Parole giapponesi nella lingua italiana

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Silvia
00giovedì 7 novembre 2019 09:45
Nel lingua italiana imperversano neologismi e termini stranieri che man mano sovrastano nella frequenza l' utilizzo dei corrispettivi vocaboli italiani. Penso che la maggior parte delle parole straniere che usiamo comunemente in Italia sia di origine inglese, tuttavia ci sono anche alcune parole giapponesi che usiamo normalmente in Italia . 😉



Ecco le regole di questo piccolo gioco culturale:

-Non potete scrivere due post di seguito, aspettate che almeno un altro utente abbia scritto un termine giapponese dopo di voi.

Per ogni parola che trovate,

-spiegatene il significato, anche se questo è scontato per la maggior parte delle persone
-mettete una immagine!
-provate a cercare/inventare la corrispondente parola italiana

Inizio io nel prossimo post, seguite come modello quello che faccio e buon divertimento e acculturamento [SM=g5029788]


Silvia
00giovedì 7 novembre 2019 09:49
TERMINE: SUSHI 寿司

SPIEGAZIONE Il sushi è il piatto simbolo della cucina giapponese.
Negli ultimi decenni il sushi si è diffuso in tutto il mondo e anche in Italia è facile trovare ristoranti giapponesi che lo preparano e recuperarlo addirittura nei supermercati.

L'ingrediente principale del sushi è il riso (a differenza del sashimi che, invece, non lo contempla), un riso speciale molto ricco di amido che dopo la cottura diventa colloso e appiccicoso e può essere facilmente modellato (la varietà di riso usata per il sushi viene detta Meshi, Kome o Gohan, è una varietà nipponica a grano corto e di colore bianco che viene cotta con aceto, sakè e zucchero).

Assieme al riso nel sushi vengono combinati altri ingredienti: vari tipi di pesce sia crudo che cotto o marinato, alghe, verdure, uova, germogli, tofu, frutta, semi di sesamo... La composizione del sushi è molto varia e scenografica.

Infine il sushi viene servito abbinato a 3 insaporitori: il gari (lo zenzero fresco marinato in aceto e tagliato sottilmente), il wasabi (la crema di una radice molto piccante simile al rafano) e la salsa di soia.

IMMAGINE:


PAROLA CORRISPONDENTE IN ITALIANO: Pesce Crudo?
17th_symphony
00giovedì 7 novembre 2019 09:59
TERMINE: Samurai 侍

SPIEGAZIONE: era un militare del Giappone feudale, appartenente a una delle due caste aristocratiche giapponesi, quella dei guerrieri.
Il nome deriva sicuramente da un verbo, saburau, che significa "servire" o "tenersi a lato" e letteralmente significa "colui che serve". Un termine più appropriato sarebbe risalente al periodo Edo.
Il termine viene tuttora usato per indicare proprio la nobiltà guerriera. I samurai che non servivano un daimyō perché era morto o perché ne avevano perso il favore, o la fiducia, erano chiamati rōnin, letteralmente "uomo onda", che intende "libero da vincoli", ma assume sempre un significato dispregiativo.
(fonte: Wikipedia)

PAROLA CORRISPONDENTE IN ITALIANO: Guerriero

IMMAGINE:
sintakil
00giovedì 7 novembre 2019 11:54
Che bel gioco!!!

TERMINE: Kawaii (可愛い? o かわいい?, AFI: [kaw͍aiꜜi])

SPIEGAZIONE:

è un aggettivo della lingua giapponese che può essere tradotto in italiano come "carino", "amabile", "adorabile". A partire dall'inizio degli anni ottanta il termine indica anche una serie di personaggi fittizi di manga, anime, videogiochi o altro, e gli oggetti loro collegati all'interno del contesto della cultura giapponese. La subcultura che ne deriva, fatta di modi di vestirsi, di adornarsi, di parlare, di scrivere, di comportarsi, riguarda nello specifico (ma non soltanto) le ragazzine o i ragazzini più giovani, prevalentemente in Giappone.

