Pensieri in auto

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Uyulala
00martedì 15 giugno 2004 21:31
Ogni mattina, beh, quasi ogni mattina, percorro in auto la distanza tra la mia città e il paese dove lavoro. Quando la primavera si inoltra ad abbracciare l'estate il sole alle sette è già levato e la calda luce comincia ad accarezzare i palazzi, i capannoni delle aree industriali, e poi le campagne. Campagne quasi prive di alberi, che quest'anno erano d'un verde brillante, foraggio e grano rigoglioso svettava e ondeggiava mentre il mio sguardo doveva necessariamente concentrarsi sulla lingua antracite d'asfalto. Nel solenne cammino dei giorni vedo foraggio e grano delicatamente imbiondire per essere mietuto in questo periodo, e grossi automezzi allora hanno cominciato a trasportare le balle cilindriche, tutte uguali, tutte perfette, create dai macchinari agricoli.

Tornando la sera la luce dorata del tramonto rende ancora più magico questo paesaggio, riscaldando lo sguardo che non vi può, comunque, indugiare...

A tratti nembi e cirri spezzano l'azzurro limpido del cielo e mentre la mattina mi avvio ad affrontare una giornata che potrebbe essere anche molto dura, la sera, stanca, attendo soltanto di potermi rifugiare fra le mura di casa mia.

Libero in quei momenti i miei pensieri, colmi di desideri, di speranze, di strane preghiere all'indirizzo di chissà quale divinità. Parlo dal profondo della mia anima all'uomo che amo, con la dolcissima sensazione di averlo accanto a me, e che mi basta girarmi un attimo per incrociare il suo sguardo di mare e il suo sorriso scanzonato e felice...
PoetaGuerriero
00martedì 15 giugno 2004 23:01
i tuoi pensieri, i tuoi desideri, le tue speranze... riponili pure qui... noi non saremo divinità in grado di esaudire le tue preghiere, ma semplici e comuni mortali assetati delle tue sensazioni.

[SM=x331856]
fisietto45
00mercoledì 16 giugno 2004 11:29
Re:

Scritto da: PoetaGuerriero 15/06/2004 23.01
i tuoi pensieri, i tuoi desideri, le tue speranze... riponili pure qui... noi non saremo divinità in grado di esaudire le tue preghiere, ma semplici e comuni mortali assetati delle tue sensazioni.

[SM=x331856]



Concordo...

...ma soprattutto buoni ascoltatori
[SM=x331842]
Uyulala
00mercoledì 16 giugno 2004 19:49
Finito finalmente il turno, accendo la mia strafottutissima auto (mi è andata in panne troppe volte quest'anno...) e mi avvio verso casa. Il cielo è nuvolo e la luce assume tinte metalliche e iridescenti. Porto con me uno stranissimo dono: un sottovaso scolpito nella pietra e un cuore.... un cuore di calcare, anch'esso scolpito dallo stesso paziente. Un paziente che ho visto oggi per la seconda volta, un uomo anziano, molto scassato di salute. Un uomo che durante una "crisi" (accidenti a me, non so come chiamare quello che gli è successo senza tecnicismi) ho ascoltato ininterrottamente per un'ora e mezzo, un uomo dalla voce troppo alta, una persona molto amareggiata da una vita durissima.

Mi ha donato un cuore... scolpito con le sue mani stanche, scolpito a dispetto di una schiena non più in grado di reggerlo...

Palpita caldo, nonostante sia un cuore di pietra...

[Modificato da Uyulala 16/06/2004 19.51]

PoetaGuerriero
00mercoledì 16 giugno 2004 20:01
Voglio anch'io una Dott.ssa così quando starò male...

