Per le serie sicuri in ferrata...

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arteriolupin
00sabato 6 settembre 2008 23:55
Storiella istruttiva...

Oggi, sabato 6 settembre, il meteo non lasciava spazio a troppe illusioni e, per far qualcosa, dedico di portare la mia compagna a farsi un giretto al rifugio Pirlo (Prealpi Gardesane), luogo rinomato per la cucina.

Arrivando, osservo la ferratina Ernesto Franco e, poco sotto, lo Spigolo della Bandiera.

Arrivati al rifugio mangiamo godendoci la cucina locale, certo del fatto che, per digerire, la mia compagna mi avrebbe dato il tempo per farmene almeno una...

Ma non avevo fatto il conto con la fantozzite presente nei fine settimana.

No, non sto parlando di una nube dell'impiegato o dell'alpinista...

Sto parlando di una comitiva del CAI (taccio per carità di patria di quale sezione) che, mentre sto mangiando, compare ancora bella imbragata al rifugio per rifocillarsi...
Mangiano imbragati... Penso tra me e me che, avendo fame, è meglio moschettonarsi al tavolo per essere sicuri di non perdere nemmeno un boccone...

Questo è ancora nulla..

Tornanod indietro, data la mia panza cresciuta in modo simile a quella di un bufo bufo, alias rospo comune, decido di andare a fare la sola Ernesto Franco...

Trovo la prima parte del gruppo perfettamente imbragata ed inquadrata sotto la ferratina (altezza da terra forse 5 metri), mentre alcuni apripista erano ai primi 4 metri del traverso...

Uno era già slittato per bene, e risultava avere le longe di circa 1 metro e mezzo, quindi non riusciva a risalire alla corda metallica...
Altri cercavano improbabili aiuti con cordini e fettucce...

4 persone sullo stesso spezzone di cavo metallico...

2 volonterosi aiutanti, per sicurezza, si posizionavano sotto, alzando le mani a voler formare, forse, una sorta di materasso per caduta sul modello dei pompieri...

A sentire i discorsi, poi, l'unica immagine che mi è venuta in mente è stata quella del rag. Filini, l'inossidabile ed inesorabile organizzatore di gite aziendali...

Poco dopo - mentre cercavo di evitare di ridere, dato che la situazione poteva diventare scabrosa - noto quasi con paura che le persone sono diventate otto, a distanza di 50 cm uno dall'altro...

ho deciso di andarmene...

La mia compagn ami ha guardato strano chiedendomi: ma cosa fanno?

Personalmente non ho capito un gran che di ciò che stessero facendo...

Ricordo solo che uno che stava appena più avanti dell'insaccato (colui che stava appeso), ad un certo punto, lo ha costretto a togliere uno dei due moschettoni per legarlo ad una fettuccia che lui 8quello davanti) avrebbe poi dovuto alzare per permettersi di spostarsi...

Una sorta di staffa umana...

Premesso che da lì sarebbero bastati un cordino da 20 metri, due fettucce e due moschettoni per risolvere il tutto con una calata col mezzo barcaiolo, mentre scendevo dal sentiero verso l'auto mi sono solo preoccupato per la tenuta della ferrata...

Poi, mi sono ricordato di come io stesso, spesso, inviti i neofiti a frequentare i corsi del CAI:...

Adesso, però, voglio agiungere una cosa:

Ragazzi, frequentate i corsi del CAI e le Scuole di Alpinismo.. Ma, se volete crescere, per favore...

Evitate come la peste le gite sociali del CAI o, quanto meno, state MOLTO attenti alla sezione di cui vorrete far parte...

Bene, vado a dormire sperando che la ferrata sia ancora lì ed agibile...

Buone Montagne a tutti
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