Parliamo di DRAGHI

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neve67
00domenica 11 gennaio 2004 15:47
In questa sezione possiamo parlare di DRAGHI
Misteriosi, terribili ed affascinanti....

neve67
00domenica 11 gennaio 2004 15:49
Draghi Guardiani



I Draghi Guardiani sono l' archetipo del loro colore e ideale. Hanno le caratteristiche e le abilità della forma più potente del drago della loro categoria, con il massimo dei punti ferita e della possibilità di lanciare incantesimi. Ad esempio, se un drago rosso raggiunge l' Immortalità, sarebbe una creatura con 20 DV e 160 PF. Un Drago Guardiano mantiene la sua forma mortale, eccetto per un' aura che circonda il suo corpo. Quest' aura rispecchia in forma l' aspetto delle anime al servizio del drago. I Draghi Guardiani hanno le stesse immunità agli incantesimi di un signore minore dei draghi. I Draghi Guardiani sono a capo delle anime dei draghi, e dirigono i propri sforzi allo sviluppo dei draghi viventi. Un singolo Drago Guardiano può chiamare fino a 1d4 x 100 anime dei draghi al giorno per usarle in combattimento o anche per altri scopi nel Primo Piano.
In caso di vero bisogno, un Drago Guardiano può essere mandato nel Primo Piano per portare un particolare messaggio o presagio in un raduno di draghi della stessa razza. I Draghi Guardiani sono trattatti con timore e rispetto durante le loro rare apparizioni nel Primo Piano, come è giusto che sia per un Immortale.

Fonte: http://www.laroccaforte.it/draghi.html
Injipreem
00venerdì 16 gennaio 2004 20:02
ma come fa ad avere solo 160 pf con 20dv?
neve67
00venerdì 16 gennaio 2004 20:04
[SM=g27811] Sicuramente ho trovato un'amante di draghi e quindi esperto!!!
Spiegamelo tu cosa vogliono dire qeulle sigle.
Ho forse trovatoil nuovo moderatore di questa sezione? Speriamo[SM=g27836]

ciao Neve

[Modificato da neve67 16/01/2004 20.07]

NERULL
00venerdì 16 gennaio 2004 20:07
Io sono un esperto dell'underdark...
se volete posso raccontare leggende dei Drider,dei famigerati Drow e altro ancora...
neve67
00venerdì 16 gennaio 2004 20:14
[SM=g27811] Se ti fa piacere puoi raccontare le leggende in questo topic. A me piacciono molto, ho chiesto io questa sezione.

Se vuoi moderare 'Fantasy' devi però tenere attivo anche altri topic/argomenti che sicuramente non ti mancheranno.
Proponiti nel benvenuto o chiedi.

Ciao Neve67
Bl@ck§hadow
00lunedì 21 giugno 2004 20:22
draghiiii???belli mi piacciono...[SM=g27836]
[SM=g27814] cercavo qualche disegno da mostrarvi...ma nn lo trovo pazienza....[SM=g27836] [SM=g27836] belli i draghiiii...
mercurylondon
00martedì 22 giugno 2004 09:55
anche a me piacciono....e poi ce ne sono di così tanti tipi,da quello rumeno al cinese,da quello delle leggende medievali ai draghi dell'asia minore...

però non so cosa significhino quelle sigle che avete postato sopra!
[SM=g27831]
SilverGaladriel
00mercoledì 23 giugno 2004 14:36
Parlando di leggende Drow...che bellezza i Drow!!
Sono stracotta di tutto quelli che li riguarda....ma anche i draghi mi piacciono moltissimissimo!![SM=g27823]
I più belli per me sono quelli "magici"...ma anche quelli cinesi sono splendidi, tutte quelle processioni!!
DragonReborn
00mercoledì 23 giugno 2004 20:41
Dragons rule!
I draghi sono da sempre la mia creatura fantastica/mitologica preferita!!
Uno dei motivi per cui ho iniziato a giocare a Dungeons&Dragons sta proprio nel nome!
Preferisco marginalmente i draghi occidentali a quelli orientali, i quali sono di natura tatalmente diversa.