anch'io mi metterei a scolpire cuori!!! [SM=x331855] [SM=x331855] [SM=x331855]
Dolcemia
00mercoledì 16 giugno 2004 20:04
[SM=x331892] Grazie Uyu... leggerti mi fa sempre bene
Uyulala
00domenica 20 giugno 2004 13:55
Ancora una volta l'auto... ma stavolta non è il ricordo dei miei pensieri, bensì una proiezione dell'immediato futuro.
Questa sera andrò all'aereoporto, in auto, e aspetterò il tuo arrivo. E' da Marzo che non posso toccarti, che non posso baciare le tue labbra, che non posso fare all'amore con te, con passione e con gioia, con complicità e seduzione. Stamani mi sono svegliata alle 5, non riesco a tener ferma la pelle del mio corpo e il mio pensiero và continuamente alla mia povera Lancia Y, a come la devo riempire, a quando ne afferrerò il volante e sentirò la leggera spinta del motore da sotto la mia schiena.
E sono qui a far passare il tempo, a lasciare che queste grevi ore rimbalzino una ad una per permettere al tempo di avere tempo....
chemisty
00domenica 20 giugno 2004 18:58
Buona serata Uyulala!
Segoea
00domenica 20 giugno 2004 19:17
Dai dai...passa dei bellissimi momenti che te li meriti tutti!!!!
Uyulala
00domenica 27 giugno 2004 18:54
Non dovrei parlarne ora, non ancora a dire il vero. Sono tornata stamane, dopo averlo riaccompagnato in aereoporto. Una breve vacanza, breve ma densissima...

Domenica scorsa sono arrivata in forte anticipo e ovviamente l'aereo era in ritardo. Faceva freddo ed io avevo un abito leggero e coprivo con uno scialle dorato le mie spalle.Stavo in disparte ad attendere "quel" volo, che è arrivato dopo quasi un'ora dall'orario previsto. Non c'è nulla da fare: vederlo mi emoziona sempre, e questa volta chissà perchè ancora di più. Il suo lieve ma deciso tocco, quel bacio, breve preludio a quelli che sarebbero arrivati poi, il "suo" profumo...

Abbiamo mangiato qualcosa in aereoporto: troppo tardi per mettersi a cercare altrove. E poi via, l'auto ci ha portati quasi da sola presso l'albergo che ci avrebbe accolti per quella prima notte insieme.

Per la prima volta ho voluto non essere avida, e lasciare che l'amore fluisse dolcissimo, magico e appassionato. Vivessi mille anni non scorderei mai quella notte. Così come tutta la vacanza successiva, ma quella notte è stata davvero speciale.

Lunedì mattina, con calma, prendiamo l'auto per dirigerci verso la Costa Est, e voglio fare la strada più lunga ma che costeggia il mare. Un lungo viaggio legato alla mia inesperienza delle strade strette e tortuose, attraversando bellissime scogliere, intravvedendo spicchi di spiagge candide. La strada si snodava lenta e leggera con l'uomo che amo accanto a me, parlando lievi di mille cose oppure tacendo e assaporando quei magici momenti. Ero con lui finalmente! Avevo appena fatto l'amore con lui, mi sentivo felice, raggiante! Nulla avrebbe mai potuto turbarmi. Non potevo girarmi a guardarne il volto (la strada aveva la precedenza), ma con la coda dell'occhio ne coglievo il leggero sorriso. Sento sempre la sua presenza, ogni giorno, ma averlo accanto a me è un'emozione ahimè non molto frequente, e per questo intensissima e indescrivibile.

Siamo finalmente arrivati dalle parti di Tortolì, Arbatax, ma il luogo dove speravamo di soggiornare era troppo distante dal mare. Lui vuole cercare, e cerchiamo per un bel pò di tempo, fino a giungere a S. Maria Navarrese, piccolissima frazione di Baunei, dove troviamo un albergo molto bello e accessibile. Lui riesce a farsi dare una stanza spaziosa in una piccola villetta separata dal corpo centrale, a quattro passi dalla spiaggia.

