Per Dolphin!

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blackhorse.1
00mercoledì 7 maggio 2008 22:09
E' da tanto tempo che non scrivo in forum, ma anche se in silenzio, ogni tanto torno.
Oggi torno per una persona in particolre: Morena (dolphin). L'ho conosciuta attraverso il forum e poi grazie alla tecologia siamo state apesso in contatto con messenger.
Morena abbiamo passato molto tempo a parlare, a discutere e nelle nostre lunghe chiaccherate mi hai trasmesso ed insegnato veramente tanto. Grazie al tuo sostegno, alle tue sgridate e alle tue parole di conforto, ma soprattutto grazie al tuo grande potere di comprensione mi hai aiutato tanto a tirare fuori la forza che c'era dentro me. Dalle prime volte che ci siamo parlate sono successe tante cose, ho combattuto tante lotte e anche se la fine non è ancora vicinissima la vedo comparire là lontano. Grazie anche ai tuoi consigli e ai tuoi sproni mi sono rialzata quando ero stesa depressa e piena di paure, mi hai insegnato a lottare non tanto per me, ma per i miei figli.
Il tuo primo post per me diceva così:
"ciao blackhorse,ho letto e riletto ciò che hai scritto,più volte mi sono ritrovata a scriverti e poi a cancellare.Ciò che ha scritto Micol è vero,è difficile affrontare il proprio passato e quello che si è diventate a causa delle violenze,e sai perchè è difficile?perchè lo conosci bene sai cosa ti aspetta,cambiare invece è sempre un punto interrogativo.Io sono una persona he ha subito violenza per tanti anni,e anche io mi sono ritrovata a scegliere per poter aiutare i miei figli.Non sapevo come fare,poi ho trovato gae ines micol e altri ed ognuno di loro a modo suo mi ha dato la voglia e la forza di combattere.Micol dice che bisogna distruggere quello che la violenza ha creato e ricostruire una persona nuova.Non è semplice,e lo sappiamo tutti,ma credimi sarà l'amore per i tuoi figli ad aiutarti,non guardare sempre dove hai sbagliato tu,comincia a guardare quello che ha sbagliato lui,comincia a guardare l'amore che hai per i tuoi figli e non gli errori che hai fatto,lo so è facile parlare,so che la strada davanti a te è buia,ma ora non sei più sola,con te hai amici(anche se virtuali)che ti aiuteranno e accetterano per quella che sei.Trai vantaggio dal tuo passato,e vai avanti a testa alta insieme ai tuoi figli,perchè come dice Micol quando lui vedrà che sei forte si arrenderà.ora ti saluto,non sono molto brava a scrivere.ciao morena"
Devo ammettere che questo post l'ho riletto mille volte e adesso posso dire che é vero, o per lo meno, lui non si è ancora arreso, ma la mia forza mi ha permesso di mettermici davanti e di trovare la maniera per proteggere i miei figli per vederli sereni.
Ultimamente ti sento un pò giù e vorrei fare per te altrettanto, ma non so da che parte cominciare. Rimpiango il fatto di non aver ancora potuto conoscerti perciò mi posso basare su poco. Ma tu stessa scrivi:
"il giudice temporaneamente mi ha tolto l'affido dei miei figli.ed è stata la mia rovina!!!!!!"IL MOSTRO"mi diceva sempre se parli nessuno ti crederà e ti portano via i bimbi,io avevo parlato ed erra successo,mi sono allontanata da tutto e da tutti,anche da me stessa,l'unica cosa che mi era rimasta era il mio essere mamma,vedevo solo che lui aveva vinto,e sono tornata nel mio guscio,apparentemente serena e mamma presente(questo ora dicono i servizi)ma dentro di nuovo morta,e sono diventata terreno fertile,e lui è tornato,mi ha violentata,minacciata,fatto violenza psicologica e via dicendo,ma io quel giorno nn ho parlato,sono tornata a casa,ho buttato via i vestiti e ho fatto finta di niente,e sono stata brava,nessuno se ne è accorto di quello che mi era successo,il mio silenzio,il mio più grande scudo era tornato e io nel mio guscio stavo bene,l'unica cosa che volevo era stare in pace,nn lottare,ma godermi i miei figli,è passato un mese da quel giorno chi mi circonda si è accorto del mio cambiamento,psicologo compreso,e io ho parlato,mi sto facendo aiutare molto,ma allo stesso tempo ammetto che stavo meglio nel mio silenzio,nel mio guscio,è piu facile nn pensarci,fare finta che nulla sia successo,nn ho piu voglia di lottare per me stessa,nn ho piu voglia di sentirmi dire che enfatizzo tutto,è brutto raccontare ciò che ti è successo e vedere chi ti ascolta indifferente che ti tratta come una povera paranoica,è vero ci sono prove di ciò che racconto,e nn sono io a sbagliare,ma credetemi fa veramente male mettersi a nudo per poi essere giudicata,condannata e compatita".
