Ovviamente Tex
Ciao Tino,
potevo non partecipare "all'inaugurazione" del tuo forum?
Approfitto per togliermi una curiosità.
Non so se conosci il sito "tex willer online", beh, tempo fa ho letto molte discussioni degli utenti che lo frequentano, tutte persone adulte (credo) che si incontrano anche in periodici raduni. Vengo al dunque. In tutte le loro discussioni, non fanno altro che criticare e sputare sentenze sulle recenti storie, se potessero, manderebbero al rogo: Nizzi, Sergio Bonelli (che ho conosciuto di persona ed è meraviglioso) e tutti gli albi pubblicati negli ultimi 10 anni. Criticano Tex che secondo loro, è diventato una "mammoletta", risolve i casi sempre e solo grazie a qualcuno che origlia o qualcun'altro che arriva in soccorso e chi più ne ha più ne metta. Criticano Carson che pensa sempre e solo ai reumatismi, alle bistecche ecc. Insomma, non c'è un forum che parli al positivo.
Non mi sono mai permesso di intervenire (tranne qualche volta nella quale ho cercato di assecondarli per capire dove volevano arrivare), perchè appena qualcuno li contraddice gli danno addosso e lo massacrano con discorsi lunghi e noiosi da critici d'arte. Ti dico tutto questo perchè, incuriosito da tante ingiurie, ho messo da parte tutte le altre letture e mi sono dedicato solo a tex per poter paragonare le tanto esaltate storie del passato e le tanto criticate del presente. Certo, è vero che il massimo splendore credo si sia raggiunto nei numeri 50/180 o giù di li (confermi?), ma è altrettanto vero, che anche in quei numeri c'è spesso lo spione che origlia o l'arrivo della cavalleria all'ultimo minuto e Carson che si lamenta e nonostante la sua grande esperienza non fa altro che ascoltare tex senza mai proporre una giusta strategia ecc.ecc. Inoltre, non trovo così brutte come dicono le storie attuali.
Quindi ti chiedo, sono io che non riesco a cogliere in pieno le differenze tra i periodi, o sono loro che hanno qualche problema?
Tu come vedi il Tex attuale rispetto a quello di GLBonelli?
Sono stato lunghissimo. Scusami.
A presto, Francesco.