Purtroppo non posso descrivere la vacanza: più che un elenco di ciò che abbiamo visto e abbiamo fatto vorrei poter comunicare il clima emotivo fra noi, ma purtroppo questo è impossibile. Ieri siamo rientrati. Stavolta guidava lui e abbiamo evitato il litorale di Villasimius per fare prima. Siamo passati nella strada che collega Muravera a Cagliari, una strana strada incassata in una stretta valle granitica dall'aspetto quasi preistorico. Avevo il cuore gonfio e la mente sconvolta. La vacanza è stata bellissima e dolcissimo è per me il fatto di averla vissuta. Ma sapevo che quelle erano le ultime ore che avrei trascorso con lui, e evitavo di parlare per non gonfiare i miei occhi di pianto, oppure dicevo sciocchezze tremende per coprire, di tanto in tanto, un silenzio che mi suonava di nostalgia anticipata. L'ultima notte, questa notte, nello stesso albergo. Perchè stamane lui partiva presto. Una notte trascorsa in dormiveglia, abbracciati, e non l'avrei voluto riaccompagnare, e avrei voluto rapirlo e portarlo lontano...

Il tempo sta passando e la passione aumenta, l'amore diventa più intenso e profondo e la complicità cresce nutrita dalla conoscenza...

Quanto vorrei tornare indietro di una settimana e guidare di nuovo quell'auto che ora, per via di questo viaggio, ho imparato ad amare!!!

[Modificato da Uyulala 28/06/2004 19.31]

Segoea
00domenica 27 giugno 2004 19:37
per via di questo viaggio, ho imparato ad amare!!!



nn ho capito questo pero[SM=x331895]
perchè imparato?
Uyulala
00domenica 27 giugno 2004 20:00
Segoea
Per tutta una serie di ragioni io odio la mia auto. Ma l'ho usata in questo viaggio e non ho potuto fare a meno di cambiare sentimenti ANCHE verso l'auto...
Segoea
00lunedì 28 giugno 2004 19:33
Re: Segoea

Scritto da: Uyulala 27/06/2004 20.00
Per tutta una serie di ragioni io odio la mia auto. Ma l'ho usata in questo viaggio e non ho potuto fare a meno di cambiare sentimenti ANCHE verso l'auto...




capito [SM=x331823] grazie della spiegazione
Libero Barbera
00martedì 29 giugno 2004 02:11
Miiinchiaaa segoeaaa! Ti si deve spiegare proprio tuuuutto! Scommetto che sei una di quelle che si fa spiegare le barzellette![SM=x331826]
Dai hai sentito che bella storia d'ammmore?![SM=x331823]
Seeeenti Uyulala, ma da quant'è che vi frequentate tu e il tuo principe?
Libero Barbera
00martedì 29 giugno 2004 02:15
ah!...dimenticavo...soccia che gran bel cuore la nostra pissicologa!....averghene de strissa servei cussì!
Segoea
00martedì 29 giugno 2004 09:08
Re:

Scritto da: Libero Barbera 29/06/2004 2.11
Miiinchiaaa segoeaaa! Ti si deve spiegare proprio tuuuutto! Scommetto che sei una di quelle che si fa spiegare le barzellette![SM=x331826]
Dai hai sentito che bella storia d'ammmore?![SM=x331823]
Seeeenti Uyulala, ma da quant'è che vi frequentate tu e il tuo principe?



Non mi faccio spiegare le barzellette uffaaaaa[SM=x331848] cattivuuu nun trattarmi male, che mi spezza il cuoricino.

Si si ho letto che bella storia d'amore, [SM=x331823] anche se si vedono poco l'intensità con cui vivono quei momenti li ripaga.Spero che presto Uyulala ci racconti qualche altro incontro simile a questo.

Si si è proprio una bella donna, anche se da come si è descritta sembra le serva un'impalcatura per andare in giro tant'è cadente.Eppure è molto femminile, e abbinata a un bel cervello a mio avviso credo che kok non ha scampo, detta alla romana...e ndo la trova n'artra così!!!!![SM=x331850]





PS per Libero: tanto mi sei antipaticU ekkU[SM=x331826] [SM=x331867]
Libero Barbera
00martedì 29 giugno 2004 11:13
ihihih![SM=x331826] come mi piace infastidire 'sta cipolla divertente![SM=x331826] [SM=x331826]

(Speriamo che dai e dai non mi faccia piangere! Questo tipo di ortaggio può essere assai insidioso, se non trattato con cura.)
Segoea
00martedì 29 giugno 2004 11:18
Re:

ihihih![SM=x331826] come mi piace infastidire 'sta cipolla divertente![SM=x331826] [SM=x331826]
(Speriamo che dai e dai non mi faccia piangere! Questo tipo di ortaggio può essere assai insidioso, se non trattato con cura.