Cara Morena capisco bene le tue parole, anche se la nostra storia non è simile, capisco gli stati d'animo, il sentirsi giudicata e compatita, ma non devi permettere al mostro di distruggere tutto quello che tu con tutta le tua forza e l'amore per i tuoi figli, hai costruito. Vorrei solo che tu ti guardassi un momento attorno, che tu vedessi le persone che hai di fianco, e anche qui riporto le tue parole:
"Poi ho incontrato persone che mi hanno aiutata,voi del forum ecc ed è cominciata la mia lotta per rompere il silenzio,una lotta contro me stessa e una lotta contro le istituzioni che avevano il dovere di ascoltarmi,ogni giorno che passava mi sentivo sempre piu forte,si avevo le mie ricadute ma mi rialzavo e continuavo ad andare avanti,gae ines,le donne del forum,mi hanno aiutata a ricordare,consigliata,consolata,diventando la mia famiglia,sara meryl,gae luciano,micol....tutti voi mi avete aiutata,"amata"mi avete creduta ed io avevo rotto il mio silenzio."
Io non sono molto brava con le parole, e ancora una votla approfitto e riporto quello che tu stessa ha scritto:
"Credo che per aiutare chi subisce nn è importante capire,ma credere,supportare,consigliare essere dolci ma allo stesso tempo duri,per aiutare "la Vittima"a trovare fiducia in se stessa............"
"NON ABBIATE PAURA A PARLARE,RIVOLGETEVI A NOI,FATEVI FORZA DELLE NOSTRE ESPERIENZE E CHIEDETE AIUTO,NOI VI CREDEREMO E AIUTEREMO,MA NON PERMETTETE A NESSUNO DI ROVINARVI LA VITA"

"Le lotte per uscire dal tunnel della violenza sono inevitabili,le paure i sensi di colpa sono normali,ma non ci devono fermare,abbiamo diritto di vivere una vita serena senza violenza,chi usa violenza su una donna o un bambino è un codardo e anche se non sembra è un niente annientarlo,noi siamo le più forti!!!!!Grazie Ines per avermi fatto capire che stavo permettendo a "lui"di distruggermi ancora la vita e grazie a voi per esserci sempre,con le vostre esperienze e parole di incoraggiamento piene di affetto ".
Con questo tuo modo diretto di parlare mi hai aiutato tanto! Ultimamente ci sono stata poco e mi scuso, torno dicendo:
Grazie Morena
Bea
marylv
00venerdì 9 maggio 2008 09:36
Ciao Bea,
sottoscrivo ciò che hai scritto.
Anch'io ho avuto modo di conoscere Morena, ci siamo spesso sentite, abbiamo parlato molto spesso, ricordo che sia tu che lei mi scriveste cose che mi fecero comprendere molte cose.
Ho conosciuto in lei una Donna forte, una meravigliosa mamma, ho saputo degli ultimi fatti e il suo credere che se fosse stata silente non sarebbe accaduto nulla. Invece è qui che si sbaglia, durante certi percorsi ci sono eventi che ti portano alla regressione, a farti credere che la colpa sia tua. Io penso che per essere mamma come lei ci sia una donna ed una grande donna.
Pensare di aver fallito fa parte del passato che è apparso di nuovo , per far del male a lei come donna e di conseguenza a tutto ciò che sta intorno. Ciò che i servizi sociali non sono stati in grado di fare perchè in questo caso incompetenti, non in grado di valutare adeguatamente la situazione, non sono certamente dovuti ad una sua mancanza, ma alla mancanza loro di dovute valutazioni in merito. La mia storia non è certo come quella di Morena, ma sempre di violenza si è trattata in una forma diversa, e posso dire di essermi trovata davanti a servizi sociali che anzichè tutelare i miei figli hanno preferito accusarmi di essere una provocatrice,dicendo semplicemente di mandare i miei figli dallo psicologo per essere seguiti e di andarci anch'io, ma io lo ero già, anzi telefonando alla mia psicologa per accertarsi che io facessi psicoterapia, allo psicologo di mio figlio e interessarsi a mia figlia, ma non si preoccuparono mai di quello che stesse facendo a noi nonostante noi andassimo in psicoterapia. Si, forse pareva un modo di tutelarci, ma sembravamo noi sotto accusa mentre lui era libero di fare quello che voleva e continuare a destabilizzare. Non presero mai iniziative nei suoi confronti, in quel periodo mi sentivo non solo non protetta, ma neanche tutelata, anzi additata come malata, come incapace di gestire i figli, mi sentivo accusata da queste persone che anziché cercare di aiutarci non fecero altro che dare al mio ex la possibilità di screditarmi maggiormente, di prendersi la ragione del perché per anni avevo subito violenza.