Dragonessa
00giovedì 8 luglio 2004 16:24
draghi?...Non saprei se mi piacciono...Voi k dite[SM=g27828] ?
neve67
00giovedì 8 luglio 2004 16:31
Re:

Scritto da: Dragonessa 08/07/2004 16.24
draghi?...Non saprei se mi piacciono...Voi k dite[SM=g27828] ?



... infatti il tuo nick è puramente casuale!!!:SMILE17:
DragonReborn
00martedì 5 ottobre 2004 20:24
Draghi
ecco qualche info sui miei simili,
per gli ignoranti e non


Draghi
Appaiono nella storia, nella mitologia, nella letteratura, nella religione, nell’arte, e ovviamente, nella nostra immagginazione. Fra tutte le creature fantastiche, sono le più conosciute e variano così tanto che è difficile non restarne intrigati. I Draghi appaiono in quasi ogni cultura, civiltà e regione, per quanto lontane nel tempo e nello spazio fra loro.
I due Draghi più popolari sono il ‘famoso’ Drago ‘Occidentale’ che appare frequentemente nel medioevo, e i benevoli Draghi-serpenti cinesi. Ma il termine Drago si applica a molte creature differenti fra di loro: per esempio la Chimera è un Drago. Ha il corpo e la testa di un Drago, la testa di una capra sulla schiena e la testa di un serpente alla punta della coda. Altre creature ‘composte’ da diversi animali sono ‘Draghi’, come i Draghi messicani che posseggono caratteristiche dei giaguari.
Questa è solo una delle ragioni per cui i Draghi sono così diversi fra loro. (Notare che Drago non è un termine sotto il quale creature diverse sono state raggruppate: queste creature, come la chimera, sono state direttamente classificate come appartenenti alla razza draconica.)
La ragione più probabile per cui i Draghi sono così conosciuti e, possibilmente, le creature mitologiche più famose in assoluto, è che la loro diversità li rende molto flessibili. Nell’immaginario di un individuo, il Drago può assumere praticamente ogni aspetto che la persona si può sognare.
Inoltre, I Draghi sono cambiati drasticamente nelle migliaia di anni in cui sono ‘esistiti’.
I Draghi erano originalmente creature benevole legate strettamente con la creazione e plasmazione del mondo. Questa immagine del Drago-creatore è un tema comune che si è trasmesso attraverso molteplici culture e anche qualche religione.
I primi Draghi appartengono alla cultura più vecchia ancora oggi presente più o meno allo stesso modo; gli Aborigeni Australiani. Qui, erano riveriti come creature che generalmente se ne stavano per conto loro e che non avevano molto a che fare con le persone, tranne il caso del Drago-Creatore, il Serpente Arcobaleno. La Cina Antica inoltre aveva Draghi di temperamento molto simile nella loro cultura e vita quotidiana.
Tuttavia, I Draghi non sono privi di un lato ‘oscuro’ (per il quale sono più conosciuti), e si sono fatti una reputazione ‘infame’ nel passato che, senza dubbio ha contribuito alla loro popolarità. Questo elemento di ‘malvagità’ nella sua immagina è rimasto costante anche se la personalità dei Draghi è cambiata nel corso del tempo.
E’ questo aspetto della personalità draconica (e più recentemente il loro lato ‘buono’ come visto nei Draghi della Cina Antica), che è più ricordata.
Senza il loro lato oscuro i Draghi non sarebbero quello che sono oggi. Non sarebbero più in simbolo di forza, coraggio e ferocia, ma sarebbero essenzialmente degli unicorni con ali ed artigli.
Oggi, l’immagine e la personalità dei Draghi è cambiata ancora una volta. Adesso, sono viste come creature che posseggono personalità e caratteri distinti fra loro. Sono diventati molto più popolari, soprattutto nei generi fantasy e fantascientifici.