ecco...capito questo...possiamo instaurare qualcosa[SM=x331836]
come puoi vedere sotto il mio nome...ki mi tocca il ciuffo riceve quel che si merita[SM=x331910]
Uyulala
00giovedì 1 luglio 2004 23:11
Re:

Scritto da: Libero Barbera 29/06/2004 2.11

Dai hai sentito che bella storia d'ammmore?![SM=x331823]
Seeeenti Uyulala, ma da quant'è che vi frequentate tu e il tuo principe?



La prima volta che ci siamo incontrati di persona è stato a Dicembre del 2002. Purtroppo ci incontriamo con una frequenza piuttosto bassa, ma ci vediamo e ci sentiamo ogni giorno via messenger e via cellulare.

E per me l'emozione è grande ogni volta come se fosse la prima volta...

Uyulala
00sabato 10 luglio 2004 10:33
Colori d'estate...
A Luglio alle sette del mattino il sole è già sopra l'orizzonte e la luce intensa fa prevedere una giornata calda a dispetto della brezza di maestrale che fa lievemente rabbrividire le mie spalle. Inforco gli occhiali da sole e con calma avvio l'accensione per percorrere ancora una volta quella strada che mi separa dal posto di lavoro. Strana sensazione osservare con la coda dell'occhio le campagne mutare aspetto giorno dopo giorno. Da Maggio a Luglio c'è stato un lento sbiadire del verde intenso donatoci da una stagione insolitamente piovosa. Le aree coltivate a grano si sono dolcemente imbiondite, a Giugno il grano ondeggiava calmo sotto il soffio dei venti. A poco a poco la mietitura avanzava e sempre più aree hanno assunto l'aspetto tosato con i gambi recisi tanto simili ai crani di tanti ragazzi alla moda. I colori si son fatti sempre più violenti, il giallo dei campi a volte ferisce la vista sotto il sole ormai impietoso che fruga in ogni angolo desideroso di far scomparire le ombre.

Quando ritorno la sera le tinte assumono colori lievemente rosati, ma il sole resta ancora alto a marcare con i suoi raggi le campagne che si imbrulliscono sotto la sua maestosa potenza. Percorro da nord a sud per tornare nella mia città, e mi trovo l'Astro alle spalle, che colpisce le colline ed i campi facendomi rimbalzare le arree di rosso mattone, giallo ocra e, purtroppo, marron bruciato. Quanto desidero poggiare lo sguardo nel verde! E quanto invece questo mio desiderio dovrà rimanere a lungo inespresso...

In questi momenti rimpiango il paesaggio alpino dei monti di Ivrea, con i suoi alti alberi frondosi, la Dora imponente, la dolcezza dei colori brillanti che trasmettono frescura anche nelle mattinate più calde...
Uyulala
00venerdì 6 agosto 2004 19:07
Tre rose rosse
Come al solito stanca. Come al solito sempre quella strada si snoda in un'atmosfera però che diventa quasi irreale in questo anomalo Agosto di quest'anomala estate. I colori sono nitidi e brillanti dopo le pioggie di ieri, e le nubi candide ma corpose interrompono via via la luce abbagliante del sole. In auto un lieve profumo, una delicata fragranza di rose, che lottano per non appassire.

E' venuta G. a trovarmi in ambulatorio. Dolce signora di mezza età, che sorride intimidita e parla lentamente cercando da qualche luogo lontano le parole per esprimersi. Sono più di 25 anni che ha una grave forma di psicosi contro la quale lotta con forza, con dolore, con coraggio e... in silenzio. E' difficile comprendere l'angoscia di una persona che sembra assolutamente normale, impossibile capire cosa vuol dire avere da 25 anni voci, a volte più forti, a volte più lontane, ma sempre presenti, che non fanno che dirle cose orrende, cose che una donna non dovrebbe mai sentirsi dire da nessuno. Come si fa a spiegare che si è assolutamente immersi in un mondo parallelo, diverso dal nostro, pur abitando il nostro stesso mondo?