Mi sono sentita allontanata, screditata anche da loro, messa in dubbio ed accusata.
Credo che ci siano persone non in grado di valutare e non ben preparate, se non vi sono state dentro, è un lavoro anche quello dell operatore che richiede molta esperienza con questi casi, molta sensibilità, d'altronde è come molti altri mestieri che se non si è predisposti e preparati poi si finisce col fare danni.
Volevo solo ricordare a Morena, che lei non ha colpa di nulla, che il cammino contro la violenza è il più duro, pieno di ostacoli, ma a più di metà del cammino perché mai farsi sopraffare ancora.
Credo che in questo momento ci si chieda perché ancora , i sensi di colpa per aver messo a nudo il tutto ti fanno credere che sei tu che hai sbagliato, che stai sbagliando, che sia tu ad aver commesso errori, è quella parte del passato che non si cancella, quelle cose che sono state inculcate come un lavaggio del cervello,ma tu sai che non è così, non ha vinto nulla, hai vinto tu perché solo con la violenza poteva tentare di fermare il tuo cammino, ma non devi permetterglielo. I tuoi figli sono con te, sono sereni, ci sono persone che ti credono e che ti amano, che sono qui e vicino a te. Prova a ricordarti cosa hai fatto per me? Ricordi quando accadde il fatto con mia figlia? Chi mi supportava? Chi avevo a fianco anche se solo virtualmente, che poi virtualmente fino ad un certo punto. In questo piccolo spazio e in quello di messenger tu non sai quanto mi hai insegnato, mi hai trasmesso la tua forza per andare avanti, forse non ti ricordi che ad un certo punto volevo mollare tutto? Ero esausta,
non sono finite le mie lotte, ma ho la serenità dei miei figli, poi sta arrivando la mia, che ogni tanto nel mio piccolo viene violata , in un certo qual modo tenta di farmi crollare, ma guardo i miei piccoli traguardi, e tu dovresti guardare i tuoi, per non mollare. La mia storia è una goccia nel mare in confronto alla tua, per questo ti dico che ciò che hai fatto fino ad ora è stato grande, come è grande la donna che c è in te e quella splendida mamma che c è dopo il tuo essere donna. Dietro ad una grande mamma c è una grande donna.

Spero che leggerai , avrò modo in questi giorni di contattarti privatamente, sempre che messenger non mi lasci a piedi.

Grazie Bea per aver pubblicato il questo post.
Grazie Morena per esserci stata nei miei momenti bui, in cui mi sentivo solo nuvola.
Grazie a tutti voi.
Un abbraccio

!dolphin!
00venerdì 9 maggio 2008 14:38
bhe dopo una notte insonne e una mattinata allucinante entro in forum e vedo che mi scrivete,ringraziate....è rigenerante la vostra amicizia.Mi avete riempito di complimenti e vi ringrazio,anche se nn mi ci vedo,bea ricordo molto bene quello che ti dicevo,e sono contenta che le mie parole ti abbiano aiutata a trovare la forza che hai sempre avuto,ma soprattutto sono contenta che le cose ti vadano meglio,ma nn sono stata io,sei tu che hai saputo lottare,e hai saputo vedere la forza che avevi dentro sei stata un supporto per me e quello che dici mi fa riflettere,si meril ricordo bene cosa accadde a tua figlia,ricordo anche quanto eri a terra e quanto ne abbiamo parlato,ma tu sei una donna forte e hai saputo rialzarti aiutando tua figlia.Io credo che sia molto facile parlare e credo che sia facile dare consigli quando una situazione nn la si vive.Non credo di essermi arresa,nn sarei qui a scrivere altrimenti,come ben sapete ho avuto mesi in cui mi ero isolata completamente.Credo piuttosto di essere stanca,voi in forum mi avete dato la forza di lottare e ci riuscivo,ormai le violenze erano parte del passato,dovevo solo metabolizzarle e affrontarle,e ho fatto grandi passi in avanti,ma poi lui è tornato e tutto mi è crollato.