Pellegrinaggio del “Gruppo Amici di Sant’Antonio”

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zsbc08
00martedì 30 marzo 2010 07:42

Gangi indossa il mantello e il medaglione confraternali dell’arciconfraternita di Sant’Antonio di Padova 

Pellegrinaggio del “Gruppo Amici di Sant’Antonio” 

L’associazione di Gangi “Gruppo Amici di sant’Antonio” è in pellegrinaggio a Padova per venerare le Spoglie mortali di sant’Antonio esposte nella cappella delle Reliquie della Pontificia Basilica. Sul sagrato della Basilica è un dialogare di lingue e di dialetti diversi. Tra i dialetti c’è anche quello gangitano. Tutti in fila per ore nell’attesa di incrociare la loro vita cattolica nella storia con quella del Santo, nelle reliquie del suo corpo mortale, anch’esso santo.

Molti credenti avevano espresso il desiderio di rivedere il Corpo del Santo, ricomposto e visibile in un’urna di vetro, dopo 29 anni dall’ultima ricognizione canonica e medico-scientifica avvenuta nel gennaio 1981, a 750 anni dal morte del Santo, cui seguì una memorabile ostensione che si prolungò fino all’ 1 marzo 1981.

I pellegrini e i devoti del Santo hanno potuto così  rivederlo prima del suo ritorno alla splendida Cappella dell’Arca, recentemente restaurata. I lavori, complessi e delicati, iniziati il 12 aprile 2008 con il trasferimento temporaneo dell’urna presso la Cappella di S. Giacomo, si sono conclusi il 4 dicembre 2009.

L’ostensione coincide con la festa liturgica della Traslazione di S. Antonio (detta anche festa della Lingua), che si celebra ogni anno in Basilica, a ricordo della prima traslazione del Corpo del Santo avvenuta l’8 aprile 1263 ad opera di S. Bonaventura, che, in quell’occasione, ritrovò la lingua incorrotta di Antonio, e della traslazione del del 15 febbraio 1350, quando la tomba del Santo ebbe la sua definitiva sistemazione nell’attuale Cappella dell’Arca.

Nel 1894 Papa Leone XIII, il cui Segretario di Stato era il cardinale Mariano Rampolla del Tindaro di Polizzi Generosa (Cefalù), elevò la confraternita di sant’Antonio di Padova, canonicamente eretta presso la Pontificia Basilica di sant’Antonio in Padova già nell’anno 1232 sotto la direzione spirituale dei Frati Minori Conventuali, al rango di arciconfraternita. Fino al 1894 la confraternita portava ancora il titolo del “Santissimo Sacramento sotto gli auspici del Taumaturgo di Padova” e dal XV secolo aveva la sua sede, dov’è ancora oggi, nella Scoletta del Santo, edificio fatto costruire dai confratelli sul sagrato della Basilica di sant’Antonio, che si compone di un Oratorio pubblico indulgenziato, di una Sala Priorale affrescata con scene riguardanti Antonio, di una Loggia per le benedizioni che affaccia sul sagrato della Basilica, di un Cortile per i raduni degli ascritti e di una Cancelleria per il disbrigo delle pratiche amministrative.

Papa Leone XIII, nel 1894, attribuì all’arciconfraternita anche la facoltà di aggregare altri sodalizi titolati a sant’Antonio di Padova in tutto il mondo, tranne che nella città di Roma.

Da quel giorno l’arciconfraternita ha aggregato 24 sodalizi in tutto il mondo, tra i quali l’associazione di Gangi “Gruppo Amici di Sant’Antonio”. In base al proprio statuto, l’arciconfraternita padovana mediante l’aggregazione vuole rendere manifesto il vincolo di fratellanza esistente tra i devoti antoniani sparsi in tutto il mondo ed organizzati in forme associative riconosciute ed approvate dalla Chiesa Cattolica ed Apostolica. Con l'aggregazione, tutti gli ascritti del sodalizio, e quindi dell’associazione gangitana, aggregata vengono considerati ascritti all'arciconfraternita del Santo, potendo così godere dei benefici spirituali connessi a questa appartenenza. Tutti gli ascritti, e quindi anche i soci gangitani dell’associazione Gruppo Amici di sant’Antonio, possono acquisire l’Indulgenza plenaria in più giorni dell’anno, hanno diritto alla celebrazione di tre Sante Messe di suffragio alla loro morte, possono indossare il mantello ed il medaglione confraternali.

Il gruppo gangitano esiste da trentasette anni. La sua cofondatrice è stata la signora Angelina Ferrara Romeo assieme a Suor Maria Valeria Cascio. Un’associazione, quella gangitana, che può contare sulla presenza di numerosi giovani interpreti del messaggio antoniano e sull’instancabile impegno del suo coordinatore il prof. Giuseppe Romeo e, per lunghi anni, collaborata e assistita amorevolmente dalla socia Margherita Romeo.

“Un’emozione straordinaria”, ha dichiarato il coordinatore dell’associazione gangitana Giuseppe Romeo, “un evento al quale non potevamo mancare. Se capiterà di nuovo sarà forse tra cent’anni. Desideravamo vivere personalmente questa pagina di storia, di spiritualità e di vita cattolica cristiana. Negli sguardi di tutti m’è sembrato di incrociare una meravigliata commozione. Eravamo”, ha concluso Giuseppe Romeo, “con il grande Santo e l’uomo che tutto il mondo prega era  con noi e nei nostri cuori”. 

- 30 marzo 2010-                                                                                                               Francesco Paolo Pinello 


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