Pd, Veltroni: parli chi vuole nuovo leader D'Alema: non sono io a chiederlo

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daetil
00giovedì 4 dicembre 2008 19:21
ROMA (4 dicembre) - Uno stillicidio quotidiano che fa male al Pd e fa bene alla destra. Il segretario del Pd, Walter Veltroni, confessa di non poterne più degli attacchi e dei veleni: «Basta con le confessioni anonime, basta con i retroscena, basta con i veleni - dice Veltroni - è inimmaginabile che in una crisi gravissima il centrosinistra riformista ricada nel suo solito vizio autolesionista: segare l'albero su cui sta seduto».

Lo sfogo di Veltroni parte da una considerazione: se si è convinti che il problema del Pd sia la leadership «è giusto dirlo a viso aperto». L'appuntamento è per il 19 dicembre, quando ci sarà la direzione del partito, «quello è il luogo per sollevare il problema e per trovare serenamente le forme per risolverlo, se serve anche attraverso un congresso straordinario da fare subito. Sono pronto a mettermi in gioco, se questa si rivelerà la soluzione più condivisa».

«Non siamo al riparo dalla questione morale». Il segretario del Pd ammette che la vicenda Villari, alla Commissione di vigilanza Rai, è stata un pasticcio e si meraviglia di chi ha dipinto il neo presidente «come una specie di campione della resistenza, un uomo che sta abbarbicato a una poltrona, contro il parere delle più alte autorità istituzionali e di tutte le forze politiche». Sulla questione morale, Veltroni allarga la questione all'intera vita politica italiana, ma anche il Pd non è «al riparo da tutto questo».

Partito del Nord. Altro fronte scoperto del Pd è la proposta di Chiamparino e Cacciari sul partito del Nord, alla quale Veltroni risponde che si farà, non un partito del Nord ma un «coordinamento del Nord, così come si farà un coordinamento del Sud». Sulla collocazione del partito democratico in Europa, invece il segretario del Pd insiste sull'idea di un nuovo soggetto politico: «Sono dell'idea che si debba creare un grande campo democratico progressista - spiega Veltroni - dobbiamo essere il soggetto attivo di un nuovo campo, capaci però di evitare ogni isolamento».

D'Alema: pensiamo ai veri problemi. Per Massimo D'Alema il segretario del Pd non si rivolge a lui: «Veltroni non si rivolge a me perché ci conosciamo da anni e lui sa che io sono una persona a volte spigolosa ma diretta e quindi se io ritenessi che lui deve lasciare la carica, lo direi prima di tutto a lui - afferma D'Alema - Se non l'ho detto, non lo penso. Più che di conte, penso che è ora di affrontare i problemi seri, non esorcizzandoli dando la colpa a oscuri complotti che è una risposta semplicistica. Il Pd è nato da un grande moto di popolo ma deve ancora diventare pienamente un partito, altrimenti sarebbe difficilmente governabile». Pur ammettendo che nel partito ci sono «problemi seri», l'ex ministro degli Esteri respinge paralleli con il passaggio dal Pci al Pds: «Questa mi sembra la sofferenza di un inizio più che quella di una fine». E su uno dei nodi del Pd, ovvero la richiesta di un partito del nord, D'Alema si dice contrario sostenendo che «si debba lavorare per un grande partito nazionale organizzato su base federale».

Red non è una concorrente. D'Alema sa che la sua area politica viene considerata ostile nei confronti di Veltroni e l'associazione Red un gruppo in concorrenza con il Pd, ma tiene a precisare: «Red è un'associazione culturale ed è buffo pensare che sia l'attività di una corrente. Domani alla giornata sulle riforme ci sono Andreotti e Bonino e faccio fatica a pensare a loro come a dalemiani. Purtroppo in un dibattito politico così inquinato e avvelenato è difficile far capire come stanno le cose».

www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=37053&sez=HOME_...

Comincia la resa dei conti. Princeps forse ti hanno ascoltato. Certo che se l'alternativa è D'alema. Sicuramente più capace politicamente ma a livello morale.......
Certo se ricicciano la Finocchiaro ...quella politicamente è molto brava ed ha un notevole carisma.
Arvedui
00giovedì 4 dicembre 2008 19:46
E'abbastanza comico sentire veltroni lamentarsi degli attacchi contro di lui, visto che è solamente sua la colpa della terza vittoria del nano; come minimo avrebbe dovuto dimettersi subito dopo la sconfitta.
(mr. democracy)
00giovedì 4 dicembre 2008 21:00

