Re: Re: Re:
mary la sanguinaria, 19/03/2009 11.54:
allora proprio non capisco soprattutto perchè dici di conoscere i tribunali. su tutto sei moderato, mi pare, ma non su questo.
lo psichiatra non studia la psicologia, o almeno non solo quello. tu confondi sempre chi studia psicologia da chi è psichiatra; la differenza è abissale perchè chi è psichiatra ha una struttura mentale fortissima, supera vari test e non è quasi mai vero che studia per risolvere i suoi problemi. hai mai frequentato psichiatri ? sono dei pezzi duri.
in piu' come pensi che andrebbero avanti certi tipi di reati o il diritto di famiglia o i reati penali senza psichiatri visto che frequenti i tribunali? non andrebbero avanti perchè chi studia per tutta la vita il diritto (come me) non ha nessuna competenza tranne quella di leggi, leggine e codici e quindi deve affidarsi a degli esperti.
io sono una liberale, ma purtroppo la realtà è diversa da quello che io pensavo fosse; gli abusi sono tantissimi (un giorno ho anche vomitato a sentire le cose che succedono) ed in tutti gli strati sociali (ma emergono solo quelli degli strati piu' degradati). i pedofili di solito non sono delinquenti (termine un po' impreciso) ne' malati di mente nel vero senso del termine per quanto tali definizioni nella psichiatria forense non siano precise.
penso che ci sia un istinito che non si spegnerà mai ed anche se la cosa mi ripugna , dato che non credo alla giustizia terrena, credo che la castrazione con farmaci chimici sia una soluzione a cui pensare.
Dimentichi che io non vivo in Italia... Da noi le leggi (per fortuna) sono molto più semplici. Dico di avere qualche esperienza nei processi perchè da ca. 10 anni vengo chiamato a intervalli regolari quale giurato (non togato) nei processi. Ne ho fatti anche qualcuno per cui qui si avevano le prime pagine dei giornali.
Per darti un'idea dell'ambiente giudiziario di cui parlo, da noi un processo per tentato omicidio indiziario (quindi dove l'imputato si dichiarava innocente) che ha visto imputato un parlamentare molto noto, si è concluso in tre settimane con una condanna di 11 anni di reclusione. Istruttoria, fase dibattimentale, arringhe, repliche e dupliche di accusa, difesa e parte civile, posa dei quesiti e camera di consiglio comprese. C'era anche il perito psichiatra. Da noi, c'è giurisprudenza della nostra più alta corte, se il perito dichiara una leggera scemata responsabilità, la pena viene ridotta di un quarto, se la scemata responsabilità è media, la pena viene ridotta della metà, se la scemata responsabilità e grave (sempre a detta del perito nominato dalla corte) la pena viene ridotta di 3/4. Su questo non vi sono discussioni perché, appunto, vi è giurisprudenza. Il perito può poi proporre l'internamento dell'imputato in apposite strutture di cura a dipendenza del tipo patologia evidenziata, ma è comunque la corte che decide se accettare l'internamento così come proposto. Per farti un esempio in un processo dove si dibatteva di due accusati per il medesimo reato (droga) a uno è stato concesso l'internamento in una struttura di aiuto perchè aveva dimostrato durante tutta la fase istruttoria (secondo il procuratore pubblico che da voi è - credo - il pubblico ministero, anche pre- processuale) la volontà di cambiare e l'altro che invece dimostrava di fregarsene è stato rimandato nelle patrie galere... E' abbastanza recente una modifica del nostro codice penale che prescrive a intervalli regolari nuove perizie per gli internati in permanenza in seguito a delitti particolarmente efferrati, in modo da stabilire se l'imputato è quarito oppure no.
Sulla differenza tra psicologo e psichiatra possiamo discutere, ma alla fine è un problema di formazione dove in sostanza lo psichiatra ha una formazione più approfondita ed è quindi anche autorizzato a prescrivere farmaci, ciò che uno psicologo non può fare. Anche lì c'è comunque qualche differenza tra i requisiti nostri e quelli vigenti in Italia.
E' un po' come la formazione di diritto. Da voi uno che arriva alla laurea finale di diritto è dott. in legge, da noi è solo licenziato in diritto e il dottorato deve ottenerlo successivamente attraverso la presentazione di una tesi, come pure il brevetto di avvocatura e quello di notaio. Tutte formazioni ulteriori e successive alla laurea che possono ma non devono essere necessariamente fatte. Più uno va in avanti negli studi e ovviamente più ottiene competenze. Da noi quindi non tutti gli avvocati hanno ottenuto anche il dottorato.
Credo che da noi la maggior parte degli psicologi poi arriva a terminare anche gli studi di psichiatria e da qui quella che tu chiami la mia "confusione". Da voi la differenza - suppongo - è probabilmente assai più marcata che da noi.
Si potrebbe aprire una discussione separata sulla psicologia perchè avrei la mia da dire...