mercurio81
00lunedì 5 dicembre 2005 00:50
Ci sono stato da Mercoledì a Venerdì. Stando in albergo tre stelle (discreto) a Certosa, 8km a nord verso Milano.
Sono rimasto sorpreso, conoscevo le attrazioni artistiche che mi avevano convinto a visitarla, ma la cosa migliore è stata passeggiare per il centro storico, che è molto grande e dispone di 5 o 6 vicoli e settori "nascosti" e poco trafficati, soprattutto dietro la (bellissima e sfarzosa) università (con quattro chiostri, pieni di epigrafi, le più vecchie sono bellissime del '400).
Pochi ristoranti, uno molto carino di fianco al Duomo, dove abbiamo mangiato la prima sera, ve lo consiglio caldamente, si chiama "il Cupolone" e malgrado l'ambiente molto rilassato venite serviti da 4 camerieri diversi, quello per l'acqua, quello per il vino, quello per il cibo e il padrone che controlla. Pochi coperti. Si mangia molto bene, si spende il giusto.
Negozi e pattume vario abbastanza carino, un lato negativo è che ci sono mille winebar "coll'arredamentodecadenteominimalistadelcazzo" e quasi zero librerie, cosa che mi disturba sempre abbastanza, comunque i pub normali ci sono in abbondanza e sono carini, almeno da fuori. Le razzie alimentari, però, e questa è un'altro pregio vanno fatte nelle caffetterie pasticcerie, che furtunatamente non sono del tipo "spaccio e ingrosso", ma sono "siediti e magna" con sale, tavolini coi giornali e tutta la pace e la tranquillità che uno può volere. Inoltre l'arte pasticcera vera e propria mi è sembrata buona, e vi consiglio visite quotidiane al "Vigoni", in via Strada Nuova 110. Prendete i babà, la torta paradiso e le mignon.
Il Teatro c'è, ospita gli spettacoli in turnèe nella regione, l'impressione da fuori era buona, ma non siamo andati all'opera perchè ci andiamo mercoledì questo.
La gente non parla il milanese, l'unica cosa che possa apparire "milanese" in senso pittoresco può essere stato il fatto che -sempre da Vigoni- la commessa pronunciasse Strudèl, come fosse una parola straniera dall'infinito pedigree nobiliare.
i Pavesi sono tra gli automobilisti più incazzosi che ho visto, suonano dopo 1,3 secondi di tentennamento, e cercano di sorpassarti a destra anche se stai parcheggiando (è semplice, passano direttamente sul marciapiede)(strombazzando). Per il resto, l'impressione è che la gente stia male progressivamente allontanandosi dal centro, che privo di macchine e servito da abbastanza frequenti mezzi elettrici è una specie di isola felice di vivibilità, o almeno a me è sembrato, e le persone riescono ad essere anche molto cordiali. Molti palazzi nobiliari coi bellissimi cortili interni, quasi tutti modernizzati, ma con un minimo di ritegno. Contemporaneamente esiste tutta una serie di mostri anni '60 e '70 di condomini dell'orrore che chissà perchè e chissà per come.
Le strade del centro hanno quasi tutte i ciottoli.
molte scritte grazie Bossi e diverse volanti della "Polizia locale" con gran fascie verdi sulla fiancata che girano per i viali.
In realtà la condotta urbanistica è quanto di più terrona, nelle faccende importanti, ha una piccola trasparente patina di laborioso razionalismo, sotto il quale cova un lassismo per molti versi allarmante, dai cantieri immobili in molte chiese e in alcuni palazzi al disgraziato crollo della torre campanaria del duomo, una roba che è stata in piedi per oltre 800 anni ed ha aspettato il 1989 per crollare la sua struttura di laterizi e granito sopra le anime sfortunate di 8 persone, ho parlato col prete sostituto del vescovo, vivo per miracolo, il grande duomo del Bramante aspetta da decenni di riaprire in piena funzione, ora è visibile un settimo della struttura, il seguito è sbarrato da una inumana barriera di plastica che protegge le impalcature dei lavori nella navata e nel transetto. Inoltre i pavesi spostano la pinacoteca dai locali della biblioteca alle sale del Castello Visconteo, (un massiccio del secondo trecento, assolutamente bellissimo esempio di sincretismo progettuale, di una struttura gotica che assume la conformazione a ferro di cavallo dei palazzi rinascimentali, compresa l'esedra sul lato aperto), salvo poi tenerla chiusa "perchè fa freddino, e non abbiamo i riscaldamenti".
Cazzo ci credo! quel mostro ha stanze minimo minimo 20 metri x 20 metri, sfido che sia un problema riscaldarle...
Per il resto è un paradiso di ogni medioevista, la capitale dei Longobardi, e si entra in San Pietro in Ciel D'oro (per 150 una caserma, secondo il volere del generale Bonaparte)(aa-tentì!) e si abbracciano, a 5 metri di compasso l'una dall'altra, le tombe di Sant'Agostino (il padre della chiesa negro) , Severino Boezio (il Tomas Moore di Teoderico) e "the man" re Liutprando (un figo, in tutto e per tutto).
E non mettiamoci a parlare di San Michele, per cortesia, che non se ne esce più.
La Certosa è bellissima, visitatela ma in guardia, per esigenze di utenza dei frati cistercensi che la gestiscono (i veri padroni di casa) e che sono frati di clausura, ha orari di visita abbastanza stronzi, e stronzo è anche il fatto che non ti fanno vedere un botto di roba, dal refettorio, alla Sagrestia Vecchia coi Luini, al Perugino nelle cappelle laterali a questo e a quello.
Mi sono rotto i coglioni, andateci che fate prima.