Pedibus

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papupi
00martedì 19 aprile 2011 16:28
da www.primocanale.it




BUSALLA
I "pedibus" anche a Busalla Casarza e Rapallo
19/04/2011 13:11
Il pedibus partirà presto anche da Busalla, Casarza Ligure, e Rapallo. Il servizio di "autobus a piedi" promosso dalla Provincia di Genova, che porta i bambini a scuola educando all’ecologia e al rispetto dell’ambiente, è già presente in numerosi comuni. La sua presentazione nei nuovi centri, vrrà presenziata dall’assessore all’educazione ambientale della Provincia Alberto Corradi, oltre agli assessori dei comuni interessati. I pedibus sono degli autobus umani, con fermate, capolinea e passeggeri, ma i loro unici motori sono i piedi dei bambini e delle bambine che, con autisti e controllori adulti, imparano ad andare e tornare da scuola in modo divertente, sano e sicuro. Il progetto ‘Io cammino a scuola’, partito due anni fa, ha avuto subito successo in molti comuni della Provincia ed è stato ripetuto anche l’anno scorso e quest’anno, grazie alla collaborazione dei genitori volontari, indispensabili per la riuscita del progetto.

Robyk65
00martedì 19 aprile 2011 16:56
Più che ai bambini dovrebbe essere imposto agli adulti, infatti fino ai 18 anni la patente loro non la possono prendere ma le moderne e dinamiche mammine (senza dimenticare i papini: "chel'automiserveperlavoro") sì!
Flavio4687
00martedì 19 aprile 2011 23:59
Lo sto studiando proprio in questi giorni...

IL PEDIBUS A GENOVA: LINK
sandro.raso
00mercoledì 20 aprile 2011 08:56
Da noi fanno a volte il Piedibus altre volte il Bicibus.
Che non servono assolutamente a niente se non per fare un po' di scena, e non fanno nemmeno risparmiare sull'inquinamento infatti:
- i ragazzi in bicicletta sono scortati dalle moto della P.M. ovviamente a bassissima velocità;
- i ragazzi vanno senza gli zainetti, quelli glieli portano davanti alla scuola le mamme in macchina!!!

Aggiungo che per il Pedibus e per il Bicibus c'è un adulto con funzioni di "autista" e un altro con funzioni di "bigliettaio", cosa molto confusa dato che i bambini e giovanissimi di oggi non hanno mai visto un autobus o tram con il bigliettaio!
giambo64
00mercoledì 20 aprile 2011 10:57
Le mamme con le auto sono deprecabili, ma anche i bambini di prima elementare con dieci libri nello zaino non è che siano del tutto una normalità...
Hanno degli zaini enormi, noi una volta avevamo un libro e un quaderno!
Almeno servisse a qualcosa, invece una volta grandi sono più ignoranti di noi e in più hanno la scogliosi...
Robyk65
00mercoledì 20 aprile 2011 13:28
Sempre agli adulti si finisce... chi fa comprare libri su libri perchè in combutta con case editrici e librerie autorizzate? Chi ha le iniziative di "autista" + "bigliettaio" senza spiegare che significa? Chi porta gli zaini in auto e scorta in moto (sigh...) la fila di bambini? I bambini sono creta da plasmare e se lo scultore è mediocre...
papupi
00mercoledì 12 ottobre 2011 16:44
da www.ilsecoloxix.it


Da oggi, tutti a scuola con il “Piedibus”
10 ottobre 2011 di Loredana Demer

Vallecrosia - Niente più bimbi da soli a raggiungere a piedi l’edificio scolastico di San Rocco o accompagnati in auto, se possibile, liberando così via Romana e via Roma da ingorghi e parcheggi selvaggi.

Il Comune, in accordo con la Consulta delle famiglie, tramite l’ufficio delle attività socio-culturali e della pubblica istruzione coordinato da Roberto Capacico, ha infatti deciso di istituire, a partire da oggi, il servizio cosiddetto “piedibus”. In pratica l’accompagnamento alle scuole dell’obbligo, da parte di adulti muniti di paletta, dei bambini e dei ragazzini formando una carovana a piedi.