tornerò presto con altre info...
dragoelliott
00lunedì 1 novembre 2004 11:18
parlavate di me?[SM=g27828] [SM=g27828]
DragonReborn
00giovedì 4 novembre 2004 10:13
I Draghi nella mitologia Classica/Ellenica
I Draghi della Antica Grecia erano i figli di Echidna e Tifone (Draghi anch’essi).
Sono legati al concetto di immortalità-rinnovamento o, come dice il nome, alla divinazione (La parola “drago” deriva da quella latina draco e ancora più in specifico da quella greca drakon, che significava serpente. Il vocabolo è affine e vicino a edrakon - una forma al passato del verbo derkeshtai, che significa “vederci chiaro”).
E’ dai miti classici di Echidna e della sua mostruosa discendenza che prendono origine i draghi del medioevo europeo. Echidna era una divinità femminile alata, dal corpo serpentino che, dalle nozze con Tifone, aveva generato, oltre ai Draghi, un’intera progenie di mostri: Cerbero, Orto, il leone Nemeo, la Sfinge, l’idra e la Chimera (anche quest’ultimi due verranno catalogati come appartenenti alla razza draconica in epoca medioevale). Il drago medioevale, rappresentato con testa e zampe di leone, ali di pipistrello su di un corpo di serpente, deriva direttamente dai mostri classici della progenie di Echidna.


Leggenda 1: Tifone
All’inizio dei tempi Tifone, ultimo dei titani, le prime divinità onnipotenti della Grecia, uscì dal suo nascondiglio in Asia Minore diretto verso il monte Olimpo per distruggere gli dei. Il suo aspetto era terrificante: era così alto da torreggiare al di sopra delle montagne, aveva cento teste di drago, ognuna con occhi ardenti e una bocca gigantesca che sputava fuoco e vomitava sassi. Vero figlio del caos, ovunque passava, distruggeva tutto con la furia della tempesta (il termine “tifone” deriva proprio dal suo nome). Solo Zeus tra tutti gli dei non fuggì di fronte a Tifone. La battaglia divampò dalla Grecia alla Siria, dove i grandi solchi scavati nella lotta divennero dei fiumi. Zeus trascinò il mostro fino al mar Ionio, dove cadde, le teste si contorcevano e vomitavano, mentre il giovane dio strappava un’isola dal mare e la gettava sul mostro. Così nasceva la Sicilia e la montagna che sorse sul corpo di Tifone divenne l’Etna.


Leggenda 2: Ladon
Agli antipodi del mondo sorgeva un’isoletta chiamata “il giardino dell’Oceano”, sulla quale cresceva un albero dalle mele d’oro. Poiché un morso di quel frutto avrebbe consentito ad un essere mortale di acquisire il sapere degli immortali, gli dei avevano inviato Ladon (figlio di Tifone ed Echidna), il drago che non dormiva mai, a guardia dell’albero. Un re mortale mandò Ercole in cerca delle mele. Questo convinse il dio Atlante, sulle cui spalle poggiava il cielo, a raggiungere il giardino incantato (il Giardino delle Esperidi) e raccogliere il frutto magico. Mentre il dio era impegnato nella missione, Ercole prese il suo posto e sostenne il cielo fino a quando Atlante non tornò con le mele.


