Pace e rispetto reciproco

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xiro.70
00giovedì 13 dicembre 2007 18:41
TdG ed ex: è possibile vivere in pace e nel rispetto reciproco? Proviamoci!

La mia esperienza di ex tdG è del tutto particolare, fatto sta che con i miei, ridiventati tdG dopo una dolorosa e discutibile disassociazione, abbiamo sempre avuto ottimi rapporti.
Quest'anno insieme alla mia famiglia, passerò Natale con la famiglia dei suoceri.
Poi, dopo Natale, andrò a trovare i miei, e passeremo un pò di giorni insieme. Pensavo di regalare loro una Bibbia, che credo apprezzeranno molto. Sicuramente anche loro penseranno a noi, ci faranno sentire a nostro agio e faranno trovare qualcosa di bello al nipotino... I giorni di adunanza, li attenderemo tranquillamente per cena anche se faranno un pò tardi, anzi, magari saremo noi a preparare una bella cenetta.

Penso che questo sia lo spirito giusto!
Auguro a tutti coloro che vivono conflitti familiari di tipo religioso, di superarli e ritrovare pace e serenità durature. [SM=x511454]
libero1978
00giovedì 13 dicembre 2007 21:10
Re:
xiro.70, 13/12/2007 18.41:

TdG ed ex: è possibile vivere in pace e nel rispetto reciproco? Proviamoci!

La mia esperienza di ex tdG è del tutto particolare, fatto sta che con i miei, ridiventati tdG dopo una dolorosa e discutibile disassociazione, abbiamo sempre avuto ottimi rapporti.
Quest'anno insieme alla mia famiglia, passerò Natale con la famiglia dei suoceri.
Poi, dopo Natale, andrò a trovare i miei, e passeremo un pò di giorni insieme. Pensavo di regalare loro una Bibbia, che credo apprezzeranno molto. Sicuramente anche loro penseranno a noi, ci faranno sentire a nostro agio e faranno trovare qualcosa di bello al nipotino... I giorni di adunanza, li attenderemo tranquillamente per cena anche se faranno un pò tardi, anzi, magari saremo noi a preparare una bella cenetta.

Penso che questo sia lo spirito giusto!
Auguro a tutti coloro che vivono conflitti familiari di tipo religioso, di superarli e ritrovare pace e serenità durature. [SM=x511454]



Molto bello e auspicabile quello che scrivi, personalmente però sono pessimista al riguardo.

Finchè esisteranno pregiudizi, maldicenze, terzi fini, razzismi e altri elementi di discriminazione religiosa ed etnica il quadretto da te illustrato rimmarrà circoscritto ad una cerchia molto piccola del genere umano.

Anch'io sono pienamente d'accordo con te che su quel che dovrebbe essere lo spirito giusto e mi unisco al tuo augurio particolarmente rivolto alle famiglie religiosamente divise.

Alla prossima.


Dubbi-no
00venerdì 14 dicembre 2007 12:32
Re: Re:
libero1978, 13/12/2007 21.10:



Molto bello e auspicabile quello che scrivi, personalmente però sono pessimista al riguardo.

Finchè esisteranno pregiudizi, maldicenze, terzi fini, razzismi e altri elementi di discriminazione religiosa ed etnica il quadretto da te illustrato rimmarrà circoscritto ad una cerchia molto piccola del genere umano.

Anch'io sono pienamente d'accordo con te che su quel che dovrebbe essere lo spirito giusto e mi unisco al tuo augurio particolarmente rivolto alle famiglie religiosamente divise.

Alla prossima.





