Inquinamento alle stelle nel giorno dei Panevin
Nel giorno dei Panevin il livello delle polveri sottili si impenna: dalla già alta concentrazione di 82 microgrammi per metro cubo del 4 gennaio ai 132 microgrammi per metro cubo del 5 gennio. Un dato che viene automaticamente dalla centralina di via Lancieri di Novara a Treviso ma che deve essere ancora validato. Così come deve essere ancora validato il responso della centralina di Mansuè che ugualmente, il 5 gennaio, ha registrato un aumento della concentrazione di Pm10 da 49 a 82 microgrammi per metro cubo.
Un effetto combinato dei tanti Panevin che la sera del 5 sono stati dati alle fiamme in tutta la Marca? Presto per dirlo e soprattutto difficile. Sicuramente il balzo di 50 microgrammi nel capoluogo in 24 ore è abbastanza anomalo in presenza di condizioni atmosferiche che fra il 4 e il 5 gennaio non sembrano essersi modificate in modo sensibile. L’alta pressione, infatti, si è mantenuta su livelli pressochè costanti. Cos’è allora che può aver influito sull’aumento dell’inquinamento che in una sola giornata ha fatto scavalcare alla qualità dell’aria l’asticella dei 100 microgrammi per metro cubo che separa il giudizio di scadente da quello di pessima?
Il dato fornito dalle centraline è un dato medio giornaliero. E’ possibile che i Panevin serali nella Marca abbiamo avuto così tanto effetto? Probabilmente non da soli. Domenica 4 gennaio, per esempio, era stata una giornata di massicci rientri dalle vacanze natalizie. Non è escluso, dunque, che un certo aumento del traffico, unito a un incremento dell’utilizzo degli impianti di riscaldamento domestici sollecitato anche dalle temperature rigide, abbia a sua volta influito sulla emissione di polveri sottili nell’aria.
Con la prossima validazione dei dati l’Arpav potrebbe anche fornire qualche indicazione di massima. Nella modulistica prevista dalla legge, infatti, si lascia la possibilità alle agenzie di indicare con alcuni codici eventuali ragioni dei singoli casi di sforamento: dall’alta desnità di traffico alla vicinanza di industrie, dal riscaldamento domestico agli effetti dello spargimento invernale di sabbia.
Certamente il balzo del livello di concentrazione delle polveri sottili a Treviso è stato più rilevante che in altre zone monitorate del Veneto: per esempio a Padova dove sono stati pochi i microgrammi di aumento fra il 4 e il 5 gennaio.
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direi di abolire i panevin adesso