dai sinceramente credi che la colpa della vittoria di berlusconi cadano tutte su veltroni, lui ha finalmente modernizzato la sinistra italiana distanziandola dalle vecchie ideologie (una vera rivoluzione per il nostro paese) e apparte qualche stupidata come quella di non nominare mai berlusconi ha fatto una bella campagna elettorale, io comunque sono convinto che veltroni non abbia colpa della super vittoria della destra, sono convinto che dopo il disastroso governo prodi chiunque sia stato il candidato della sinistra la vittoria di berlusconi era inevitabile, frutto di 2 anni con mediaset che non faceva altro che demonizzare il governo ed elogiare berlusconi, alla fine la gente continuando a sentirlo si è convinta che prodi era quello che aveva rovinato l'italia e berlusconi era l'unico che poteva salvarla.

per me le cose stanno esattamente così, veltroni è solo un'altra vittima politica di un "berlusconismo" che solo in un paese come l'italia poteva avere questi risultati così eclatanti.
princepsoptimus
00giovedì 4 dicembre 2008 21:07
Re:
(mr. democracy), 04/12/2008 21.00:


dai sinceramente credi che la colpa della vittoria di berlusconi cadano tutte su veltroni, lui ha finalmente modernizzato la sinistra italiana distanziandola dalle vecchie ideologie (una vera rivoluzione per il nostro paese) e apparte qualche stupidata come quella di non nominare mai berlusconi ha fatto una bella campagna elettorale, io comunque sono convinto che veltroni non abbia colpa della super vittoria della destra, sono convinto che dopo il disastroso governo prodi chiunque sia stato il candidato della sinistra la vittoria di berlusconi era inevitabile, frutto di 2 anni con mediaset che non faceva altro che demonizzare il governo ed elogiare berlusconi, alla fine la gente continuando a sentirlo si è convinta che prodi era quello che aveva rovinato l'italia e berlusconi era l'unico che poteva salvarla.

per me le cose stanno esattamente così, veltroni è solo un'altra vittima politica di un "berlusconismo" che solo in un paese come l'italia poteva avere questi risultati così eclatanti.




secondo me veltorni non è la sola causa ma una delle cause sicuramente si... anche perchè la sua non è stata una semplice sconfitta, ha perso anche a Roma... peggio di così non si poteva.

Arvedui
00giovedì 4 dicembre 2008 21:32
Re:
(mr. democracy), 04/12/2008 21.00:


dai sinceramente credi che la colpa della vittoria di berlusconi cadano tutte su veltroni, lui ha finalmente modernizzato la sinistra italiana distanziandola dalle vecchie ideologie (una vera rivoluzione per il nostro paese) e apparte qualche stupidata come quella di non nominare mai berlusconi ha fatto una bella campagna elettorale, io comunque sono convinto che veltroni non abbia colpa della super vittoria della destra, sono convinto che dopo il disastroso governo prodi chiunque sia stato il candidato della sinistra la vittoria di berlusconi era inevitabile, frutto di 2 anni con mediaset che non faceva altro che demonizzare il governo ed elogiare berlusconi, alla fine la gente continuando a sentirlo si è convinta che prodi era quello che aveva rovinato l'italia e berlusconi era l'unico che poteva salvarla.

per me le cose stanno esattamente così, veltroni è solo un'altra vittima politica di un "berlusconismo" che solo in un paese come l'italia poteva avere questi risultati così eclatanti.



Si magari. Veltroni non solo è il principale responsabile della sconfitta alle elezioni, ma è soprattutto il colpevole della caduta del governo prodi. Guarda bene: alla fine del 2007 il nano era un uomo finito, finito. L'udc se n'era andata, fini diceva che la casa della libertà era finita e che si sgangiava dal berlusca, e la lega si diceva disponibile a sostenere prodi, se questo gli avesse dato un minimo di federalismo. In poche parole, alla fine del 2007 in centrodestra non esisteva più, berlusconi era alla frutta e la sua coalizione era sull'orlo di crollare, bastava solamente una piccola spinta e avremmo potuto dire addio al nano pelato.
Poi che è successo? è arrivato quel genio di veltroni, ed invece di tirare a sè gli esuli del centrodestra -per poi fare le riforme avverse al nano- che cosa ha fatto? il coglione ha cominciato a dire che uno dei suoi obiettivi era quello di distruggere i partiti piccoli, e di volere un parlamento con solo due-tre grandi partiti, mentre Prodi (che non è stupido come veltroni) continuava a dire che i partiti piccoli andavano salvaguardati, non perchè gli piacesse governare con una coalizione così litigiosa, ma perchè era l'unico modo per tenere insieme la maggioranza. Infatti affermare di voler far fuori i partitini mentre la tua coalizione di governo è formata da molti piccoli partiti e la maggioranza si regge su pochissimi deputati non è molto furbo, specialmente se al governo c'era uno come mastella, che ne ha subito rispolverato le offerte che gli aveva fatto il nano (che lo aveva corteggiato in tutti i modi, considerandolo -giustamente- l'anello debole del governo prodi) ed ha usato la scusa dell'arresto della moglie per far cadere il governo. Tutto questo ha ricompattato il centrodestra che, dopo aver silurato mastella (che così impara a fidarsi delle promesse di berlusconi, cosa che dovrebbero imparare anche gli elettori) è riuscito a ricostruire il centrodestra e vincere le elezioni. Ecco, questo è il capolavoro di quel genio di veltroni, quello che ha "finalmente modernizzato la sinistra italiana distanziandola dalle vecchie ideologie" ed infatti è verissimo: almeno Prodi era antiberlusconiano; la nuova sinistra invece è ancora più leccapiedi di prima, con veltroni che è il più berlusconiano di tutti. Grazie walter [SM=x751611]
(mr. democracy)
00giovedì 4 dicembre 2008 22:48