Peccato che non noti che in casa di Xiro 70 c'è l'armonia anche perchè i suoi genitori TdG NON SONO ZELANTI!
Perchè se lo fossero, dubito che Xiro potrebbe passare alcuni giorni in casa dei suoi che non dovrebbero neppure salutarlo!
[SM=x511449]
xiro.70
00venerdì 14 dicembre 2007 13:11
Re: Re: Re:
Dubbi-no, 14/12/2007 12.32:



Peccato che non noti che in casa di Xiro 70 c'è l'armonia anche perchè i suoi genitori TdG NON SONO ZELANTI!
Perchè se lo fossero, dubito che Xiro potrebbe passare alcuni giorni in casa dei suoi che non dovrebbero neppure salutarlo!
[SM=x511449]


Una sola precisazione: io credo che i miei genitori siano tolleranti perché in passato hanno vissuto anche loro il trauma della disassociazione.
Molti anni fa, prima che fossero espulsi i miei, venne disassociato mio fratello, e in quell'occasione ci furono effettivamente molti problemi in famiglia, tant'è che mio fratello andò a vivere per conto suo per diverso tempo. Dopo la disassociazione e successiva riassociazione dei miei genitori, anche i rapporti con mio fratello sono tornati buoni.
Certo quando andiamo a casa loro abbiamo la delicatezza di non affrontare mai argomenti di religione.

Per il resto, i miei sono tdG apprezzati e con incarichi nella congregazione. Forse non applicano alla lettera le indicazioni su come trattare i familiari (che comunque consentono il saluto tra familiari stretti), ma ti assicuro che la cosa è nota ai loro anziani, i quali non hanno avanzato nessuna obiezione.

Ciao



jwscientist
00venerdì 14 dicembre 2007 14:00

La mia esperienza di ex tdG è del tutto particolare, fatto sta che con i miei, ridiventati tdG dopo una dolorosa e discutibile disassociazione, abbiamo sempre avuto ottimi rapporti.
Quest'anno insieme alla mia famiglia, passerò Natale con la famiglia dei suoceri.
Poi, dopo Natale, andrò a trovare i miei, e passeremo un pò di giorni insieme. Pensavo di regalare loro una Bibbia, che credo apprezzeranno molto. Sicuramente anche loro penseranno a noi, ci faranno sentire a nostro agio e faranno trovare qualcosa di bello al nipotino... I giorni di adunanza, li attenderemo tranquillamente per cena anche se faranno un pò tardi, anzi, magari saremo noi a preparare una bella cenetta.

Penso che questo sia lo spirito giusto!
Auguro a tutti coloro che vivono conflitti familiari di tipo religioso, di superarli e ritrovare pace e serenità durature.



Si da oggi voglio anche io seguire questo modello.
Preparero' la borsa per il servizio a mia madre cosi' che non gli manchi nessuna publicazione importante, che potrebbe salvare uan vita umana.
Nel frattempo sto a casa computer ,patatine in busta e coca cola ,e poi faccio a tutti i complimenti dopo il servizio di campo.
jwscientist
00martedì 18 dicembre 2007 07:53


Miei seguaci come vi state comportando in questo forum??

Porgete l'altra guancia
Se uno ti ruba il cappello dagli anche il mantello,tornera' e ti portera' via anche le mutande.
xiro.70
00martedì 18 dicembre 2007 10:16
Ehi jwscientist, anche se mi sfotti, mi stai sempre simpatico!!! [SM=g27988]

Che cosa dovrei fare secondo te? Andare dai miei urlando che Geova si deve scrivere minuscolo? Poi magari anziché la Bibbia regalare loro una bella copia di "Crisi di coscienza", dicendo che se non lo leggono sono manipolati mentalmente?

Non so, consigliami tu...
jwscientist
00martedì 18 dicembre 2007 11:22
Xiro anche i piu' importanti studiosi di spicologia sociale e dinamiche di gruppi e controllo mentale, dicono ,prima di tutto rispetto e amore.
Pero' rispetto e amore non vuol dire tutelare i comportamenti autoritari di nessuno.
I tuoi devono capire che c'e' un limite all'influenza di un gruppo sulla vita privata di una persona.
Su una cosa gli esperti si dividono , alcuni dicono di abbandonare ambienti troppo autoritari e cotnrollanti.
Altri di informare le persone su come un gruppo etico dovrebbe gestire ,la sua autorita'.
Ma in psicologia e' semrpe cosi ' diverse teorie.
Se vincera' quella che un forte controllo mentale ,toglie l'anima, cioe' le emozioni vere, i ricordi ,la possibilita' di pensare e vivere realmente in contatto con se stessi.
Allroa tu stai sbagliando tutto.
Se vince la teoria sociologica,di informare le persone e attendere che paino piano i culti diventino piu' equilibrato , hai azzeccato tutto.

