Re: Re: Re: Re: Re: Re: Perché molti credono nell'evoluzione?
Pino2019, 10/06/2020 07:30:
Nell’articolo da te citato è scritto a chiare lettere che, secondo il principio metodologico denominato “Rasoio di Ockham”, fra due o più teorie CHE SPIEGANO EGUALMENTE BENE CIÒ CHE VIENE OSSERVATO, si deve preferire la più semplice, e che il mancato uso del rasoio di Ockham è una caratteristica delle pseudoscienze.
Ma viene anche detto che non neccessariamente la più semplice è quella corretta
Se sbaglio, riporta una parte dell’articolo dove si fa un esempio del contrario.
La risposta più comune è che le teorie più semplici hanno più probabilità di essere vere. Questa tesi però non è così scontata come potrebbe sembrare: qualunque sia la nostra definizione di semplicità, la storia della scienza ci mostra molti esempi di teorie più complicate che hanno soppiantato teorie più semplici. Galileo pensò per tutta la vita che le orbite dei pianeti fossero circolari e non accettò l’idea di Keplero delle orbite ellittiche, che gli sembrava incompatibile con la semplicità e la bellezza della natura; ma su questo Keplero aveva ragione e Galileo aveva torto: le orbite dei pianeti sono ellittiche. Qualunque sia la nostra definizione di semplicità, è difficile negare che i 118 elementi chimici attualmente noti formano un quadro più complesso delle 33 sostanze elementari identificate da Lavoisier e delle quattro di Empedocle (aria, acqua, terra, fuoco). La fisica subatomica di oggi, con i suoi numerosi tipi di particelle elementari, è un modello molto più intricato di quella del primo Novecento, che si fermava a protoni, neutroni ed elettroni. Per non parlare della cosmologia o della biologia: nell’universo ci sono centinaia di miliardi di galassie, ognuna delle quali può contenere centinaia di miliardi di stelle, e anche rimanendo sulla Terra le specie viventi sono così tante che non è possibile nemmeno stimarne il numero con precisione. Si potrebbero fare molti altri esempi, ma le conclusioni sono chiare. In generale non si può dire né che la natura preferisca le forme semplici a quelle complesse, né tantomeno che le teorie tendano a diventare progressivamente più semplici man mano che avanza il progresso scientifico.
Pino2019, evidentemente non capisci quello che leggi.
Qui si dice che il “Rasoio di Ockham” va utilizzato nel modo giusto ed al momento giusto! Per prima si fa una selezione delle teorie più corrispondenti a ciò che viene osservato, e poi si usa il “Rasoio di Ockham”. Gli esempi da te riportati lo dimostrano.
Ti rispiego in altre parole quello che ti ho già spiegato nel mio [post #213 del 08/06/2020 ore 16:43]. Prendiamo in considerazione le teorie prese in considerazione per spiegare il “Sistema Eliocentrico”.
1) Per prima cosa, si scartano sia la teoria tolemaica che prevede un solo epiciclo per ogni pianeta, sia la teoria galileiana che non prevede alcun epiciclo, in quanto teorie che rappresentavano bene la realtà vista coi mezzi che la scienza metteva a disposizione degli scienziati all’epoca in cui dette teorie erano state formulate, ma non rappresentano la realtà vista coi mezzi che la scienza mette a disposizione degli scienziati oggi.
2) Poi scartiamo le “rivisitazioni” di dette teorie che prevedono un numero di epicicli maggiore di quello previsto all’epoca in cui tali teorie furono formulate per la prima volta, ma comunque insufficiente per rappresentare la realtà vista coi mezzi che la scienza oggi mette a disposizione degli scienziati.
3) Infine confrontiamo fra loro :
3A) la teoria tolemaica “rivisitata” utilizzando un numero di epicicli tale da ottenere una descrizione della realtà compatibile con quella vista coi mezzi che la scienza oggi mette a disposizione degli scienziati;
3B) la teoria galileiana “rivisitata” utilizzando un numero di epicicli tale da ottenere una descrizione della realtà compatibile con quella vista coi mezzi che la scienza oggi mette a disposizione degli scienziati;
3C) la teoria kepleriana “rivisitata” utilizzando orbite ellittiche con parametri tali da ottenere una descrizione della realtà compatibile con quella vista coi mezzi che la scienza oggi mette a disposizione degli scienziati;
4) notiamo che le 3 teorie suddette hanno eguale capacità di rappresentare la realtà, ma la terza è
la più semplice delle 3, quindi, in applicazione del “Rasoio di Ockham”, possiamo affermare che la teoria kepleriana è la più attendibile.
5) Certo se avessimo saltato i punti 3A e 3B saremmo arrivati alla conclusione che il sistema più semplice è il sistema galileiano senza epicicli, che coi mezzi che la scienza oggi mette a disposizione degli scienziati, sappiamo essere distante dalla realtà. Questa è l’applicazione errata del “Rasoio di Ockham”, questa è la “Motosega di Ockham”; questo è l’errore da cui il CICAP mette in guardia; questo è l’errore che tu fai.
Lo stesso ragionamento si può applicare ad ogni altro esempio riportato nell’articolo del CICAP da te linkato.
www.cicap.org/n/articolo.php?id=278423