Perché poche donne...

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TMFGKW
00martedì 31 ottobre 2006 10:20
"Sì, vabbé, tanti chilometri per lui si fanno volentieri, il locale è carino ma... la mussa dov'è che è?!?". (La traduzione credo sia superflua).

Il commento di tre genovesi carpito nell'attesa del concerto di Southside Johnny a Milano mi ha riportato alla mente la questione (tra l'altro la serata non m'è parsa avara nemmeno sotto questo punto di vista, almeno rispetto alla media...).

Perché così poche donne sono attratte dalla "nostra musica"?

Provo a dare la mia spiegazione.
Sappiamo bene che per ogni specie vivente la preoccupazione principe è la sopravvivenza della stessa. Sappiamo bene che il maschio della specie umana può (teoricamente) fecondare un numero infinito di femmine (e il suo istinto questo gli sussurra ma le inibizioni culturali hanno sovente il sopravvento). Avrebbe tutto l'interesse invece a farlo, quindi a spostarsi per incontrare il maggior numero di femmine possibile.
Sappiamo bene che, invece, la femmina della specie umana può partorire ed accudire un numero limitato di figli. Ha quindi tutto l'interesse (sempre per far sì che la specie sopravviva) a stabilirsi in un rifugio solido e a non lasciar scappare il maschio farfallone per avere il suo aiuto nel crescere la prole.

Ora, una delle tematiche principali della musica che più ci piace non è forse la strada, il viaggio, l'andare, la "White Line Fever"? Non può essere quindi, questa proposta, più allettante per l'uomo che per la donna?

Ho finito (ed è finito anche "Chicken Skin Music". Mi sa che lo rimetto da capo...).

Che ne pensate?
rootshighway
00martedì 31 ottobre 2006 11:18
Re:

Scritto da: TMFGKW 31/10/2006 10.20
Perché così poche donne sono attratte dalla "nostra musica"?



Ah, prevedo che questo topic ci darà molte soddisfazioni [SM=g27830]
D'altronde qui dentro ci saranno si e no due tre ragazze iscritte e peraltro alcune non si fanno senire da un po' [SM=g27819]

Non sono bravo con le spiegazioni sociologiche (quella vagamente "biologica-darwiniana" di TMFGKW noh mi convince [SM=g27818] ), quindi cedo il passo a qualcuno più bravo nelle astrazioni e nei teoremi

In concreto io ho sempre constatato che non si tratta di una divisione uomini-donne, quanto piuttosto di un semplice problema di conoscenza. Quando mi è capitato di far ascoltare certa "nostra musica" ad amiche ed ex ragazze (ecco appunto... [SM=g27829] ) le reazioni sono sempre stati più che positive


p.s. comunque l'altra sera al concerto di Southside Johnny non mi pare che il gentil sesso fosse in totale minoranza...tutt'altro
C'è speranza per tutti su [SM=g27828]

gotra
00martedì 31 ottobre 2006 12:08
Re: Re:

Scritto da: rootshighway 31/10/2006 11.18
D'altronde qui dentro ci saranno si e no due tre ragazze iscritte e peraltro alcune non si fanno senire da un po' [SM=g27819]



Io sono sono una ragazza e ci sono eccome!!
Certo ho 23 anni, quindi per arrivare al pari con le vostre conoscenze musicali ho ancora molti gruppi ed artisti da scoprire, ma sappiate che mangio folk dalla mattina alla sera [SM=g27828]
Johnny lo zingaro
00mercoledì 1 novembre 2006 18:29
Beh, al concerto di SJ a Londra sono stato abbordato da due splendide rockeuse cinquantenni... in preda alla solita furia alcolica anglosassone, che poi hanno desistito quando la mia ragazza mi ha "protetto". [SM=g27823]
Ammettiamolo l'eta' media della musica che vado a vedere dal vivo e' intorno ai 40-45 anni, e io non ci vedo niente di male... anzi... Magari tra una quindicina d'anni ci faccio anche un pensierino alle pollastre over 50 [SM=g27828]
rootshighway
00giovedì 2 novembre 2006 14:08