è vero come mamma ci sono e i miei figli me lo dimostrano ogni momento,ma come donna mi sento una nullità,per anni sono riuscita a tenerlo lontano,e nell'ultimo anno credevo di aver vinto la mia lotta più grande:nn aver più paura di lui!ma mi sbagliavo,sono consapevole che è lui il bastardo,ma io potevo fermarlo,urlare,denunciarlo,insomma fare qualcosa,invece quando me lo sono trovato davanti mi sono paralizzata e quando mi è venuto a dosso mi sono isolata mentalmente,quel giorno mi diceva,vedi nessuno ti crede,sei una nullità,per colpa tua tuo babbo è morto,i tuoi figli te li farò portare via,ti farò passare per matta,te l'ho dimostrato che nn ti credono,e queste sono le cose più carine che mi ha detto,nn mi ha fatto male la sua violenza i calci e via dicendo,ma le sue parole,ogni giorno mi rimbombano in testa,e credo che lui abbia ragione,potevo impedirlo ma nn l'ho fatto e nn so il perchè,cosa facevo lo denunciavo,come ha detto lui sono in orario di lavoro,nn ti credono io risulto al lavoro,in seguito me lo sono riincontrato e mi ha dato un pugno per ricordarmi che lui comanda,e io zitta,sbagliando lo so,ma era l'unica strada che vedevo.meri dici "dietro una grande mamma c'è una grande donna"nn concordo,io sono una mamma e i miei figli hanno diritto di vivere una vita serena e io lotto ogni giorno perchè sia così,ma nn dire che sono una grande donna,altrimenti nn mi sarebbe successo,io ho permesso a lui di tornare,io ho accettato,è vero vi ho dato consigli,ma nn sono stata in grado di metterli in pratica su me stessa,grazie comunque di essermi vicine,nn solo voi ma anche tutte le donne del forum
Morena
Saraelettra
00venerdì 9 maggio 2008 19:54
Beh Morena, non posso che aggiungermi ai post di Bea e di Meril: tu sei una grande donna, tu hai supportato tutte noi, hai trovato una grande forza per lottare per te stessa e per i tuoi figli che hanno la fortuna di avere una mamma meravigliosa, la mamma che in tanti sognano. Tutte le volte che tu mi hai consigliata, supportata, brontolata, coccolata, tu hai mostrato che non solo tu sei riuscita a combattere per te stessa, ma che sei in grado di spronare ed aiutare gli altri. Tu dici che credevi di avercela fatta a non aver paura di lui, ma in realtà adesso sei crollata, sei stanca, ma non ti sei arresa. Ci credo che non ti sei arresa: non sei il tipo da arrenderti, perché sei una donna forte, ed il fatto che lui ti abbia fatto di nuovo del male non significa che non lo sei. E le crisi di stanchezza, il vedere tutto nero succede, soprattutto in queste condizioni di stress. E non è vero che potevi fare qualcosa per impedirgli di toccarti, di riprenderti di nuovo, lo sai meglio di me cosa succede quando si presenta una situazione del genere, non esisti più, cedi. Ma questo non significa che tu hai ceduto, anzi credo che nella tua battaglia tu possa trovare tante vittorie, piccole o grandi che siano, e anche la più piccola delle tue vittorie è gigante nei confronti di quello che è successo, perché le tue vittorie ti sono costate forza di volontà e tanto sudore, mentre qui non hai nessuna colpa.
Ti voglio bene Morena e ricordati che sei davvero una donna meravigliosa: a chiunque tu lo chieda te lo confermerà.
Saraelettra
blackhorse.1
00venerdì 9 maggio 2008 21:12
Cara Morena i nostri non sono complimenti, ma è un raccontarti quello che tu hai fatto per noi. E' vero quando dici che poi ho saputo lottare ed è per questo che sono qui a scriverti, per dirti che anche tu sei una donna che sa lottare, per dirti che come tu non ci hai lasciato sole, noi non ti lasciamo sola. La stanchezza è normale, ma non puoi dire che tu gli hai permesso di farti ancora violenza! Secondo me lui, dopo tanti anni di violenza ha saputo come colpirti, cosa dire perchè tu ricadessi in una ragnatela che non si era ancora spezzata del tutto, in meccanismi che hanno fatto parte della tua vita per tanto tempo e che erano la tua sopravvivenza. Anche se sei stanca, la tua lotta comunque continua e so che ce la stai mettendo tutta. Morena non sei sola e la ragnatela c'è modo di spezzarla definitivamente e so che stai lavorando per questo. I tuoi figli hanno diritto ad una vita serena, ma non solo loro, anche tu, perchè solo tu, da mamma meravigliosa che se, puoi trasmettergli la tua serenità che ritroverai.
Ti sono vicina, anche se solo virtualmente.
Un abbraccio forte.
Bea
Lilli66
00sabato 10 maggio 2008 11:39
Cara Morena,
io ti conosco poco, ho solo letto la tua storia, però mi riconosco in tante cose!
Putroppo quando si vivono situazioni come le nostre è importantissimo riuscire a incontrare le persona giuste che possano aiutarti e non affossarti ulteriormente. E' molto facile, in una donna esaurita da anni di violenza psicologica e di logoramento emotivo, vedere una persona psicoloabile, instabile e magari anche una che si inventa le cose.