Per me sul controllo mentale forte come nel caso dei tdg mvincera' la prima teoria.
ecco perche' ho fatto un sito ,e poi ci mettero' anche delle pubblicazioni e link.

www.controllomentale.it

cia fabrizio
jwscientist
00mercoledì 19 dicembre 2007 09:24
"Come e' brutto accorgersi di vivere senza aver vissuto"

Questo riassume la vita nei culti autoritari.ecco perche' necessita' di fuggire
xiro.70
00mercoledì 19 dicembre 2007 11:02
Caro Fabrizio,
il fatto è che io credo che i miei abbiano trovato un loro equilibrio che non voglio assolutamente distruggere. E l'equilibrio è dimostrato dal modo con cui si comportano con me. Allo stesso modo anch'io ho trovato il mio, e desidero che venga rispettato.

La mia era solo un'esperienza positiva, che volevo trasmettere e mi auspico possa diffondersi. Poi, ovviamente, ognuno si regola come meglio crede...

Io personalmente, però, non ho avuto la sensazione di non aver vissuto. Ho avuto le mie esperienze nei tdG, alcune positive, altre negative, altre che mi hanno causato sofferenza: ma è proprio questo vivere! Certo senza un'episodio casuale e particolare, non avrei mai trovato il coraggio di uscire, e in questo si giustifica la definzione di culto autoritario.

Però sono dell'opinione che dopo una espulsione, i rapporti familiari debbano procedere con dolcezza e comprensione reciproca. Se necessario, anche unilateralmente. Capisco che a volte sia necessaria una forza interiore non comune, ma sono convinto sia la strada più conservativa...

Auguri per il sito [SM=g27988]
husband70
00mercoledì 19 dicembre 2007 14:05
Re:
xiro.70, 19/12/2007 11.02:

Caro Fabrizio,
il fatto è che io credo che i miei abbiano trovato un loro equilibrio che non voglio assolutamente distruggere. E l'equilibrio è dimostrato dal modo con cui si comportano con me. Allo stesso modo anch'io ho trovato il mio, e desidero che venga rispettato.

La mia era solo un'esperienza positiva, che volevo trasmettere e mi auspico possa diffondersi. Poi, ovviamente, ognuno si regola come meglio crede...

Io personalmente, però, non ho avuto la sensazione di non aver vissuto. Ho avuto le mie esperienze nei tdG, alcune positive, altre negative, altre che mi hanno causato sofferenza: ma è proprio questo vivere! Certo senza un'episodio casuale e particolare, non avrei mai trovato il coraggio di uscire, e in questo si giustifica la definzione di culto autoritario.

Però sono dell'opinione che dopo una espulsione, i rapporti familiari debbano procedere con dolcezza e comprensione reciproca. Se necessario, anche unilateralmente. Capisco che a volte sia necessaria una forza interiore non comune, ma sono convinto sia la strada più conservativa...

Auguri per il sito [SM=g27988]



Se tutti gli ex-TdG fossero obiettivi come te in questo forum si respirerebbe aria diversa e sicuramente migliore.

Anch'io, non TdG, vivo in una famiglia TdG e non soffro nè emarginazioni nè tutte quelle fantasiose rappresentazioni di disagio e fantasiose cattiverie che vengono descritte strumentalmente su questo forum.