Leggenda 3:
Giasone, il giovane figlio del re di Tessaglia, partì alla ricerca del vello di un ariete d’oro, una reliquia magica in grado di volare, pensare e parlare, sacrificato anni prima nel regno della Colchide, sul Mar Nero. Questo era custodito da un drago che non dormiva mai. Giasone salpò a bordo della nave Argo, in compagnia di numerosi eroi greci, fra i quali Ercole, Teseo e Orfeo. Giunti a destinazione, Eete, re di Colchide, decise che si sarebbe separato dal prezioso tesoro solo se Giasone fosse riuscito a seminare nella terra i denti del drago; il re sapeva bene che quei denti sarebbero riemersi nel terreno sotto forma di soldati, che si sarebbero avventati sul giovane. I piani del re furono tuttavia sventati dalla figlia Medea, una maga dai grandi poteri innamoratasi di Giasone che le promise di sposarla se lo avesse aiutato; così, quando il giovane seminò i denti nel terreno, questi riemersero come previsto ma il giovane lanciò in mezzo a loro un sasso magico datogli da Medea e si scontrarono tra loro. Dopo aver eliminato quel primo ostacolo, Giasone raggiunto il drago armato di una pozione magica che induceva il sonno. Appena la bestia cadde addormentata, l’eroe prese il vello e salpò immediatamente per la Tessaglia, portando con sé Medea.

Leggenda 5
Su consiglio dell’Oracolo di Delfi Cadmo segue un giumenta che lo conduce nel luogo in cui è stabilito che egli fondi la città di Tebe.
Giunto al posto convenuto, l’eroe si prepara a sacrificare la vacca a Zeus e invia i suoi compagni ad attingere acqua per le libagioni alla vicina fonte.
Questa era però custodita da un Drago che uccide i compagni.
Poco dopo Cadmo, insospettito, si reca alla fonte e, vista la carneficina, affronta il drago e lo uccide inchiodandolo ad un albero con una lancia. In seguito, su suggerimento di Atena, semina i denti del drago; dal terreno nasce una schiera di uomini armati che si uccidono fra di loro, tranne 5 che aiuteranno Cadmo a fondare la città.


Leggenda 4: Delphyne:
Il giovane Dio Apollo stava cercando un luogo in cui erigere un tempio. Eventualmente scelse Haliartos, accanto alla sorgente Telphusa, iniziò a costruire le fondamenta quando la Ninfa della sorgente lo persuase a costruire il tempio alle pendici di Parnassos. Apollo si recò a Pernassos, e a Deplhi inizò nuovamente ad edificare il tempio quando, questa volta, fu interrotto da una Dragonessa (drakaina), contro la quale lottò ed infine uccidendola. Questo Drago-femmina non aveva nome, ma in letteratura successiva fu conosciuta col nome di Delphyne.


Leggenda 6:
Cassiopea si vanta di essere più bella delle Nereidi e per la sua vanità incorre nell’ira divina. Nettuno invia un Drago a punirla. Cefeo, marito di Cassiopea e re di Etiopia, decide di sacrificare la loro figlia Andromeda al Drago per placare l’ira degli dei. Perseo (figlio di Zeus e Danae), innamoratosi di Andromeda la salva uccidendo il Drago con l’aiuto di Atena ed Ermes.


Leggenda 7:
Era, sposa di Zeus, crea il Drago/Serpente Python (da cui deriva pitone), al quale ordina di dare la caccia a Leto (una dei Titani), con la quale Zeus l’aveva tradita.


Leggenda 8:
L’idra (o Hydra che significa serpente d’acqua) fu cresciuta da Era e viveva vicino ad una fonte nei pressi di Amymone. L’idra possedeva nove teste (di cui 1 d’oro e immortale) che se le tagliavi ne ricrescevano altre 2.
Eracle affrontò e sconfisse assieme a Iolao l’idra bruciando col fuoco il collo dove tagliava le teste e poi seppellendo sotto un masso la testa immortale.
Diana x
00domenica 1 luglio 2007 18:01
Mitologia cinese

Nella mitologia cinese il drago è una bestia che è composta da varie parti di animali, ha il muso da coccodrillo, il corpo di serpente, la criniera e gli artigli da leone, le corna da cervo. È considerato un essere positivo e di grande saggezza, tanto che il trono dell'imperatore cinese era detto il Trono del Drago, e la sua faccia il Volto del Drago. Le credenze cinesi affermano anche che alla morte di un imperatore, esso volasse in cielo sotto forma di drago, e che quando un drago si alza in volo la pressione delle zampe sulle nuvole provoca la pioggia. Infatti il re-drago cinese Lung Wang è considerato colui che provoca la pioggia



