Pasolini, foto ed emozioni dal set così i film diventano una poesia

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
vanni-merlin
00giovedì 15 giugno 2006 23:13
Al museo del cinema di Torino fino al 24 settembre
Una raccolta di immagini del grande intellettuale


Pasolini, foto ed emozioni dal set
così i film diventano una poesia

di CLARA CAROLI

TORINO - Le più inquietanti sono le ultime due. Pier Paolo Pasolini è seduto su una sedia, immobile. Il suo torace, nella camicia bianca, diventa schermo sul quale vengono proiettate sequenze diverse del "Vangelo
secondo Matteo". Le foto sono di Antonio Masotti, l'evento è la performance "Intellettuale" ideata da Fabio Mauri per la Gam di Bologna, la data è il 31 maggio 1975. Pasolini morirà pochi mesi dopo (la
performance sarà ripetuta con la sedia vuota) e le immagini, riviste oggi, hanno il sapore di una premonizione.

E' di forte impatto emotivo la mostra "Il cinema in forma di poesia", allestita da oggi al Museo del Cinema di Torino, dove rimane fino al 24 settembre. C'è il Pasolini regista, dal volto scolpito dai pensieri, che legge il copione, dà indicazioni agli attori, sceglie il taglio dell'inquadratura, e c'è il Pasolini intimo che aggiusta il velo all'esile Maria interpretata dalla
madre Susanna. Ci sono le icone, Ninetto Davoli, Franco Citti, Laura Betti, e ci sono i miti, Orson Welles, Silvana Mangano, Anna Magnani, Maria Callas, Totò.

Novantasette immagini, delle quali trenta esposte
sulla cancellata esterna della Mole Antonelliana, foto di scena e di set, molte delle quali inedite, che percorrono l'intera filmografia del regista, da "Accattone" a "Salò", firmate da autori che a vario titolo furono presenti alla lavorazione dei film: Angelo Frontoni, il ritrattista delle dive, Angelo Novi, che fu fotografo ufficiale del cinema di Pasolini e Mario Tursi che lo fu di Visconti, e ancora Mario Dondero, Divo Cavicchioli, Bruno Bruni, Gianni Barcelloni, Marilù
Parolini, Mimmo Cattarinich, Deborah Beer.

"Non è soltanto una mostra sul cinema di Pasolini - spiega Roberta Basano, che ne è curatrice con Roberto Chiesi - E' un evento che consente di ricostruire la storia delle fotografia di scena in Italia. Emerge la drammatica fisicità delle immagini filmiche del regista, la forza barbarica dello stile, la diversità poetica ed espressiva del suo cinema, la corporalità sacra dei diseredati e dei reietti, mentre nelle istantanee di set, rubate nel backstage, si distingue lo stile del fotografo, lasciato libero di esprimersi".

La maggior parte delle immagini proviene dal Fondo Pasolini, creato da Laura Betti e custodito alla Cineteca di Bologna, mentre una decina di scatti appartengono alle collezioni del Museo, all'archivio Angelo Frontoni di recente acquisizione (538mila istantanee che raccontano 50 anni di cinema italiano ma anche di moda e costume). "La mostra, accompagnata dalla retrospettiva completa dei film - dice il direttore
del Museo, Alberto Barbera - rientra nel progetto di rilettura dei grandi del cinema italiano che proseguirà con gli omaggi a Visconti, Antonioni e Rossellini".


(15 giugno 2006)

da: www.repubblica.it/2006/06/sezioni/spettacoli_e_cultura/mostra-pasolini/mostra-pasolini/mostra-pasol...

Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 23:56.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com