Faroaldo
00venerdì 2 luglio 2010 14:54
Le lingue sono un vero DNA culturale che sopravvive nel tempo e che testimonia di avvenimenti storici e di legami etnici anche molto lontani: costituiscono uno straordinario elemento di archeologia vivente.
Gli studiosi dividono le lingue neo-latine in due grandi ceppi: quelle gallo-romanze e quelle romanze meridionali. Il primo ceppo comprende gli idiomi derivati dalla sovrapposizione del latino a lingue celtiche e sono il Portoghese, il Gallego, il Catalano, il Francese, il Vallone, l’Arpitano (o Franco-Provenzale), il Ladino, il Romancio, il Veneto (e l’Istro-Veneto), il Friulano, le parlate Occitane e quelle Padane (o Gallo-Italiche), a loro volta suddivise in Piemontese, Lombardo occidentale, Lombardo orientale, Ligure, Emiliano e Romagnolo. Il secondo ceppo comprende le parlate derivate dalla sovrapposizione del latino su lingue di tipo mediterraneo e sono il Toscano, il Sardo, il Corso, il Castigliano, il Rumeno e l’Italiano (Mediano, Meridionale intermedio e Meridionale estremo o Siciliano). I due grandi ceppi sono divisi dalla cosiddetta Linea Gotica, che corre sullo spartiacque dell’Appennino tosco-emiliano fra Massa e Senigallia. Le lingue parlate in Padania sono fra di loro “sorelle” e lo sono con le altre lingue gallo-romanze dell’Europa occidentale mentre hanno un rapporto di sola “cuginanza” con quelle parlate in Italia. E’ perciò senz’altro falso sostenere che le lingue padane siano dialetti dell’Italiano e non deve neppure trarre in inganno l’attuale diffusione del Toscano italianizzato: prima dell’unità nessuno in Padania (ma neppure nel Meridione) parlava abitualmente l’Italiano che è stato imposto attraverso l’opera delle scuole, delle caserme e con la radio e la televisione. Oggi l’Italiano è da intendersi quale “lingua franca” ma le vere lingue naturali dei nostri popoli sono altre, che servono da marcatori precisi di parentele e di aspirazioni oggettive a comunanze e divisioni. Se si vuole assumere la lingua quale fattore privilegiato di scelte politiche, siamo certo più affini agli Occitani, ai Provenzali e ai Catalani che non agli abitanti della penisola italiana.
Pius Augustus
00venerdì 2 luglio 2010 14:57
ma questo chi è il barista della tua osteria? ah no è un architetto che collabora con padania libera
ma che esperti sono quelli cui attinge comicaldo. Di sicuro manco lui sa chi è giustiniano.
Faroaldo
00venerdì 2 luglio 2010 15:03
Re:
Pius Augustus, 02/07/2010 14.57:
ma questo chi è il barista della tua osteria? ah no è un architetto che collabora con padania libera
ma che esperti sono quelli cui attinge comicaldo. Di sicuro manco lui sa chi è giustiniano.
E' un architetto del paesaggio di riconosciuto valore.
Pius Augustus
00venerdì 2 luglio 2010 15:05
Re: Re:
Faroaldo, 02/07/2010 15.03:
E' un architetto del paesaggio di riconosciuto valore.
riconosciuto da chi, da te? o dal club del peto?
comunque un architetto che cazzo ne sa di queste cose? e difatti dice le solite scempiaggini.
Pius Augustus
00venerdì 2 luglio 2010 15:07
Re: Re: Re:
Pius Augustus, 02/07/2010 15.05:
riconosciuto da chi, da te? o dal club del peto?
comunque un architetto che cazzo ne sa di queste cose? e difatti dice le solite scempiaggini.
ahahaha il buffone collabora con libero!
beh con un attestato di serietà del genere, direi che potete dargliela la membership del club del peto
Faroaldo
00venerdì 2 luglio 2010 15:11
Re: Re: Re:
Pius Augustus, 02/07/2010 15.05:
riconosciuto da chi, da te? o dal club del peto?
comunque un architetto che cazzo ne sa di queste cose? e difatti dice le solite scempiaggini.
Un architetto puo' studiare ed informarsi ...
Pius Augustus
00venerdì 2 luglio 2010 15:17
Re: Re: Re: Re:
Faroaldo, 02/07/2010 15.11:
Un architetto puo' studiare ed informarsi ...
si, lui farebbe bene a farlo.
Faroaldo
00venerdì 2 luglio 2010 15:27
Re: Re: Re: Re: Re:
Pius Augustus, 02/07/2010 15.17:
si, lui farebbe bene a farlo.
Tutto quello che cita Oneto, come quello che cito io, e' tratto dalla letteratura scientifica, quello che sostieni tu dai sussidiari delle elementari o al massimo qualche polveroso libro di scuola italiota ...
Faroaldo
00venerdì 2 luglio 2010 15:30
Re: Re: Re: Re:
Pius Augustus, 02/07/2010 15.07:
Collabora con l'unico giornale che gli permette di scrivere quello che scrive ... Tutti gli altri sono compattamente schierati con l'italia unita ...
Pius Augustus
00venerdì 2 luglio 2010 16:06
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Faroaldo, 02/07/2010 15.27:
Tutto quello che cita Oneto, come quello che cito io, e' tratto dalla letteratura scientifica, quello che sostieni tu dai sussidiari delle elementari o al massimo qualche polveroso libro di scuola italiota ...
si, certo. Forse un libro di scuola ti avrebbe fatto bene, sai ci sono parecchi paragrafi su giustiniano.