Son quattro anni che la conosco ormai, pochissimi rispetto ai 25 anni della sua malattia, tanto è il tempo che non conosco, quando ancora era giovane e le voci la spingevano ad ammazzarsi, oppure lei stessa cercava di uccidersi per liberarsi di loro. Son quattro anni che accolgo i suoi deliri e l'aiuto a sopportarli, dato che nessuna medicina sembra farle effetto completamente e non è possibile impedire che le sopraggiungano terribili e devastanti crisi. Eppure lei cerca sempre di sorridere, con quel sorriso dolce e triste e con quello sguardo come a scrutare se chi ha davanti è capace, se non di capirla, almeno di ascoltarla...

In questo periodo sta male, molto male, al punto che ho dovuto darle una vagonata di farmaci per intontirla in modo che passasse la crisi dormendo più che può. Lei lo sa che lo faccio per questo, lei lo sa che non appena sta meglio le leverò il carico che le ho dovuto dare. Lei stessa, ormai, mi chiede di fare così perchè altre soluzioni non ce ne sono.

Stamattina è venuta a portarmi tre rose rosse, bellissime, col lungo gambo e con i petali semichiusi, racchiuse in una delicata retina azzurra. Avrei voluto piangere quando quei tre piccoli cuori sono passati dalle sue alle mie mani... Gli stessi cuori rossi che spandono il loro bellissimo e delicato aroma nella mia auto...

[Modificato da Uyulala 06/08/2004 21.58]

Krotalo
00venerdì 6 agosto 2004 21:43
Anche dopo la stanchezza dovuta al lavoro e al caldo, le cose che hai scritto rasserenano l'animo e dal viso duro scaturisce un sorriso[SM=x331823]
Stella'
00sabato 7 agosto 2004 13:21
Uyu, ma... che origine hanno quelle voci?
Uyulala
00sabato 7 agosto 2004 13:38
E' la malattia, Stella. Le malattie mentali comportano dei sintomi, tra cui deliri e allucinazioni. Le allucinazioni più frequenti sono quelle uditive sotto forma di voci che parlano tra loro denigrando la persona che ne è afflitta. Le peggiori sono le voci imperative: quelle che ordinano al paziente di fare qualcosa o ne impediscono le azioni. Per fortuna non sono frequenti, ma possono essere devastanti. Di solito con i farmaci questi sintomi spariscono senza problemi, ma c'è un gruppo ristretto di persone che non hanno una buona risposta. In questi casi le allucinazioni si "allontanano", vengono vissute con un certo distacco e spesso si trasformano in benigne, consentendo alla persona di fare una vita accettabile. Però le malattie mentali sono comunque soggette a periodi di crisi, e affrontare queste crisi è un impegno sia per il medico che per il paziente...

Per spiegarti: il nostro cervello è un sistema complicatissimo e funziona su dati provenienti da un ipotetico mondo esterno (parlo di ipotetico perchè nessuno può sapere con certezza se esiste davvero perchè tutto viene filtrato dalle nostre percezioni). La malattia mentale altera molte cose, una di queste cose è il rapporto che c'è tra "mondo esternio" e processi interiori. Così succede che le cose che viviamo e che sono legate al mondo esterno, possano invece sganciarsi da questo e vivere di vita propria. La persona si trova scaraventata in una realtà diversa, nata solo dal suo interno, che non è condivisa dagli altri, e che nella stragrande maggioranza dei casi è un vero incubo, un inferno...

[Modificato da Uyulala 07/08/2004 13.45]

Stella'
00sabato 7 agosto 2004 13:49
E può capitare che queste voci chiedano alla persona di eseguire determinate azioni? Oltre a sentire le voci è possibile che i vengano bloccati i movimenti del corpo o la persona sia costretta a stare in posizioni assurde?

Conoscevo una signora alla quale succedeva questo...
Uyulala
00sabato 7 agosto 2004 13:53
E' possibile. Capita che alcuni stati catatonici dipendano proprio da questo. Ma potrebbe essere interessante lasciare questo 3ad se ti interessa questa discussione. Qui non voglio parlare di lavoro ma di affetti, anche se sono legati alla mia esperienza lavorativa.
Stella'
00sabato 7 agosto 2004 13:56
Non ho altre domande, preferisco leggere quello che scrivi.

