Pillole dai birdwatchers
00mercoledì 6 dicembre 2006 10:45
La avrò visto decine di volte, la scena, ma poche volte si era conclusa con la predazione. Ogni giorno al tramonto il consueto spettacolo delle figure disegnate da migliaia di storni di ritorno dalle campagne fa stare col naso all'insù i passanti, affascinati ma anche preoccupati, un po' per il guano (che al mattino dopo è una patina alta due centimetri, e quando piove è puro grasso), un po' perché timorosi di risvolti alla "Uccelli" di Hitchcock. Ieri stavo rientrando a casa e li guardavo. Ad un certo punto noto che le varie famigliole si riuniscono di botto in una specie di maxiclessidra nera, quindi in una tartaruga, poi ancora in un colossale arco. "Arriva Joe" penso. Joe è il maschio della coppia di Pellegrini di stanza alla Rupe atenea, la moglie invece è Zampadilegno, a causa del suo inutile arto rigido che le penzola dal 2001 in seguito a chissà quale incidente di caccia. Infatti dopo due secondi dalla linea dei palazzi arriva Joe, placido, quasi noncurante di tanta
grazia di Dio. Loro invece se ne curano eccome: diversi attacchi, con lo scudo di storni che cambia posizione continuamente. Lui sembra vacillare, poi due di quelle bestione restano colpevolmente dietro. E' un lampo: chiude le ali, si fionda in verticale (e qui penso: mo' si sfracella sull'antenna), e risale all'apparenza senza combinare nulla. All'apparenza, perchè mentre quelli continuano nel loro folle disegno, lui passa in silhouette bene in vista... e tra le zampe ben stretto un affarino. Requiem per uno storno, cena per Joe assicurata.
Sarà stata una scena comune, anche banale, se rapportata ai sette-otto falchi visti in contemporanea a Roma, ma il fascino è sempre quello.
Buon Bw a tutti
Salvo G. - Agrigento