizzerò i miei sogni: Rudolph Schneider conquisterà questo fottuto mondo.[Modificato da wordlife85 08/07/2006 12.07]