ecco questo è uno dei più grandi problemi della sinistra italiana, l'antiberlusconismo, anche oggi la sinistra non ha fatto altro che demonizzare berlusconi (cosa giusta ma nei limiti) invece si è fatto di questo antiberlusconismo la principale strategia politica della sinistra, a tal punto che l'importante non era più vincere le elezioni per riuscire a governare il paese come si deve, ma l'unico obbiettivo era sconfiggere berlusconi, poi se la coalizione fa schifo, è piena di lotte interne tra partiti che non si sopportano questo poco importa, l'importante era sconfiggere il nano malefico.

questo è il problema, se la sinistra si avvicinerebbe di più ai cittadini, ai loro problemi, accompagnando solide proposte alle critiche allora le cose cambieranno, ma finchè non si fa altro che insultare il berlusca, bè le cose non cambieranno, e quello psiconano (come dice grillo) continuerà indisturbato la sua crociata contro la vita democratica di questo paese, per prima cosa sminuendo e sbeffegiando la costituzione.
daetil
00venerdì 5 dicembre 2008 09:14
Braccio di ferro Veltroni-Bassolino
Il segretario: "Ci vuole discontinuità"
Il segretario: in Campania discontinuità. Il governatore: ora resto, in primavera vedremo
di Roberto Fuccillo e Dario Del Porto
Ampio rinnovamento nella giunta comunale e dimissioni di Antonio Bassolino una volta esaurita la crisi rifiuti. Sul caso Napoli interviene Walter Veltroni, fissando i due obiettivi che il partito indicherà al sindaco Rosa Russo Iervolino e al governatore. La linea del segretario del Pd è stata esplicitata ieri da alcuni dei suoi collaboratori.

L´obiettivo principale sembra essere la Regione: «La posizione - viene ricordato in Via del Nazareno - è quella concordata con lo stesso Bassolino durante la campagna elettorale: restare in carica fino a che non sarà risolta l´emergenza rifiuti, poi dimissioni da governatore. Veltroni resta fermo a quell´impegno assunto da Bassolino, ora sta al presidente della Regione portarlo a termine». Quest´ultimo però è intenzionato ad andare avanti fino alla prossima primavera, prima di tirare le somme.

La precisazione di Veltroni nasce dopo le indiscrezioni apparse su alcuni giornali, relative alle possibilità di concordare con Bassolino un´uscita di scena in cambio della candidatura alle europee. «Non sono assolutamente in discussione le liste per le europee - fanno sapere da Via del Nazareno - . Non c´è nessuno scambio già pronto, nessun accordo sottobanco». Già in mattinata il segretario napoletano Luigi Nicolais, autore del pressing delle ultime ore per un intervento di Veltroni sulla crisi campana, era stato costretto a fare analoghe smentite. Resta il fatto che a Bassolino viene chiesto di rispettare i patti e al sindaco Iervolino di cambiare profondamente la giunta. Problemi che comunque saranno affrontati insieme ai due, che sono dunque invitati a Roma, anche se entrambi ieri hanno negato di aver ricevuto alcuna convocazione.