«E’ un sistema economico, ecologico e sicuro per andare a scuola con itinerari predeterminati e accompagnamento-controllo da parte di adulti – spiega l’assessore alla pubblica istruzione Gianfranco Peretti - A Vallecrosia se ne occuperanno i volontari della Consulta delle famiglie, dell’associazione della Terza età “Le Cinque Torri” e della Protezione civile comunale. Il comando di polizia urbana, che già presta servizio negli orari di ingresso ed uscita dei ragazzi dalle scuole cittadine, vigilerà comunque, sempre, nei pressi delle strutture per facilitare l’entrata alle aule del “gruppo piedibus”». Un servizio, questo, che funziona ormai da anni nelle città del Nord Europa dove file di ragazzini scortati dagli adulti si recano presso le scuole utilizzando anche cartelle e calottine colorate e fluorescenti per rendersi maggiormente visibili anche nelle ore buie del tardo pomeriggio. «Davanti ai tre nostri istituti scolastici si creavano troppi problemi alla viabilità - continua Peretti – Parcheggi selvaggi, vetture che trasportavano un solo alunno, liti continue tra gli stessi genitori per accaparrarsi un posto auto vicino alla scuola. Con il nuovo progetto si è pensato di fornire una nuova opportunità alla cittadinanza con qualsiasi condizione atmosferica perché, come si dice nel nord della Germania dove il piedibus è molto sviluppato anche se per diversi mesi l’anno le condizioni meteo sono spesso difficili, “ non esiste bello e brutto tempo ma solo buoni o cattivi vestiti”».

Due i percorsi scelti dal Comune: il primo parte da via colonnello Aprosio, 151, davanti al bar “Fanfulla”, con fermate al civico 79. Poi il piedibus gira per via Giovanni XXIII e ferma al civico 40 ed 80. Infine incrocio tra via san Rocco (vecchia chiesa) direzione scuole. Il secondo percorso parte da via colonnello Aprosio, 353 (cartoleria “Rey”), ferma all’incrocio tra via colonnello Aprosio e via don Bosco (polleria “Caldana”) con fermate al civico 27 e 59. Infine incrocio con via Romana (di fronte al “Puntosma”) e via verso la scuola. Ci volesse ulteriori informazioni potrà rivolgersi al Comune od alla polizia urbana.

ralco
00mercoledì 12 ottobre 2011 19:41
A Lavagna c'é da anni.

Francamente, ai miei tempi, la cosa esisteva già, solo che ad accompagnare i bambini c'era, a turno, un genitore o un nonno, senza tanto clamore e senza spese per il Comune. [SM=x1177057]
sandro.raso
00mercoledì 12 ottobre 2011 21:12
Mi viene in mente che quando ero in seconda/terza elementare, in Val di Vara, a scuola a piedi spesso andavamo da soli nonostante allora le strade fossero molto trafficate (non c'era ancora la A12 quindi l'Aurelia era intasatissima). Tra di noi uno a turno faceva il "vigile", con tanto di casacca bianca, berretto e paletta, per segnalare agli altri il momento di attraversare.

Per un certo periodo, però, le strade erano sorvegliate dai Carabinieri, perchè si era manifestato un singolare incoveniente: il paese era "assediato" da una banda di cani randagi molto feroci, che facevano razzia di animali da cortile e minacciavano anche gli uomini. Questo terminò quando vennero tutti catturati o abbattuti.
Francesco Ristori
00giovedì 23 aprile 2015 01:12
Il pedibus sarebbe un'ottima soluzione anche per educare le nuove generazioni fin dalla più tenera età al rispetto dell'ambiente e a non usare eccessivamente la macchina come ormai molti fanno. Purtroppo in città non è una soluzione facilmente praticabile, ma auspicabile comunque che i municipi tentino.
Vesprit_
00sabato 25 aprile 2015 18:53
Sono d'accordo sull'idea di educare le nuove generazioni ad evitare l'uso dell'auto. Però continuo a trovare questo Pedibus poco attuabile in città. In pratica i bambini respirebbero tanto buono smog al freddo; li si abitui, piuttosto, all'utilizzo del mezzo pubblico [SM=g27988]
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