Non soffro affatto per il mancato festeggiamento del natale, di cui oltretutto non condivido lo spirito consumistico e di baccanale che oramai ha soppiantato la religiosità dell'evento.

Comunque sappi che per gli ex-TdG che normalente postano in questo forum la tua testimonianza ( come anche la mia ) è alquanto scomoda.

Meglio che cominci a dire peste e corna dei TdG diversamente saranno
proprio gli ex TdG di questo forum a contestare te e la tua testimonianza.

Oppure ti diranno che sei un finto ex-TdG che in effetti è un betelita travestito.

Di me lo dicono ad ogni piè sospinto, pertanto se non vuoi fare la mia "fine" allineati con la demonizzazione dei TdG postando esperienze allucinanti e gonfiate oltremisura.

Con simpatia.

Saluti.


jwscientist
00mercoledì 19 dicembre 2007 16:30

Caro Fabrizio,
il fatto è che io credo che i miei abbiano trovato un loro equilibrio che non voglio assolutamente distruggere. E l'equilibrio è dimostrato dal modo con cui si comportano con me. Allo stesso modo anch'io ho trovato il mio, e desidero che venga rispettato.

La mia era solo un'esperienza positiva, che volevo trasmettere e mi auspico possa diffondersi. Poi, ovviamente, ognuno si regola come meglio crede...

Io personalmente, però, non ho avuto la sensazione di non aver vissuto. Ho avuto le mie esperienze nei tdG, alcune positive, altre negative, altre che mi hanno causato sofferenza: ma è proprio questo vivere! Certo senza un'episodio casuale e particolare, non avrei mai trovato il coraggio di uscire, e in questo si giustifica la definzione di culto autoritario.

Però sono dell'opinione che dopo una espulsione, i rapporti familiari debbano procedere con dolcezza e comprensione reciproca. Se necessario, anche unilateralmente. Capisco che a volte sia necessaria una forza interiore non comune, ma sono convinto sia la strada più conservativa...

Auguri per il sito



Grazie per gli auguri ,la condizione psicologica di una persona ,e ' una cosa oggettiva che si puo vedere dal comportamento e dal modo di comunicare della persona.
Se una persona ha un disturbo da personalita' dipendente verso una dottrina o un gruppo , questo si nota.
Non e' un fatto soggettivo,poi le scelte di vita e i costi da pagare ,sono un' altra cosa , sono scelte pratiche di vita.
Che sebbene siano una cosa importantissima ,non vanno a inficiare l'osservazione empirica della condizione psicologica degli individui.
Per fare un esempio Tom Cruise e' considerato altamente disturbo oramai da tutti i media americani.
Poiche ' scientology e' un culto molto controllante , adesso la scelta di vita di Tom Cruise di rimanere scientology eprche' ha la moglie scientology, o perche' gli scientology lo hanno aiutato nella carriera di holliwood coem ha detto lui , oppure perche' oramai si sente radicato li , e pagarebbe costi troppo alti ad uscire, non vanno a inficiare il fatto che il suo stato psicologico e' penoso ,e se ne accorgono tutti i media americani.
xiro.70
00giovedì 20 dicembre 2007 17:13
Re: Re:
husband70, 19/12/2007 14.05:



Se tutti gli ex-TdG fossero obiettivi come te in questo forum si respirerebbe aria diversa e sicuramente migliore.

Anch'io, non TdG, vivo in una famiglia TdG e non soffro nè emarginazioni nè tutte quelle fantasiose rappresentazioni di disagio e fantasiose cattiverie che vengono descritte strumentalmente su questo forum.

Non soffro affatto per il mancato festeggiamento del natale, di cui oltretutto non condivido lo spirito consumistico e di baccanale che oramai ha soppiantato la religiosità dell'evento.

Comunque sappi che per gli ex-TdG che normalente postano in questo forum la tua testimonianza ( come anche la mia ) è alquanto scomoda.

Meglio che cominci a dire peste e corna dei TdG diversamente saranno
proprio gli ex TdG di questo forum a contestare te e la tua testimonianza.