Mitologia Greca e Romana

Il nome drago deriva dal latino Draco che a sua volta riprende il greco: drákon, termine che deriva dal verbo dérkomai ossia "guardare, fissare lo sguardo" con il significato di "dall’acuta vista". Infatti l'animale è già presente nella mitologia Greca in vari miti, come in quello del drago Ladone, padre delle Esperidi, ucciso da Eracle e posto nel firmamento nella costellazione del Draco, o del drago Pitone ucciso da Apollo.

Del animale ne trattano ampiamente anche gli scrittori Romani come: Plinio, nella sua Historia Naturalis, Gaio Giulio Solino, e Pomponio Mela.

Nella favola di Fedro La volpe e il drago appare per la prima volta come guardiano di tesori nascosti.



Mitologia cristiana

Nell'iconografia cristiana il drago rappresenta il Diavolo e deriva da un drago dell'Antico Testamento che a sua volta deriva dal drago babilonese Tiamat, essere di sesso femminile. Nel Libro di Giobbe, è citato il Leviatano, leggendario drago marino. La leggenda più nota è quella di San Giorgio, patrono dell'Inghilterra, che a seconda delle versioni uccide o addomestica il drago, liberando una fanciulla. In Italia, il santo più noto per aver ucciso un drago, tanto da venir spesso rappresentato in tale atto, è San Mercuriale, primo vescovo e patrono della città e diocesi di Forlì. Altri santi alla cui figura è accostato il simbolo del drago sono, oltre a Giorgio ed all'arcangelo Michele, San Filippo, San Silvestro, Santa Marta, Santa Margherita e Santa Giustina.




Mitologia nordica

Il drago è presente anche nei miti delle popolazioni scandinave, dove l'ormr è solitamente descritto in forma di enorme serpente, senza zampe. In Scandinavia il drago è sempre visto come essere malefico, come Fafnir, il drago che ruba e custodisce il tesoro dei Nibelunghi e viene ucciso da Sigfrido, oppure Niðhöggr che cerca di distruggere il mondo rosicchiando le radici dell'albero Yggdrasill. Altro mostro serpentiforme è Miðgarðsormr, figlio di Loki e della gigantessa Angrboða, viene gettato da Odino nell'oceano. Miðgarðsormr è talmente grande da riuscire a circondare tutta la terra e a mordersi la coda da solo. Abbocca all'amo di Thor, mentre quest'ultimo è a pesca; dopo una cruenta lotta il dio riesce a mettere in fuga il mostro. Jormungand è predestinato ad uccidere ed a essere ucciso da Thor al momento del Ragnarök. Uno dei draghi della letteratura tradizionale germanico-norrena che maggiormente descrive lo stereotipo successivamente accolto dall'immaginario popolare e dal fantasy è quello del poema anglosassone Beowulf: si tratta di una serpe alata, che sputa fiamme e custodisce un antico tesoro.

Altra caratteristica del drago nella mitologia norrena è la sua capacità linguistica. Esso è in grado di parlare tutte le lingue, di cui si serve per mentire ed ingannare. Nella saga dei Volsunghi Sigfrido uccide il drago Fafnir. Un vecchio uomo (sotto le cui spoglie si celava Odino) che lo consiglia nell'impresa, gli suggerisce inoltre di scavare molte buche per far defluire il sangue del mostro e bagnarcisi. Bagnarsi nel sangue di Fafnir conferisce l'invulnerabilità. Sigfrido inoltre, dopo aver assaggiato il sangue del drago ucciso acquista il potere di comprendere il linguaggio degli uccelli.




P.S. Scusate se ho riportato su un topic del 2004 ma siccome quello che volevo mettere riguarda i draghi mi sembrava stupido aprire un nuovo topic ( e poi si faceva confusione). [SM=g27822]
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