Di certo saranno Nicolais e il segretario regionale Tino Iannuzzi a presentarsi a Roma mercoledì per una riunione con Veltroni sul caso Campania. Intanto l´atmosfera a Napoli resta pesante. Ieri ad esempio i telefoni della giunta regionale sono stati presi d´assalto da vari consiglieri regionali del Pd che chiedevano se davvero Bassolino fosse pronto alle dimissioni: una voce che si era diffusa nel pomeriggio e che dagli uffici del governatore è stata smentita decisamente. Non solo: da Palazzo Santa Lucia, sede della Regione, trapela anche che il programma del governatore è quello di andare a una verifica sì, ma con la propria maggioranza regionale in primavera. È anche vero che ci sono parlamentari come la veltroniana Luisa Bossa, il popolare Salvatore Piccolo, il rutelliano Donato Mosella, che chiedono comunque di staccare la spina sia al Comune sia alla Regione. Molti altri invocano comunque un incontro chiarificatore con Veltroni.


Nei palazzi del potere napoletano si respira dunque un clima di assedio, con l´aria resa ancor più avvelenata dal suicidio dell´ex assessore comunale Giorgio Nugnes e dalle indiscrezioni sull´inchiesta che configura un accordo trasversale per pilotare l´aggiudicazione dell´appalto di "global service" sulla manutenzione stradale. Ieri l´avvocato Nello Palumbo, ex senatore del Pd e difensore di Nugnes, definisce «sbalorditiva» l´ipotesi di un´interferenza dei servizi segreti sull´esponente politico prima del tragico gesto di sei giorni or sono. «A me non ha mai fatto cenni su circostanze di questo tipo. O si tratta del frutto di un´ossessione irrazionale di Nugnes - ha commentato il penalista - oppure, se realmente vi fosse stato qualcosa di simile, la vicenda assumerebbe contorni inquietanti».
(05 dicembre 2008)

napoli.repubblica.it/dettaglio/Braccio-di-ferro-Veltroni-Bassolino-Il-segretario:-Discontinuit%C3%A0-/1557131?r...


Uhm adesso o primavera non vedo molta differenza. Per me la congiura su veltroni è iniziata.
cointreau il possente
00venerdì 5 dicembre 2008 10:17
Re:
Arvedui, 04/12/2008 19.46:

E'abbastanza comico sentire veltroni lamentarsi degli attacchi contro di lui, visto che è solamente sua la colpa della terza vittoria del nano; come minimo avrebbe dovuto dimettersi subito dopo la sconfitta.



quello delle dimissioni è lo sport meno praticato dai politici italiani, ahinoi. A sinistra ultimamanet non sanno nemmeno più fare lo spelling della parola, dimissioni. Tra l'altro la mancanza di dimissioni contribuisce a impedire l'emergere di una classe politica degna del nome attraverso l'auto-selezione.
Cmq, francamente sogno che 'sta gente si auto-rottami prima che ad essere rottamato sia tutto il PD. Ma appunto è solo un sogno.


cointreau il possente
00venerdì 5 dicembre 2008 10:21
Re: Re:
Arvedui, 04/12/2008 21.32:



Si magari. Veltroni non solo è il principale responsabile della sconfitta alle elezioni, ma è soprattutto il colpevole della caduta del governo prodi. Guarda bene: alla fine del 2007 il nano era un uomo finito, finito. L'udc se n'era andata, fini diceva che la casa della libertà era finita e che si sgangiava dal berlusca, e la lega si diceva disponibile a sostenere prodi, se questo gli avesse dato un minimo di federalismo. In poche parole, alla fine del 2007 in centrodestra non esisteva più, berlusconi era alla frutta e la sua coalizione era sull'orlo di crollare, bastava solamente una piccola spinta e avremmo potuto dire addio al nano pelato.
Poi che è successo? è arrivato quel genio di veltroni, ed invece di tirare a sè gli esuli del centrodestra -per poi fare le riforme avverse al nano- che cosa ha fatto? il coglione ha cominciato a dire che uno dei suoi obiettivi era quello di distruggere i partiti piccoli, e di volere un parlamento con solo due-tre grandi partiti, mentre Prodi (che non è stupido come veltroni) continuava a dire che i partiti piccoli andavano salvaguardati, non perchè gli piacesse governare con una coalizione così litigiosa, ma perchè era l'unico modo per tenere insieme la maggioranza. Infatti affermare di voler far fuori i partitini mentre la tua coalizione di governo è formata da molti piccoli partiti e la maggioranza si regge su pochissimi deputati non è molto furbo, specialmente se al governo c'era uno come mastella, che ne ha subito rispolverato le offerte che gli aveva fatto il nano (che lo aveva corteggiato in tutti i modi, considerandolo -giustamente- l'anello debole del governo prodi) ed ha usato la scusa dell'arresto della moglie per far cadere il governo. Tutto questo ha ricompattato il centrodestra che, dopo aver silurato mastella (che così impara a fidarsi delle promesse di berlusconi, cosa che dovrebbero imparare anche gli elettori) è riuscito a ricostruire il centrodestra e vincere le elezioni. Ecco, questo è il capolavoro di quel genio di veltroni, quello che ha "finalmente modernizzato la sinistra italiana distanziandola dalle vecchie ideologie" ed infatti è verissimo: almeno Prodi era antiberlusconiano; la nuova sinistra invece è ancora più leccapiedi di prima, con veltroni che è il più berlusconiano di tutti. Grazie walter [SM=x751611]