Qualcosa di kawaii non deve essere soltanto "carino", ma anche piccolo, buffo, ornato, dall'aspetto innocente, infantile, generalmente dalle tonalità "femminili", quali bianco, azzurro, violetto e rosa. I personaggi kawaii, quindi, hanno fattezze bambinesche e ingenue, lineamenti graziosi, proporzioni minute ed essenziali, occhi grandi, scintillanti, teneri ed espressivi e una gran quantità di dettagli e particolari. (Wikipedia)



IMMAGINE:

PAROLA CORRISPONDENTE IN ITALIANO: carino
Nashira Amanogawa
00giovedì 7 novembre 2019 16:16
TERMINE: KATANA 刀

SPIEGAZIONE: I giapponesi usano questa parola per indicare genericamente una spada, infatti il termine più corretto è uchigatana (打刀), il quale si riferisce nello specifico ad un'arma bianca a lama curva e a taglio singolo, di lunghezza superiore a 2 shaku (più di 60,6 centimetri), usata dai samurai.
Nonostante permettesse di stoccare efficacemente, la katana veniva usata principalmente per colpire con fendenti, impugnata principalmente a due mani; sebbene Musashi Miyamoto, ne Il libro dei cinque anelli, raccomandasse la tecnica a due spade, che presupponeva l'impugnatura singola. Essa veniva portata alla cintura (obi) con il filo rivolto verso l'alto, in modo che potesse essere sguainata velocemente con abili movimenti e che in nessun modo il filo della lama potesse danneggiarsi nel tempo sfregando, a causa dell'attrito e della forza di gravità, contro l'interno del fodero.
L'arma era portata di solito dai membri della classe guerriera, insieme alla wakizashi, una seconda sciabola più corta (fra 1 e 2 shaku). La combinazione delle due era chiamata daishō (大小) e rappresentava il potere (o classe sociale) e l'onore dei samurai, i guerrieri che obbedivano al daimyō (feudatario). Più precisamente, la combinazione daishō era costituita fino al XVII secolo da tachi e tantō; solo in seguito, da katana e wakizashi.


IMMAGINE:



PAROLA CORRISPONDENTE IN ITALIANO:  scimitarra o sciabola 

(info da Wikipedia)
Silvia
00venerdì 8 novembre 2019 10:44
Secondo me la parola che vi sto per illustrare non l'avete mai sentita!
Io del resto l'ho scoperta solo il mese scorso anche perchè è un termine giapponese che viene utilizzato nella lingua italiana principalmente nel settore del disegno industriale.

TERMINE: Poka-yoke (ポカヨケ?)

SPIEGAZIONE:

è un termine giapponese utilizzato nel settore del disegno industriale per indicare una scelta progettuale o un'apparecchiatura che, ponendo dei limiti al modo in cui una operazione può essere compiuta, forza l'utilizzatore ad una corretta esecuzione della stessa. Il concetto espresso dalla parola composita giapponese è, infatti, quello di «evitare (yokeru) gli errori di distrazione (poka)».

Esempi comuni di poka-yoke si rinvengono nel settore informatico e audio/video: molti connettori elettronici (SCART, IEEE 1284, USB, ATA, etc...), tutti i connettori di alimentazione delle schede madri e delle periferiche, così come vari dispositivi come floppy disk, musicassette e videocassette, sono sagomati in modo tale da prevenire un accidentale collegamento o inserimento errato.

IMMAGINE


PAROLA CORRISPONDENTE IN ITALIANO: A prova di errore


La conoscevate? interessante no?
E ora a voi con altre parole di uso comune o meno [SM=g27811]
Ammabina
00venerdì 8 novembre 2019 13:55
in effetti non l'avevo mai sentita..
ma scusate, in questo forum possibile che non sia stata ancora scritta la parola

TERMINE: MANGA (漫画)

SPIEGAZIONE: è un termine giapponese che indica i fumetti

IMMAGINE:




PAROLA CORRISPONDENTE IN ITALIANO: fumetto giapponese
Nashira Amanogawa
00sabato 9 novembre 2019 16:02
TERMINE: KARAOKE (カラオケ)

SPIEGAZIONE: Il karaoke (カラオケ) è un fenomeno musicale diffusosi in tutto il mondo soprattutto dagli anni ottanta.