Scritto da: gotra 31/10/2006 12.08


Io sono sono una ragazza e ci sono eccome!!
Certo ho 23 anni, quindi per arrivare al pari con le vostre conoscenze musicali ho ancora molti gruppi ed artisti da scoprire, ma sappiate che mangio folk dalla mattina alla sera [SM=g27828]



azz, non mi ero accorto della tua iscrizione, che figuraccia [SM=g27813]

ottimo! benvenuta [SM=g27822]

gotra
00venerdì 3 novembre 2006 16:18
Re:

Scritto da: rootshighway 02/11/2006 14.08


azz, non mi ero accorto della tua iscrizione, che figuraccia [SM=g27813]

ottimo! benvenuta [SM=g27822]



In effetti il mio username non è troppo eplicito..
Comunque grazie per il benvenuto [SM=g27823]
Corpse Bride
00sabato 31 marzo 2007 00:49
+ng+
00sabato 31 marzo 2007 00:55
Re:

Scritto da: Corpse Bride 31/03/2007 0.49



qui vinco io [SM=g27824]

Corpse Bride
00sabato 31 marzo 2007 01:03
attento, non cantar vittoria [SM=g27832]
+ng+
00sabato 31 marzo 2007 01:09
Re:

Scritto da: Corpse Bride 31/03/2007 1.03
attento, non cantar vittoria [SM=g27832]




sto cercando di ribattere, almeno ho scoperto questo sito interessante:
link:
country women
non è male......

comunque tornando a noi Corpse,

tiè, moderna ma significativa




Modificato da +ng+ 31/03/2007 1.09
Corpse Bride
00sabato 31 marzo 2007 01:15
...illuso.

tornando a noi ng, back to the past:

+ng+
00sabato 31 marzo 2007 01:18
rilancio e vado a dormire ..... [SM=g27814]

Corpse Bride
00sabato 31 marzo 2007 01:19
patsy montana ti augura la buonanotte!

+ng+
00domenica 1 aprile 2007 09:31
vorrei riparare allo scempio di questo topic perpetrato da me e corpse bride con le nostre cow-girl riportando la discussione da tempo abbandonata sui binari iniziali.

il problema che stamane stavo bevendo tranquillamente il mio caffè (n.p. Stray Cats per darsi la carica...) e sfogliavo "Io Donna", il magazine femminile del Corriere della Sera allegato al sabato.

Arrivo alla pagina delle recensioni discografiiche (l'autore è Roberto Casalini) e leggo la mini recensione dell'ultimo Bryan Ferry che recita

"Le cover, cioe le versioni di sempreverdi della canzone, le conosce bene.Bob Dylan anche. Nel 1973 infatti il dandy Bryan Ferry, leader dei Roxy Music, se ne uscì con un album di cover, Just One of those things, che rivisitava Dylan in chiave quasi dance. Oggi torna con il soave Dylanesque che rilegge 11 brani di Bob. Imperdibile"

ora, sul giudizio non questiono, ma

1) l'album del 1973 si chiamava These Foolish things: ora qui non si tratta di errore di stampa o di cannare un titolo con una s in più: qui si è inventato un titolo che non c'entra proprio una sega!!!(per la cronaca quella citata da Casalini era una canzone di Cole Porter)

2) leggendo la sua frase sembrerebbe poi che tutto il disco fosse dedicato a dylan, invece c'era solo una versione di Hard Rain, le altre erano cover di altri artisti

3) sulle definizioni dei generi si può discutere fino alla nausea (a proposito, cos'è 'sto roots???) ma definire il glam-rock, pomposo e barocco (ma per me divertentissimo) di quel disco "DANCE" proprio no....[SM=g27825]


ora, lungi da me fare lo spocchioso sulle recensioni altrui perchè come diceva quel tale famoso "chi è senza peccato...

...ma se ci chiediamo perchè poche donne ascoltano la nostra musica...

non è forse perchè i magazines femminili le trattano come deficienti????? [SM=g27816] [SM=g27816]

oppure

non è che loro si fanno trattare come deficienti leggendoli????

alle donne del forum annidate tra il nostro "testosterone stantio" (come dice Corpse Bride) la parola........
-
Modificato da +ng+ 01/04/2007 9.32
Seminole
00domenica 1 aprile 2007 10:26
Immagino tu ti riferisca al numero con Natalie Portman in copertina. Be'. Sui settimanali femminili ci sarebbe molto da discutere. Io li trovo praticamente tutti vuoti e degradanti, da Vanity Fair a Donna Moderna. Non capisco perché tante esponenti del gentil sesso se ne autoinfliggano la lettura, quando invece riterrei opportuno consegnarli a un pubblico rogo. Ma il problema non sono davvero le recensioni dei dischi. Che saranno senz'altro superficiali, per carità (eppure una volta ho letto persino un elogio sperticato di Ryan Adams e del suo 29...). Il problema vero, secondo me, sta nella natura stessa di questi periodici, nel loro essere pastoni indefinibili dove si passa senza soluzione di continuità da reportage sul Darfur al vernissage dell'ultima boutique D&G, dal gossip del momento ai rovelli filosofici di Galimberti, dalle osservazioni di Severgnini a paginate interminabili su sfilate di collezioni che quasi nessuno al mondo indosserà. Tutto senza un criterio, un pensiero critico, una scala di valori. Intendiamoci, quello che mi infastidisce non è la mescolanza di cultura "alta" e "bassa", né il perseguimento di un pizzico di sano disimpegno; non mi aspetto, né reputo auspicabile, che Grazia o Marie Claire (potrebbero però essere mensili, questi due...) si trasformino dal giorno alla notte in MicroMega. E tuttavia mi domando come possano tante donne non sentirsi prese solennemente per il fondoschiena da giornali che zompano con sconcertante noncuranza da micragnosi consigli di economia domestica all'insistente pubblicità di capi d'abbigliamento o accessori che la lettrice media non si può permettere. A meno che io non abbia sbagliato paese e l'Italia sia in realtà una nazione dove la media salariale consente a chiunque di accattarsi gli occhialoni di Lapo o un paio di sabot in plastica da 500 euro. Scusate il moralismo, ma ogni tanto scatta. Sono pur sempre un sostenitore della mozione Mussi.
+ng+
00domenica 1 aprile 2007 10:55
Re:
teoricamente si dice che a loro i magazines di moda, a noi maschietti la Gazzetta dello sport.... [SM=g27827]:

solo che la gazzetta non si mette a fare reportage sull'Iran mischiandole alle interviste a Ronaldo....e davvero non so se sia meglio il totale disimpegno o come dici tu mischiare la rava e la fava con il rischio di non dare il giusto valore alle cose....


....il problema è anche che come è giusto rilevare le castronerie grammaticali della gazzetta e similari, è giusto rilevare come i magazines femminili sanno essere precisi solo nell'indicare il prezzo degli occhiali di Gucci, ma quando affrontano temi "seri" si vede che non sono abituati, che un tempo "erano cose di cui si occupavano gli uomini" e sono quasi in imbarazzo nel parlare di politica, cultura, ecc e finiscono per farlo con un qualunquismo davvero impressionante.... [SM=g27812]



Modificato da +ng+ 01/04/2007 10.55
Modificato da +ng+ 01/04/2007 10.56
Seminole
00domenica 1 aprile 2007 19:25
danryan
00martedì 3 aprile 2007 15:27
Re:

Scritto da: Seminole 01/04/2007 10.26
Immagino tu ti riferisca al numero con Natalie Portman in copertina. Be'. Sui settimanali femminili ci sarebbe molto da discutere. Io li trovo praticamente tutti vuoti e degradanti, da Vanity Fair a Donna Moderna. Non capisco perché tante esponenti del gentil sesso se ne autoinfliggano la lettura, quando invece riterrei opportuno consegnarli a un pubblico rogo.




...e si, hai proprio ragione. Per fortuna che per noi uomini ci sono fior fiore di riviste come Max, Men Health, ecc. Quelle si che sono scritte veramente bene e piene di articoli interessanti...

