Mah, credo che sia un po' una questione di gusti, sicuramente ci saranno anche casi di omofobia, ma oggi come oggi direi che si tratta più di una questione di gusti.
La moda dello yaoi e dello yuri ha spopolato, se guardiamo anche alle storie su EFP, di fanfic a sfondo omosessuale sono davvero tantissime, ne ho lette alcune, ci sono quelle scritte bene e quelle che fanno ridere i polli.
Io personalmente ODIO quando si stravolge la sessualità di un personaggio: sia da ETERO a OMO,
che viceversa. Ci tengo a precisarlo prima di essere messa alla gogna, perché a me da fastidio anche di vedere un personaggio
Canon omosessuale, che viene magicamente trasformato in etero.
Se il personaggio è stato concepito in una tal maniera, perché stravolgerne la sua natura?
Ognuno è libero di fare ciò che vuole, del resto, una volta che si crea qualcosa e quel qualcosa raggiunge altre persone, diventa automaticamente di dominio pubblico. Chiunque può farci quel che vuole, più o meno.
Sinceramente ho visto di rado gente prendersela con chi apprezza tale genere, ma non escludo che ce ne siano.
Io ho notato, negli ultimi anni, la tendenza inversa: Non ti piacciono yaoi, yuri e compagnia? Sei sicuramente omofobo... eh no miei cari. I gusti son gusti.
Se a me piacciono le het, ma non le yaoi (che teoricamente dovrebbero essere le storie in cui vi è una narrazione di atti sessuali
espliciti, e a me non piacciono), non per questo appena vedo un ragazzo, o una ragazza, omosessuale la riempio di insulti.
Vivi e lascia vivere.
Seguendo la logica superficiale del "non ti piace allora sei x", chi apprezza Thriller, splatter e simili, è di sicuro uno psicopatico, un assassino, uno strangolatore seriale e chi più ne ha più ne metta.
Offendere una ragazza, o un ragazzo, per i propri gusti, per quello che legge, per quello che scrive, per ciò che pensa o crede, lo trovo ridicolo.
"A me piace lo yaoi/shounen ai", bene, non è che mi cambi la vita XD. Insultare una persona perché gli piace qualcosa che a me non piace lo trovo altamente stupido.
Ci sono centinaia di manga Shounen dove le coppie vengono rivelate solo nei capitoli finali, o al massimo si può intuire qualcosa ma la coppia rimarrà fanon fino al giorno in cui l'autore non lo dichiarerà, ma vengono accettate più facilmente perché alla fine sono “etero”
Credo che la risposta sia semplice: i gusti ci spingono a pensare che quei personaggi staranno insieme.
Se ci piacciono X e Y, penseremo che alla fine staranno insieme.
Se a Caio piacciono le coppie Het, è normale pensare che nella storia/manga/film/serie tv che sta seguendo, alla fine Marzia e Nestore si metteranno insieme.
Viceversa, se Paulina adora le storie Yaoi, di sicuro vedrà dell'affiatamento che va oltre la semplice amicizia fra Pinpolo e Collaudo, e spererà fino alla fine che i due possano mettersi insieme.
Sono i nostri gusti a decretare queste piccole cose, almeno secondo me.
Io leggo e scrivo quasi esclusivamente Het (ho scritto anche di storie omosessuali, una originale e una su Xena), sono gusti. Ho letto anche storie shounen ai e shojo ai, scritte così bene che mi sono affezionata alla coppia (erano storie o originali o di fandom che non conoscevo).
ultimamente leggo molto fantasy e non mi piace lo slash come genere; sono coppie che non mi danno lo stesso trasporto dello het e sinceramente leggere scene d'amore magari anche un po' spinte tra omosessuali mi dà una sensazione di fastidio, forse perché quando leggo mi dipingo davanti la scena e mi ci devo anche trovare coinvolta e, dati i miei gusti, mi ci trovo a disagio.
Non posso far altro che quotarti :)
Per concludere
De gustibus non est disputandum
Se la gente ti critica perché ti piacciono le storie che parlano di amore omosessuali, lasciali parlare, perché non fai niente di male nel leggere una cosa che ti piace, che ti regala emozioni e che ti fa stare bene. Se ad altri da fastidio, il problema è solo loro ;)
Spero di non aver offeso nessuno esprimendo in maniera forse un po' concitata il mio parere: io sono dell'idea che ognuno di noi debba essere libero di potersi esprimere e di poter fantasticare o leggere/vedere, ciò che piace, senza che la gente riversi il proprio astio e le proprie frustrazioni sugli altri.