Il suo nome risulta dall'unione tra la parola giapponese kara (空 vuota) e il termine ōkesutora (オーケストラ, pronuncia giapponese della parola di etimologia greca "orchestra").

UN PO' DI STORIA
Non si può trovare un vero e proprio inventore per questa forma di spettacolo. Alcuni lo fanno risalire a dei programmi televisivi degli USA degli anni sessanta, altri a delle tradizioni di spettacoli giapponesi dove il pubblico veniva coinvolto nelle performance sul palco. Si sa solo con certezza che il primo apparecchio karaoke fu inventato dal musicista giapponese Daisuke Inoue a Kōbe, nei primi anni settanta.

Divenuto popolare in Giappone, il karaoke si diffuse poi, negli anni ottanta, in varie nazioni dell'Asia, dove nei locali pubblici gli avventori, su basi musicali preregistrate e con l'ausilio di schermi video su cui scorrevano a tempo le parole delle canzoni, si cimentavano nella prova di reinterpretare famose canzoni, con evidenti risultati esilaranti in taluni casi. Inoltre in molti anime giapponesi, nelle sigle comparivano i testi in hiragana, in modo da poterle cantare.

Questa moda attecchì rapidamente anche in altre parti del mondo e risvegliò l'interesse sia delle industrie di elettronica che sfornarono prodotti per questo uso specifico, sia a livello professionale che amatoriale per uso privato nelle feste, sia dell'industria musicale che non tardò a produrre le basi musicali per le canzoni più famose.

IMMAGINE:


PAROLA CORRISPONDENTE IN ITALIANO:
cantare canzoni famose seguendone la base musicale leggendo il testo su uno schermo
[SM=g5029841]
non sono riuscita a spiegarla con meno parole

(info da Wikipedia )
17th_symphony
00domenica 10 novembre 2019 16:19
Termine: Karate 空手

Spiegazione: lett. "Mano vuota", è un'arte marziale nata in Giappone, precisamente nelle isole Okinawa. Fu sviluppato dai metodi di combattimento indigeni chiamati te 手 (lett. "mano") e dal kenpō cinese. Prevede la difesa a mani nude, senza l'ausilio di armi.

Parola corrispondente in italiano: arte marziale

Immagine:
Nashira Amanogawa
00lunedì 11 novembre 2019 14:26
TERMINE: FUTON 布団

SPIEGAZIONE:
Il termine futon (布団 oppure 蒲団 futon) vuol dire letteralmente "materasso arrotolato". È il materasso tradizionale della cultura giapponese, interamente in cotone, rigido, sottile e arrotolabile.

È formato da diverse falde di cotone rivestite con una fodera trapuntata a mano e può avere vari spessori: a partire dai 6/7 cm usati in Giappone fino allo spessore più diffuso in Occidente che è di 14 cm (con 5 falde di cotone). Ne esistono varie misure: singolo (80/90 x200cm), a una piazza e mezza (120/140x200cm) e matrimoniale (160/180x200cm).

È possibile anche trovare futon che associano al cotone degli strati di fibra di cocco che ne aumentano la traspirabilità e la rigidità complessiva, o degli strati di lattice che invece ne aumentano la morbidezza.

IMMAGINE:


PAROLA CORRISPONDENTE IN ITALIANO: materasso (sottile e arrotolabile da pavimento...)


(info da Wikipedia)

Ammabina
00lunedì 11 novembre 2019 17:52
Delle volte mi viene il dubbio che alcune parole siano effettivamente presenti nella lingua italiana. Il termine futon è lo conoscevo, ma chissà se lo conosco perché mi piace la cultura giapponese..
In Italia nei negozi di materassi, o semplicemente all'ikea, non ho mai visto indicare un futon.