Seminole
00mercoledì 4 aprile 2007 14:43
Re: Re:

Scritto da: danryan 03/04/2007 15.27


Per fortuna che per noi uomini ci sono fior fiore di riviste





Cosa che, peralttro, non ha detto nessuno. Affermare che Grazia, o chi per essa, è una pessima rivista non mi pare equivalga a dire, per automatismo, che i decerebrati che si abbonano a Men's Health per i consigli su come sviluppare gli addominali leggano invece un prodotto editoriale stimolante o ben fatto. E comunque la diffusione di questi periodici (orrendissimi, va da sé) presso il pubblico maschile non è capillare quanto quella degli omologhi presso il pubblico femminile.
Corpse Bride
00mercoledì 4 aprile 2007 23:55

Scritto da: +ng+ 01/04/2007 9.31
...ma se ci chiediamo perchè poche donne ascoltano la nostra musica...
non è forse perchè i magazines femminili le trattano come deficienti????? [SM=g27816] [SM=g27816]
oppurenon è che loro si fanno trattare come deficienti leggendoli????


due errori in una sola affermazione.
del perchè poche donne ascoltino la vostra musica si potrebbe parlare in eterno senza arrivare mai ad una conclusione, ovvio. alcune delle ragioni potrebbero risiedere nella minore inclinazione verso un impatto sonoro mascolino ed aggressivo, rude e sgarbato come spesso molti dei vostri ascolti posseggono; poi ci sarebbe da dire che molte delle riviste musicali sono poco girl-friendly, hanno pregiudizi nei confronti di intelligenza, abilità ed interessi del gentil sesso (conseguenza diretta del pensiero privato di molti uomini e anche tante donne) ed approcciano la rivista (scrittura, grafica etc...) da un punto di vista meno curato e più maschile.

poi c'è anche quel piccolo particolare che vede molta della musica rock e la musica in generale piuttosto sessista... trasversalmente da aerosmith a 50cent a van halen e mick jagger, ci siamo viste bombardare di immagini di donne oggetto, testi pregni di testosterone e arroganza e così via. non sono una sociologa e non sto affrontando neanche troppo seriamente la discussione, però vi assicuro che materia di dibattito ce n'è.

Scritto da: Seminole 01/04/2007 10.26
Sui settimanali femminili ci sarebbe molto da discutere. Io li trovo praticamente tutti vuoti e degradanti, da Vanity Fair a Donna Moderna. Non capisco perché tante esponenti del gentil sesso se ne autoinfliggano la lettura, quando invece riterrei opportuno consegnarli a un pubblico rogo.
Il problema vero, secondo me, sta nella natura stessa di questi periodici, nel loro essere pastoni indefinibili dove si passa senza soluzione di continuità da reportage sul Darfur al vernissage dell'ultima boutique D&G, dal gossip del momento ai rovelli filosofici di Galimberti, dalle osservazioni di Severgnini a paginate interminabili su sfilate di collezioni che quasi nessuno al mondo indosserà. Tutto senza un criterio, un pensiero critico, una scala di valori.


i magazines femminili trattano molto di moda e non sono letti solo da donne, proprio perchè la moda non è prerogativa femminile.
però: si parla di musica, cinema, politica, scienza, arte, gossip, design, architettura e abbigliamento.
il problema vero è che voi dividete in due categorie la buona e la cattiva stampa, di cui ovviamente la seconda è peculiarità femminile. quindi anna, vanity fair, marie claire sono cosa da donne... limes, l'espresso, le scienze, film tv [SM=g27828] ovviamente sono da uomo.
come dice danryan voi avete men's health, max e robetta simile, sicuramente peggio dei femminili citati però forse l'uomo medio non legge neanche quelli mentre la donna media perlomeno si interessa di trench e ombretti. non c'è molto da essere fieri al di là della barricata.

quando semolino critica l'accozzaglia di darfur e vernissage, d&g e antropologia posso anche essere d'accordo con lui se solo vivessimo in un paese in cui ci si sveglia la mattina parlando di geometria non euclidea, si sfoglia poi la rivista di settore dei materiali fonoassorbenti e poi si discute coi figli dell'ultima tendenza dell'interior design.
per fortuna un mondo così terrificante non esiste e allora ben venga chi sfoglia vanity fair leggendo gad lerner e glenn o'brien che racconta gli anni della factory; preferisco di gran lunga l'accozzaglia di disastri ecologici, politiche del lavoro e colori e tessuti trendy della stagione al nulla.
mi diverte e rilassa leggere (tempo previsto di lettura: 10 minuti) vanity fair e non per questo credo di essere più stupida dopo averlo letto. mi piace vanity e mi piace left, sguazzo in micromega da quando esiste ma quando sono al supermercato di fronte ad un'irresistibile copertina di j.lo mi godo l'acquisto e lo condisco con un radicchio trevigiano.