Oppure ti diranno che sei un finto ex-TdG che in effetti è un betelita travestito.

Di me lo dicono ad ogni piè sospinto, pertanto se non vuoi fare la mia "fine" allineati con la demonizzazione dei TdG postando esperienze allucinanti e gonfiate oltremisura.

Con simpatia.

Saluti.





In passato ho frequentato altri forum sui tdG, anche se non molto intensamente. Quindi dovrei già essere virtualmente "noto" ai più [SM=g27989]
E visto che in passato, ho avuto la mia fase di critica anche dura verso i tdG, non penso di correre il rischio di essere annoverato tra i beteliti...
Ancora oggi, se ci sono da muovere critiche, non mi tiro indietro. Ma cerco di farlo in maniera costruttiva.
Trovo invece inutile dibattere animatamente su questioni dottrinali, se non per una scambio di vedute.


Non voglio però dare l'impressione che dissociarsi o essere disassociato sia una passeggiata, e che tutto rimanga come prima. I problemi ci sono, anche in famiglia; si cambiano moltissimi aspetti della propria vita, e ci vuole molto tempo per potersi riorganizzare.
Una prima fase di conflittualità verso la "società", poi, è più che naturale, del resto è un fenomeno che osserviamo anche in fuoriusciti di altre organizzazioni religiose, cattolici compresi.
Ma poi si dovrebbe trovare la forza di riprendere in mano la situazione, e di tornare a guardare avanti.

Una cosa che volevo aggiungere riguardo all'atmosfera familiare di cui parlavo prima, è che recentemente ho fatto amicizia con un marito "incredulo". Ogni volta che vado dai miei, lui passa a salutarci, scambiamo quattro chiacchiere e prendiamo qualcosa da bere o da mangiare.
La moglie, ovviamente, non mi saluta, ma so che mi stima molto.

Ciao e grazie!



operman
00giovedì 20 dicembre 2007 17:59
Re:
[QUOTE:76119613=xiro.70, 18/12/2007 10.16

Che cosa dovrei fare secondo te? Andare dai miei urlando che Geova si deve scrivere minuscolo? Poi magari anziché la Bibbia regalare loro una bella copia di "Crisi di coscienza", dicendo che se non lo leggono sono manipolati mentalmente?



Se poi pensi che lo scrittore di quel libro era fra i "capi" che manipolavano mentalmente i TdG, rimanipolarli mentalmente al contrario sarebbe molto più complicato. Scusami per la battuta.

[QUOTE:76119613=xiro.70, 18/12/2007 10.16

Non so, consigliami tu...




Quello di jwscientist non sarebbe un consiglio disinteressato. Come il mio: andare in Sala insieme ai tuoi genitori, quella sera che starete insieme? Forse chiedo troppo, ma ci ho provato, con tutto il cuore.

jwscientist
00giovedì 20 dicembre 2007 18:24
Una brillante studentessa universitaria abbandona improvvisamente gli studi e i genitori la ritrovano a vendere fiori a un angolo di strada. Un dirigente d'azienda lascia di punto in bianco il lavoro per trascorrere le giornate sulla spiaggia a suonare il flauto. Una giovane madre di famiglia abbandona marito e bambini e si fa missionaria all'estero dopo avere avuto un "incontro personale con lo Spirito Santo". Una casalinga di mezz'età scappa di casa per iscriversi a un corso di levitazione. Storie come queste sollevano diverse domande e perplessità. Si tratta di cambiamenti buoni o cattivi? Sono permanenti? Che cosa c'è veramente dietro? Chi vi è suscettibile? Io? I miei figli? Chiunque?