Mi hai rovinato la giornata facendomi ricordare 'sta roba, davvero.
Gli storici un giorno avranno di che dire di questo gran cojone che ha regalato il paese a Berlusconi per i prossimi 15 anni.

DarkWalker
00venerdì 5 dicembre 2008 10:43
mmah, secondo me non è tutta colpa di veltroni. Il governo prima o poi sarebbe caduto lo stesso, l'alleanza di fini con berlusconi era obbligata e bene o male anche quella della lega. E berlusconi avrebbe vinto lo stesso, con la stessa coalizione.
Gli sbagli secondo me iniziano dopo. Il "dialogo", così come è stato (non) condotto, non ha prodotto alcun risultato, come il "governo ombra". L'idea di un parlamento bipartitico la prossima campagna elettorale danneggerà il pd (sebbene abbia semplificato lo scenario politico a queste politiche). Veltroni è inutile che faccia la vittima, se lui per primo si fosse dimesso a quest'ora potremmo aspettarci una candidatura seria da parte dei numeri due del pd. Se il risultato elettorale delle europee dovesse essere deludente, però, bisognerà trovare i candidati alla leadership mooolto in fretta.
-Giona-
00sabato 6 dicembre 2008 16:12
Re: Re:
Arvedui, 04/12/2008 21.32:



Si magari. Veltroni non solo è il principale responsabile della sconfitta alle elezioni, ma è soprattutto il colpevole della caduta del governo prodi. Guarda bene: alla fine del 2007 il nano era un uomo finito, finito. L'udc se n'era andata, fini diceva che la casa della libertà era finita e che si sgangiava dal berlusca, e la lega si diceva disponibile a sostenere prodi, se questo gli avesse dato un minimo di federalismo. In poche parole, alla fine del 2007 in centrodestra non esisteva più, berlusconi era alla frutta e la sua coalizione era sull'orlo di crollare, bastava solamente una piccola spinta e avremmo potuto dire addio al nano pelato.
Poi che è successo? è arrivato quel genio di veltroni, ed invece di tirare a sè gli esuli del centrodestra -per poi fare le riforme avverse al nano- che cosa ha fatto? il coglione ha cominciato a dire che uno dei suoi obiettivi era quello di distruggere i partiti piccoli, e di volere un parlamento con solo due-tre grandi partiti, mentre Prodi (che non è stupido come veltroni) continuava a dire che i partiti piccoli andavano salvaguardati, non perchè gli piacesse governare con una coalizione così litigiosa, ma perchè era l'unico modo per tenere insieme la maggioranza. Infatti affermare di voler far fuori i partitini mentre la tua coalizione di governo è formata da molti piccoli partiti e la maggioranza si regge su pochissimi deputati non è molto furbo, specialmente se al governo c'era uno come mastella, che ne ha subito rispolverato le offerte che gli aveva fatto il nano (che lo aveva corteggiato in tutti i modi, considerandolo -giustamente- l'anello debole del governo prodi) ed ha usato la scusa dell'arresto della moglie per far cadere il governo. Tutto questo ha ricompattato il centrodestra che, dopo aver silurato mastella (che così impara a fidarsi delle promesse di berlusconi, cosa che dovrebbero imparare anche gli elettori) è riuscito a ricostruire il centrodestra e vincere le elezioni. Ecco, questo è il capolavoro di quel genio di veltroni, quello che ha "finalmente modernizzato la sinistra italiana distanziandola dalle vecchie ideologie" ed infatti è verissimo: almeno Prodi era antiberlusconiano; la nuova sinistra invece è ancora più leccapiedi di prima, con veltroni che è il più berlusconiano di tutti. Grazie walter [SM=x751611]