Tutte noi, credo, abbiamo attraversato quella orribile sensazione di "non essere credute".
Perchè forse uno dei motivi profondi di questa sensazione è che noi stesse stentiamo a credere che quello che ci è avvenuto è vero. Abbiamo costruito e alimentato negli anni, in noi stesse, una grande abilità a trovare delle giustificazioni allee violenza che subivamo, a minimizzarle, perfino negarle.
Ecco qua: se per anni ci siamo dette che in fondo non era accaduto nulla di grave oppure abbiamo nasconosto a noi stesse la verità troppo orribile da accettare, ecco che poi quando qualcuno mette in dubbio i nostri racconti noi per prime gli diamo ragione.
Morena, ti racconto una cosa privata, che forse non dovrei raccontare in forum. Cerco di dirla in modo un po' criptato, ma ci tengo a dirtela.
Qualche giorno fa (come Gae sa) mi è arrivato un documento da parte del mio ex martio, con delle accuse nei miei confronti. Sono accuse folli, assurde, ma lo sai quale è stata la mia prima reazione emotiva, nel leggerle? Non rabbia e forse neanche paura: ma pensare che quelle bugie erano VERE.
Eppure sono MESI che faccio il supporto psicologico, eppure sono mesi che, anche attraverso il rapporto con questo forum, sto lavorando assiduamente sulla mia consapevolezza, sulla gestione delle mie emozioni.
Ricevere quella carta mi ha buttata a terra. Un lento logorio di paura e autosvalutazione è ricominciato.
Ricordo uno scambio di mail molto bello con PaolaM: entrambe ci chiedevamo: ma come si fa, una volta raggiunta la consapevolezza, a ricadere di nuovo e di nuovo in quei meccanismi mentali che ci fanno subire la violenza, sentirci in colpa, non riuscire a difenderci in modo adeguato, non essere "assertive"?
La risposta che entrambe ci siamo date in quella occasione è che dobbiamo forse accettare che ogni tanto qualche ricaduta ci sarà e che "il mostro" non sarà mai vinto una volta per tutte (parlo di quel mostro interiore che tutte abbiamo dentro, l'immagine deformata della violenza che abbiamo subito, di tutte le violenze che abbiamo subito, accumulate insieme).
Però questa consapevolezza che ogni tanto potrebbe esserci una ricaduta deve aiutarci a ripartire sempre, a ricostruire, a ricominciare. A imparare dagli errori che continuiamo a fare e a ripetere, e da quelli nuovi. A chiedere aiuto e a lasciare che gli altri ci aiutino. Andare avanti, sempre.
Domani andrà meglio.
Un abbraccio,
L.


!dolphin!
00sabato 10 maggio 2008 12:02
continuo a ringraziarvi per tutto l'appoggio che mi date.
Lilli capisco molto bene cosa intendi dire e a modo mio concordo,anche se faccio fatica ad accettare,il nn essere creduta per me nn è un grosso problema,nel senso che è vent'anni che vivo così,quello che mi da fastidio,è che le istituzioni nn credono,poi quando si trovono davanti all'evidenza,la usano per dichiararti paranoica a causa delle violenze subite,poi quando si accorgono che hanno sbagliato invece di ammettere i propri errori fanno di tutto per farti passare per una pazza,e usano il proprio potere per annientarti,con minacce sottili,imposizioni assurde e via dicendo,ma credimi nn sono l'unica tante donne sono messe così,escono dalla violenza ed entrano nella violenza delle istituzioni,e nn so quale sia la peggio.Io ho smesso di credere in me stessa sai perchè?perchè loro mi hanno fatto perdere la fiducia,loro hanno messo in discussione tutto di me convinti di aver ragione,e la cosa che più mi fa male è che loro che le loro convinzioni stanno permettendo che il "mostro"faccia del male ad altri bambini.Scusatemi ma nn si può giustificare un pedofilo.Io credo che se queste assistenti sociali avessero provato un quarto di quello che prova una bimba quando invece di giocare con le bambole deve avere rapporti orali(e nn solo)con un adulto malato,forse capirebbero,nn chiedetemi di rialzarmi io quando penso al male che fa mi sento male perchè mi è stato impedito di fermalo.CHE SCHIFO!!!!!!scusate lo sfogo,ma la mia vita è già rovinata,anche se mi giudicano matta è lo stesso ma dovevano fermalo........
Lilli66
00sabato 10 maggio 2008 12:17
Sai, Morena, la cosa grave di tutto questo è che in molti casi le prsone che dovrebbero intervenire con competenza, prma di tutto si mettono a giudicare, spesso non avendone neanche titolo.