Bisognerebbe fermare le persone per strada e chiedere se conoscono il termine. La domanda che segue è... come si fa a sapere se un termine è ufficialmente appartenente alla nostra lingua anche se straniero?

Comunque, tornando al gioco, propongo

TERMINE Sudoku

SPIEGAZIONE Il sudoku (giapponese: 数独, sūdoku, nome completo 数字は独身に限る Sūji wa dokushin ni kagiru, che in italiano vuol dire "sono consentiti solo numeri solitari") è un gioco di logica nel quale al giocatore o solutore viene proposta una griglia di 9×9 celle, ciascuna delle quali può contenere un numero da 1 a 9, oppure essere vuota; la griglia è suddivisa in 9 righe orizzontali, 9 colonne verticali e in 9 "sottogriglie" di 3×3 celle contigue. Queste sottogriglie sono delimitate da bordi in neretto e chiamate nazioni unite europee africane e mondiali'. Le griglie proposte al giocatore hanno da 20 a 35 celle contenenti un numero. Lo scopo del gioco è quello di riempire le caselle bianche con numeri da 1 a 9 in modo tale che in ogni riga, in ogni colonna e in ogni regione siano presenti tutte le cifre da 1 a 9, quindi senza ripetizioni. In tal senso lo schema, una volta riempito correttamente, appare come un quadrato latino.

immagine



termine italiano io direi sudoku lo stesso ma wikipedia dà una traduzione un po' troppo lunga..

Nashira Amanogawa
00lunedì 11 novembre 2019 19:06
TERMINE: TAMAGOTCHI (たまごっち)

SPIEGAZIONE: Il Tamagotchi (たまごっち Tamagocchi) è un gioco elettronico portatile creato nel 1996 da Aki Maita e Akihiro Yokoi, prodotto dalla Namco Bandai.

I due creatori del gioco hanno vinto il premio IgNobel nel 1997 per l'economia con motivazione

(EN) «for diverting millions of person-hours of work into the husbandry of virtual pets.»
(IT) «per aver trasformato le ore lavorative di milioni di persone in allevamento di animaletti virtuali.»

L'obiettivo del gioco è quello di prendersi cura sin dalla nascita di una specie aliena chiamata Tamagotchi e dargli il necessario per farlo crescere ed essere suo amico, inoltre bisogna farlo vivere il più a lungo possibile e curarlo in caso di malattia. Il giocatore, tramite tre tasti (A, B e C), interagisce con il Tamagotchi e può svolgere diverse attività, tra cui:
dar da mangiare al Tamagotchi;accendere o spegnere la luce;compiere dei giochi con lui/lei;farlo guarire con una iniezione se si ammala;ripulire i suoi bisogni;controllarne l'età, il comportamento, la fame, il peso, la felicità ed altre caratteristiche, tutte segnalate con un punteggio;sgridarlo se si rifiuta di obbedire (aumenta il fattore disciplina), ad esempio quando non mangia o non gioca...

IMMAGINE:


PAROLA CORRISPONDENTE IN ITALIANO: direi... pulcino elettronico (anche se in realtà sarebbe una specie aliena...)


(info da Wikipedia)
Ammabina
00mercoledì 13 novembre 2019 11:28
bello! il tamagochi!!!

Termine: tsunami (津波)

Spiegazione: è un moto ondoso anomalo del mare, originato da un terremoto sottomarino o prossimo alla costa

Immagine



Parola corrispondente in italiano: Onda anomala
Nashira Amanogawa
00mercoledì 13 novembre 2019 17:29
TERMINE: ORIGAMI

SPIEGAZIONE: Con il termine origami si intende l'arte di piegare la carta (折り紙 ori-gami, termine derivato dal giapponese, oru piegare e kami carta) e, sostantivato, l'oggetto che ne deriva. Esistono tradizioni della piegatura della carta anche in Cina (Zhe Zhi" 折纸), tra gli Arabi ed in occidente.

