Claudio, mi inserisco nella domanda fattati da sorriso, per portene anche io qualcuna, anche se immagino già la risposta.
Allora, parlare di peccati e giudizi, è molto delicato, e dunque...cercherò di andarci coi piedi di piombo.
mettiamo il caso che una persona conviva, e dunque, per la dottrina cattolica, è in uno stato, chiamiamolo..."moralmente disordinato"...
Vive comunque una situazione ufficiale, ossia pubblica, che può essere facilmente controllata, verificata, ect. ect.
E mettiamo il caso che una persona, regolarmente sposata (ah, quanto è importante questo "regolarmente"), soddisfi, all'esterno, tutti i requisiti, ma magari, che so...ha commesso peccati forse più gravi, cosa che magari a me, se fossi parroca, non scandalizzerebbero, ma attenzione, sto usando quel metro di giudizio che usano certi ambienti..
Non so, mi viene in mente una donna che prende in giro i sentimenti degli altri, o magari un uomo ricco, che ha fatto i soldi sfruttando gli operai, e magari ha una facciata rispettabile, o magari un cocainomane che non solo fa del male a sè stesso, ma anche ad altri..oppure uno strozzino, che rovina famiglie intere, ed accompagna all'altare il cresimando..
dunque, abbiamo due situazioni..
In queste due situazioni, volevo sottolineare che la prima persona non avrà mai il certificato di idoneità, a meno che non regolarizzi la sua unione..
la seconda persona, invece, l'avrà.
Altra ipotesi:
Ora, mettiamo il caso che....(oh, parlo per ipotesi) che tuo figlio (domani mi ammazza
) abbia bisogno di una persona matura nella fede a cui affidare la sua spiritualità...
(lo so che non serve, ma ipotizziamo il tutto, capisci che voglio dire, vero?)
Ossia, mettiamo il caso che tu voglia scegliere qualcuno che si prende, come dire....cura della sua fede..
Tu, (lasciamo stare il discorso della Cresima, parlo di affidare la fede anche a livello simbolico, non c'entra per forza il sacramento) a chi diresti: Senti, puoi seguire X per quanto riguarda la conoscenza di Gesù, e il crescere con lui?
Su quali criteri ti baseresti?
Su un semplice colloquio, in cui appurato che la persona in questione ha preso tutti i sacramenti, non è in disordine morale, ect... e dunque merita il certificato di idoneità?
Su quali criteri ti baseresti?
So che per te è strano calarti in questa "scenetta" perchè nella tua ex comunità non c'era questo sacramento e dunque non ti sei mai posto il problema, ma pensaci un attimo.
E ti chiedo un'altra cosa, ovviamente non solo a te, ma a chiunque voglia rispondere...
Cosa penseresti di un prete, che dice ai padrini: no, non chiedo certificati, tutte cavolate, Dio guarda i cuori, tanto è inutile...
A me personalmente sarebbe, e lo è, molto simpatico, anche se devo dire mi sembra fuori posto in una chiesa del genere.....?
Grazie per la risposta.