Melekur
00venerdì 7 ottobre 2005 14:32
Un elemento che mi sembra essenziale, nelle opere cabalistiche, è il problema della "visualizzazione".
la descrizione antropomorfica dei parzufim, per esempio in Hayyim Vital o nell'Idra Rabba, si avvicina all'antica pratica che Scholem chiamava dello Shiur Komah, o misurazione del corpo divino. Questa insistente precisione nella descrizione dei corpi divini mi ranmmenta le tecniche visive proprie del vajrayana, o yoga tantrico buddhista. Nella prima fase della realizzazione meditativa, chiamata Utpannikrama o Generazione, il praticante deve immaginare se stesso tramite l'esatta identificazione con gli attributi iconografici della Divinità prescelta(istadevata).
Solo una coincidenza?
)Aradia(
00domenica 30 ottobre 2005 15:23
non credo alle coincidenze
credo che l'uomo che arriva a se stesso scopre che egli stesso è il divino, quindi non può essere una coincidenza
m7: