Pagelle Lazio-Milan 1-1

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Pagine: [1], 2
ℬaruch
00lunedì 13 febbraio 2017 23:14
Premessa: i voti sono tarati in base alla formazione avversaria che si presentava con Zapata-Gomez-Vangioni e che è riuscita a uscire imbattuta dall'Olimpico

Strakosha 6: Niente miracolo, un rinvio sbagliato, bene il resto
Basta 5.5: Regala al Milan l'unico tiro in porta nel primo tempo, duetta con Felipe ma solo nella nostra metà campo
De Vrij 6.5: Sicuro in tutte le chiusure
Hoedt 5.5: Chiusure puntuali ed eleganti, Donnarumma gli nega il gol da due passi, ma su Suso si pianta confermando - come a Pescara - che non è in grado di affrontare la penetrazione in area dell'avversario che lo punta
Radu 5: Annulla un opaco Suso fino al gol, in cui lo contrasta malissimo
Parolo 6.5: Primo tempo da 7 pieno in entrambe le fasi, innesca tante azioni (come quella del primo rigore, non dato) e va di tackle. Ripresa senza squilli, ma se Keita fosse stato meno egoista sarebbe stato lì a chiudere il match
Biglia 6: Non ha marcatori e con Locatelli si permette anche qualche tiro in più. Bene sul rigore, male sulla marcatura di Suso nell'1-1
Milinkovic-Savic 6: Primo tempo quasi anonimo, diligente, senza inserimenti, col solo assist di testa a Hoedt. Ripresa con 30 minuti di lusso, tra giocate e filtranti, ma perde la palla del pareggio rossonero e si prende un giallo di frustrazione
Anderson 4.5: Ha la grande occasione di una notte tutta sua, con Vangioni che non lo prende mai. Ma sbaglia tutte le conclusioni, specie le due di collo esterno nella ripresa, e anche all'ultimo passaggio non incide mai, eccezion fatta per le palle che poi Immobile trasforma nei due rigori, uno non concesso e uno sì
Immobile 4.5: Il rigore, anzi i rigori, è l'unica cosa buona della sua partita ai limiti della decenza, tra litigi col fuorigioco e clamorose occasioni buttate al vento, in particolare quella del recupero di Abate nel primo tempo e quella su assist di Lulic nella ripresa
Keita 5: Giochicchia nel primo tempo andando via solo accentrandosi, mai in profondità. Spreca anche lui, come sul tiraccio prima del cambio con Parolo solissimo in mezzo
Lulic 6: Perde un paio di volte Abate, rischiando anche il rigore. Poi però entra in partita e serve anche l'assist del possibile 2-0
Lombardi sv
Patric sv
Inzaghi 5.5: 43 tiri in due partite col Milan, 1 gol (0 su azione) e 1 solo punto: la mancanza di capacità di chiudere i match è una grande piaga di questa squadra, anche se il primo a esserne frustrato pare lui, indemoniato in panchina. Il doppio cambio dopo il pari è quantomeno affrettato, sicuramente improduttivo, tanto che alla fine l'1-1 pare quasi benedetto
cuchillo76
00lunedì 13 febbraio 2017 23:57
Strakosha 5,5 - non para l'unico tiro insidioso (sapendo che Suso sa tirare solo così non si può partire prima) e pasticcia più di una volta coi piedi.

Basta 5,5 - mi chiedo cosa manchi a Patric per fare il titolare di una mezza salma.

Radu 5,5 - neanche così male, soprattutto nella prima mezzora ma sul gol dove cazzo sta?

Hoedt 6 - mezzo punto in meno anche per lui per come lascia la giocata a suso che solo quello sa fare (benissimo) e quello fa.

De Vrij 6,5 - la migliore stagionale in campionato.

Biglia 6 - anche lui morbidissimo in occasione del pareggio. Stava facendo bene, anche aiutato da dirimpettai abbastanza imbarazzanti. Locatelli mi fa quasi più tenerezza di Cataldi...

Parolo 6,5 - per me il migliore. Nel primo tempo è ovunque.

Milinkovic 6,5 - una delle sue prestazioni che mi più ha convinto. Sta asciugando un po' i suoi arzigogoli arabeschi.

Tridente 1 - non dico tanto, non chiedo Boksic, Casiraghi, Signori (o anche Rambaudi)...mi sarebbe bastato un Foggia, Rocchi e Pandev e questa partita si vince 5 a 0.


Lulic 6 - aveva dato una palla inaudita a quello scarpone.

Patric e Lombardi n.g.