la cosa davvero degradante potrebbe essere che forse siete un po' troppo maschilisti. o presuntuosi.stessa cosa. [SM=g27828] [SM=g27837]
+ng+
00giovedì 5 aprile 2007 00:34
....mi collego adesso e vedo che finalmente abbiamo un parere dell'altra parte: vado con ordine

1) sul rock maschilista, MACHISTA e aggressivO che tiene lontano le donne: non SONO D'ACCORDO: giracchiando Freeforumzone ho scoperto un sito/forum di fans degli Aerosmith (gruppo per il quale nutro un ammirazione non commisurata ai reali meriti...). Il sito è fatto da una ragazza e tra gli utenti la maggior parte sono donne: l'heavy metal in genere, che generalmente è più "machista" di molti "sfigati" senza speranza che ci pregiamo di ascoltare attrae molto pubblico femminile: io una bella metallara che butta il regiseno agli Slayer ce la vedo, se una butta il regiseno a Micah P hanson secondo me lui scende dal palco e glielo restituisce...e chiede pure scusa.... [SM=g27828]

A parte scherzi, diciamo piuttosto che l'atteggiamento dimesso e poco interessato all'immagine che aleggia nel genere "roots" (con le eccezioni del caso ovviamente...) non riesce a solleticare alcun gusto estetico dell'altro sesso....forse provoco un po' ma non siamo molto lontani dalla realtà


sulle riviste poco Girl-friendly potresti avere ragione ma dipende da cosa intendi: quando il MUcchio diventò settimanale fece una scelta e un ragionamento in tal senso, ma il risultato fu disastroso perche anche lì essere girl-friendly fu scambiato coll'essere "fashion"

Rolling Stones a volte pubblica splendidi articoli di storia del rock della redazione americana, poi rovina tutto perchè se l'articolo parla dei Led Zeppelin allora ci spara un bel servizio di moda con modelle/i vestiti come Robert Plant: è questo che intendi come "girl friendly"??? magari ci potrebbe provare anche Carù ---una bella intervista a Jimmy Buffett seguita da un bel servizio sulla moda nelle Hawaii....secondo me Seminole lo farebbe volentieri [SM=g27828]

ne io ne come ha già puntualizzato seminole ci siamo minimamente azzardati a confrontare i giornali femminili con i maschili: i primi sono MOOOOOOlto meglio!!!!(io infatti Io Donna del corriere lo leggo...) Il problema era più sul fatto che se prendi l'Espresso sai che il taglio è serio, persino quando metteva regolarmente tette in copertina, e non rischi di non capire la differenza tra avere problemi di peso e avere problemi a trovare cibo in Africa: è questa confusione che ci sembrava pericolosa........i giornali dei maschi non la fanno: parlano solo di figa, steroidi e macchine.....da lì non si scappa [SM=g27825]

abbiamo tutti bisogno di leggerezza e svago......ma non confondiamo i confini.......il problema non è leggere Vanity Fair....il problema è avere Vanity Fair come unico veicolo di informazione anche per politica , arte, design,....ecc,,,ecc


Film TV da uomo??? ma se il direttore è una donna??? e ti assicuro, non una donna qualsiasi........vale almeno 100 uomini [SM=g27828]


siamo maschilisti? po' darsi, spero di no sinceramente, il tutto parte da una statistica che riconoscerai essere reale, e che il primo post di questo thread ben descriveva ..........e io purtroppo ho il brutto vizio di chiedermi sempre perchè e di non darlo per scontato.......

basta così.....faccio continuare seminole.... [SM=g27822]
rootshighway
00giovedì 5 aprile 2007 00:54
Non entro nel merito della discussione dei settimanali "femminili" vs. "maschili" perchè non li conosco se non di striscio, non ne leggo nemmeno uno e in generale mi risultano abbastanza insignificanti entrambi