Al giorno d'oggi per molti la ricerca di crescita personale e realizzazione spirituale culmina in un'esperienza indubbiamente traumatica, un'esperienza che ha risvolti negativi e spesso disastrosi sulla personalità e la vita. In contrasto con i racconti di gloria e i benefici indotti dalla "grande svolta", per molti il cambiamento improvviso arriva in un momento di intensa esperienza che non è tanto un "picco" quanto piuttosto un precipizio, una rottura imprevista nella continuità della coscienza che li può lasciare isolati, rinchiusi in sé stessi, disorientati - e fortemente confusi. L'esperienza stessa può provocare allucinazioni e illusioni o rendere estremamente vulnerabili alla suggestione. Può portare a cambiamenti che modificano abitudini, valori e credenze di una vita intera, distruggere amicizie, matrimoni e rapporti familiari e, in casi estremi, portare all'auto distruzione o a comportamenti violenti o criminali.
jwscientist
00venerdì 21 dicembre 2007 17:46
jwscientist
00sabato 22 dicembre 2007 10:36
4. Le radici dello "snapping"
La guarigione miracolosa delle gambe di Jean Turner in est e i momenti di estasi e rivelazione sperimentati da Lawrence e Cathy Gordon nella Chiesa dell'Unificazione trovano controparti in tutta la storia di ogni cultura e civiltà. Nell'antica Grecia al culmine delle tragedie greche e dei rituali religiosi le platee sperimentavano la catarsi, un momento di espiazione e purificazione. Al giorno d'oggi, in Nepal, i dervisci Sufi ruotano su se stessi fino a venire sopraffatti dal fervore religioso. Tribù Voodoo in Africa e America Latina ricercano gli stessi momenti con danze scatenate e battiti di tamburo. In ognuno di quei casi l'attività apre a momenti di sensazione fisica travolgente.

Ma, da sole, le sensazioni fisiche non spiegano il violento sconvolgimento sperimentato da Jean Turner nell'immediatezza del suo addestramento est, o del repentino cambiamento che colpì i Gordon durante quel primo ritiro di tre giorni presso la Chiesa dell'Unificazione. Prima d'ora la cultura moderna non era mai stata testimone di trasformazioni di questo tipo, sebbene vi siano stati esempi simili in tutta la storia della religione. Nell'infinita varietà e ricchezza dell'esperienza religiosa si sono percepite quasi tutti le modificazioni di coscienza improvvise e straordinarie come una grossa svolta spirituale - spirituale perché, sebbene le si percepiscano "nella carne", esse non possono essere ricondotte direttamente a una causa fisica immediata. In mancanza di comprensione del fenomeno e senza alcun metodo attendibile per indagarlo, nel corso delle epoche ci si è aggrappati immaginativamente all'esperienza rivolgendo lo sguardo a qualche ordine superiore e attribuendo questi repentini cambiamenti di coscienza a fonti esterne al corpo. Essi sono stati spiegati


- pag. 32 -
come messaggi dall'aldilà o doni di illuminazione, comunicazioni personali che potevano essere trasmesse unicamente da un essere universale di proporzioni infinite, una forza cosmica che tutto comprende: spazio, tempo e materia terrena.

Ogni cultura, nel corso dello sviluppo umano, ha conosciuto questo fenomeno spettacolare. I greci lo chiamavano kairos o momento divino, poiché fin dall'antichità era stato caratterizzato da grandiose sensazioni e visioni celestiali. Ogni religione maggiore, dall'Islam all'Induismo, dal Buddismo allo Zoroastrismo, scaturisce da esperienze simili delle sue figure fondanti. Tra le religiosi occidentali, il Giudaismo è pieno di tali momenti nelle divinazioni dei suoi profeti e veggenti, e i racconti del Cristianesimo traboccano di episodi di "verità rivelate". Le pagine della storia raccontano molto poco delle reali circostanze in cui tali episodi si verificavano, ma essi forniscono una prova innegabile dell'universalità dell'esperienza.