Inzaghi 6 - senza quei minuti finali del dopo gol in cui andiamo totalmente in barca, avrei dato anche di più. Quali grandi colpe posso ascrivergli per 84 minuti?
Mark Lenders (ML)
00martedì 14 febbraio 2017 00:05
Domani ve le posto. In linea di massima ho messo voti un po' più alti, stasera il risultato è stato veramente casuale. Cioè, per dire, ad Anderson non sono riuscito a dare meno di 6 perché comunque era incontenibile. Ho messo solo due insufficienze lievi, al mediocre Basta e a Immobile che ne ha sbagliati veramente troppi. E senza strappare gli stessi applausi di Felipe. Bene Biglia, anche senza considerare il rigore. Quanto a Inzaghi, non mi aspettavo Keita e mi ha sorpreso positivamente: come scelta, più che come prestazione del giocatore. Dispiace che sia finita così perché io probabilmente stasera ho visto la miglior Lazio della stagione. E un Milan che ok le assenze, ok le fatiche di Bologna, ma c'era veramente da vergognarsi...
cuchillo76
00martedì 14 febbraio 2017 00:18
Mi spiace ma alla casualità non ci credo più. Era casuale contro il Bologna. Poi è arrivato il Chievo. Poi è arrivato il Milan.

E per fortuna che a Milano Miranda ha deciso di non far tirare Immobile altrimenti erano 3 partite identiche in 15 giorni.

Di casuale stasera non c'è nulla.
Mark Lenders (ML)
00martedì 14 febbraio 2017 00:36
Ti cambio l'aggettivo: da casuale a ingiusto. Che la Lazio sia una squadra che sbaglia tanti gol d'accordo, ma il Milan di stasera non meritava neanche un punto. Io fino quasi alla fine ho visto una partita sulla quale mi ero fatto una certa idea, e cioè che fosse la nostra migliore stagionale. E non la cambio del tutto per come è finita. Posso abbassare qualcosa qua e là, ma non riscriverne il senso solo alla luce del risultato.
ℬaruch
00martedì 14 febbraio 2017 00:58
Re:
Mark Lenders (ML), 14/02/2017 00.36:

Posso abbassare qualcosa qua e là, ma non riscriverne il senso solo alla luce del risultato.



