Paris Hilton diseredeta dal nonno

PARIS HILTON DISEREDATA DAL NONNO
di Alessandra Baldini

NEW YORK - D'ora in poi chiamatela una celebrità, o la reginetta del trash, o cattiva ragazza, ma non chiamatela più ereditiera: Paris Hilton, la bionda protagonista di tante notti brave a base di alcol, sesso e droga in compagnia di Britney Spears e Lindsey Lohan, ha perso il titolo che le spettava per nascita, perché suo nonno ha deciso di diseredarla.

Barron Hilton, magnate di una fortuna costruita sull'omonima catena di alberghi di lusso, è rimasto disgustato dalle gesta della progenie che tanta dubbia fama hanno dato al nome di famiglia sui rotocalchi e la tv spazzatura. Sull'esempio di altri tycoon americani, come tra gli altri suo padre Conrad e più di recente Warren Buffett, ha deciso di donare la stragrande maggioranza dei suoi beni - il 97 per cento - in beneficenza. Difficilmente la decisione di nonno Barron getterà Paris sul lastrico: la reginetta del trash è in realtà una 'self made woman' che l'anno scorso ha guadagnato 7 milioni di dollari grazie al reality show 'The Simple Life', una linea di profumi, video-giochi su telefonini e apparizioni tv per nulla scalfite - anzi semmai alimentate - dalle sue ripetute imprese sui tabloid. Detto questo la decisione di nonno Barron per la progenie degli hotel di lusso è un'umiliazione.

Barron Hilton, 80 anni, reduce dalla vendita al gruppo Blackstone della catena di alberghi fondata dal padre Conrad a partire dal 1919, ha deciso di dirottare la quasi totalità della ricchezza del clan verso la fondazione filantropica Conrad N. Hilton Foundation. Barron Hilton controlla una fortuna pari a 2,3 miliardi di dollari: ne girerà la metà subito al gruppo filantropico, che riceverà il resto dopo la sua morte. Il re degli hotel avrebbe preso la decisione di diseredare i discendenti anche perché "imbarazzato" dal comportamento della nipote. Paris è diventata famosa con un video a luci rosse circolato su Internet e qualche mese fa è finita in prigione per guida in stato di ebbrezza. "Siamo estremamente orgogliosi e grati per questo straordinaria promessa", ha detto Steven Hilton, uno dei figli di Barron, presidente della fondazione che prende il nome del nonno. Conrad Hilton l'aveva fondata nel 1944 e poi aveva dato l'esempio a Barron, devolvendo in beneficenza tutti i suoi averi alla morte nel 1979. L'organizzazione è impegnata ad alleviare le sofferenze tra i veri diseredati del mondo, "senza riguardo alla religione, la razza, l'area geografica". Tra le cause che finora si è presa a cuore c'é l'assistenza ai malati di mente, la tossicodipendenza, l'acceso all'acqua potabile in paesi dell'Africa, la mutilazione genitale femminile.