Allora, non si tratta di un giudizio, ma di un pregiudizio.
E' così facile, di fronte ad una situazione come la tua, mettere anche te nel gruppo dei colpevoli. E' una cosa che accade spesso, putroppo.
Morena, io comincio a pensare che è giusto lottare per avere giustizia, ma la vera giustizia dobbiamo darcela da solo. NON parlo ovviamente di cose tipo giustiziere della notte, di "farsi giustizia da soli" in modo concreto, con degli atti di violenza, ma mi riferisco al fatto di riuscire a costruire dentro di noi, comunque, quella autostima e quella consapevolezza che ci aiutano a riconoscere il bene dal male, a prescindere dai giudizi o pregiudizi degli altri.
Questa saldezza interiore è difficile da costruire, ma sono convinta che sia fondamentale. Nessuna causa vinta ci potrà mai risarcire di quanto abbiamo subito, SE dentro di noi non c'è la convinzione ferma e serena di aver subito un torto, ingiusto, ingiustificato.
Allora, potremmo anche perdere le cause, potremmo anche essere etichettati come folli e psicolabili, ma NON LO SIAMO.
E questa saldezza interiore sarà preziosa nelle nostre battaglie: soprattutto ci sarà utilissima nel nostro essere madri.
Ogni tanto inciamperemo di nuovo e poi di nuovo nelle nostre fragilità che ci porteremo dietro per sempre. Ma non dobbiamo permettere a tutto questo di abbatterci per sempre, invece dobbiamo sempre rialzarci e rimetterci al lavoro.
Un abbraccio,
L.
!dolphin!
00sabato 10 maggio 2008 12:37
lilli,lo so,io è due anni che lotto contro tutti e tutto,e alla fine ho trovato chi mi ha creduto e sta lottando al mio posto,giuridicamente parlando,ha trovato prove fatti,insomma tante verità sono saltate fuori,ma posso dire una cosa,quel giorno in cui lui mi ha violentata,mi è tornato alla mente tutto,ricordo quella bambina che ero che ha dovuto scoprire il sesso troppo presto,ricordo la ragazzina torturata sessualmente,e il pensiero che lui faccia queste cose ad un'altra bambina,mi annienta.So che nn posso pensare sempre agli altri,ma mi viene naturale.Io quel giorno ho deciso di nn dirlo a nessuno perchè per l'ennesima volta nessuno mi avrebbe creduta,quel giorno mi ha fatto vedere la foto di una bimba che lui "bada" e mi sono sentita morire,sbaglio,ma nn ci riesco ad accettare l'incompetenza dei servizi,mi sento colpevole quanto lui
blackhorse.1
00sabato 10 maggio 2008 14:07
Cara Morena, non vorrei aver interpretato male le tue parole, ma quello che mi sembra di aver capito è che quello che ti sta annientando non è tanto quello che ti è successo, che stai affrontando, ma il senso di impotenza che ti trasmettono le istituzioni. Ossia prima non ti hanno creduto, poi sembra ti abbiano creduto, ma nessuno ha fatto nulla per fermarlo!
Probabilmente il tuo modo di essere ha fatto si che tu abbia ceduto davanti a lui, non tanto per una tua debolezza, ma nell'illusione che così facendo lui avrebbe lasciato stare altre persone. Purtroppo non è così! Ma la cosa peggiore, e in cui concordo con te è che le istituzioni, nonostante vengano messe al corrente, non agiscono, se non troppo tardi! Parlo anche per esperienza personale! E' uno schifo,si vorrebbe fare di più, ma non abbiamo il potere di farlo e non possiamo sostituirci a chi dovrebbe e potrebbe veramente fare qualcosa. Ho tanta rabbia dentro nei confronti dei servizi sia perchè non mi hanno ascoltato, ma perchè è un loro proprio atteggiamento. Non si vorrebbe diventare giustizieri della notte, ma guardandosi attorno la si vede solo come unica alternativa. Rimettiti in sesto intanto tu, non rendendo tue anche le colpe dei servizi, anche se faticoso.
Scusa se per caso ho interpretato male le tue parole
Un abbraccio
Bea
=AlexMoteL=
00martedì 13 maggio 2008 03:16
Mi piace la solidarietà che si è creata tra voi...riuscite a sostenervi a vicenda.
Dolphin...tu stai lottando , questo è quello che conta...quindi sei una grande donna...se hai delle debolezze o hai fatto degli errori questo non vuol dire che non lo sei...perchè nonostante tutto stai continuando a lottare.



!dolphin!
00martedì 13 maggio 2008 21:10
grazie le vostre parole in questi giorni mi hanno aiutata molto,è vero bea che quello che mi fa più male è il comportamento delle istituzioni,e alex hai ragione a dire che sto lottando,nn tanto per ma ma per i miei figli,purtroppo io nn vedevo più la mia lotta,o per lo meno vedevo che nn arrivavo a niente,l'altro giorno sono andata dal giudice minorile,mi ha detto di continuare così che sono una brava mamma,questa cosa mi ha reso molto felice.Non nego che vorrei che il "mostro"venisse fermato perchè ho la certezza che sta facendo del male a un'altra bimba e questo mi riempie di tanti sensi di colpa.Vi ringrazio dell'affetto che mi avete dimostrato e spero che la nostra lotta,insieme,vada avanti,e che altre donne prendano spunto da noi,che con alti e bassi lottiamo contro la violenza-
Un abbraccio a tutti e grazie ancora
Morena
rossella_75
00mercoledì 14 maggio 2008 14:12
Ciao Morena,
mi sono soffermata a leggere le belle parole che tante persone ti hanno dedicato e anche io, nel mio piccolo, mi voglio unire a loro nel ringraziarti per sostenermi.
Leggendo, peró, la tua storia, quello che emerge dalle parole, mi rendo conto di quanto tu abbia sofferto e di quanto davvero tu sia forte, salta fuori chiaramente la tua forza, malgrado tutto quello che hai passato, la tua bontá ed il tuo altruismo.

Mi sono venuti i brividi leggendo e anche se quello che vivo io non é niente, le tue parole, il tuo coraggio mi danno tanta speranza.
Hai visto, non sei sola, qui ci sono tante donne che ti sostengono.
Io sinceramente non ho consigli da darti e non so nemmeno usare parole toccanti, ma sappi che tu fai molto per me, i tuoi post mi hanno aiutata e me li rileggo molto spesso!!!
Ti abbraccio
Rossella
Saraelettra
00sabato 17 maggio 2008 14:21
Cara Morena,
ti sono accanto e la tua forza mi stupisce e allo stesso tempo mi stimola sempre tantissimo. Una frase in uno dei tuoi post mi è saltata agli occhi adesso ed ha fatto scattare una molla dentro di me che conosco molto bene.

quel giorno mi ha fatto vedere la foto di una bimba che lui "bada" e mi sono sentita morire



Non nego che vorrei che il "mostro" venisse fermato perchè ho la certezza che sta facendo del male a un'altra bimba e questo mi riempie di tanti sensi di colpa.


Quando ho letto queste tue due frasi il mipo cuore si è messo a battere velocemente: la conosco la sensazione che hai tu, l'ho conosciuta per tanti anni... subire nella speranza che questo serva ad impedire che venga fatto del male ad altre bambine/ragazze/donne, vivere nel terrore che "lui" possa fare del male ad altre bimbe e al tempo stesso il senso d'impotenza perché sai che anche subendo non gli impedirai di fare del male ad altre. Immagino quanti e quali siano stati i tuoi sensi di colpa quando lui ti ha mostrato la foto, oltre al dolore per la bimba che sei stata tu la consapevolezza che un'altra bimba sta patendo le stesse sofferenze... So che razionalmente lo sai, ma vorrei che tu te ne convincessi nel più profondo del cuore: NON è COLPA TUA, è LUI IL PERVERTITO. Lo so che se le istituzioni avessero fatto o facessere qualcosa per fermarlo tu staresti più serena, ma non è colpa tua!
Morena ti sto vicina col pensiero. Un abbraccio,
Saraelettra
!dolphin!
00sabato 28 giugno 2008 12:04
continuo inesorabile a rinchiudermi nel silenzio,vado reglolarmente dallo psicologo,ma nn riesco a togliermi dalla mente quel giorno,io voglio capire il perchè è successo,dove ho sbagliato,cosa ho fatto di male per subire tanto,avevo già subito per tanti anni,perchè è tornato?perchè io nn sono riuscita a reagire?perchè ora sono piena di sensi di colpa?perchè ho paura delle persone?sono queste le domande che mi torturano ogni giorno e più nn riesco a darci risposta più la cerco.Ho riletto quello che mi avete scritto,ma soprattutto ho riletto quello che ho scritto io a voi nel corso del tempo,e nn mi riconosco,ora mi chiedoero veramente così,lottavo,o parlavo e basta,io ora nn so fare a lottare,nn ci riesco,mi sento divisa in due,una mamma normalissima,con pregi e difetti,e una donna inesistente,che pensa di meritarsi di avere una vita del genere,credo di essere arrivata solo a capire che mi devo accontentare dell'amore immenso che i miei figli mi danno,del mio essere madre e nn sperare di diventare una donna come le altre,credo che se vengo punita così forse qualcosa di sbagliato anche io avrò fatto altrimenti nn è possibile subire violenza per cosi tanto tempo.......
Morena
Pedagogista
00domenica 29 giugno 2008 12:09
Cara Morena che sta succendendo???
La vita è fatta per andare avanti, non per tornare indietro.
Tu passi importanti ne hai fatto, che vuoi fare adesso?ripiegarti su te stessa e dimenticare gli obiettivi che ti sei prefissata di raggiungere?
Quello che ti è successo ha sicuramente lasciato un segno indelebile dentro di te, ma questo non vuol dire che tu non possa superarlo e costruirti un futuro diverso e migliore del tuo passato.
La vita non è stata buona con te, ma non perchè tu fossi sbagliata, hai sofferto, hai subito la crudeltà di un "mostro" con le sembianze di uomo che ha approfittato della tua ingenuità e fragilità. E ADESSO??? adesso lui deve pagare e non mi riferisco soltanto rispetto la legge, lui pagherà anche quando tu riuscirai a riprenderti in mano la tua vita, non solo in quanto madre ma in quanto donna. Il solo ed unico colpevole di violenza è chi la infligge: tu non sei sbagliata, reagisci Morena, non rinunciare più ad un solo ed unico giorno, mordi la tua vita, prenditi tutto quello che non hai avuto e tira fuori tutto il dolore che hai dentro:non è nel silenzio che troverai mai le risposte al tuo dolore ma nel dialogo, nelle parole, nell'aiuto altrui.
Un abbraccio...
!dolphin!
00domenica 29 giugno 2008 12:23
ines cosa vuoi che stia succedendo a marzo lui mi ha chiamata io ci sono andata,e mi ha violentata insieme ad un'altra persona,nn è che nn voglio vedere i passi fatti in avanti,è che nn ne ho fatti,altrimenti nn ci sarei andata,lui nn paga vince sempre,io nn so come combatterlo,ho paura,ho paura anche di uscire,io cerco di reagire,ma quel giorno ce l'ho stampato nella mente e nn riesco a capire come è potuto succedere,scusa so di avervi deluso,ma io nn so come fare......
Morena
Pedagogista
00domenica 29 giugno 2008 13:43
Innanzitutto non si tratta di deludere noi, qua si tratta di te e del tuo futuro.
Sei andata al suo appuntamento, perchè???
E comunque cos'hai fatto dopo la violenza subita? lo hai denunziato ulteriormente?ti sei fatta refertare? Morena dalla violenza si può uscire, altrimenti altre donne non avrebbero ottenuto determinati risultati. Non riesco a comprendere il perchè di molte situaizioni nel vostro territorio, come se si trattasse di un circolo vizioso, dove animali come "lui"possono agirarsi indisturbati.
Guarda che non funziona così, esistono molte procedure che tutelano la vittima anche in attesa del processo ed anche della sentenza definitiva, come la diffida e/o l'allontanamento dal Comune di residenza della vittima. NON E'POSSIBILE che questo sia libero di fare ciò che vuole!!! Tutti i passi avanti fatti dove sono andati a finire? e le persone che hanno creduto in te?
Non serve dirti che non dovevi andare all'appuntamento, ciò che conta è che TU ADESSO TI RIALZI E DECIDI CHE NON TI FERMERA' NESSUNO A RENDERTI GIUSTIZIA. Ricomincia da dove hai lasciato cadere tutto.
Per discutere nello specifico utilizza il tuo SVP.
A presto...
!dolphin!
00domenica 29 giugno 2008 13:57
l'unica cosa che ho fatto è quella di tornare a casa lavarmi e buttare via i vestiti,e tenerlo nascosto a tutti,solo dopo mesi ho raccontato tutto allo psicologo,nn funziona male solo nel nostro territorio,ma in quasi tutta italia,ma nn credo che il problema sia questo,il problema forse sono io,e comunque cerco di rialzarmi,facendomi aiutare ma nn è così semplice,l'ignoranza e la prensunzione delle istituzioni mette a ko ogni tentativo che una vittima fa per rialzarsi........è l'italia che funziona male!!!!!!
Morena
Pedagogista
00domenica 29 giugno 2008 14:31
Che l'Italia funzioni male sono d'accordo con te!!!
Ma questo non significa che non bisogna lottare per ottenere giustizia. Morena tu sai bene che alcune amiche sono uscite vittoriose dal loro calvario, anche tu puoi farcela. Hai fatto un errore a tornare a casa, farti la doccia e buttare via gli indumenti e lo sai bene!!! hai cancellato l'ennesima prova contro di lui.
Il consiglio che ti do è di non rinunciare a riprenderti in mano la tua vita, sai che le risorse non ti mancano...
Ora devo proprio andare,
Un abbraccio...
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