Volevo spezzare una lancia in favore di Luca Orlandi
Premetto che non conosco Luca Orlandi e non lo valuto come persona ma lo valuto da spettatore che l’ha sempre visto in corsa.
Già una volta volevo intervenire perché non mi sembra giusto che ogni volta che si parli di tris in cui uno vede poco chiaro si tiri fuori il nome di Luca Orlandi che è un professionista di indubbie capacità che al momento (non so se per scelta sua o imposizione di altri) non sta correndo in tris e soprattutto è una persona che se aveva delle responsabilità ha già pagato.
Io ricordo un’intervista che Luca Orlandi rilasciò a Fabio Bartolini ed era un’intervista nella quale Luca parlava con il cuore in mano (e, non conoscendolo come persona ma solo come driver, mi fece una bellissima impressione) e pressappoco diceva: “Io ho fatto degli errori in passato, li ho pagati, ho ripreso con questi pochi cavallini miei e di amici che hanno capito che sono cambiato e mi hanno dato fiducia. Poi se verranno altri proprietari che mi daranno fiducia bene, altrimenti se per qualcuno devo continuare a pagare vorrà dire che continuerò a pagare e continuerò a fare tranquillamente le reclamare con questi cavallini”.
Chiedo scusa se ho virgolettato parole che non posso ovviamente ricordare a memoria, però ricordo benissimo il senso del discorso che pressappoco era quello.
Luca Orlandi (che negli anni in cui scoppiò lo scandalo relativo alle tris truccate era un giovane driver in ascesa, emergente, preparato e scaltro in pista) può aver fatto degli errori, errori per i quali ha pagato sia con il lungo appiedamento di un anno e mezzo (appiedamento che oltre a lui colpì altri professionisti operanti in Toscana, se non ricordo male Massimo Barbini, Leonardo Cherubini, Leif Berggren e Sven Berggren, tutte persone che poi con il tempo e con il lavoro sono riuscite a riemergere dalla polvere in cui erano caduti) sia con l’allontanarsi di molti proprietari.
Io non so se Orlandi era innocente o colpevole, la giustizia sportiva lo giudicò colpevole, il pubblico toscano dalla tribuna quando si è trattato di fischiare sue condotte di corsa poco chiare lo ha fatto, quando ha vinto delle belle corse lo ha applaudito: a me sembra che un professionista del valore di Luca abbia già dato, non credo che in Italia sia stato l’unico a fare cose poco pulite.
Siamo tutti per un ippica pulita ed è giusto che chi sbaglia sia punito, però io in definitiva non capisco perché ora che lui le tris non le corre si continui ad additarlo: avrà sbagliato ma non ha mica ammazzato nessuno; altrimenti se a Milano fanno una combine tiriamo i sassi a Luca Orlandi, se ad Aversa annullano una corsa tiriamo i sassi a Luca Orlandi, se domani c’è sciopero delle corriere tiriamo i sassi a Luca Orlandi e se aumenta il prezzo del pane tiriamo i sassi a Luca Orlandi …
In chiusura, volevo segnalare quante volte Luca Orlandi si è messo in mostra con soggetti di qualità piuttosto modesta e non semplici (Zelmer Caf, Brava Pal, Trovatore, Cahled, Desix, ecc.) tanto che su “Lo Sportsman” Vieri Berti lo ha ribattezzato “Cadorna II” facendo ovviamente riferimento al soprannome storico del capostipite degli Orlandi (il mitico Orlandino) che era “Generale Cadorna”.
Concludo nell’augurare a Luca Orlandi un futuro in cui una grande scuderia si accorga di lui in maniera che possa dimostrare che gli errori di gioventù sono rimasti solo un brutto ricordo, che sa guidare meglio di tanti altri e che è un vero generale!
“Generale sotto la collina … che torneremo ancora a cantare e a farci fare l’amore, l’amore dalle infermiere …”