Sebbene non si tratti di avvenimento comune, l'esperienza dell'illuminazione è del tutto naturale. Spogliata dei suoi componenti sovrannaturali essa è semplicemente un momento di fondamentale crescita umana, di travolgente emotività e di comprensione, nel momento in cui l'individuo si spinge verso quei più alti livelli di coscienza che ci distinguono come esseri umani. Per il profeta, il genio o il comune cittadino, indistintamente la vita procede a balzi improvvisi, momenti culminanti e punti di svolta.

Nel corso dei nostri viaggi e interviste abbiamo parlato con molti che ci hanno raccontato di avere sperimentato quello stesso "momento divino" dell'illuminazione. Nel raccogliere i loro racconti ci stupimmo di scoprire la varietà di contesti in cui quelle esperienze avvenivano - dai grandi raduni pubblici a stradine solitarie di campagna, durante l'infanzia o in età matura. I cambiamenti mentali e di personalità descrittici spaziavano dalle oscure trasformazioni di cui ci occupiamo primariamente in questo libro alle gloriose svolte che a noi sembrarono veramente spirituali nel senso più alto del termine.
jwscientist
00lunedì 24 dicembre 2007 11:56
jwscientist
00giovedì 3 gennaio 2008 12:20
Credo che questo 2008 ,sia partito all'insegna dei propositi di XYRO70
xiro.70
00lunedì 7 gennaio 2008 11:38
Sfotti, sfotti [SM=g27988]

Te ne dico un'altra...durante le ferie, il mio bambino accusa un dolore all'orecchio e lo porto alla guardia medica. Chi mi trovo? Un tdG che ai miei tempi era un bambino... E' stato molto gentile, ci siamo lasciati i saluti alle nostre rispettive famiglie e ci siamo scambiati una stretta di mano. Poi magari se ci vedremo per strada non succederà tutto questo, però è già qualcosa...

Aspetto la tua prossima vignetta per rappresentare l'accaduto.

Pace e bene [SM=x511454]
jwscientist
00lunedì 7 gennaio 2008 13:10
Xyro sono sincero quando dico che questo e' l'unico forum dove ex tdg e tdg si rispettino , sebben abbiano vedute differenti.

Nessuno puo' prevenire il futuroe sapere quanto questo mondo cambiera' dopo che le Nazioni Unite con il documento sui diritti fondamentali sta facendo forte pressione nella societa'.

Ho notato che in Canada i testimoni di geova ,hanno accettato di non disassociare persone che sviluppano forti disturbi mentali.
Questo su richiesta governativa. quindi auguri per il futuro ,anche se torni in sala .

E' una tua scelta personale.
xiro.70
00lunedì 7 gennaio 2008 14:39
Re:
jwscientist, 07/01/2008 13.10:

quindi auguri per il futuro ,anche se torni in sala .

E' una tua scelta personale.


Grazie!
Mai dire mai nella vita, ma per il momento questa eventualità è piuttosto remota, visto che sto bene così!
Ciao.


jwscientist
00martedì 8 gennaio 2008 13:06
Gli esperti di dinamiche di gruppo che ho interpellato ,dicono che prima di 60 anni , i culti autoritati non sono luoghi dove poter avere una vita sentita nel profondo.

Quindi consigliano di evitare certi ambienti Xyro , dicono 60 anni perche' e' il tempo per cui studi a livello accademico hanno un impatto forte sulla societa'.

Adesso pero' non e' detto che noi Xyro dobbiamo seguire gli esperti.
jwscientist
00mercoledì 9 gennaio 2008 12:00
Xiro 70 per una persona che conosce le tecniche e le modalita' della coercizione e del controllo mentale e' molto difficile rimanere in un ambiente ,come un culto.

La preoccuazione maggiore e' che eprsone conoscendo questi studi ,li usino per applicarli su altri individui e trarne vantaggi.

Certo una percone cansapevole e con validi principi, se tornasse in sala , non dovrebbe esimersi dallo spiegare ai suoi fratelli ,cosa puo' essrere un manipolazione non etica.

Questo e' il mio parere,altrimenti farebbe una doppia vita per sempre.

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