Perugia, Amanda attrice in un film.

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giuggyna
00giovedì 11 dicembre 2008 14:00
Girato in carcere con fondi regionali
Amanda Knox protagonista in un film girato nel carcere di Perugia. La studentessa amercana, imputata per l'assassinio dell'inglese Meredith Kercher, è stata coinvolta con altre 11 detenute in una pellicola dal titolo "L'ultima città". Il suo pezzo forte è un monologo dall'Amleto, recitato un po' in italiano e un po' in inglese. La Regione Umbria, che ha finanziato l'opera, ha rinviato la proiezione pubblica a fine gennaio, in vista del processo.

In tutto tre mesi di lavoro, dieci ore di girato, versione finale da cinquantacinque minuti: lo stanno finendo di montare in questi giorni, ma la pellicola "L'ultima città" è già diventato un caso. La notizia è riportata dal Corriere della Sera. Il film doveva essere proiettato domenica 7 dicembre in un cinema del centro storico di Perugia, durante un festival, ma la presentazione è stata rimandata a fine gennaio. Quei giorni, per lei, non saranno semplici. Al processo Amanda sarà accusata, insieme con Raffaele Sollecito, di aver violentato e ucciso Meredith.

Interamente girato nel carcere di Capanne, con un budget tra i 10 e i 15imila euro, Amanda Knox ha recitato testi di Pessoa, Calderón de la Barca, interpretato in italiano, Rimbaud e Shakespeare. Come attrice sembra se la sia cavata bene, o almeno così sostiene il regista, Claudio Carini: "Si è offerta lei, a settembre, e abbiamo subito cominciato a girare. Amanda è stata diligente, disciplinata, brava. Si è impegnata molto, come le altre del resto".

Il caso, riporta il Corriere della Sera, è scoppiato a pochi giorni dalla proiezione: la Regione ha accolto la richiesta degli avvocati di spostare l'evento a fine gennaio. "Per motivi di opportunità visto che a breve ci sarà il processo e noi abbiamo accettato, perché per noi fare cinema nel carcere ha una funzione rieducativa, di reinserimento. Non volevamo creare un caso con Amanda, per noi le detenute sono tutte uguali, e certo non vogliamo che questo film porti a Perugia quel genere di pubblicità che è arrivata con l'omicidio Kercher", ha spiegato l'assessore ai Servizi sociali dell'Umbria, Damiano Stufara.

Il film doveva essere presentato al Batik festival, una rassegna di cinema sperimentale giunta alla dodicesima edizione. La storia raccontata nella pellicola è un viaggio fantastico. "Spinte dal desiderio di fuga - racconta il regista - dodici detenute si trovano ad esplorare sette diverse città metaforiche: la città del cinema, del lavoro, della musica, della solitudine, della follia, dei sogni. Il percorso si conclude con la settima città, il carcere".
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