Invece per me è uno di quei casi in cui prestazione e risultato sono legati come rigore e paariomma. Al 45' ero furioso per non averne fatti 10 ed ero quasi pronto a firmare l'1-1, sia per la nostra imperizia che per la consapevolezza che il Milan concede tanto nei primi tempi e fa riprese da forsennati. Abbiamo continuato ad avere palle gol, come è logico che sia contro Zapata-Gomez-Vangioni, ma o abbiamo fatto gli egoisti (Keita), o abbiamo fatti i brillanti (Anderson) o abbiamo fatto schifo (Immobile). Ognuno di questi gol sbagliati era un mattone sul risultato finale, non ci trovo ingiustizia. Scagiono sicuramente Dio, scagiono volentieri Inzaghi, ma il tridente no: sono due punti persi da loro.
cuchillo76
00martedì 14 febbraio 2017 01:12
E aggiungo che non ho MAI avuto la sensazione che la Lazio lo facesse, il secondo. E non è questione di esoteria. Ho sperato - e a tratti, ipotizzato - l'1 a 0 come risultato finale. Mi sembrava molto più probabile portarla fino alla fine col vantaggio minimo che raddoppiare con una delle 20 ripartenze, tutte uguali, tutte ottusamente uguali.
Er Matador
00martedì 14 febbraio 2017 06:21
STRAKOSHA 5.5-Chiamato in causa a freddo per un problema a Marchetti nel riscaldamento, reagisce con tranquillità giocando semplice e sbrogliando situazioni non facili coi piedi. Sulla prima e unica parata, viene trafitto dalla conclusione angolatissima di Suso: la disposizione difensiva e le arcinote caratteristiche dello spagnolo – che ha in canna colpi precisissimi, ma pochi e ripetitivi – indicavano però quel palo come unico possibile sbocco. Non serviva un genio per cogliere la necessità di anticipare da quella parte. Non siamo nell’ambito della culpa gravis, ma un portiere da punti quel tiro lo prende. Bene la testa, da migliorare la tecnica.
BASTA 5-Un’azione, ininfluente, in avanti. Un errore, indecente e potenzialmente rovinoso, nella propria metacampo. Si può discutere se Patric abbia la stoffa del titolare, ma per mandare in panchina un simile fantasma ha già dimostrato fin troppo. Altro scandalo filo-senatoriale e anti-meritocratico, e certe logiche hanno stancato.
DE VRIJ 6.5-Non dissemina prodezze, ma non sbaglia praticamente nulla e offre un solido riferimento. Quel che gli si chiede in una giornata di ordinaria amministrazione e poco lavoro.
HOEDT 5.5-Troppo deficitario sul gol, anche se non l’unico colpevole, per raggiungere la sufficienza. Peccato, perché la regia bassa aveva garantito buona fluidità di manovra. E, sui pochi errori in prima battuta, aveva rimediato con mestiere senza cadere nella trappola dell’irruenza. Ha qualità importanti, ma anche difetti che impediscono di schierarlo in tutte le partite e in tutte le situazioni tattiche.
RADU 5.5-Un altro che crolla alla prima reale sollecitazione dopo aver dato una piacevole sensazione di sicurezza. Dalla sua parte, per 70 minuti, hanno semplicemente girato al largo. Forse hanno solo capito male.
PAROLO 6.5-Parlando di lui, viene spesso alla mano l’espressione “legante”: difficile descrivere meglio la sua funzione all’interno del centrocampo e della squadra, che devono anche ai suoi continui e lucidi movimenti un buon equilibrio d’insieme. Niente di che negli inserimenti offensivi, ma non è il tipo di contributo che ci si aspettava da lui in una gara come questa.
BIGLIA 5-La regia difensiva in occasione del pari, contro un’azione praticamente da fermo, rievoca Caporetto: anzi Lissa, intesa come situazione di superiorità ribaltata di segno per colpevole imperizia strategica. Ancora una volta accompagna la partita, subendola senza la minima reazione. Da perno della manovra – e magari da capitano – dovrebbe offrire un appoggio costante ai compagni che non sanno cosa fare del pallone. Invece, quando le cose si mettono male, gioca a nascondino imboscandosi come un disertore. Murgia, con una manciata di presenze in serie A, si dimostra molto più disponibile a prendersi quel tipo di responsabilità: segno che con le biglie – quelle vere, non quelle nel nome – si nasce, non è una questione di esperienza. Mezzo giocatore e mezzo uomo sul piano della personalità, il prototipo delle caratteristiche che la Lazio deve mettere in blacklist se non si accontenta di mantenere la categoria.
MILINKOVIĆ-SAVIĆ 4-Perdere due palloni in quel modo sull’azione del pari è inammissibile, punto. Insulso nel primo tempo, decolla quando guadagna una posizione avanzata. Ormai tutti hanno capito dove deve giocare, tranne il facente funzione in panchina.
FELIPE ANDERSON 3-Identifica troppo tardi in Vangioni, e solo dopo l’ammonizione a carico dell’argentino, il punto debole del Milan: trattandosi di un quasi debuttante, reduce da novanta minuti in inferiorità numerica a Bologna e da altrettanti complessivi nelle precedenti gare di campionato, ci si poteva arrivare prima. Ma il vero problema è che da una superiorità incontenibile tira fuori un paio di conclusioni sul primo palo, parabili da una sagoma in allenamento, e una serie di traversoni a capocchia. Potevano bastare, se non fosse stato per colpe altrui e ancora più gravi, ma non è ciò che ci si attende da un giocatore coi suoi piedi, le sue responsabilità nei confronti della squadra e una fascia a disposizione.
IMMOBILE 3-Risale a una valutazione così alta grazie ai rigori, tolti i quali – quello concesso, almeno, in cui ha il merito di credere in un pallone perso – si giocherebbe una settimana senza segnare. Per il resto un Lulić d’attacco, con piedi se possibile peggiori. Sta al nipote come Floccari stava a nonno Reja. E questo vizio di rovinare dei centravanti trasformandoli in inconcludenti tuttocampisti, come se si disponesse di chissà quali alternative in sede di finalizzazione, è un farsi del male senza motivo.
KEITA 3-Dalla verve che sembra esibire nel primo tempo ricava un rigore in movimento, che trasforma in uno straccio bagnato, e zero assist decisivi. Davvero qualcuno crede ancora alla sua reale utilità?
LULIĆ 6-Un intervento scriteriato su Abate in area di rigore, e per sua fortuna era fuorigioco. Un paio di giocate da trequartista che i soliti noti riescono a vanificare. Spezzone sufficiente, anche se non porta la solidità e la maggiore copertura che ci si aspettava col suo ingresso.
LOMBARDI e PATRIC s.v.-Invitati a festa finita: poco elegante, fra l’altro. Servivano molto prima.