Scusami l'OT, ma il tema era alquanto interessante.
Uyulala
00sabato 14 agosto 2004 12:34
La radio del cellulare
Mercoledì scorso, la vigilia del mio compleanno, ero troppo nervosa per poter percorrere la solita strada del ritorno. Mi ricordo allora che il mio cellulare ha anche la funzione di radio. Accendo e cerco un canale, con gli auricolari infilati fastidiosamente nei padiglioni. Ad un certo punto una stazione mi lancia una musica a me nota: la "Toccata e fuga in re minore" di Bach, quella sua più famosa. Il viaggio si snoda all'improvviso interessante e fluido sulle note del grande compositore, a cui era dedicato il programma radio. E attraverso la musica visualizzo le mani "sue", il mio uomo che ama Bach e che quando può lo suona con la passione di un dilettante di ottimo livello. Ogni soffio d'organo ha il potere di penetrare in profondità nelle viscere dell'anima, far vibrare ogni organo interno, scuotere le ossa e mischiare il sangue nelle vene...
E lenta sorreva la strada, l'auto messa insolitamente a tacere dalla potenza della musica, la stanchezza d'un soffio spazzata via come un fuscello dall'uragano...
La voce dello speacker tentava di spiegare qualcosa per me di incomprensibile, nella mia ignoranza galattica, ma snodava nel tempo e nella corsa sull'asfalto caldo delle 14.30 un altro brano, al magico suono quasi metallico del clavicembalo, e infine, assoluto, struggente e potente ad un tempo, il violoncello. Strumento femminile dalla voce maschile, anima della carne, sensualità pura imbrigliata nell'armonia della matematica musicale. Colonna sonora del mio rientro a casa, voce del mio sentimento, quanto mi sono chiesta come può essere che un uomo vissuto tanti secoli prima possa aver creato e dato voce a emozioni così universali....
signor spock
00domenica 15 agosto 2004 06:09
Mi trovi in totale accordo,i compositori di quelle musiche,Verdi,Bach,Beethoven,Mozart ecc erano dei geni,ci hanno fatto un dono inestimabile;quando posso adoro suonare le loro composizioni.Ascoltare musica e bello,suonarla ti dà un'emozione incredibile e pace con se stessi.
Uyulala
00domenica 31 ottobre 2004 16:45
Una lunga assenza
Non sono solo nè tutti in auto i pensieri che oggi riporto qui.
Comincio a vedere lentamente una luce, a poco a poco, dopo un lungo periodo scuro.
Mi si è ghiacciato velocemente il tempo, in breve tutto sembrava impastoiato come da una fanghiglia limacciosa e densa nella quale mi muovevo con immensa fatica. Ho dovuto fermarmi, alcuni di voi lo sanno, e ho passato tutto settembre in malattia. Ho ripreso con immensa fatica a lavorare il 4 ottobre. Non avevo forze neanche per camminare e ho dovuto riprendere quei viaggi da tre quarti d'ora per percorso, per rituffarmi in un ambiente prevalentemente ostile, dove ho dovuto scoprire carognate a mio danno e subirne ulteriormente.

Non avevo più alcuna forza di comunicare nulla, non solo di scrivere, ma neppure di leggere. Ogni cosa in certi periodi della mia vita mi entra dentro come una coltellata, a volte anche cose apparentemente neutrali.

Come vivere gli affetti in queste circostanze? Ho dovuto aspettare che il mio cuore ibernato guarisse almeno un pò, e si scongelasse a poco a poco...

In un mondo dove le persone tendono a cercare di colpire il prossimo nei punti deboli, sia pure per un malinteso modo di intendere una difesa personale, io vivo come un pupazzo carico di spilli senza poter a mia volta rendere neppure uno dei colpi che ricevo. Parlavo con un amico stamane, e come lui ci siamo scoperti, in fondo, dei disadattati. Non adatti a come è divenuto il mondo, abbiamo necessità di una difesa che non riusciamo, in fondo a trovare....
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