Parole parole parole

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penna di falco
00venerdì 19 febbraio 2010 19:18
Le parole della follia


Nella follia di magici riti ecco scoprir gli spiriti aviti
che in contesto di folli sembianze coprono proprie e altrui devianze
e mentre il gatto gioca col topo nessuno sa fare a meno del gioco
un gioco assurdo che fa e che ditrugge per non sentir le proprie e altrui ugge

Mordi azzanna colpisci e poi fuggi mentre dentro te tu ti struggi
per cercar quel che non si conosce nascosto com'e' in mezzo alle cosce
nei mendri di un labirinto in cui anche tu ritrovi te a stento
e mentre insegui così verità neppure apprezzi il senso che ha

Gettati dunque in questo buglione in cui non c'e' solo la tua confusione
ma il fumo e' tanto e l'arrosto non cuoce e l'illusione a volte non nuoce
gettati ancora dentro la vita che non e' poi così lunga e infinita
ma presto viene alla sua conclusione per dirti quanto tu sia un gran coglione

Nella follia ci siam tutti quanti poeti teologi filosofi e amanti
e se ti domandi che cosa e' pazzia tu stai ingannando l'anima tua
e' quella che alberga dentro di te perche' piacere più grande non c'e'
che di fuggire alla monotonia di un andirivieni che non sai cosa sia

Ma l'illusione di esser qualcuno di esserci ancora non esser nessuno
e' dunque l'ubbìa della povera gente che vuole essere sempre presente
come nel ventre di mamma sua e questa è dunque la sua malattia
quando insieme al seno materno capì in che cosa consiste l'inferno

E così ci volgiamo ad ogni orizzonte senza capir cosa abbiamo di fronte
sempre ripieni di ogni tensione che invece di luce ci da confusione
e sempre insicuri prostrati e perdenti pieni di ansie e mali dolenti
a domandarci dove e' l'errore che ci regala il sottile terrore

Amore amore voglio l'amore voglio che scoppi di gioia il mio cuore
voglio me stesso voglio il possesso voglio che sia soddisfatto il mio sesso
voglio passione voglio l'unione voglio intonare un' eterna canzone
in cui io sono protagonista dentro il teatro in bella vista

Voglio attenzione voglio emozione voglio una vita di dannazione
purche' soddisfi il cuore e la mente e anche l'anima mia incontinente
voglio l'abbraccio voglio il sudore voglio goder mentre faccio l'amore
-voglio essere tutta per te io saro' schiava e tu sarai il re-

-Lo voglio anch'io saro' il tuo dio tu sarai mia e io sarò tuo-
come bambini e folli amanti pazzi d'amore viviamo di istanti
e forse e' questo il senso nascosto dove il senno non trova mai posto
perche' quando l'amore e' infinito nulla e' dovuto ma tutto ti e' dato

-Dai vieni qui abbracciami un po' ti voglio dar tutto quello che ho
stringimi forte fino alla morte affronteremo insieme la sorte
dono me stessa e' una promessa il corpo e l'anima mia ti e' concessa
e in cambio voglio la tua dedizione la tua promessa e ogni attenzione-

Eccolo il germe che crea nuova vita e ogni altra meta e' svanita
un fuoco che arde e tutto confonde e la sua luce nel buio diffonde
ma ecco che viene di nuovo il mattino il fuoco e' spento ed il capo è già chino
e anche la folle follia dell'amante d'un tratto appare fredda e distante

Parole parole tante parole di cui rimane poi solo la prole
e l'ansia e l'angoscia di chi ha provato l'unione con dio e con il creato
e poi è guarito è tornato normale e attende il giorno del suo funerale
perche' di eterno c'e' solo l'inverno dove il solo calore e' l'inferno

Ma la follia e' gaia e giocosa come di maggio appare la rosa
e non gli basta una sconfitta perche' quando cade lei cade ritta
e ancora riprova senza rancore perchè vuole sempre e solo l'amore
anche se sa che è soltanto illusione e morira' come ogni passione

Per noi bambini dall'animo mesto giocar all'amore e' solo un pretesto
in realtà vogliam solo gioco che sia per tanto oppure per poco
e per giocare escogitiamo ogni invenzione anche dire - ti amo! -
besta goder del momento fuggente che eccita il cuor e ravviva la mente

E anche il vecchio bacucco e malato come il giovane e' sempre agitato
sempre in preda a questo tormento che vuole goder del suo godimento
nulla e' proibito tutto e' permesso che sia l'azzardo la droga od il sesso
in un delirio esilarante che tutto distrugge...il corpo e la mente

E allora via! fra frizzi e lazzi senza ritegno e senza imbarazzi!
diamo la via a questa follia che tanto nessuno sa' cosa sia!
così l'apostolo e il menestrello faranno il mondo più fresco e più bello
e la bisbetica isterica e asiosa potrà finalmente godere gioiosa

E allora via dalla coscienza che vuole soltanto la penitenza
e dal genitore che punta il suo dito contro il gioioso senno smarrito
e dal turpe medico di corpi e anime che si perde in mille disanime
e pure da mamma e da barbapapa' che piu' che romper maroni non fa

godiamo godete esultiam tutti quanti! noi della vita siamo gli amati!
e fra pazzi folli narcisi e schizzati noi ci sentiamo di gia' confortati
che mal comune un po' gaudio lo e' perchè muore il povero ma pure il suo re
e alla fine del gran carnevale siam tutti appagati nel bene o nel male
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