Sulla questione musica invece non riesco proprio a capire dove stia il problema. Se ci si riferisce all'Italia direi che certa musica, diciamo genericamente roots giusto per intenderci, insomma quella che gira sul nostro sito, è ascoltata poco dal pubblico femminile quanto da quello maschile e soltanto perchè non viene fatta sentire/ non è conosciuta dalle nostre parti. Tutto qui.
Non credo ci siano divisioni sociologiche o sessiste alla base di tutto ciò
In America, Inghilterra, Germania, Olanda, posti dove è più seguita non ci sono divisioni di sorta.
Non posso fare sondaggi, ovvio, ma portare solo esempi concreti: ho avuto più di un'amica che ha sempre apprezzato la musica americana/ roots/ rock che le ho fatto ascoltare
Inoltre il genere propriamente roots è mediamente popolato molto di più da donne rispetto ad esempio al cosiddetto rock mainstream: ci sono un sacco di cantautrici e tra l'altro sono nella media molto brave, anzi direi che - constatazione del tutto personale - negli ultimi anni hanno saputo dare al genere molta più freschezza dei loro colleghi maschi [SM=g27822]

Viva "l'altra metà del cielo" [SM=g27824]

+ng+
00giovedì 5 aprile 2007 01:06
Re:

Scritto da: rootshighway 05/04/2007 0.54
Sulla questione musica invece non riesco proprio a capire dove stia il problema. Se ci si riferisce all'Italia direi che certa musica, diciamo genericamente roots giusto per intenderci, insomma quella che gira sul nostro sito, è ascoltata poco dal pubblico femminile quanto da quello maschile e soltanto perchè non viene fatta sentire/ non è conosciuta dalle nostre parti. Tutto qui.
Non credo ci siano divisioni sociologiche o sessiste alla base di tutto ciò
Viva "l'altra metà del cielo" [SM=g27824]




.....a volte sai essere talmente politically correct che mi viene da chiamarti Fabio Fazio [SM=g27827]: [SM=g27828]

......tutto assolutamente ineccepibile, sopratutto per quanto riguarda le cantautrici: lucinda Williams, ma anche Natalie merchant, Gillian Welch, Mary Ghautier...............la lista è lunga

ma su questa parità di numeri tra "interessati" e interessate" continuo a dubitare un poco......basta passare una giornata intera in un negozio di cd (di genere, diciamo Carù per capicri) e contare i clienti M e quelli F...........

poi ovviamente NON E' UN PROBLEMA, è solo una constatazione "pour parler" [SM=g27811]
+ng+
00giovedì 5 aprile 2007 01:09
...e ti do ragione su un'altra cosa: è una questione soprattutto italiana,in europa in questo senso la differenza non si nota [SM=g27822]
Corpse Bride
00giovedì 5 aprile 2007 01:23
Re:

Scritto da: +ng+ 05/04/2007 0.34
1) sul rock maschilista, MACHISTA e aggressivO che tiene lontano le donne: non SONO D'ACCORDO:....se una butta il regiseno a Micah P hanson secondo me lui scende dal palco e glielo restituisce...e chiede pure scusa.... [SM=g27828]
...l'atteggiamento dimesso e poco interessato all'immagine che aleggia nel genere "roots" (con le eccezioni del caso ovviamente...) non riesce a solleticare alcun gusto estetico dell'altro sesso....forse provoco un po' ma non siamo molto lontani dalla realtà

sulle riviste poco Girl-friendly potresti avere ragione ma dipende da cosa intendi: quando il MUcchio diventò settimanale fece una scelta e un ragionamento in tal senso, ma il risultato fu disastroso perche anche lì essere girl-friendly fu scambiato coll'essere "fashion"

abbiamo tutti bisogno di leggerezza e svago......ma non confondiamo i confini.......il problema non è leggere Vanity Fair....il problema è avere Vanity Fair come unico veicolo di informazione anche per politica , arte, design,....ecc,,,ecc

Film TV da uomo??? ma se il direttore è una donna??? e ti assicuro, non una donna qualsiasi........vale almeno 100 uomini [SM=g27828]


come prendi tutto alla lettera ennegì! gli aerosmith hanno sempre stuzzicato anche me e sono tra i miei primi ascolti... voi ponevate domande, io ho solo provato ad abbozzare qualche risposta. niente di quello che ho detto è necessariamente vero nè intelligente o condivisibile, semplicemente ho accennato qualche caratteristica che mi ha sempre dato da pensare.
di sicuro i bikini e le tette che imperversavano tra gli anni 80 e 90 nei video della maggior parte dei singoli rock non hanno giocato a favore... magari neanche contro, per carità. poi boh... sarà che preferisco kat bjelland a joe perry.
diciamo poi invece che se si lancia un reggiseno al 70% degli artisti indie è probabile che siano meravigliosamente gay e quindi al massimo lo userebbero come fioriere.