Secondo me questa tua analisi è ingenerosa verso Veltroni e troppo indulgente verso Prodi. Ricordiamo che è stato Prodi il principale ideatore del Partito Democratico. È stato lui a inventarsi la farsa delle primarie (prima dell'Unione, poi del PD), coi vincitori già annunciati. È stato lui a voler far nascere il PD appena un anno dopo l'inizio della legislatura, col risultato di affossare il suo già traballante governo con lo scontento degli alleati che si vedevano tagliati fuori. Veltroni si è trovato a dover gestire una creatura ancora impreparata per la contesa elettorale, e se non altro ha contenuto i danni che gli hanno fatto, in termini di voti, le decisioni impopolari di Prodi: se invece fosse stato Prodi a guidare il PD alle elezioni, per me avrebbe avuto non il 33%, ma al massimo il 25%.
Malduin
00sabato 6 dicembre 2008 17:09
Il PD avrebbero dovuto farlo prima...quando al Governo c'era ancora Berlusconi ..e correre da soli nel 2006, forse avrebbero vinto, forse no ma di certo sarebbe andata meglio...
(mr. democracy)
00sabato 6 dicembre 2008 17:20

che nel 2006 la sinistra vincesse era molto probabile, certo con un nuovo partito come il PD, distante da vecchi partiti con vecchie ideologie nel 2006 la sinistra avrebbe vinto di sicuro e con una maggioranza che gli avrebbe permesso anche di governare come si deve.
Lux-86
00domenica 7 dicembre 2008 11:03
Concordo con l'analisi di Arvedui, tranne che su un particolare: Veltroni ha fatto benissimo a segare tutti i piccoli partiti (e un giorno lo ringrazieremo per questo) perchè, Berlusconi o no, erano un peso inutile. Il suo vero errore è stato scegliere come proprio interlocutore proprio Berlusconi! Il Cdx era finito, come è stato detto sopra, e questo genio del male ha pensato bene di riesumare Berlusconi. Invece di dividere il cdx ha pensato bene di ricompattarlo. Il Pdl non è mai esistito davvero fino a quando non l'ha creato Veltroni [SM=x751526]
-Giona-
00domenica 7 dicembre 2008 16:00
Re:
Lux-86, 07/12/2008 11.03:

Invece di dividere il cdx ha pensato bene di ricompattarlo. Il Pdl non è mai esistito davvero fino a quando non l'ha creato Veltroni [SM=x751526]


In effetti il PdL è nato proprio come risposta al PD. Però una divisione nel centrodestra l'ha provocata (la fuoriuscita dell'UDC), ma col risultato di rafforzare Berlusconi, anziché indebolirlo: infatti, per effetto del premio di maggioranza di coalizione, i seggi spettanti all'UDC sono stati sottratti dalla quota spettante all'opposizione invece che dalla quota della maggioranza vincitrice. Inoltre il partito di Casini spesso aveva il ruolo di "moderare" le proposte provenienti dalla Lega e da Forza Italia.

DarkWalker
00domenica 7 dicembre 2008 22:21
Ma non è che la crisi fosse questo punto di non ritorno, c'è stato uno sfaldamento, prevedibile nel cdx come in ogni schieramento che perde le elezioni. Poi il governo è caduto e si sono ricompattati perchè nessuno poteva sperare di raggiugnere da solo il 50%. Berlusconi infatti non doveva essere poi tanto finito se riesce a buttare fuori l'udc e inglobare an.
-Kaname-chan
00lunedì 8 dicembre 2008 23:23
Re:
Lux-86, 07/12/2008 11.03:

Concordo con l'analisi di Arvedui, tranne che su un particolare: Veltroni ha fatto benissimo a segare tutti i piccoli partiti (e un giorno lo ringrazieremo per questo) perchè, Berlusconi o no, erano un peso inutile. Il suo vero errore è stato scegliere come proprio interlocutore proprio Berlusconi! Il Cdx era finito, come è stato detto sopra, e questo genio del male ha pensato bene di riesumare Berlusconi. Invece di dividere il cdx ha pensato bene di ricompattarlo. Il Pdl non è mai esistito davvero fino a quando non l'ha creato Veltroni [SM=x751526]