INZAGHI 3-Condivide col tridente la responsabilità per la mancata vittoria, e quindi il voto.
Bella squadra? Bella partita? Forse nel campionato portoghese, dove si pretende di giocare senza porte.
Nel resto del mondo bisogna anche segnare, e se ciò non avviene non è solo per le flagranti mancanze individuali.
Da chi dipende se TUTTE le ripartenze avvengono in fotocopia, pur avendone appurato la sterilità?
Se Felipe Anderson, nel momento in cui crossa, non trova un compagno sul primo palo, uno sul secondo e dei movimenti provati e coordinati, ma solo gente che vaga per il campo senza riferimenti?
Se Immobile, centravanti dai noti limiti ma con un innegabile killer istinct, viene disinnescato e spremuto facendolo giocare ovunque tranne che nella posizione di competenza?
Se la squadra gioca perennemente con spirito e tecnica da esibizione, senza la cattiveria e il cinismo per finalizzare la prestazione?
Se al gol subito si dissolve, al punto da rischiare il disastro completo contro un avversario ridicolo se solo la partita durasse ancora qualche minuto?
Se i cambi oscillano, ancora una volta, fra il tardivo e il dannoso, fra il tremebondo e l’insensato?
Se la Lazio punta a qualcosa di serio, molti componenti dell’attuale organigramma possono servire al massimo come tifosi.
E lui è uno di quelli.
Mark Lenders (ML)
00martedì 14 febbraio 2017 06:32
Abbiamo scoperto che se Immobile si caca i gol davanti alla porta è colpa di Inzaghi. Tutto molto interessante, direbbe il poeta...
Er Matador
00martedì 14 febbraio 2017 06:37
Re:
Mark Lenders (ML), 14/02/2017 06.32:

Abbiamo scoperto che se Immobile si caca i gol davanti alla porta è colpa di Inzaghi. Tutto molto interessante, direbbe il poeta...


Se un allenatore dispone di un solo finalizzatore di razza, cerca di farlo arrivare al tiro il più possibile lucido.
Inzaghi, utilizzandolo in quel modo, fa sì che al tiro ci arrivi il meno possibile, e in apnea.
Sono più bravo io, direbbe il giocatore di Fantacalcio...
Mark Lenders (ML)
00martedì 14 febbraio 2017 06:44
Certo, certo.
Mi dispiace ma le tue pagelle sono pian piano diventate qualcosa di sempre meno serio.
Ormai le leggo come si leggono gli oroscopi, il livello di scientificità più o meno è lo stesso...
Er Matador
00martedì 14 febbraio 2017 06:46
Quindi sostenere che se un centravanti si sfianca nella corsa arriva meno lucido sottorete sarebbe roba da oroscopo.
Punti di vista, per carità.
Mark Lenders (ML)
00martedì 14 febbraio 2017 06:50
Immobile i gol non li sbaglia perché è stanco. Li sbaglia perché è una sega, perché tecnicamente è imbarazzante. In compenso è un torello che si sfianca nel pressing: l'unica è prendere da lui quello che ha da dare, non è che se lo lasci 90 minuti in area gli crescono i piedi di Van Basten...
A CALCIO CI GIOCANO I GIOCATORI.
Er Matador
00martedì 14 febbraio 2017 07:15
Immobile, a inizio stagione, si muoveva in una zona di campo più ristretta: pressava anche allora, ma non a tutto campo.
Infatti risultava più preciso al tiro, e i piedi erano gli stessi.
Bastava continuare su quella falsariga: magari facendolo rifiatare ogni tanto poiché, essendo di suo abbastanza dispersivo nella corsa, spende tantissimo nei novanta minuti.
Invece la società gli ha fatto il vuoto attorno nel ruolo, costringendolo a giocare anche con una gamba sola.
Il Guardiola della mutua ha completato l'opera con la floccarizzazione tattica: col risultato che ora sbaglia più gol di prima perché, oltre che tecnicamente limitato, è anche stanco.
Quanto al fatto che in campo vanno i giocatori, è un mantra del tempo di Bertoldo.
Oggi il lavoro sul giocatore incide, nel determinare il suo effettivo valore e rendimento, più del talento.
Prendiamo Messi, in teoria il paradigma del fuoriclasse naturale tutto tecnica e velocità, il classico elemento che dove lo metti gioca: basta toglierlo dal magico mondo che il Barça gli ha costruito attorno dentro e fuori dal campo e immediatamente, ad esempio con la Nazionale argentina, diventa il Signor Uno Qualunque.
Vale per lui, figuriamoci per un elemento con doti nella media o meno.
Il calcio di oggi, anche se ci piace assai meno di quello con cui siamo cresciuti, funziona così.
E la Lazio, gestita sappiamo da chi e sappiamo come, destina al lavoro sul giocatore il più basso livello di professionalità all'interno del proprio organigramma.
Una follia: a maggior ragione per chi, non potendo acquistare campioni fatti e finiti, i buoni giocatori se li dovrebbe costruire in casa.
cuchillo76
00martedì 14 febbraio 2017 09:06
Premesso che io non imputo a Inzaghi il passo falso di ieri, trovo intollerabile che in tutto il secondo tempo, su 20 ripartenze non si sia mai visto uno straccio di schema offensivo. E sapete quanto mi pesi pronunciare la parola "schema".
E in questo non può non entrarci l'allenatore. Se mai una cazzo di volta, ripeto su 20 ripartenze, pensi tra te e te: "ah, però...si vede che quest'azione l'hanno provata", un problema esiste.
ReflexBlue74
00martedì 14 febbraio 2017 10:49
Il dato più sconfortante e sorprendente delle ultime giornate: Inzaghi non ha nemmeno culo.
ℬaruch
00martedì 14 febbraio 2017 11:03
Invece c'è un altro dato da non sottovalutare, e le bestemmie su questo tridente da 0 gol in 14 tiri lo hanno messo in secondo piano: abbiamo tenuto la porta inviolata solo contro il Crotone, nelle ultime 10 partite, e solo contro Crotone e Palermo nelle ultime 17. In totale, solo 5 volte in campionato, meglio solo di Pescara, Palermo, Crotone e Cagliari, con una percentuale di clean sheets del 21% che è di gran lunga la peggiore tra le prime 8
boks xv
00martedì 14 febbraio 2017 11:23
secondo me lo sbaglio primigenio, l'ur-errore, è, o è stato, quello di aver sopravvalutato questa squadra (che consiste di giocatori, tecnico e suo staff, DS).
vale la Fiorentina, non di più. mentre ho sentito laziali paragonarla all'Inter o, mejo annasse a nasconde, al Napoli o alle mmerde.
Drenai71
00martedì 14 febbraio 2017 11:45
ma sei sicuro? a me pare che a bocce ferme tutti la pronosticassero dietro sia all'inter che a napoli e roma. io pure che notoriamente sono un ottimista la pronosticavo quinta.
poi chiaro che la speranza che le altre toppino (e l'inter lo stava facendo) c'è sempre e io non escludevo fino a ieri sera la speranza di rompere le scatole al napoli. gli saremo andati a 4 punti con calendario abbordabile fra qui e lo scontro diretto in casa. e l'idea di arrivargli a tiro a lazio-napoli mi stuzzicava.
ma questo non significa mica sopravvalutare una squadra, i risultati generalmente rispecchiano i valori ma non è scritto nella pietra, sennò che si gioca a fare?
ReflexBlue74
00martedì 14 febbraio 2017 13:09
Non bisogna mica vergognarsi nel chiamare in causa gli "schemi", anche se spesso vengono citati a sproposito.