poi: l'essere orgogliosamente antifashion non è che sia un merito, eh. milioni di ragazzette sono andate in giro in flanella per mezzo decennio, non è una questione di estetica o coolness... semplicemente per qualche ragione che forse pesca un po' qua e un po' là questo genere non attecchisce. bon, si vive lo stesso. tra l'altro come dice bene fabio è il genere in sè che qui genera poco entusiasmo, trasversalmente ai sessi.

quando parlo di girl-unfriendly non intendo dire che bisognerebbe aggiungere fiocchetti o merletti, nè rubriche di stile o costume... ad ogni rivista di settore la sua specializzazione, sperando che sia portata avanti con cognizione di causa, proprietà dei mezzi e consapevolezza; spesso l'editoria italiana dimentica che un articolo deve essere oltre che scritto, scritto bene... che la grafica non è un accessorio superfluo e che servono attenti studi prima di proporre una rivista a chi capita con quello che capita tra le mani.
insomma, copertine come quelle di crosby, la williams e fogerty richiedono stomaco... ma chiedere anche solo ad un passante un consiglio su una foto decente per la copertina? sai, uno dovrebbe venderlo un giornale.

non me la sento di criminalizzare chi legge solo un vanity fair perchè penso che sia decisamente meglio un'informazione approssimativa rispetto alla totale ignoranza; così se capiterà di sentire nominare kofi annan o il darfur perlomeno si saprà che si tratta di una persona nel primo e una regione nel secondo caso... e spesso si tratta di universitari.

emanuela martini ha tutta la mia stima quando piazza un bel DIECI sotto la recensione de la fabbrica di cioccolato e anche piera detassis in fondo è una donna alla guida di una rivista cinematografica.


+ng+
00giovedì 5 aprile 2007 10:54
Re: Re:

Scritto da: Corpse Bride 05/04/2007 1.23

come prendi tutto alla lettera ennegì! gli aerosmith ....




...ma pigliavo gli aerosmith non perchè da te citati ma xchè mi era appunto caduto l'occhio sul sito del fan-club...vale per tutti i gruppi hard -rock o pseudo-tali con pin-up mezze biotte nei video e con un seguito molto ricco di presenze rosa



diciamo poi invece che se si lancia un reggiseno al 70% degli artisti indie è probabile che siano meravigliosamente gay e quindi al massimo lo userebbero come fioriere.



[SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828] questa è buona......



quando parlo di girl-unfriendly non intendo dire che bisognerebbe aggiungere fiocchetti o merletti, nè rubriche di stile o costume... ad ogni rivista di settore la sua specializzazione, sperando che sia portata avanti con cognizione di causa, proprietà dei mezzi e consapevolezza; spesso l'editoria italiana dimentica che un articolo deve essere oltre che scritto, scritto bene... che la grafica non è un accessorio superfluo e che servono attenti studi prima di proporre una rivista a chi capita con quello che capita tra le mani.
insomma, copertine come quelle di crosby, la williams e fogerty richiedono stomaco... ma chiedere anche solo ad un passante un consiglio su una foto decente per la copertina? sai, uno dovrebbe venderlo un giornale.



pienamente d'accordo.....anche se forse molte carenze vanno ricondotte anche alla povertà di mezzi che il genere di stampa ha (o di siti anche, rimanendo in casa nostra potresti suggerire al nostro direttore come render più girl-friendly anche Rootshighway.......però conta che con tutto l'impegno che ci mette non può contare su un ufficio marketing e un ufficio grafico in quel di Spino D'Adda....anche questo in qualche modo va tenuto in considerazione per lui come per tutte le testate di genere dal Buscarù a Jam (che già un po' si impegna nella grafica)...