Sono abbastanza d'accordo. Segare i piccoli era doveroso, non se ne poteva più dopo 14 anni di caos parlamentare.
E' stata una scelta coraggiosa anche se il PD alla fine ha perso. Ma anche i democratici americani sono stati massacrati dopo aver posto fine all'apartheid. Ma qualcuno doveva pur farlo, non è che tutte le decisioni giuste permettono di guadagnarci, anche se suppongo Veltroni sperava di prendere più voti di quelli poi effettivamente presi (che non sono cmq pochi)
L'interlocutore non poteva che essere Berlusconi, è sempre stato lui il più forte nella destra. La coalizione poteva dar segno di debolezza ma è chiaro che in caso di elezioni si sarebbe di nuovo genuflessa di fronte al gran capo.
Forse Veltroni non doveva far precipitare la situazione tanto rapidamente, però se non lo faceva si logorava, lui e il nuovo partito, dietro Prodi, il che forse era anche peggio.
Ora come ora Berlusconi mi pare sia più coerente di Veltroni, forse perché lui domina il PDL mentre il PD è in piena guerra civile.
Alle europee ha proposto una legge che avrebbe mandato in parlamento praticamente solo PDL e PD, rafforzando quindi anche quest'ultimo. Ma il PD s'è opposto perché molti là dentro rivorrebbero la cosa rossa alleata o l'UDC (per non dire di quelli che sperano che il PD perda voti a sinistra per poi affondare Veltroni e prendere il suo posto).
Alle elezioni abruzzesi il PDL va da solo, il PD ha riesumato l'Ulivo con tanto di micropartitini ex sinistra arcobaleno che si presentano in ordine sparso...
Il PD non sa che fare, se andare da solo, riprendersi la cosa rossa, allearsi con l'UDC, tenersi Di Pietro. Secondo me farebbero bene a tenersi Di Pietro, meno mafioso di Casini e meno ideologizzato di Bertinotti (e quindi più in grado di governare senza rovinarsi). E' populista ma che sia un elemento destabilizzante è solo propaganda del Nano, è molto più facile governare alleati di Di Pietro che di Bertinotti e co. Si può anche governare con Casini è chiaro, ma sarebbe uno scempio.
Se il PD tenesse stretto Di Pietro potrebbe fare una mini coalizione come quella PDL+Lega, sarebbe approvata la legge elettorale europea di Berlusconi, l'UDC si scioglierebbe per fuga dei democristiani verso le poltrone offerte da Silvio e la sinistra radicale non risorgerebbe mai più
Fine della storia [SM=x751545]
Malduin
00martedì 9 dicembre 2008 12:41
Secondo me lo stesso Veltroni non sa cosa fare, quindi "temporeggia", altrimenti un po' di decisionismo potrebbe anche permetterselo, voglio dire il suo ruolo dovrebbe essere "dettare la linea politica del partito" no? ecco, non sta facendo nulla di ciò.
Probabilmente perchè nella sede del PD si fanno conti del tipo:
PDL:35 Lega:8 PD:30 IDV:5 UDC:4, e si scuote il capo al vedere che l'unica alleanza con buone probabilità di vittoria a breve raggio è: "tutti contro uno". Tenendo conto poi che il trend è "PDL in calo al nord, ma in rafforzamento negli swing-state del sud" la prospettiva si fa tetra.

Le Europee credo vengano considerate più che altro un "sondaggio ufficiale", dove tra l'altro l'UDC sta ancora a "destra", indipendentemetne da con chi sia allea qui in Italia i suoi uomini eletti stanno tra i banchi del PPE.

Il problema sono le amministrazioni locali che possono sembrare secondarie, ma invece sono fondamentali per la presenza di un partito sul territorio (anche perchè generalmente usano i soldi pubblici per fare propaganda :p)è qui che si gioca la partita, con le "preview" d'Abruzzo e poi quelle del 2009.
silvercloud87
00martedì 9 dicembre 2008 21:55
Re:
Arvedui, 04/12/2008 19.46:

E'abbastanza comico sentire veltroni lamentarsi degli attacchi contro di lui, visto che è solamente sua la colpa della terza vittoria del nano; come minimo avrebbe dovuto dimettersi subito dopo la sconfitta.


Un altro al suo posto avrebbe vinto? Chi?
Lux-86
00mercoledì 10 dicembre 2008 22:58
Re: Re:
silvercloud87, 09/12/2008 21.55:


Un altro al suo posto avrebbe vinto? Chi?



Nessuno, il PD ha bisogno di uno scatto di reni. Sembrava che lo avesse fatto con Veltroni, che fosse cambiato qualcosa, ma oggi vediamo che non è cambiato nulla. Per me bisognerebbe liquidare la classe "dirigente" come fece Hitler con le SA, ma io sono sempre stato un filo estremista. [SM=x751547]