Ieri il Montella, consapevole che stava schierando la difesa del Trapani, ha intasato la zona centrale concedendo a Felipe Anderson di presentarsi trenta volte, solo nel secondo tempo, sul vertice destro dell'area, con Vangioni che rinculava invece di affrontarlo.

E così i nostri centrocampisti, saltati dal lancione di Hoedt per Anderson (la palla è sempre mediamente più veloce delle gambe), li trovavi ancora al limite dell'area quando partiva il cross del brasiliano. Risultato? Esce Donnarumma e blocca o uno dei centrali, più Abate, spazza senza troppi affanni.

Poi, oh, se Immobile la imbusta -e forse ci sarebbe riuscito pure Djordjevic- ora stiamo parlando di una partita vinta con merito contro un Milan impresentabile, ma pur sempre il Milan.
alenboksic71
00martedì 14 febbraio 2017 13:41
Ho finito di bestemmiare 15 minuti fa. Contro un Milan impresentabile una partita, giocata per certi versi benissimo, che doveva finire 7-0 e dobbiamo ringraziare di averla pareggiata. E per me 3 imputati veri.
Strakosha 6 - ordinaria amministrazione, piedi ruvidi e secondo me poca responsabilità sul gol
Basta 5,5 - non so che dire, a me pare più morto che vivo
Radu 6- - SPinge solo per 30 minuti e bene, poi si occupa solo di Suso, ma quando si fa sul serio non lo si vede più.
Hoedt 6,5 - Ieri piede da Sinisa, non sbaglia un lancio nè un disimpegno. E sul gol poteva stare mezzo metro più avanti, rischiando di farsi saltare. Ma dovevamo già stare 5-0 a quel punto.
De Vrij 7 - Ieri finalmente tornato enorme.
Biglia 6,5 - corresponsabile sul gol come almeno altri 4 compagni, ma fino ad allora bene, ottima forma fisica che lo fa anche arrivare in porta su alcuni dei 56 contropiedi.
Parolo 6,5 - Lo trovi ovunque, ma ieri era la partita in cui almeno un gol ci serviva.
Milinkovic 6+ - ammetto di preferirlo più ficcante e anarchico, ieri si è messo a fare l'intermedio lasciando le incursioni a Parolo. Inaccettabile la leggerezza con cui perde un paio di palle sanguinose nel secondo tempo e il fatto che non faccia un fallo per bloccare e anestetizzare se non alla fine per frustrazione.
FA 3: poteva essere una partita da 10, con 4 gol e 5 assist, un espulsione dell'avversario e un biglietto da 50mln dall'Inghilterra. Invece salva Vangioni (ma chi cazzo è) da un rosso già scritto, sbaglia tutto pur costruendo meavigliosamente e dimostra purtroppo che tipo di giocatore sia.
Immobile 3,5: sbaglia lo sbagliabile, palle buttate indegne, fuorigiochi risibili, scelte folli. Si sbatte come una bestia e si guadagna il rigore. Per questo mezzo punto in più.
Keita 2: nulla. Nulla di nulla. qualche dribbling inutile, tre ciavatte che donnarumma para coi peli del petto, due cross inverecondi, il solito atteggiamento e nel secondo tempo contribuisce allo scempio del fallimento di 15 gol.
Lulic 6 - 20 minuti di casino.
Mark Lenders (ML)
00martedì 14 febbraio 2017 13:47
Mi sarebbe tanto piaciuto entrare nei vostri pensieri all'84°, leggere le intenzioni di pagella in quel momento. O le opinioni sul "gioco": anche ieri una ventina di tiri in porta, però se Keita ha la "sassata", Anderson non prende lo specchio neanche per sbaglio e Immobile tecnicamente è peggio di me la colpa è dell'allenatore. Io veramente sono tentato di arrendermi. Milinkovic arriva due volte a rimorchio davanti a Donnarumma, se non segna è perché viene sbagliato l'assist. Da Inzaghi, naturalmente. E peró siccome il pallone è corto o lungo di 20 cm l'inserimento del