Faroaldo
00venerdì 2 luglio 2010 17:43
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Pius Augustus, 02/07/2010 16.06:
si, certo. Forse un libro di scuola ti avrebbe fatto bene, sai ci sono parecchi paragrafi su giustiniano.
Sai, per tua sfortuna ho concluso i miei studi col massimo dei voti, quindi i libri li ho conosciuti piu' di te. Ad ogni modo molti libri di scuola italiani fanno discretamente schifo e non sono aggiornati. Molto meglio farsi una sana cultura da autodidatti.
Pius Augustus
00venerdì 2 luglio 2010 18:01
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Faroaldo, 02/07/2010 17.43:
Sai, per tua sfortuna ho concluso i miei studi col massimo dei voti, quindi i libri li ho conosciuti piu' di te. Ad ogni modo molti libri di scuola italiani fanno discretamente schifo e non sono aggiornati. Molto meglio farsi una sana cultura da autodidatti.
eh puoi capire la qualità della scuola che hai fatto, se manco sai chi è giustiniano e sei uscito col massimo dei voti. Ma daltronde vista la tua età sarà stata la scuola del sei politico.
Faroaldo
00venerdì 2 luglio 2010 18:22
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Pius Augustus, 02/07/2010 18.01:
eh puoi capire la qualità della scuola che hai fatto, se manco sai chi è giustiniano e sei uscito col massimo dei voti. Ma daltronde vista la tua età sarà stata la scuola del sei politico.
Non sono cosi' vecchio ...
DarkWalker
00sabato 3 luglio 2010 20:17
beh se ti fai anche curare da medici autodidatti si possono capire i tuoi molti scompensi. Cmq anche il lombardo è una lingua neolatina, il cui lascito celtico è semplicemente irrisorio.
Quando te lo dissi però negasti con forza la valenza etnoculturale di una lingua :D (fai proprio pena)
Faroaldo
00sabato 3 luglio 2010 20:39
Re:
DarkWalker, 03/07/2010 20.17:
beh se ti fai anche curare da medici autodidatti si possono capire i tuoi molti scompensi. Cmq anche il lombardo è una lingua neolatina, il cui lascito celtico è semplicemente irrisorio.
Quando te lo dissi però negasti con forza la valenza etnoculturale di una lingua :D (fai proprio pena)
E' una lingua galloromanza. Il lascito celtico sta nella fonetica, nella struttura della frase ed in molti vocaboli. E' irrisorio o non irrisorio quanto quello sul francese. Lingua di celti romanizzati, quindi etnicamente celti. Non ho mai negato la valenza etnoculturale di una lingua in tutti i casi, ho detto che spesso lingua ed etnia non coincidono, come dimostrano il latino o oggi l'inglese e il francese, parlati da decine di paesi. Cosa c'e' che fa pena in tutto cio'?
DarkWalker
00sabato 3 luglio 2010 21:01
le lingue gallo romanze sono lingue neolatine, esattamente come il francese. Tutta la lingua e la cultura si sono sviluppate dalle basi classiche e poi di nuovo durante il medioevo. Il retaggio celtico è ininfluente.
Faroaldo
00sabato 3 luglio 2010 21:05
Re:
DarkWalker, 03/07/2010 21.01:
le lingue gallo romanze sono lingue neolatine, esattamente come il francese. Tutta la lingua e la cultura si sono sviluppate dalle basi classiche e poi di nuovo durante il medioevo. Il retaggio celtico è ininfluente.
Le lingue neolatine si sono formate durante il tardo impero romano come evoluzione del latino. Quelle galloromanze si sonoformate sul sostrato celtico che, ripeto, ha infliìuenzato lafonetica, la struttura della frase e parte del lessico. In ogni caso il lombardo e' una lingua come il francese e piu' parente del francese che dell'italiano.
DarkWalker
00sabato 3 luglio 2010 21:17
sì, influenzato in minima parte. Tant'è che il lombardo come il francese come lo spangolo etc etc è una lingua neolatina.
Faroaldo
00sabato 3 luglio 2010 21:21
Re:
DarkWalker, 03/07/2010 21.17:
sì, influenzato in minima parte. Tant'è che il lombardo come il francese come lo spangolo etc etc è una lingua neolatina.
Non in minima parte, ma in una parte importante che e' il sostrato. AD ogni modo, celti o non celti, illombardo e'una lingua a se e non un dialetto dell'italiano, contrariamente a quanto afferma Pius.
DarkWalker
00sabato 3 luglio 2010 21:35
in ogni caso l'influenza celtica è minima, sai dirmi qaunte parole derivano dal latino e quante dal celtico?
Faroaldo
00sabato 3 luglio 2010 21:41
Re:
DarkWalker, 03/07/2010 21.35:
in ogni caso l'influenza celtica è minima, sai dirmi qaunte parole derivano dal latino e quante dal celtico?
Sostrato vuol dire fonetica e struttura della frase ...
DarkWalker
00sabato 3 luglio 2010 21:43
Re: Re:
Faroaldo, 03/07/2010 21.41:
Sostrato vuol dire fonetica e struttura della frase ...
in cui il contributo gallico è cmq marginale.
Faroaldo
00sabato 3 luglio 2010 21:54
Re: Re: Re:
DarkWalker, 03/07/2010 21.43:
in cui il contributo gallico è cmq marginale.
No e' fondamentale, tant'e' che un napoletano non riesce a pronunciare cassoeula o fioeu ...
DarkWalker
00sabato 3 luglio 2010 21:56
appunto, marginale.
Faroaldo
00domenica 4 luglio 2010 21:17
Re:
DarkWalker, 03/07/2010 21.56:
appunto, marginale.
La fonetica e la morfologia non sono marginali ...