Scritto da: +ng+ 01/04/2007 9.31
...ma se ci chiediamo perchè poche donne ascoltano la nostra musica...
non è forse perchè i magazines femminili le trattano come deficienti?????
oppurenon è che loro si fanno trattare come deficienti leggendoli????
due errori in una sola affermazione.
del perchè poche donne ascoltino la vostra musica si potrebbe parlare in eterno senza arrivare mai ad una conclusione, ovvio. alcune delle ragioni potrebbero risiedere nella minore inclinazione verso un impatto sonoro mascolino ed aggressivo, rude e sgarbato come spesso molti dei vostri ascolti posseggono; poi ci sarebbe da dire che molte delle riviste musicali sono poco girl-friendly, hanno pregiudizi nei confronti di intelligenza, abilità ed interessi del gentil sesso (conseguenza diretta del pensiero privato di molti uomini e anche tante donne) ed approcciano la rivista (scrittura, grafica etc...) da un punto di vista meno curato e più maschile.
poi c'è anche quel piccolo particolare che vede molta della musica rock e la musica in generale piuttosto sessista... trasversalmente da aerosmith a 50cent a van halen e mick jagger, ci siamo viste bombardare di immagini di donne oggetto, testi pregni di testosterone e arroganza e così via. non sono una sociologa e non sto affrontando neanche troppo seriamente la discussione, però vi assicuro che materia di dibattito ce n'è.
Scritto da: Seminole 01/04/2007 10.26
Sui settimanali femminili ci sarebbe molto da discutere. Io li trovo praticamente tutti vuoti e degradanti, da Vanity Fair a Donna Moderna. Non capisco perché tante esponenti del gentil sesso se ne autoinfliggano la lettura, quando invece riterrei opportuno consegnarli a un pubblico rogo.
Il problema vero, secondo me, sta nella natura stessa di questi periodici, nel loro essere pastoni indefinibili dove si passa senza soluzione di continuità da reportage sul Darfur al vernissage dell'ultima boutique D&G, dal gossip del momento ai rovelli filosofici di Galimberti, dalle osservazioni di Severgnini a paginate interminabili su sfilate di collezioni che quasi nessuno al mondo indosserà. Tutto senza un criterio, un pensiero critico, una scala di valori.
i magazines femminili trattano molto di moda e non sono letti solo da donne, proprio perchè la moda non è prerogativa femminile.
però: si parla di musica, cinema, politica, scienza, arte, gossip, design, architettura e abbigliamento.
il problema vero è che voi dividete in due categorie la buona e la cattiva stampa, di cui ovviamente la seconda è peculiarità femminile. quindi anna, vanity fair, marie claire sono cosa da donne... limes, l'espresso, le scienze, film tv
ovviamente sono da uomo.
come dice danryan voi avete men's health, max e robetta simile, sicuramente peggio dei femminili citati però forse l'uomo medio non legge neanche quelli mentre la donna media perlomeno si interessa di trench e ombretti. non c'è molto da essere fieri al di là della barricata.
quando semolino critica l'accozzaglia di darfur e vernissage, d&g e antropologia posso anche essere d'accordo con lui se solo vivessimo in un paese in cui ci si sveglia la mattina parlando di geometria non euclidea, si sfoglia poi la rivista di settore dei materiali fonoassorbenti e poi si discute coi figli dell'ultima tendenza dell'interior design.
per fortuna un mondo così terrificante non esiste e allora ben venga chi sfoglia vanity fair leggendo gad lerner e glenn o'brien che racconta gli anni della factory; preferisco di gran lunga l'accozzaglia di disastri ecologici, politiche del lavoro e colori e tessuti trendy della stagione al nulla.
mi diverte e rilassa leggere (tempo previsto di lettura: 10 minuti) vanity fair e non per questo credo di essere più stupida dopo averlo letto. mi piace vanity e mi piace left, sguazzo in micromega da quando esiste ma quando sono al supermercato di fronte ad un'irresistibile copertina di j.lo mi godo l'acquisto e lo condisco con un radicchio trevigiano.
la cosa davvero degradante potrebbe essere che forse siete un po' troppo maschilisti. o presuntuosi.stessa cosa.