centrocampista non conta, ce ne possiamo anche dimenticare. È un modo di guardare le partite che tiene conto solo del risultato, si va a vedere solo quello che è finito a referto. E un gol segnato nel finale distrugge il voto di cinque giocatori: Milinkovic, Biglia, Radu, Hoedt e Strakosha. Mezza squadra rivalutata solo perché Suso, che non è una sega, si è inventato un gran gol. Ma si può? Ma è seria una valutazione del genere? Per me no perché è artificiale, è figlia del rodimento di culo e della caccia al capro espiatorio ex post. E in alcuni casi, soprattutto se si parla dell'allenatore anche di una certa malafede. Mi spiace, è antipatico dirlo, me ne rendo conto, ma lo penso.
Inzaghi che secondo me sbaglia a insistere con Hoedt, che è imbarazzante nel riproporre insistentemente Basta, che ieri probabilmente poteva fare un secondo cambio un po' prima dell'86', viene attaccato perché i giocatori si cacano i gol davanti alla porta. Cioè, significa non fare nemmeno lo sforzo di trovare un capo d'accusa credibile di volta in volta, si prende la più grave mancanza della squadra nella partita e gliela si attribuisce in automatico. Fare ragionamenti di merito, in questo modo, è inutile.
ℬaruch
00martedì 14 febbraio 2017 14:28
Re:
Mark Lenders (ML), 14/02/2017 13.47:

Mi sarebbe tanto piaciuto entrare nei vostri pensieri all'84°, leggere le intenzioni di pagella in quel momento



I miei pensieri li conosci dal 45', quando ho scritto che ero infuriato e che ero quasi tentato di firmare l'1-1. Il gol di Suso ha abbassato al massimo di mezzo voto le mie pagelle, di chi è colpevole del gol ma anche di chi è colpevole del fatto che quel gol risultasse decisivo. Questa volta la grande prestazione non è "immacolata", le 2-3 parate di Donnarumma non sono le parate di Sorrentino, sono gravi errori che noi commettiamo uniti a quelli di precisione al tiro o al cross. Per poco anche a San Siro con l'Inter ci riprendevano, abbiamo bisogno di crescere di testa, c'è poco da dire su questo ed è un discorso che coinvolge Inzaghi, che come sai sostengo dal primo minuto (anzi, provavo a sostenerlo dai tempi di Biancocelesti fin dal Natale di Petkovic, e anche dopo l'ultimo Reja). Ci aggiungo che anche secondo me Hoedt ha finito il credito che si era meritato, e che per me la coppia centrale resta De Vrij-Bastos, e a questo punto (prendiamo gol in 15 delle ultime 17 partite) è diventato un tema. Così come è un tema che il post Candreva, Luis Alberto, ieri poteva essere perlomeno uno stimolo a fare meglio, se non un ricambio, per la prestazione del tridente, e invece è solo un grande enigma. Non sono avvelenato per la classifica, sono sempre stato serenamente avaro di aspettative per questa rosa, ma la prestazione offensiva contro quella difesa è da censurare senza esitazioni
boks xv
00martedì 14 febbraio 2017 14:30
ML, non nego che tu abbia sostanzialmente ragione ma, di gol "cagati" c'è realmente solo quello di Immobile. Per il resto settecento contropiede condotti come all'oratorio. Tutti gli scarichi di Anderson sono stati per gente che, quando c'era, si trovava 'ndo cazzo capitava.
E queste sono cose che si dovrebbero provare e preparare in allenamento. Tutto, invece, pare frutto del caso.
Mark Lenders (ML)
00martedì 14 febbraio 2017 14:36
Anderson è secondo nella classifica degli assist, ma sarà certamente frutto del caso eh
boks xv
00martedì 14 febbraio 2017 14:41
Re:
Drenai71, 14/02/2017 11.45:

ma sei sicuro?