..SpartaK..
00giovedì 11 dicembre 2008 17:40
sentite io non pretendo certo di affermare che il governo prodi era stabile, ma è stato veltroni a provocarne la caduta, e questa è storia.
sul fatto che l'eliminazione dei piccoli partiti (diciamo pure "alcuni piccoli partiti" visto che alla fine della fiera ha coraggiosamente corso da solo insieme a radicali, idv e con un pd senza una linea nè un identità condivisa, frazionato al suo interno in circa 34234378462374623847234823049 anime) sia una cosa totalmente positiva ci sarebbe da discutere; per me un parlamento che passa da una 20ina a tendenzialmente due partiti e mezzo ha perso un bel po' della sua qualità democratica (ovviamente un'eccesso di pluralismo politico può compromettere la capacità di decidere, ma per me la democrazia, oltre che decisione, è rappresentanza).
dopodichè, come succintamente ma molto efficacemente ricordato da arvedui, il nostro bischero ha tirato fuori berlusconi dal mare di m***a in cui stava navigando da metà novembre 2007, credendo di fare una bella cosa ma regalando all'italia, se va bene, altri 5 anni di emozioni, e pure questa è storia.
il rifiuto di fare i conti seriamente con la questione identitaria del partito, la rinuncia sostanziale ai valori storici della sinistra ed una campagna elettorale soporifera hanno fatto il resto (certo, questo dal mio punto di vista da estremista massimalista radicale hardcore, probabilmente ai più riformisti di voi fa piacere che ci si riferisca all'avversario politico come al principaleesponentedelloschieramentoavverso, mentre questo seguita a darvi dello stalinista, che si candidi nelle stesse liste un sopravvissuto della thyssen e un vecchio falco del padronato, delirando sull'unione di tutte le forze produttive del paese in nome dell'interesse nazionale, una visione organicista che a me sa molto di totalitario).

by the way... mr. democracy, a quanto ho capito per te berlusconi è veramente un interlocutore credibile dal punto di vista democratico. e perchè scusa?
Malduin
00giovedì 11 dicembre 2008 17:55
Tra l'altro ho beccato su Youtube questo bel filmato dove D'Alema esprime qualche opinione :P datata 1999 a riguardo del "partito Democratico".

www.youtube.com/watch?v=CZ_88LC169o

Poi la gente si stupisce che al suo interno ci siano problemi e contraddizioni.
-Kaname-chan
00venerdì 19 dicembre 2008 12:13
Re:
Malduin, 09/12/2008 12.41:

Secondo me lo stesso Veltroni non sa cosa fare, quindi "temporeggia", altrimenti un po' di decisionismo potrebbe anche permetterselo, voglio dire il suo ruolo dovrebbe essere "dettare la linea politica del partito" no? ecco, non sta facendo nulla di ciò.
Probabilmente perchè nella sede del PD si fanno conti del tipo:
PDL:35 Lega:8 PD:30 IDV:5 UDC:4, e si scuote il capo al vedere che l'unica alleanza con buone probabilità di vittoria a breve raggio è: "tutti contro uno".



Il decisionismo è impossibile se il partito non è unito e non è unito sia per motivi di lotta di potere interna che proprio per la linea politica che il PD dovrebbe tenere verso gli altri partiti: tenersi Di Pietro, imbarcare l'UDC, resuscitare il subcomandante Faustos?

DarkWalker
00venerdì 19 dicembre 2008 19:14
non so, secondo me il pd avrebbe più chances inserendosi nell'area socialdemocratica. Ormai mi sembra piuttosto chiaro che la linea "partito contenitore" (come era prevedibile, in un paese politicizzato fino al midollo come il nostro) non funzioni. Anzi, finita la campagna elettorale è un fattore che rema contro l'unità del partito stesso. Allora meglio avere meno voti (che poi è da vedere, visto che tutti questi mdoerati non si sono mica visti) ma almeno saldi.
E, naturalmente, che sia davvero un partito nuovo. Ormai sarebbe ora di vedersi smuovere qualcosa (non solo a livello di leadership), ma ovviamente nulla succede. Confermando ciò che molti probabilmente pensano, cioè che si tratti di una minestrina riscaldata.
..SpartaK..
00venerdì 19 dicembre 2008 20:16
Re:
DarkWalker, 19/12/2008 19.14:

non so, secondo me il pd avrebbe più chances inserendosi nell'area socialdemocratica. Ormai mi sembra piuttosto chiaro che la linea "partito contenitore" (come era prevedibile, in un paese politicizzato fino al midollo come il nostro) non funzioni. Anzi, finita la campagna elettorale è un fattore che rema contro l'unità del partito stesso. Allora meglio avere meno voti (che poi è da vedere, visto che tutti questi mdoerati non si sono mica visti) ma almeno saldi.
E, naturalmente, che sia davvero un partito nuovo. Ormai sarebbe ora di vedersi smuovere qualcosa (non solo a livello di leadership), ma ovviamente nulla succede. Confermando ciò che molti probabilmente pensano, cioè che si tratti di una minestrina riscaldata.




quoto
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