solo attenta a non cadere nell'errore contrario: non è che ai maschi non piacciano le cose "belle" e fashion, la stessa grafica del nostro sito mi sembra molto bella e studiata anche con uno sguardo all'estetica e non solo al discorso di rendere subito evidente di che cosa tratta il sito (la strada, le radici, ecc...)....magari rispetto al pubblico femminile mettono la cosa in secondo ordine, ma ti assicuro che mi fa piacere leggere Rolling Stones o Io Donna che sono fatti bene, solo mi chiedo come mai non si faccia anche il passo in più di riempirli con contenuti sempre all'altezza e non con articoletti buttati lì per essere letti in spiaggia o sul treno (o per noi maschi in un altro posto che non specifico... [SM=g27824]



non me la sento di criminalizzare chi legge solo un vanity fair perchè penso che sia decisamente meglio un'informazione approssimativa rispetto alla totale ignoranza; così se capiterà di sentire nominare kofi annan o il darfur perlomeno si saprà che si tratta di una persona nel primo e una regione nel secondo caso... e spesso si tratta di universitari.




anche qui pienamente d'accordo sul meglio questo che niente...



Alright Guy
00giovedì 5 aprile 2007 12:11
Si è detto di tutto sulle "riviste femminili".
La critica principale sembra essere che sono un'accozzaglia di informazioni senza senso.... in parte è vero ma ricordiamoci che siamo in Italia e quindi quel tipo di rivista per vendere deve mostrare le pubblicità di scarpe e borse, articoli sul grande fratello ed amici(lo seguono in milioni) poi articoli del tipo "cosa fare se lui ti tradisce" oppure "10 mosse per riaccendere la passioni" e simili. Oltre questo c'è anche qualche articolo sull'ultimo film in sala, un disco o anche argomenti un pò più seri.... Non saranno trattati in maniera completa ma almeno se ne parla.


Ma il problema principale( e qui non vorrei essere maschilista) è che le riviste di gossip si moltiplicano anno dopo anno.....
entri in edicola e trovi Oggi, Chi, Di più, di meno, Perchè, Novella 2000,3000,4000 ecc... e Queste sono riviste lette principalmente dalle donne e vendono milioni di copie.
Sembra che alle ragazze interessa più sapere se una si è rifatta o se quell'altra si è lasciata con il ragazzo piuttosto che di musica o altro
Seminole
00venerdì 6 aprile 2007 00:43
Re:

Scritto da: Corpse Bride 04/04/2007 23.55

i magazines femminili trattano molto di moda e non sono letti solo da donne, proprio perchè la moda non è prerogativa femminile.
però: si parla di musica, cinema, politica, scienza, arte, gossip, design, architettura e abbigliamento.
il problema vero è che voi dividete in due categorie la buona e la cattiva stampa, di cui ovviamente la seconda è peculiarità femminile. quindi anna, vanity fair, marie claire sono cosa da donne... limes, l'espresso, le scienze, film tv [SM=g27828] ovviamente sono da uomo.
come dice danryan voi avete men's health, max e robetta simile, sicuramente peggio dei femminili citati però forse l'uomo medio non legge neanche quelli mentre la donna media perlomeno si interessa di trench e ombretti. non c'è molto da essere fieri al di là della barricata.

quando semolino critica l'accozzaglia di darfur e vernissage, d&g e antropologia posso anche essere d'accordo con lui se solo vivessimo in un paese in cui ci si sveglia la mattina parlando di geometria non euclidea, si sfoglia poi la rivista di settore dei materiali fonoassorbenti e poi si discute coi figli dell'ultima tendenza dell'interior design.
per fortuna un mondo così terrificante non esiste e allora ben venga chi sfoglia vanity fair leggendo gad lerner e glenn o'brien che racconta gli anni della factory; preferisco di gran lunga l'accozzaglia di disastri ecologici, politiche del lavoro e colori e tessuti trendy della stagione al nulla.
mi diverte e rilassa leggere (tempo previsto di lettura: 10 minuti) vanity fair e non per questo credo di essere più stupida dopo averlo letto. mi piace vanity e mi piace left, sguazzo in micromega da quando esiste ma quando sono al supermercato di fronte ad un'irresistibile copertina di j.lo mi godo l'acquisto e lo condisco con un radicchio trevigiano.

la cosa davvero degradante potrebbe essere che forse siete un po' troppo maschilisti. o presuntuosi.stessa cosa. [SM=g27828] [SM=g27837]



Appena possibile approfondirò... Nel frattempo:

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