te ne porto a pacchi (e del resto mi pare tu frequenti anche il forum dei superlaziali, e lì pure ne trovi a bizzeffe...) che cianciavano di Inter squadra di merda (anche dopo che ci avevano ciancicato 3-0, eh), che il Napoli negli undici non ci è superiore.
Addirittura me ne ricordo un paio che "Mertens non vale un cazzo, tutta la vita Felipe"  . Le mmerde che senza i rigori ce starebbero dietro e via cazzate spargendo.
Certo, nelle ultime settimane si vanno rarefacendo...
Io resto della mia opinione: valiamo la Fiorentina e con lei battaglieremo il posto in classifica.
In attesa che l'Atalanta smetta la propria stagione monstre.
boks xv
00martedì 14 febbraio 2017 14:43
Re:
Mark Lenders (ML), 14/02/2017 14.36:

Anderson è secondo nella classifica degli assist, ma sarà certamente frutto del caso eh



e allora siamo scarsi assai. non esistendo la sfortuna, altre spiegazioni non esistono.
ℬaruch
00martedì 14 febbraio 2017 15:01
Re:
boks xv, 14/02/2017 14.30:

di gol "cagati" c'è realmente solo quello di Immobile



Su questo sono in disaccordo. Immobile se ne mangia tre, tutti dello stesso livello di "clamorosità": il primo e meno citato, ma forse il più clamoroso, è il colpo di testa a lato su cross di (mi pare) Parolo sul primo palo. Poi c'è quello in cui concede ad Abate di recuperare partendo da 100 metri dietro di lui. E infine quello nella ripresa, lanciato da Lulic. Ma ci metto anche i due tiri in campo aperto di Felipe, che però usa sempre questo cazzo di esterno collo, e la palla finisce sempre, inevitabilmente, in quel cazzo di esterno della rete. In quelle due occasioni Felipe ha scelto di tirare, e poteva farlo decisamente meglio, prendendo almeno la porta, ma poteva anche passarla. Così come DOVEVA  passarla Keita a Parolo solo davanti a Donnarumma, invece di tirare quell'obbrobrio alto sul primo palo. Taccio su Hoedt che tira addosso a Donnarumma da 20 centimetri, ma almeno lui è un difensore e lì era una conclusione di istinto
boks xv
00martedì 14 febbraio 2017 18:28
Scusa ma, quelle del primo tempo, dai distinti Nord per me so' state solo "caciara". [SM=g27987]
Comunque il rigore di Biglia in qualche modo le "azzera".
Nel secondo tempo, quando dovevamo ammazzare la partita, ricordo solo sessanta galoppate nella prateria concluse tutte con un rito collettivo di bestemmie corposissime. Robe proprio brutte, tra passaggi fuori misura, scelte sbagliate, corse a nascondersi esattamente dietro l'unico avversario disponibile. Pensaci bene, nella ripresa Donnarumma non ha dovuto fare niente di straordinario.
Palla gol, netta e insindacabile, per me rimane solo quella di Immobile.
Er Matador
00martedì 14 febbraio 2017 19:18
Re:
Mark Lenders (ML), 14/02/2017 13.47:

Mi sarebbe tanto piaciuto entrare nei vostri pensieri all'84°, leggere le intenzioni di pagella in quel momento. O le opinioni sul "gioco": anche ieri una ventina di tiri in porta, però se Keita ha la "sassata", Anderson non prende lo specchio neanche per sbaglio e Immobile tecnicamente è peggio di me la colpa è dell'allenatore. Io veramente sono tentato di arrendermi. Milinkovic arriva due volte a rimorchio davanti a Donnarumma, se non segna è perché viene sbagliato l'assist. Da Inzaghi, naturalmente. E peró siccome il pallone è corto o lungo di 20 cm l'inserimento del centrocampista non conta, ce ne possiamo anche dimenticare. È un modo di guardare le partite che tiene conto solo del risultato, si va a vedere solo quello che è finito a referto. E un gol segnato nel finale distrugge il voto di cinque giocatori: Milinkovic, Biglia, Radu, Hoedt e Strakosha. Mezza squadra rivalutata solo perché Suso, che non è una sega, si è inventato un gran gol. Ma si può? Ma è seria una valutazione del genere? Per me no perché è artificiale, è figlia del rodimento di culo e della caccia al capro espiatorio ex post. E in alcuni casi, soprattutto se si parla dell'allenatore anche di una certa malafede. Mi spiace, è antipatico dirlo, me ne rendo conto, ma lo penso. Inzaghi che secondo me sbaglia a insistere con Hoedt, che è imbarazzante nel riproporre insistentemente Basta, che ieri probabilmente poteva fare un secondo cambio un po' prima dell'86', viene attaccato perché i giocatori si cacano i gol davanti alla porta. Cioè, significa non fare nemmeno lo sforzo di trovare un capo d'accusa credibile di volta in volta, si prende la più grave mancanza della squadra nella partita e gliela si attribuisce in automatico. Fare ragionamenti di merito, in questo modo, è inutile.