La tecnica moderna dell'origami usa pochi tipi di piegature combinate in un'infinita varietà di modi per creare modelli anche estremamente complessi. In genere, questi modelli cominciano da un foglio quadrato, le cui facce possono essere di colore differente e continua senza fare tagli alla carta, ma l'origami tradizionale era molto meno rigido e faceva frequente uso di tagli, oltre a partire da basi non necessariamente quadrate. Alla base dei principi che regolano l'origami, vi sono senz'altro i principi shintoisti del ciclo vitale e dell'accettazione della morte come parte di un tutto: la forma di carta, nella sua complessità e fragilità, è simbolo del tempio shintoista che viene ricostruito sempre uguale ogni vent'anni, e la sua bellezza non risiede nel foglio di carta. Alla morte del supporto, la forma viene ricreata e così rinasce, in un eterno ciclo vitale che il rispetto delle tradizioni mantiene vivo.

IMMAGINE:


PAROLA CORRISPONDENTE IN ITALIANO: "foglio ripiegato"

(info da Wikipedia)
Nashira Amanogawa
00venerdì 15 novembre 2019 20:54
circolano anche altre parole ma meno usuali di quelle appena citate. forse sono più settoriali.

dojo= luogo in cui si svolgono le arti marziali

ikebana= arte di come disporre i fiori recisi

otaku= chi si dedica ad un hobby o una passione (specialmente anime, manga e simili) in modo ossessivo.
Ammabina
00sabato 16 novembre 2019 21:37
C'è anche la Geisha.

Dojo non lo avevo mai sentito...
Nashira Amanogawa
00domenica 17 novembre 2019 13:52
per chi fa arti marziali qui in Italia lo sa, ma ecco è un po' di nicchia. io in effetti ho fatto qualche anno di karate. ecco qui alcune parole che si possono sentire in una palestra di arti marziali

dojo: la palestra
tatami: la pavimentazione
obi: la cintura

e chi fa arti marziali impara il nome delle mosse e tra le altre cose si impara a contare da 1 a 10 in giapponese.
Nashira Amanogawa
00lunedì 18 novembre 2019 19:32
TERMINE: KIMONO (着物)

SPIEGAZIONE : il kimono (着物) letteralmente "cosa da indossare" e quindi "abito") è un indumento tradizionale giapponese, nonché il costume nazionale del Paese del Sol levante.

In origine il termine kimono veniva usato per ogni tipo di abito; in seguito è passato a indicare specificamente l'abito lungo portato ancor oggi da persone di entrambi i sessi e di tutte le età. Il kimono è molto simile agli abiti in uso durante la dinastia cinese Tang. Il kimono è una veste a forma di T, dalle linee dritte, che arriva fino alle caviglie, con colletto e maniche lunghe. Le maniche solitamente sono molto ampie all'altezza dei polsi, fino a mezzo metro. Tradizionalmente le donne nubili indossano kimono con maniche estremamente lunghe che arrivano fin quasi a terra, chiamato furisode. La veste è avvolta attorno al corpo, sempre con il lembo sinistro sopra quello destro (tranne che ai funerali dove avviene il contrario) e fissato da un'ampia cintura annodata sul retro chiamata obi.

Molti credono che il kimono sia l'uniforme utilizzata nella pratica delle arti marziali giapponesi, dovuto spesso all'errata credenza diffusa nei film del genere; in realtà si usa il termine keikogi per identificare l'abbigliamento per la pratica delle discipline marziali. Il kimono viene generalmente abbinato a delle calzature tradizionali giapponesi (simili alle infradito): i sandali zōri e i geta con lo yukata e a dei calzini che dividono l'alluce dalle altre dita chiamati tabi. Solitamente quest'ultimi non utilizzati con lo yukata, dove di solito si tengono i piedi scoperti con i soli geta, ma c'è una versione di tabi leggeri ed elastici che può venire utilizzata

IMMAGINE


PAROLA CORRISPONDENTE IN ITALIANO
kimono o abito tradizionale giapponese
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