Ti rispondo per me, naturalmente:

1) Ovviamente non posso portarti le prove, ma ai primi sprechi del secondo tempo “mi sentivo” un 1-2 finale: per fortuna hanno segnato il pari troppo tardi, ma la piega della partita era quella.
Questo per dire che il gol di Suso non è stato un fulmine a ciel sereno su pagelle fino a quel punto trionfali, anzi

2) La valutazione è basata sull’andamento della partita, non sul risultato.
Contro un Milan ridicolo abbiamo colpevolmente sprecato l’impossibile, per poi cedere di schianto e rischiare addirittura la sconfitta non appena i rossoneri hanno tentato di giocare a calcio.
Il che – l’andamento, ripeto, non il risultato – svaluta a posteriori quanto fatto sin lì da molti singoli, dimostrando che erano rimasti in piedi solo perché non tirava vento.
Se il tiro di Suso fosse finito a pochi centimetri dal palo, ma verso l’esterno, la valutazione d’insieme sulla prestazione non sarebbe cambiata.
E i responsabili avrebbero voti leggermente più alti, ma la sostanza rimarrebbe la stessa.
Al che qualcuno (non tu, parlo in generale) si chiederebbe, di fronte a una vittoria recensita con giudizi piuttosto severi: "Quanto abbiamo perso?".
Ma questo fa parte del gioco

3) Il gol di Suso, appunto: lo spagnolo non è una sega, ma un giocatore limitato e tremendamente monocorde sì.
Gran gol, dici? Siamo seri. Forse è il gol più prevedibile subito dalla Lazio ab immemorabili.
Si sapeva da un anno che avrebbe effettuato quella giocata, in quanto l’unica che conosce.
In cinque contro uno, potendo prevedere dove sarebbero finiti giocatore e pallone, non sono riusciti a fermarlo.
E questo nell’unica occasione o quasi in cui sono stati chiamati in causa.
Non è un semplice gol subito, è uno scempio indegno di una gara amatoriale: davvero ti stupisce che una nefandezza del genere possa da sola affondare il voto dei colpevoli?

4) SMS ha piazzato un paio di buoni inserimenti, infatti ho distinto il suo primo tempo da un secondo più incisivo.
Al di là del fatto che rimangono le uniche giocate in novanta minuti anonimi, ti suggerisco di rivedere l’azione del gol.
Perde una prima volta il pallone, se lo ritrova nuovamente a portata di piede e interviene con ancor più giuliva mollezza, quando sarebbe bastato buttarlo in fallo laterale per limitare i danni: non siamo ai livelli di Wallace al derby, ma poco ci manca.
Credo che una mancanza del genere, inconcepibile in quella forma in un calciatore professionista, pesi più delle poche cose buone disseminate dal serbo nel corso del match

5) Che le lacune della squadra vadano almeno parzialmente in carico all'allenatore mi sembra abbastanza scontato.
Nessuno, comunque, ha scritto che quella più grave di giornata – vale a dire la sterilità offensiva – dipenda SOLO da Inzaghi: infatti i componenti del trio offensivo non ne escono meglio nella valutazione.
Ma che dipenda ANCHE da lui è evidente.
Felipe Anderson è ottuso e con una testa tutta particolare: ma è colpa sua se nessuno si propone per ricevere il cross, perché non c’è l’ombra di uno schema e di un movimento coordinato?
Immobile paga due piedi pessimi: ma è colpa sua se, dopo un buon avvio, è stato riciclato come bestia da soma a tutto campo, facendone crollare la lucidità in zona gol e la media realizzativa?
Keita è tecnicamente e mentalmente un giocatore inutile, per giunta dotato di un’autonomia da ultraquarantenne: ma è colpa sua se scende in campo dal primo minuto, per giunta a formare con SMS un tandem fra i più dannosi per la squadra?
Francamente non capisco che senso abbia negare considerazioni tecniche così evidenti.
A me sembra non dico in malafede, ma un tantino per partito preso o per reazione, la tua difesa a oltranza del facente funzione in panchina
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 09:50.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com